Connect with us

Castelli Romani

Frascati, l’appello del Consorzio Tutela Vini Frascati al Governo: “Ecco le proposte per risollevarci”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Il lockdown ha provocato un crollo delle vendite del vino nei canali horeca in Italia e lo stop totale delle esportazioni, generando un incremento delle giacenze, il crollo dei fatturati, i mancati incassi dei mesi precedenti la pandemia. La previsione è che nel breve termine il settore della ristorazione, quello alberghiero e quello dei bar e dei pub subirà ancora forti perdite, in quanto sarà l’ultimo a ripartire, a causa dalle norme di distanziamento sociale in vigore per contenere covid-19 e, soprattutto, non potrà contare sul turismo estero; mentre quello interno si prevede essere contenuto negli spostamenti e di breve durata.

«Con queste premesse il comparto vitivinicolo ha bisogno al più presto di strumenti economici concreti per poter contenere le ingenti perdite subite finora e poter impostare la ripresa – spiega Felice Gasperini, presidente del Consorzio Vini Frascati -. Le proposte, tutte di buonsenso e fattibili, vanno nella direzione della vendemmia verde parziale e della distillazione volontaria; due strumenti per salvare l’annata 2020, che ci verrà richiesta dai mercati internazionali e soprattutto potrà aiutare le piccole aziende vitivinicole, quelle che salvaguardano i paesaggi storici e impediscono lo spopolamento dei territori e l’urbanizzazione. Attendiamo le risposte del Governo nazionale e regionale ma dobbiamo fare presto».

«Le proposte che avanza il Consorzio del Frascati sono ragionevoli e fattibili tanto a livello nazionale che a quello regionale – aggiunge il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. Mi piace l’approccio di sistema che non guarda solo ai benefici di un’area vitata ma all’intera filiera nazionale, con alcune proposte che gioco forza devono essere declinate sui singoli territori, perché non tutti identici, per storia, tradizione e forza commerciale. Il vino Frascati ad esempio per alzare il prezzo medio delle bottiglie ci ha impiegato anni di lavoro e milioni in investimenti. Oggi la crisi da covid-19 rischia di far tornare il settore agli inizi degli anni 80 e di innescare guerre dei prezzi anche tra i produttori perché è in gioco la loro sopravvivenza. Mi auguro che queste proposte possano essere accolte quanto prima».

Come detto le idee del Consorzio Tutela Denominazione Vini Frascati, uno dei primi a nascere in Italia, guardano all’intero comparto vitivinicolo nazionale, declinando alcune di queste in chiave regionale e ritagliandole sulle reali necessità dei produttori locali, e tengono conto delle iniziative avviate in campo nazionale dalle associazioni di filiera. Tali proposte sono state inviate nei giorni scorsi a Federdoc, per essere sottoposte al Governo, attraverso il coinvolgimento del Ministero delle Politiche Agricole.

Il vero problema del blocco della ristorazione e dello stop dell’export è che ha provocato giacenze che non potranno essere riassorbite né nel breve, né nel lungo periodo, creando un crollo del valore di mercato dei vini e delle uve. Le conseguenze della contrazione dei prezzi, se non saranno adeguatamente contrastate, potrebbero essere catastrofiche per l’intero settore vitivinicolo con l’abbandono dei vigneti, la chiusura di molte cantine, anche storiche, soprattutto a filiera corta, giungendo a danneggiare perfino settori che fanno parte dell’indotto vino, come il vivaismo viticolo, l’industria delle macchine enologiche e da vigneto, le vetrerie, i sugherifici, i produttori di capsule e di cartoni, gli agronomi e gli enologi.

Nel concreto, le proposte pensate per la Regione Lazio riguardano la riduzione generale della resa per ettaro, ad es. il 20% su tutto il territorio regionale, per i vini delle doc, delle docg, dell’igt e del vino da tavola. Un sostegno regionale aggiuntivo per la vendemmia verde sulle uve doc e docg. Infine, il sostegno regionale alla distillazione dei doc e docg con riferimento ai prezzi di mercato. Inoltre, sempre a livello regionale, sarebbe importante conservare il bonus di 3000 euro anche per chi estirpa e non reimpianta subito il vigneto. Sarebbe una misura di tutela dei territori e un incentivo ad investire se anche per due anni di seguito i vigneti non fossero messi a coltura. Infine, servirebbe anche aumentare i finanziamenti sul vino e sui vigneti, per finanziare le domande di impianto di nuovi insediamenti.

