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Frosinone

FROSINONE: PROGRAMMA NATALIZIO FINO AL 12 GENNAIO 2014

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Tempo di lettura 4 minuti Prosegue con successo il programma allestito dall’amministrazione comunale per le festività natalizie.

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Redazione

Frosinone – Questo nei dettagli l’elenco delle manifestazioni natalizie a Frosinone che si terranno fino al 12 di gennaio:

Domenica 5 gennaio dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 20 Musica e Eventi nella passeggiata di via Aldo Moro, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 20 Il Villaggio del Natale con mostre d’arte e artigianato in Piazza Vittorio Veneto, Corso della Repubblica, Largo Turriziani, Largo Amendola, piazza Valchera e piazza Annunziata e L’angolo della musica a cura del Conservatorio di Musica Licinio Refice in Corso della Repubblica.

Lunedì 6 gennaio dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 20 Il Villaggio del Natale con mostre d’arte e artigianato in Piazza Vittorio Veneto, Corso della Repubblica, Largo Turriziani, Largo Amendola, piazza Valchera e piazza Annunziata e L’angolo della musica a cura del Conservatorio di Musica Licinio Refice in Corso della Repubblica.

Mentre fino a domenica 12 gennaio presso i Giardinetti della stazione ferroviaria c’è il Palazzo del ghiaccio con l’aera Spazio Eventi che ospiterà musica, spettacoli, intrattenimento, animazione per bambini e spettacoli

sul ghiaccio.

Inoltre lunedì 6 gennaio alle ore 17 all’Auditorium Paolino Colapietro ci sarà la premiazione degli studenti meritevoli con l’iniziativa della “Pagella d’Oro”.

Inoltre dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 20 si può visitare il Presepe artistico di Fiorillo presso la Villa Comunale e si potrà assistere in alcune giornate a spettacoli musicali in Largo Amendola.

Mentre per quanto riguarda il teatro dopo il debutto con lo spettacolo di Serena Autieri La Sciantosa al Nestor, che ha inaugurato la stagione teatrale 2013/2014, mercoledì prossimo 8 gennaio ci sarà l’esibizione di Giorgio Albertazzi con “Lezioni Americane” che porta in scena la lezione sulla leggerezza, un grande insegnamento per tutti i portatori di scrittura e arte in generale. E ci riesce, con un palcoscenico che mostra pochi essenziali elementi: una scrivania ingombra di libri e di una macchina da scrivere e dei quadri accatastati. Una giovane violencellista commenterà con il suo strumento alcuni momenti del racconto. Immagini verranno proiettate sul fondale. Albertazzi diventa insegnante pronto a trasmettere e a ordinare i valori della letteratura, aiutato da una giovane studentessa che gli porrà le domande fondamentali per capire, per andare a fondo. E si comincia. Albertazzi diventa Calvino: la parola è in primo piano, l’impegno è di rappresentare i valori della leggerezza. La studentessa impugna una videocamera, riprende tutto: sul fondale, mentre l’attore parla, si riflettono le immagini delle sue mani, del suo volto…. E cosa c’è di più leggero del teatro? Allora Albertazzi ci lascia con una frase e uno sguardo d’intesa: “Dovunque stiamo andando cerchiamo di andarci con leggerezza”. Scommessa vinta.A seguire ci saranno gli altri spettacoli: il 24 gennaio “A ciascuno il suo” con Sebastiano Somma, Daniela Riggi e Gaetano Aronica, 7 febbraio “Italia mia Italia” con Maddalena Crippa, 17 febbraio “Ladro di razza” con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey, 3 marzo “Erano tutti miei figli” con Mariano Rigilo, Anna Teresa Rossini, Rube Sigillo e Silvia Siravo, 2 aprile “Cani e Gatti” con Luigi De Filippo e il 15 aprile con “Sing e Swing” con Massimo Lopez e la jazz company. Ricordiamo anche i prezzi i singoli spettacoli i biglietti hanno il seguente costo: per il primo settore 16 euro intero e 15 ridotto, secondo settore 13 euro e 12 ridotto, galleria 11 euro intero e 10 ridotto.

