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FORMIA ACQUALATINA: IL SINDACO BARTOLOMEO A GIUSEPPE ADDESSI, "PARLI CON I MIEI CONCITTADINI FURIOSI"

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Tempo di lettura 2 minuti Il presidente di Acqualatina Addessi vuole querelare il sindaco di Formia

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Redazione

Formia (LT) –  “Se il presidente di Acqualatina Addessi vuole querelarmi, faccia come crede. E’ un suo diritto. Se pensa di tapparmi la bocca si sbaglia anche perché le mie dichiarazioni sono condivise da tutti i sindaci che non hanno approvato il bilancio da lui presentato e da migliaia di cittadini della provincia che non condividono questa gestione”. Il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo risponde così al risentimento espresso dal presidente di Acqualatina dopo l’ultima presa di posizione del primo cittadino che in una nota firmata anche dal suo assessore Claudio Marciano aveva definito la società “il peggior gestore di servizi idrici italiano”.

“Piuttosto che aggredirmi – sostiene Bartolomeo -, Addessi venga a Formia a vedere in quante zone l’acqua non arriva. Venga a parlare con i cittadini inferociti che si rivolgono a me perché non hanno altri interlocutori. Quanto agli investimenti, lui sa che in sede di assemblea dei soci ho chiesto specifiche in tema. L’ingegner Besson mi ha confermato che al momento gli interventi sulla mia città sono di molto inferiori al bisogno. Se c’è uno che straparla è lui. E poi – domanda -, è ancora permesso esprimere una critica ad un servizio di cui non siamo soddisfatti? Aver detto che Acqualatina è il peggior gestore di servizi idrici italiani è una mia valutazione condivisa da tanti: li chiamerò tutti a testimoni nell’eventuale processo”.

E ancora: “Vorrei ricorare ad Addessi che siamo ancora in attesa della conferenza dei sindaci che dovrà decidere sull’aumento del 20% della tariffa. Non vorrei che questo ritardo fosse in un qualche modo deciso da chi pensa che, scaduto il termine, gli aumenti si applichino automaticamente. So già che Addessi mi dirà che la convocazione non dipende da lui ma dal Presidente della Provincia, Ente che per anni è stato il fratello gemello di Acqualatina, dandole un ruolo politico che assolutamente non le apparteneva. Piuttosto che attaccare il Sindaco di Formia, Addessi spieghi ai cittadini perché occorre aumentare le tariffe di un altro 20%”.

Gli fa eco anche l’Assessore con delega all’Acqua Pubblica Claudio Marciano. “Ci dispiace aver urtato la sensibilità del presidente – dice -. Sostenere che Acqualatina è il peggior gestore significa dire le cose a metà. Potremmo aggiungere che è il peggior gestore con un consiglio di amministrazione molto costoso. Tra 2003 e 2013 sono state riconosciute indennità per svariati milioni di euro. I beneficiari sono politici privi di qualsiasi competenza nel campo gestionale e i risultati si vedono. Tanti soldi spesi per portare a casa pessimi risultati. Acqualatina – prosegue Marciano – sbandiera chissà quanti e quali investimenti quando è in notevole ritardo rispetto al piano concordato con i sindaci, così come è indietro con i pagamenti delle spettanze su canoni di concessione e mutui, anticipati dai Comuni coi propri bilanci. Invece che sindacare sulle valutazioni politiche che un’amministrazione legittimamente fa, il presidente di Acqualatina dovrebbe garantire il superamento di tutto questo”. 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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