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Latina

FORMIA, RINVIO PAGAMENTO TARES. FORTE: "VITTORIA DEI SINDACI E DEGLI ENTI LOCALI "

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Tempo di lettura 2 minuti L’argomento Tares era stato dibattuto il 27 marzo 2013 dall’assemblea provinciale di Via Costa

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Redazione

Formia (LT) – Il Consiglio dei Ministri nella seduta di sabato 6 aprile  ha tenuto in vita la Tarsu e rinviato a dicembre il pagamento della Tares, la nuova imposta sulla gestione dei rifiuti.

Il provvedimento governativo fa così slittare a fine anno il nuovo tributo a meno che non ci siano cambiamenti – visto che il ministro dell’economia Vittorio Grilli si è spinto a dire  –  da qui a dicembre non significa che il Parlamento e il nuovo governo non possano trovare la copertura finanziaria ed evitare alle famiglie di doversi sobbarcare un pesante onere nel conguaglio di fine anno.

E’ una vittoria dei sindaci e degli Enti locali – dichiara il primo cittadino di Formia Michele Forte – il Governo ha recepito le istanze sollevate dall’Anci e dal consiglio provinciale di Latina rinviando il pagamento della nuova imposta a dicembre”. L’argomento Tares era stato dibattuto il 27 marzo 2013 dall’assemblea provinciale di Via Costa. A riguardo era stato approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si auspicava un intervento d’urgenza del presidente del consiglio dei ministri per il mantenimento degli attuali regimi di riscossione del servizio di gestione dei rifiuti e si sollecitava il presidente del consiglio di disporre con apposito provvedimento il rinvio dell’entrata in vigore del nuovo tributo a decorrere dal 1 gennaio 2014. 

L’odg chiedeva inoltre a tutti i parlamentari del territorio di farsi promotori in Parlamento delle istanze recepite ed approvate nel documento provinciale. Analogo invito veniva rivolto  alle organizzazioni sindacali e alle forze economico-sociali affinché mettessero in campo azioni di mobilitazione per il rilancio degli investimenti a favore dello sviluppo locale. L’atto approvato faceva espressamente riferimento alla grave situazione economica e finanziaria del Paese e sollecitava un riordino istituzionale e la riduzione degli sprechi della spesa.

“Ringrazio il presidente Armando Cusani e tutti i gruppi consiliari  – dichiara Forte –  per la sensibilità dimostrata  nell’affrontare un tema che sta determinando una grave crisi di liquidità in danno dei Comuni della Provincia di Latina che, oltre a pregiudicare un servizio indispensabile per i cittadini mette a rischio la sopravvivenza delle imprese del settore e conseguentemente la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. Un campanello d’allarme e segnali di crisi che pervengono da diverse realtà territoriali. Bene ha fatto la Provincia a farsi parte attiva in difesa delle autonomie comunali – conclude Michele Forte – al fine di scongiurare il concreto rischio di blocco dei servizi con inevitabile ricadute a livello ambientale per i cittadini”.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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