Prosegue inoltre con grande apprezzamento da parte del pubblico dello spettacolo di Medialize.it, che con il patrocinio del comune di Frosinone sta mettendo in scena la seconda edizione di “Luminaria”, il festival delle luci di Frosinone. Un’idea e un progetto di Pasquale Direse che dal 2012 innesta nel patrimonio memetico del capoluogo ciociaro un’offerta culturale ed una performance d’arte pubblica altamente innovative.

Le scenografie urbane immateriali di medialize.it trasformano la città in un territorio creativo in cui sperimentare la tecnologia della rete, il teatro, l’arte pubblica per la progettazione e la rigenerazione urbana.

La startup di Frosinone che produce new media art ed innovazione creativa ha deciso di investire le proprie energie e risorse mettendole in rete, e produce la seconda edizione del Festival per dare continuità al lavoro sul territorio e per proseguire il progetto di ricerca che mira al miglioramento della qualità della vita degli spazi urbani attraverso

pratiche d’interazione e d’inclusione sociale, di partecipazione emozionale, d’arte pubblica. La poetica della new media art diventa così la chiave per riaprire lo sguardo sulla città, per trasformare lo spazio in un luogo da vivere e contemplare con partecipazione attiva.

Luminarĭa 2013-14 presenta visioni future della Città di Frosinone sul tema della tensione e dello slancio verso il cambiamento: intencity. Percorsi di luce, paesaggi sonori, ambienti polimediali interattivi offrono allo spettatore un nuovo sguardo ed una nuova percezione del paesaggio urbano come luogo di scambio emozionale. In scena i nuovi

linguaggi dell’arte contemporanea per raccontare il territorio.

Una festa di new media art che dal 2012 arricchisce l’offerta culturale del capoluogo ciociaro ed offre al territorio una performance culturale che aspira ad inserirsi nel panorama mondiale delle “fêtes des lumières” di Lione (Francia), Ghent (Belgio), Berlino citando alcuni tra i più celebri.

Luminaria dunque si distingue per contribuire a rendere Frosinone un nodo internazionale della new media culture e dell’arte pubblica in grado di attrarre ospiti e turisti da tutto il mondo che possano ammirare nel capoluogo ciociaro uno Smart Territory dove patrimonio storico e culturale diventano il trampolino di lancio per l’innovazione creativa,

tecnologica e l’inclusione sociale. Un’offerta cross-culturale che mira allo sviluppo produttivo del territorio in un periodo di crisi generalizzata che attanaglia e mina le potenzialità di crescita culturale, economica e sociale.

Il Festival ha preso il via lunedì 23 dicembre per chiudersi lunedì 6 gennaio con una performance teatrale cross-mediale ed inedita nell’incontro tra oriente ed occidente che vede la partecipazione degli allievi della Scuola di Bu-Di-Zen del Maestro Giovanni Bartoloni.

Luminarĭa, Festival delle luci di Frosinone.

Con: Asia Dib, Laura Di Manno, Eleonora Giuliani, Alberto Gennaro, Giuseppe Vinella, Claudio Diana, Iacopo Spaziani, Antonio Anzalone, Emanuele Fontana, Raffaele Menicacci, Angelo Romano, Francesco Bracchitta, Angelo Ruta, Peppe Riera, Viviana Basilico, Lodovico Leonetti, Peppe Cavallaro, Corrado Abbate, Flavio Lo Presti, Cristine Crapanzano, Agata Giuffrida, Daniele Pelligra, Giovanni Bartoloni, Aggeliki Tzekeni, Francesco Grillo, √isualpaco, Concept & Art Direction: Pasquale Direse

Installazioni interattive, videomapping architetturale e scenografie urbane immateriali stanno allietando la nostra città in questi giorni di festa.

Questo il programma degli spettacoli che andranno in scena dalle ore 19 fino a tarda sera nei seguenti giorni e luoghi:

Piazza Sant’Ormisda, 2 gennaio.

Villa Comunale 3 gennaio, 4 gennaio e 6 gennaio.

Piazzale Kambo 4 gennaio.

