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Frosinone

FROSINONE, CONTRIBUTI ECONOMICI A FAVORE DEI MALATI DI SLA: ECCO COME FARE

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Tempo di lettura 4 minuti La richiesta dovrà pervenire al Comune entro il 22 settembre 2014

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Redazione

Frosinone – In arrivo fondi per gli interventi a favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) nel Distretto Sociale B di Frosinone. L’importante novità arriva dall’assessorato ai servizi sociali del Comune di Frosinone. Grazie all’impegno dell’assessore Carlo Gagliardi, che è anche presidente del Distretto Sociale B, i malati di Sla potranno godere di un importante sostegno nell’ambito di un programma regionale dedicato. Con la determinazione dirigenziale n. G03867 del 28 marzo 2014, infatti, la Regione Lazio ha finalizzato la seconda annualità del Programma di interventi in favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) di durata biennale, che i Distretti socio-assistenziali sono stati chiamati a realizzare nei propri territori, per l’erogazione di forme dirette e indirette di “Assistenza domiciliare e aiuto personale”, il cui scopo è facilitare e supportare la permanenza del paziente nel proprio contesto familiare.
“Uno degli obiettivi primari dell’amministrazione Ottaviani – ha detto l’assessore Gagliardi – è quello di dare priorità alle politiche sociali, considerato anche il momento storico ed economico che stiamo vivendo. L’accesso al programma di sostegno per le persone affette da Sla va proprio in questa direzione ed è un’opportunità in più per i cittadini di Frosinone e dei comuni del Distretto Sociale B. Nonostante le ben note difficoltà dell’ente, l’amministrazione Ottaviani si sta spendendo con grande impegno per garantire ai cittadini standard di qualità e livelli alti nel settore delle politiche sociali”.

BENEFICIARI
Cittadini residenti nei 23 Comuni afferenti al Distretto Sociale B di Frosinone con diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) certificata dai Presidi/Centri di riferimento regionali (Policlinico “A. Gemelli” e Azienda Ospedaliera “San Filippo Neri”) e attestazione del livello di stadiazione della patologia. Sono fatte salve le domande già presentate per l’Avviso pubblico del 09/05/2013 e ammesse agli interventi previsti; gli utenti già fruitori del beneficio dovranno produrre idonea dichiarazione, reperibile presso l’Ufficio di Piano del Distretto Sociale B di Frosinone, ai fini dell’aggiornamento dei progetti di intervento individuali.

INTERVENTI
Saranno attivate azioni a sostegno della domiciliarità e di riconoscimento del lavoro di cura di familiari/caregiver, di durata annuale, tramite l’erogazione di un contributo economico denominato “assegno di cura”. L’assegno di cura dovrà essere finalizzato a realizzare uno dei seguenti interventi:
– assistenza domiciliare indiretta tramite assunzione di uno o più assistenti familiari (esterni alla rete familiare) adeguatamente formati che svolgano attività di cura e aiuto al malato di SLA;
– riconoscimento economico per l’impegno assistenziale sostenuto dal familiare/caregiver, in favore del malato di SLA.
Gli interventi saranno realizzati mediante progetti di intervento concordati dal Distretto Sociale B e dalla ASL di Frosinone con i richiedenti, con verifica periodica dell’efficacia delle prestazioni. Nella gestione in forma indiretta l’utente è libero di scegliere i propri assistenti personali, regolarizzando il relativo rapporto mediante un contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente.

MODALITA’ DI EROGAZIONE
Il Distretto Sociale B corrisponderà all’utente il contributo economico, comprensivo di ogni onere correlato al servizio, secondo una cadenza temporale trimestrale. L’utente è tenuto a presentare, con pari cadenza trimestrale, una rendicontazione delle spese sostenute per l’assunzione dell’operatore (o degli operatori), opportunamente documentate.
In caso di ricovero dell’utente in RSA, hospice o servizi di sollievo, per un periodo superiore a 30 giorni, l’assegno di cura sarà sospeso per essere ripristinato alla fine del ricovero.
Il contributo economico non è alternativo agli interventi sanitari domiciliari garantiti ai cittadini, in base alle vigenti normative ed è assolutamente integrativo rispetto agli interventi socio-sanitari già in atto.

