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Latina

FORMIA, LA PASTA PAONE INCASSA RICONOSCIMENTI ALLA FIERA AGROALIMENTARE "CIBUS"

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Tempo di lettura 3 minuti Paone: "Abbiamo visto un vivo interesse dei grandi distributori nazionali ed internazionali"

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Redazione

La pasta Paone sulla ribalta internazionale, riscuote grande successo di pubblico e di critica. I prestigiosi riconoscimenti sono arrivati nell'ambito di una delle più' grandi fiere agroalimentari del mondo, il Cibus. Un evento dai numeri sensazionali che sfiora le 100mila presenze in ogni edizione, e che raccoglie l'adesione di circa 70 compratori mondiali. L'evento si e' svolto a Parma dal 7 al 10 maggio scorso. Attestati di stima che hanno rilanciato il mercato agroalimentare sudpontino, e formiano, e che sono da incentivo produttivo per la Paone SPA, attualmente proiettata nei mercati di oltre 40 nazioni in tutto il mondo e con un export che rappresenta il 40 percento dell'intera produzione. E grande soddisfazione ha espresso l'amministratore delegato dell'azienda Stefano Paone che ha dichiarato:<Abbiamo visto un vivo interesse dei grandi distributori nazionali ed internazionali. Specie grazie a un nuovo corso che l'azienda sta attuando in questa fase, con un nuovo direttore commerciale e una nuova linea produttiva. Un salto di qualità che nel giro di pochi anni ci consentirà di diventare un marchio internazionale. Una scommessa vinta in un momento di grave crisi, che permetterà a tutto il nostro comprensorio sudpontino un ulteriore slancio che seguirà la scia della nostra storia imprenditoriale che va avanti da 134 anni tra qualità e competitività dei prodotti. Un successo quello di Parma che ci da ancora più' forza nel centrare un nuovo obiettivo produttivo a breve termine. Quello cioè di lanciare sul mercato mondiale una nuova vasta linea di prodotti che richiamino i sapori di Cicerone, e per questo marchiati con un apposito logo, al fine di rilanciare e promuovere in Italia e in tutto il mondo le nostre tradizioni culturali e le nostre origini e abitudini agroalimentari. Quelle di Formia e del sudpontino. Siamo perciò già pronti con una linea di rossi, ovvero pelati, pomodorini, polpa, passata e altri formati, un olio extravergine d'oliva 100 percento italiano e specificatamente da olivi locali, eppoi legumi, biscotti, riso e gnocchi. Un successo – prosegue Paone – grazie al quale lo stesso assessorato regionale per le politiche agricole ha sottolineato l'importanza per l'intera Regione, seguendoci a Parma e promuovendo le nostre eccellenze gastronomiche. Non bisogna dimenticare che il pastificio Paone e' l'unico della Regione Lazio con una storia ultracentenaria e l'unico a livello nazionale e mondiale con questa tradizione. Un trend positivo in costante crescita nonostante una grave crisi occupazionale a livello provinciale che sta facendo registrare, secondo gli ultimi dati, oltre il 60 percento di cassintegrazione. Mentre noi in netta controtendenza abbiamo addirittura aumentato le nostra unita' lavorative. E a breve ci apprestiamo a dare occupazione ad altri 80 lavoratori nel nuovo centro commerciale in città. Il merito di questo successo che coinvolge l'intera città di Formia e' da riconoscere alla mia famiglia, capace di scommettere sempre su progetti imprenditoriali onesti che hanno costantemente visto crescere i livelli occupazionali. Senza mai intraprendere speculazioni finanziarie o immobiliari, perché noi abbiamo sempre inteso mettere in gioco tutto quanto accumulato in molte generazioni al solo scopo di potenziare l'impresa e il lavoro. Una storia imprenditoriale che viene da lontano e che coinvolge l'intero comprensorio, che spesso invece sembra dimenticare i fasti di un tempo, quando i numerosi grandi complessi industriali del sudpontino come la vetreria, la raffineria, la Sieci, la Ginori, la D'Agostino e la Salid solo per ricordarne alcune, erano il vero motore della Provincia quando Latina ancora non esisteva. Quando ancora le mosche e le zanzare abitavano quelle paludi Formia e Gaeta erano le vere eccellenze del Lazio meridionale. E allora sullo slancio propulsivo dei nostri 134 anni di storia, vogliamo rilanciare i nostri territori a livello mondiale. Vogliamo essere la locomotiva del tessuto imprenditoriale provinciale e indicare la strada per scongiurare la diaspora dei giovani via dal comprensorio, per incrementare l'occupazione e promuovere il territorio creando un indotto sistemico. E un ruolo fondamentale in questo senso deve svolgerlo il consorzio di sviluppo industriale del quale sono vicepresidente. Un organismo che deve cambiare mentalità e cominciare a operare solo per meriti imprenditoriali e non per meriti politici. Un cambiamento che intendo portare avanti allo scopo di dare risposte concrete alle moltissime famiglie in grave disagio, che chiedono lavoro e pensano al futuro>.

 

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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