Cronaca

1943/1944, “linea Gustav”teatro di feroci combattimenti: Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Provincia di Frosinone

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“Territorio di rilevante importanza strategica, in quanto posto a ridosso della ‘Linea Gustav’ e attraversato dalla via Casilina, maggiore arteria di collegamento tra la Capitale ed il Sud del Paese, dal 10 settembre 1943 fu teatro di una violenta occupazione militare e subì devastanti bombardamenti che causarono la distruzione di ingente parte del patrimonio edilizio e culturale. La popolazione, oggetto di feroce barbarie e costretta allo sfollamento, sorretta da eroico coraggio, profonda fede nella libertà ed altissima dignità morale, sopportava la perdita di un numero elevato di concittadini ed indicibili sofferenze, offrendo un luminoso esempio di abnegazione, incrollabile fermezza ed amore patrio”. 1943/1944 – Provincia di Frosinone.
 
È questa la motivazione con la quale stamattina, presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fissato sul gonfalone della Provincia di Frosinone, la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Alla cerimonia di conferimento, dall’alto profilo istituzionale, accolti dal Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano, hanno preso parte il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e lo storico e giornalista Paolo Mieli. Presenti in sala anche le massime autorità civili, militari e religiose, gli amministratori provinciali e tantissimi sindaci del territorio.
 
A scandire i vari momenti della cerimonia è stata la presentatrice Valeria Altobelli che ha anche letto una testimonianza di Giuseppina Capuano, nata ad Aquino il 19-10-1905 e residente a Piedimonte San Germano in via Petrone, defunta il 16 aprile 2009, tratta dal libro ‘Tra le pieghe della memoria’ di Elena Montanaro.
 
 
IL PRESIDENTE DI STEFANO: “UN TRIBUTO AI NOSTRI VALOROSI CITTADINI”
 
“La Medaglia D’Oro al Merito Civile è un segno tangibile dell’ammirevole coraggio e della straordinaria resilienza dimostrata dalla nostra provincia durante i terribili eventi legati alla seconda guerra mondiale. Le ferite del passato hanno modellato il nostro presente, ma non hanno mai minato la nostra determinazione e la nostra speranza nel futuro” ha detto il Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano.
 
“Quando ogni pilastro era stato raso al suolo, abbiamo trovato la forza di ricostruire, quando il destino sembrava contro di noi, abbiamo trovato la forza di resistere. Il conferimento di questa alta onorificenza su cui ho l’obbligo morale e istituzionale di ringraziare, per l’impegno profuso, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ci insigne di un compito ancora più importante: quello di impegnarci solennemente ad assicurare che le sofferenze patite non siano vane, che le vite perdute non siano dimenticate, e che le lezioni apprese siano tramandate alle future generazioni”, ha aggiunto.
 
“Questa medaglia rappresenta un tributo ai nostri valorosi cittadini, che hanno dimostrato con la loro forza d’animo che la vita e la speranza possono risorgere anche dalle ceneri della distruzione. In questo giorno solenne, giuriamo di onorare il passato, di abbracciare il presente e di costruire un futuro che rifletta la forza e la dignità che ha sempre contraddistinto il nostro territorio” ha concluso il Presidente di Stefano.
 
 
IL SINDACO MASTRANGELI: “LA NOSTRA POPOLAZIONE HA SUBITO L’IMMANE DRAMMA DELLE VIOLENZE”
 
Il primo cittadino della città capoluogo di Provincia ha ripercorso brevemente quei drammatici momenti. “La nostra è stata una popolazione civile che ha vissuto sulla propria pelle anche l’immane dramma delle violenze ad opera dei goumiers francesi su donne, uomini e bambini” ha spiegato in un passaggio il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ricordando le ‘marocchinate’. Inoltre ha anche sottolineato “l’altissimo prezzo pagato dalla Città di Frosinone nel corso del sanguinoso conflitto bellico”. 
 