IMPORTI
Gli interventi previsti saranno erogati nei limiti delle risorse disponibili, assegnate dalla Regione Lazio al Distretto Sociale B; resta fermo quanto previsto dalla Det. Dir. n. B08766/2012 relativamente agli importi massimi dei contributi economici mensili da erogare al singolo utente affetto da SLA, sulla base della stadiazione della malattia, in caso di assistenza domiciliare tramite assunzione di uno o più assistenti familiari e in caso di riconoscimento del lavoro di cura del familiare/caregiver (50% dell’importo massimo indicato).

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
L’istanza di accesso al contributo economico, corredata dagli allegati richiesti, deve essere indirizzata al Comune di Frosinone, Capofila del Distretto Sociale B, Ufficio Protocollo, Piazza VI Dicembre, snc. 03100 Frosinone e dovrà pervenire entro il 22 settembre 2014. In caso di invio a mezzo del servizio postale, farà fede il timbro di spedizione.
L’istanza deve essere formulata, dal diretto interessato o da chi ne cura gli interessi, utilizzando il “Modello di istanza per contributi economici SLA” reperibile presso l’Ufficio di Piano del Distretto Sociale B di Frosinone, sito presso il Comune di Frosinone, Settore del Welfare, via Armando Fabi snc. Frosinone, tel. 0775 265452/455 fax 0775 265455, nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, con orario 9.00/12.00 o effettuando il download dal sito www.distrettosocialefrosinone.it Ai precedenti recapiti è altresì possibile rivolgersi per ogni utile informazione; per contatti e-mail l’indirizzo è segreteria@distrettosocialefrosinone.it
Il Responsabile del procedimento è l’Avv. Antonio Loreto.

DOCUMENTAZIONE RICHIESTA
Al “Modello di istanza per contributi economici SLA” deve essere allegata la seguente documentazione:
1. certificazione di uno dei Presidi/Centri di riferimento regionali (per il Lazio: Policlinico “A. Gemelli” e Azienda Ospedaliera “San Filippo Neri”) che documenti la diagnosi di SLA;
2. certificazione che attesti la stadiazione della malattia rilasciata dai suddetti Presidi/Centri di riferimento regionali, da strutture ospedaliere pubbliche che hanno in carico il paziente o dalle ASL che hanno in carico il paziente per prestazioni di tipo domiciliare;
3. autocertificazione dello stato di famiglia (secondo il modulo prestampato allegato al Modello);
4. documento di identità in corso di validità del richiedente il contributo (se diverso dal beneficiario);
5. documento di identità in corso di validità del beneficiario del contributo.

ISTRUTTORIA E AMMISSIONE
Acquisite le richieste pervenute, il Distretto Sociale B di Frosinone provvederà all’istruttoria amministrativa delle istanze pervenute ai fini dell’ammissibilità delle stesse; curerà inoltre, congiuntamente alla ASL di Frosinone, la successiva valutazione di merito costituendo apposita Commissione multidisciplinare. Infine, acquisito il Verbale di ammissione da parte della stessa, attiverà le procedure per l’erogazione del contributo richiesto, secondo le modalità previste dai progetti di intervento individuali.

 

Cronaca

Alatri, omicidio Thomas Bricca: sotto interrogatorio due fratelli di Frosinone

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L’indagine sull’agguato di Alatri, costato la vita al 19enne Thomas Bricca, ad una svolta.

Due persone nella caserma dei carabinieri per essere ascoltate sulla sparatoria di lunedì sera, quando in due con il volto coperto hanno aperto il fuoco da uno scooter verso un gruppo di ragazzini su una scalinata nel centro cittadino.

