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Redazione Lazio

Eventi catastrofici Lazio: quanti Comuni hanno il piano di emergenza?

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Tempo di lettura 2 minuti Uno strumento per sapere come comportarsi e per organizzare i soccorsi in caso di calamità

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di Ivan Galea

I comuni italiani devono avere un proprio piano di Protezione civile, un documento che risulta indispensabile per la prevenzione dei rischi e soprattutto per gestire le operazioni di emergenza. Lo prescrive la legge 100 del 12 luglio 2012 che ne richiedeva l’approvazione dopo 90 giorni dall’entrata in vigore della norma.
Uno strumento, quindi, per sapere come comportarsi e per organizzare i soccorsi in caso di calamità.

 

I Comuni senza piano Nel Lazio figurano una moltitudine di Comuni che non sono provvisti di un piano di Protezione civile per affrontare le calamità naturali. Tra questi anche il Comune di Accumoli, epicentro del terremoto dello scorso 24 agosto 2016. Questo il dato che emerge dal sito della Protezione Civile che riporta l'elenco, trasmesso dalle Regioni, dei vari Comuni che hanno approvato i dispositivi da mettere in atto nella malaugurata ipotesi di eventi catastrofici come quello che ha colpito l'Italia centrale lo scorso mese di agosto.


L'incendio alla discarica di Roncigliano Ma la memoria torna anche a quanto verificatosi presso la discarica di Roncigliano ad Albano Laziale, su quello che è stato definito da molti come un vero e proprio disastro ambientale per la zona dei Castelli Romani quando lo scorso 30 giugno un incendio ha distrutto l'impianto di trattamento rifiuti e la cittadinanza si è trovata a vivere dei veri e propri momenti di paura a causa di una nube alta circa 25 metri sviluppatasi a seguito delle fiamme e anche delle operazioni di spegnimento. Una situazione in cui la comunicazione è stata gestita alla meglio dai vari primi cittadini dei territori circostanti,


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Cronaca

Ponzano Romano, “caso del canile lager”: il GIP archivia il procedimento verso il titolare

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Il GIP di Rieti ha archiviato la vicenda che ha visto il titolare di un castello del 1200 con diversi ettari di tenuta a Ponzano Romano finire indagato per il reato previsto dall’articolo 727 del Codice Penale, ovvero di “abbandono di animali”

Una vicenda iniziata due anni fa quando venne diramata la notizia del sequestro di un “canile lager” con 110 husky maltrattati. Il titolare, un uomo di 45 anni, finì quindi indagato per maltrattamento di animali.

Vista la richiesta di archiviazione depositata dal PM – si legge sul decreto di archiviazione – ritenuto, conformemente a quanto sostenuto dal PM, che non è possibile sostenere l’accusa in dibattimento, in quanto: lo stato in cui si trovavano gli animali al momento del controllo non è imputabile al comportamento dell’indagato momentaneamente assente per motivi di salute.

Il 45enne, infatti, al momento del controllo si trovava ricoverato, già da una settimana, al policlinico.

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Ambiente

Castel Gandolfo, primi dati trasmessi dall’idrometro nel lago: situazione allarmante

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In solo 10 giorni, da l’Autorità di Bacino ha installato il teleidrometro nel lago di Albano di Castel Gandolfo, periodo durante il quale non ci sono stati apporti pluviometrici ed il livello di falda circostante al lago è rimasto depresso, si è verificata un’ulteriore perdita di 120.000 metri cubi di acqua dal lago.

L’ANBI e l’ABDAC sono in stretto contatto per capire meglio come affrontare l’imminente criticità. Tra le azioni prioritarie c’è la necessità di un aggiornamento dello stato di fatto ed una verifica e calibrazione dei modelli esistenti sulla base di un monitoraggio rigoroso dei livelli lacustri e piezometrici, delle precipitazioni e delle portate emergenti.

I Sindaci dei Comuni sul lago sono stati avvertiti per le vie brevi ma sarà necessaria quanto prima una riunione per dettare una serie di azioni condivise tra cui forse la più urgente è stabilire insieme a tutti gli organi competenti una soglia di livello idrometrico al di sotto del quale non è possibile andare e quindi qualsiasi emungimento al di sotto della cifra stabilità risulterà non autorizzato e perseguibile per legge

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Castelli Romani

Ciampino, picchia con violenza il padre invalido

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ROMA – I Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno arrestato un cinquantenne, disoccupato e con precedenti, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
Nello specifico, i militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione arrivata al 112 per una lite in un’abitazione nei pressi di via Giuseppe Saragat a Ciampino.
All’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno bloccato l’uomo che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva pochi istanti prima malmenato, per futili motivi, il padre convivente 81enne, invalido ed allettato, colpendolo violentemente con calci e pugni al viso e al corpo, procurandogli gravi lesioni.
L’anziano, immediatamente soccorso dai militari e da personale del 118, veniva trasportato in “codice rosso” al pronto soccorso del Policlinico di Roma Tor Vergata, riportando una prognosi di 40 gg.
Durante la perquisizione eseguita nei confronti dell’indagato, i militari hanno rinvenuto 1,5 g di cocaina, motivo per cui è stato segnalato quale assuntore di stupefacenti, alla Prefettura di Roma.
L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dall’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari: l’indagato deve considerarsi non colpevole sino alla condanna definitiva.

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