 
LO STORICO PAOLO MIELI: “NON DIMENTICHIAMO QUANTA DIGNITÀ LE NOSTRE FAMIGLIE ABBIANO AVUTO NEL RESISTERE”
 
Una attenta e puntuale lectio magistralis, quella tenuta dallo storico e giornalista, professor Paolo Mieli, ringraziato più volte dal Ministro e dal Presidente della Provincia per la sua presenza. Mieli ha raccontato delle “violenze subite da questa provincia” e delle “marocchinate”, evidenziando come “far passare la storia delle sofferenza di questa area solo per le violenze subite dai liberatori è stato un trucco per omettere le sofferenze degli otto mesi che hanno preceduto la liberazione”, che “sono il motivo della medaglia”. “Se potessi vivere in un mondo in cui tutti si comportano come si comportarono i cittadini di questo territorio né sarei lieto” ha ancora detto, mettendo in evidenza la dignità e la resistenza del popolo ciociaro e raccomandando di “non dimenticare quanta dignità le nostre famiglie abbiano avuto nel resistete, nel non farsi abbattere”.
 
 
IL MINISTRO PIANTEDOSI: “L’INTERA CIOCIARIA FU, IN VIRTÙ DELLA SUA VALENZA STRATEGICA, PESANTEMENTE SEGNATA E COLPITA”
 
“Sono lieto di poter consegnare questa medaglia alla Provincia di Frosinone – ha detto fra l’altro il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -. Un importante riconoscimento voluto  a tributo delle ingenti perdite umane, delle immani sofferenze, delle privazioni, dei diffusi fenomeni di distruzione e devastazione che questo territorio ha dovuto patire durante il secondo conflitto mondiale”.
 
“Un conferimento, quello alla Provincia – ha aggiunto il titolare del Viminale in un altro passaggio – a cui tengo particolarmente, nella consapevolezza che l’intera Ciociaria fu, in virtù della sua valenza strategica, pesantemente segnata e colpita nel corso dei tragici eventi bellici”.
 
“Rievocare le pene sofferte dal popolo ciociaro da parte dei nazifascisti, e anche dalla parte di truppe aggregate degli alleati, deve servire a riconoscere il merito di una comunità che, nonostante le immani sofferenze patite, scelse di proiettarsi e credere nel futuro oltre ogni rivendicazione, senza cedere a tentazioni divisive. I ciociari, come il resto degli italiani, compirono enormi sforzi per contribuire, una volta conclusa la tragedia della seconda guerra mondiale, alla rinascita del nostro paese” ha concluso il Ministro dell’Interno.
 
CENNI STORICI
 
La Linea Gustav è stata una linea difensiva tedesca che si estendeva lungo l’Italia centrale durante la seconda guerra mondiale. Costruita nel 1943-1944 in risposta all’inasprimento dell’offensiva alleata in Italia, la Linea Gustav era uno dei principali ostacoli che l’Asse doveva superare per avanzare verso il nord e liberare il Paese dall’occupazione tedesca.
 
La linea si estendeva approssimativamente da Pescara sulla costa adriatica fino a Grosseto sulla costa tirrenica, attraversando montagne, fiumi e terreni difficili. Era costituita da una serie di fortificazioni, bunker, trincee, campi minati e ostacoli naturali, progettati per rallentare e bloccare l’avanzata delle forze alleate.
 
La battaglia per superare la Linea Gustav è stata estremamente feroce e ha visto pesanti combattimenti tra le forze tedesche e alleate. Gli Alleati hanno lanciato diverse offensive lungo la linea, tra cui la battaglia di Monte Cassino, una delle più celebri e sanguinose della guerra. Questa battaglia, in particolare, ha coinvolto scontri durissimi e pesanti perdite su entrambi i fronti, con gli Alleati che hanno cercato di sfondare le difese tedesche per avanzare verso Roma e il nord Italia.
 
Nonostante le difficoltà e le perdite, gli Alleati sono riusciti a rompere la Linea Gustav nell’ambito dell’operazione Diadem nel maggio 1944. Questo successo ha permesso loro di avanzare verso Roma, liberata il 4 giugno 1944, e di continuare la loro campagna per la liberazione dell’Italia settentrionale.
 
L’avanzata alleata per liberare l’Italia dopo aver superato la Linea Gustav ha rappresentato un momento cruciale nella guerra in Europa, portando alla caduta del regime fascista e alla fine dell’occupazione tedesca nel Paese. Tuttavia, la campagna per la liberazione dell’Italia è stata lunga e difficile, e ha comportato ingenti perdite umane e materiali su entrambi i lati.
 
 
 
 
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Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

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Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.

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Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

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Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.

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