Secondo quanto si apprende, i due sarebbero fratelli e sarebbero originari di Frosinone, il capoluogo che dista pochissimi chilometri da Alatri. 

Ieri pomeriggio, intanto, è arrivata la drammatica notizia della morte di Thomas, 19 anni compiuti lo scorso dicembre. Si è arreso dopo un’agonia di oltre 40 ore, ricoverato in condizioni disperate al San Camillo di Roma. Il proiettile che lunedì sera lo ha colpito in testa gli è stato fatale e così Alatri si trova ancora una volta a piangere la scomparsa di un ragazzo poco più che maggiorenne, come avvenne già sei anni fa quando Emanuele Morganti, 20 anni, venne brutalmente pestato fuori da una discoteca. Gli investigatori avevano ristretto il cerchio dei sospettati già nel pomeriggio, dopo aver ascoltato i testimoni di quanto avvenuto e dopo aver visionato le immagini delle telecamere che avevano immortalato il passaggio dello scooter di grossa cilindrata.

Non è escluso che nell’agguato ci sia anche il coinvolgimento di un esponente di un clan nomade che gravita tra Roma e la Ciociaria. Quel che è certo è che a bordo del motorino fossero in due, ma ad essere indagati potrebbero essere più persone, che probabilmente hanno partecipato o contribuito ad organizzare l’assalto. Oggi ancora una volta i carabinieri della Scientifica hanno passato al setaccio l’area, probabilmente alla ricerca delle prove che possano inchiodare i responsabili.

A sparare, secondo gli investigatori, sarebbe comunque stato un revolver o una pistola semiautomatica, armi compatibili con l’assenza di bossoli a terra. Secondo le prime ricostruzioni, quello che è accaduto lunedì sera sarebbe stato il tragico epilogo di un weekend di violenza tra le stradine del centro di Alatri. Due giorni di scontri che lo stesso sindaco, Maurizio Cianfrocca, aveva segnalato alle forze dell’ordine chiedendo un intervento per calmare gli animi. “L’ultima segnalazione – spiega il primo cittadino – l’avevo mandata proprio lunedì mattina”. Il sabato precedente, infatti, una prima lite aveva scosso i residenti di Alatri proprio nel cuore del paese, a due passi dalla centralissima piazza Santa Maria Maggiore.

Due bande si sarebbero affrontate in pieno giorno prima in un vicoletto e poi proprio in piazza, lasciando scioccati tutti i passanti. Il giorno successivo, domenica, la rissa si è spostata pochi metri più lontano, a due passi da un bar. Questa volta, però, sarebbero intervenuti anche degli adulti, che avrebbero esasperato gli animi tanto che uno di loro sarebbe stato spinto oltre la ringhiera che dà sulla circonvallazione rovinando a terra dopo un volo di qualche metro.

Lunedì sera la probabile vendetta contro il gruppo presunto responsabile di quanto accaduto, con l’agguato armato in piazza. Non è escluso che su quello scooter ci fosse proprio un parente dell’uomo spinto oltre la ringhiera e un’altra persona ‘assoldata’ per premere il grilletto contro il gruppo rivale. Questo, dunque, confermerebbe anche la ricostruzione del procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, che ieri aveva parlato di guerra tra bande. C’è ancora da capire, però, quale fosse il ruolo di Thomas Bricca e se fosse proprio lui l’obiettivo dei colpi di pistola.

“Siamo sicuri al cento per cento che lui non c’entrasse nulla”, continuano a ribadire gli amici. Di certo è che lunedì sera il ragazzo si trovava assieme al gruppo che avrebbe partecipato alle risse. Come ogni giorno stava passando la serata su quelle scalette nel centro storico. Una zona considerata ‘poco raccomandabile’ da chi vive in paese. Proprio lì si sono ritrovati oggi gli amici di Thomas, per un ultimo omaggio al ragazzo “sempre gentile e disponibile”. Le lacrime solcano i loro visi incorniciati dai cappucci delle felpe e dagli occhiali da sole. Tutti scommettono di sapere chi è stato, qualcuno parla di una famiglia “a cui non si può dire nulla”, tanti hanno fatto segnalazioni agli investigatori. “Il tuo cuore ha smesso di battere – si legge nel bigliettino degli amici lasciato accanto ad un mazzo di fiori -, ma i nostri batteranno anche per te”. 

