Fiumicino, tassista aggredisce cliente per mancata applicazione del tassametro: l’intervista all’avvocato Francesco Buonomini legale della parte offesa

FIUMICINO (RM) – L’Avvocato Francesco Buonomini ha fatto sapere che per professionalità e serietà non è intervenuto con dichiarazioni a catena sulla stampa a seguito del caso di Fiumicino dove un tassista ha malmenato un uomo di 65 anni. Il passeggero era stato aggredito il 27 novembre dopo aver chiesto all’autista di utilizzare il tassametro.

La vittima dell’aggressione era appena arrivata a Roma da Madrid

Dopo essersi rivolto al tassista, che era in servizio regolare all’aeroporto di Fiumicino, è stato colpito con un violento pugno in pieno volto, che gli ha causato la frattura del setto nasale.

Avvocato Buonomini, come ha appreso il suo assistito la notizia diffusa dalla Sindaca Raggi della revoca della licenza al tassista che lo ha colpito con un pugno?

Il mio assistito, onesto cittadino 65 enne tutt’ora sofferente fisicamente e scosso psicologicamente dall’aggressione subita all’aeroporto di Fiumicino soltanto per aver chiesto la legittima applicazione del tassametro, ritiene che la revoca della licenza di tassista fosse un provvedimento inevitabile, giustificato dal gravissimo episodio di cui è stato vittima incolpevole.

Ha qualcosa da dire sulle ricostruzioni veicolate da alcuni mass media nei giorni? Secondo lei sono fedeli ai fatti?

Senza entrare nel merito della vicenda che, trovandosi nella fase delle indagini preliminari esige il dovuto riserbo, mi limito a rilevare che l’intera vicenda si è svolta sotto gli occhi delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di identificare l’aggressore immediatamente allontanatosi dal luogo dei fatti senza prestare soccorso, pertanto ogni diversa ricostruzione degli eventi accaduti appare puramente fantasiosa.

Il suo assistito come si è comportato con il tassista? Non ha nulla da aggiungere su questo aspetto?

Dovere professionale mi impone di precisare a tutela del mio assistito che, come si evince inequivocabilmente anche dalle immagini del filmato, ormai di dominio pubblico, egli per tutto il tempo ha tenuto un comportamento assolutamente pacato, senza offendere alcuno, tanto meno la categoria dei tassisti di cui ha fatto anche parte, non entrando mai nel taxi dal quale è stato respinto per poi essere colpito con inaccettabile violenza e lasciato a sé stesso senza soccorso