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Latina

FORMIA DISCARICA DI PENITRO: PARTITE LE INDAGINI DEGLI ESPERTI

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Tempo di lettura 3 minuti Marciano: “I cittadini sapranno tutto dalla A alla Z”

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Redazione

Formia (LT) – Su commissione del Comune di Formia, l’Istituto Nazionale di Vulcanologia e Geofisica ha effettuato questa mattina le prime indagini magnetometriche sul sito della discarica di Penitro. L’obiettivo è verificare l’eventuale presenza di valori oltre norma che possano indicare la presenza di alte concentrazioni di materiale ferroso.
Le rilevazioni compiute oggi hanno riguardato solo una parte della discarica, quella di più recente utilizzo. L’area è stata precedentemente ripulita dal Comune. Le rilevazioni dei Vigili del Fuoco sui livelli di radioattività (risultati perfettamente nella norma) hanno abilitato i tecnici ad effettuare le nuove analisi. Il prossimo passo sarà la pulizia della porzione più a valle.
L’attività di sondaggio è stata commissionata e finanziata dal Comune di Formia. I primi contatti con l’assessorato alla Sostenibilità Urbana sono partiti a ottobre 2013 e si sono concretizzati soltanto ora per via dei tanti incarichi che l’Istituto ha ricevuto in questi mesi a seguito delle rivelazioni dei pentiti. L’Istituto Nazionale di Vulcanologia e Geofisica è un ente pubblico di grande esperienza e affidabilità che ha già operato su altri siti delicati, tra cui quello di Borgo Montello.
L’Istituto stilerà una relazione oggettiva solo al termine di tutte le analisi allegandovi uno studio approfondito della situazione magnetometrica del sito. Non si tratta, insomma, di una banale rilevazione ma di uno studio approfondito chiamato a dare risposte di ampio respiro per il controllo complessivo del sito, a prescindere dai sospetti più o meno fondati sull’uso che della discarica s’è fatto in passato. Tale studio conterrà anche le analisi delle acque che sono state già condotte dall’Arpa e da un laboratorio privato (anche qui, come già nel 2011, i dati sono pienamente nella norma) e i sondaggi sulla qualità dei terreni che aggiorneranno quelli già in possesso del Comune ma risalenti al 2011.
“Gli esami dureranno ancora alcune settimane – fa sapere l’assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano -. I risultati complessivi saranno immediatamente comunicati alla Procura di Cassino che indaga sul sito, come già nei mesi scorsi, quando il dossier contenente la documentazione in nostro possesso sulla discarica fu consegnato nelle mani del procuratore Mercone. L’intento dell’amministrazione è fare piena luce sulla vicenda perché i cittadini, soprattutto quelli di Penitro, possano avere certezze sulla salubrità del territorio in cui vivono. Fare luce significa accettare qualunque risultato diano gli esami e comportarsi di conseguenza. E’ importante che si dia un’informazione responsabile e ancorata ai fatti. Da parte nostra – conclude – posso garantire ai cittadini che sapranno tutto, dalla A alla Z”.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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