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Cronaca

Guerra tra bande, sparatoria ad Alatri: morto un diciottenne

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Non ha superato il delicato intervento chirurgico cui è stato sottoposto la notte scorsa ed è stato dichiarato clinicamente morto.Thomas Bricca, 18 anni, era stato ferito alla testa ieri sera in un agguato nel centro di Alatri nel frusinate.Il giovane, le cui condizioni sono apparse subito disperate, si trovava in una piazza di Alatri quando è stato affiancato da uno scooter con due a bordo travisati che gli hanno sparato e si sono dati alla fuga.Sullo sfondo forse una vendetta o un regolamento di conti tra bande di ragazzi. L’agguato è avvenuto a Largo Cittadini, nel centro di Alatri, verso le 20.

Secondo alcuni testimoni l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una rissa. L’ipotesi investigativa punta sulla guerra tra bande giovanili all’interno della quale sarebbe maturato l’agguato. Thomas Bricca era in strada quando è stato affiancato dallo scooter e senza che potesse reagire è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla testa. I due aggressori poi sono fuggiti. Le condizioni di Thomas sono apparse subito molto gravi: trasferito in ospedale è stato intubato.Le indagini sono affidate ai carabinieri impegnati in queste ore in una caccia all’uomo. Si stanno ascoltando amici e conoscenti di Thomas e testimoni per delineare dinamica ed accertare i motivi di un eventuale regolamento di conti o vendetta. Alatri nel 2017 fu teatro di un tragico fatto di cronaca in cui perse la vita Emanuele Morganti, ucciso a calci e pugni da un branco di bulli. Emanuele, 21 anni, si trovava in un bar con la fidanzata quando scoppiò una lite con alcuni giovani che avevano rivolto apprezzamenti alla ragazza. Scattò l’aggressione e il buttafuori accompagnò tutto fuori dal locale dove Emanuele fu circondato e massacrato.

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Cronaca

Segni, maltrattata per anni di fronte al figlio: allontanato da casa ex violento

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I Carabinieri della Stazione di Gorga hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emesso dal GIP del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura, nei riguardi di un 42enne di Segni.Il provvedimento scaturisce dalle indagini immediatamente attivate dai Carabinieri che hanno consentito di acquisire inconfutabili elementi investigativi a carico dell’indagato, la cui condotta è stata comunicata subito alla A.G. veliterna, in relazione all’intervento richiesto dalla ex coniuge la sera del 22 ottobre 2022 presso la loro abitazione coniugale di Segni.La vittima, prontamente escussa in merito ai fatti di cui era rimasta vittima, ha raccontato ai militari di aver subìto per anni violenze fisiche, verbali ed addirittura economiche. Al culmine dell’ultima aggressione fisica, a cui aveva assistito anche il loro figlio minore, la vittima decideva di chiedere aiuto al numero di emergenza “112”.I Carabinieri, sin dal primo intervento effettuato, hanno tranquillizzato e soccorso la vittima la quale, sentendosi rassicurata e tutelata, ha deciso di denunciare l’uomo, e di porre così fine alle vessazioni.Anche in questo caso si è avuta la conferma di come la prontezza della risposta dei carabinieri sia conseguente alla specifica preparazione professionale nell’affrontare i casi di violenza di genere, per i quali è altissima l’attenzione e la sensibilità della Procura della Repubblica di Velletri.In tale contesto resta di fondamentale importanza la denuncia da parte delle vittime che subiscono tali reati o delle persone che sono più vicine a queste ultime, così da consentire all’Autorità Giudiziaria di intervenire rapidamente a loro tutela.

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