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Roma

IL COMUNE DI MARINO NON PAGA IL BACCO JAZZ FESTIVAL

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Tempo di lettura 3 minuti Il responsabile del festival promette una battaglia legale

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Ivan Galea

L’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport del Comune di Marino Otello Bocci ha rilasciato un atto ufficiale – Lettera Protocollo 475 del 20/06/2011 – che a detta del dirigente Vincenzo Montenero dell’area servizi generali e culturali, non ha nessun valore legale.

Così si può riassumere la vicenda del mancato pagamento del contributo all’associazione Bacco Jazz di 5 mila euro finalizzati all’organizzazione del Bacco Jazz Festival che si è tenuto dal 7 al 10 Luglio il nel bosco Ferentano di Marino.

A raccontare come sono andati i fatti è Ivan Galea, ideatore e responsabile del festival:

Il calendario di questa prima edizione è stato ricco di eventi, 4 intere giornate con tre concerti per data, dove si sono alternati tra i migliori musicisti del panorama jazzistico capitolino.E durante le pause tra un concerto e l’altro, si sono tenute conferenze, dibattiti, incontri su tematiche legate all’ambiente, al territorio, all’enogastronomia, tutto documentato sul sito del festival (www.baccojazzfestival.com). Un programma così ricco è stato disegnato facendo affidamento principalmente su un “pezzo di carta” rilasciato da una Pubblica Amministrazione.

Quando proposi all’ufficio Cultura il progetto, dopo averlo proposto al sindaco Adriano Palozzi, da subito entusiasta dell’idea, notai una certa ostilità e miscredenza da parte del responsabile dell’ufficio Cultura Sandro Capuani. Ricordo ancora le sue frasi: “il jazz in un bosco? Non ci verrà mai nessuno. Io in tanti anni di organizzazione della sagra dell’uva non mi sono mai sognato di organizzare una cosa simile, figurati se ci riuscite voi!”.

Nonostante tutto, il festival ha riscosso un enorme successo di presenze e di critica, anche il TG1 ha realizzato un servizio consultabile sul sito dell’associazione, a dispetto dei malauguri del Capuani. C’è da dire che si sono susseguiti innumerevoli tentativi di telefonate alle quali nessuno ha risposto oppure se risposta c’è stata, vanno sempre di fretta e non hanno mai tempo di parlare.  Ora, dopo oltre 5 mesi di continue inutili scuse in merito al ritardato pagamento del tipo: “i soldi ci sono abbi pazienza” oppure “si deve riunire la Giunta” o ancora il Capuani “Sai qual è il tuo problema Ivan? Che sei un malfidato. Non sai aspettare”. Ebbene, dopo 5 mesi di continui rimpalli tra l’assessore Otello Bocci e il responsabile dell’ufficio Cultura Sandro Capuani che  affibbiano a terzi la responsabilità di questa vicenda, finalmente veniamo a sapere dal dirigente dell’area servizi generali e culturali Vincenzo Montenero, che l’atto emesso dove veniva assegnato il contributo “non è valido e che l’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport Otello Bocci  ha sbagliato a firmarlo e a rilasciarlo”. Cosa?! Tutto ciò è assurdo! La cosa che mi fa indignare più di tutte è che nei mesi precedenti il festival, ho sempre richiesto a Sandro Capuani la delibera (ho molteplici email di corrispondenza), visto che l’associazione aveva solo garanzie verbali, e la risposta è sempre stata: “ma che non ti fidi? Ma ti pare che non pagano un padre di famiglia?” Tutto questo fino al 19 Giugno quando telefonai al Sindaco Adriano Palozzi e gli feci presente che l’associazione senza il contributo non era in grado di sostenere il programma del festival, quindi se ci fossero stati dei problemi bastava dirlo. Fu così che “magicamente” il giorno dopo arrivò la fatidica lettera del Comune di Marino a firma dell’assessore Bocci, dove si garantiva il contributo di 5 mila euro per la riuscita del festival. 

Fatto appurato: l’associazione ha anticipato quasi 10 mila euro, il pezzo di carta pare non serva più a nulla, la presa in giro c’è stata e il padre di famiglia non è stato pagato. Come può una Pubblica Amministrazione rilasciare atti ufficiali che non valgono nulla? Se così fosse, forse qualcuno dovrebbe dimettersi! Concludendo, se il fatidico “pezzo di carta” non ha un valore legale, come affermato dal dirigente Vincenzo Montenero avrà quantomeno un valore morale, altrimenti da domani chiunque potrebbe rilasciare “pezzi di carta” e poi non rispettarli restandone impunito!

A chi di dovere spetterà la valutazione, in quanto chiaramente andrò avanti attraverso tutte le vie legali anche se dovessi metterci 20 anni! Sarei passato sopra a tutto, sarebbe bastata una misera telefonata di “qualcuno” del tipo: “ci siamo sbagliati, chiediamo scusa, avrei accusato il colpo diversamente, invece si è scelta la via del “menar il can per l’aia” e ora il cane abbaia e mozzica pure.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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