A livello nazionale, invece, sarà fondamentale adottare una serie di misure che vanno nella direzione di proteggere i produttori e i coltivatori, come la cancellazione dell’Imu 2020 per i fabbricati legati alla filiera vitivinicola. La tutela dei crediti legati al canale horeca, con particolare attenzione ai crediti dei clienti che chiuderanno l’attività. La restituzione dei prestiti per liquidità a 20 anni, con almeno 2 anni di preammortamento. Altro fattore determinante per la ripresa saranno le agevolazioni sui contributi per le assunzioni di lavoratori stagionali per la raccolta delle uve (inclusa la vendemmia verde), meglio se anche per la gestione a verde. In alternativa il governo potrebbe reintrodure il sistema fiscale dei vaucher. Infine, sarebbe fondamentale la sospensione, per tre anni, dei pignoramenti sui fabbricati dei terreni agricoli, sulle macchine e le attrezzature strumentali che servono in villa e in cantina.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Castelli Romani

Velletri, con Servadio un nuovo rilancio del centro del storico e delle zone decentrate

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

«Al centro del nostro programma elettorale c’è una Città che deve diventare appetibile, vivace, un luogo da mettere in cima alle località da visitare. Oggi il centro di Velletri è una parata di negozi con le saracinesche abbassate, un borgo spento che non richiama quel turismo di qualità che invece merita. Il tessuto economico produttivo di Velletri va ricostruito attraverso il rilancio dell’artigianato e dei mestieri, dei laboratori che possono rimanere aperti per le vie del centro dove chi compra prima ha la possibilità di guardare come viene realizzato il prodotto. Parlo di orafi, pelletterie, ceramisti, norcinerie, insomma botteghe d’arte, di sapori e prodotti che è impossibile trovare nei grandi ipermercati, nei centri commerciali di cui siamo ricchi fuori dal centro storico. La Città, così, potrà godere sia delle aree più commerciali ma anche e di un centro storico con le botteghe artigianali che potranno essere affittate a prezzi calmierati. Soltanto intraprendendo un percorso di qualità è possibile restituire a Velletri l’importanza che merita. È necessario quindi riprogrammare quelle che sono le destinazioni d’utilizzo dei locali nel centro e tornare a prediligere l’artigianato che rappresenta per quest’area una rivalutazione delle tradizioni che caratterizzano la nostra amata e meravigliosa Città. Insieme dobbiamo fin da subito metterci al lavoro per rilanciare la nostra Velletri grazie al borgo ricco di storia, pronto a diventare un salotto all’aperto e ad accogliere un turismo lento e di qualità. E se il borgo deve diventare un prezioso scrigno di bellezze da visitare, abbiamo anche molte idee per le altre zone fuori dal centro. Ognuna avrà la propria vocazione ma ne parleremo strada facendo, insieme, per dare un nuovo volto alla nostra amata Velletri». Così in una nota il candidato Sindaco di Velletri Fausto Servadio

Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati, Luigi Caporicci nuovo Presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Frascati

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

L’Amministrazione comunale di Frascati ha incontrato il nuovo presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati, al quale la sindaca Francesca Sbardella ha augurato un sereno e proficuo lavoro nella valorizzazione delle eccellenze del territori. Una guida autorevole quella che si ritrova il Consorzio, grazie alla grande esperienza di Caporicci, presidente della storica cantina Gotto D’Oro.

Caporicci alla guida del Consorzio saprà senz’ altro restituire il giusto peso ai vini del territorio valorizzandone la qualità come meritano anche sul piano Nazionale e internazionale. Ci si aspettano novità e iniziative nei prossimi mesi. Buon lavoro a Luigi Caporicci!

Continua a leggere

Castelli Romani

Rocca di Papa, fermata coppia di pregiudicati: rovistavano nel centro anziani

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

ROCCA DI PAPA – A seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza 112, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato, in flagranza di reato, due persone, un romano di 49 anni e una donna di 44, originaria della Svizzera, entrambi già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso.Dopo la segnalazione di furto in atto, giunta alla centrale operativa di Frascati, i Carabinieri sono immediatamente interventi presso un centro anziani situato in via Campi d’Annibale, a Rocca di Papa, dove i militari hanno bloccato l’uomo e la donna mentre erano ancora intenti a rovistare all’interno del centro. Mediante la forzatura di una finestra posta al piano terra della struttura, i due si erano introdotti rovistando in alcune stanze, impossessandosi di denaro contante.Il responsabile legale del centro anziani ha presentato regolare denuncia querela presso la caserma dei Carabinieri di zona. L’arresto dei due è stato convalidato.Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

 

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

SEGUI SU Twitter

I più letti