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Incontro Presidente Parlamento Europeo con governo finlandese: temi cardine il clima ed i valori europei

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Il neo presidente del Parlamento europeo, l’italiano David Sassoli, e i presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo hanno incontrato ad Helsinki il 6 settembre il primo ministro Antti Rinne e il governo finlandese. I temi principali dell’incontro sono stati la crescita sostenibile, il clima e il bilancio a lungo termine dell’UE. Oltre a trattare le priorità della presidenza finlandese del Consiglio dell’UE, la riunione ha discusso anche della cooperazione tra il Consiglio e il Parlamento europeo.
“La Finlandia vuole proseguire con una cooperazione costruttiva e stretta con il Parlamento europeo. Ho visitato il Parlamento europeo a luglio per presentare le priorità della presidenza finlandese del Consiglio e oggi abbiamo continuato la discussione. È stato un piacere vedere che condividiamo una visione comune su molte questioni chiave che sono importanti per il futuro dell’Europa ”, ha dichiarato il Primo Ministro Rinne.

Il clima e la crescita sostenibile sono tra le priorità della Finlandia
Il governo finlandese, il presidente del Parlamento europeo e i leader dei gruppi politici hanno discusso la questione della mitigazione dei cambiamenti climatici e della crescita sostenibile durante la sessione di lavoro. Obiettivo della Finlandia è quello di consentire la definizione degli elementi chiave della strategia climatica a lungo termine dell’UE in seno al Consiglio europeo entro la fine del 2019. Le discussioni sul clima si stanno svolgendo in varie configurazioni del Consiglio dell’UE e in occasione di riunioni informali dei ministri.

“La politica climatica dell’UE deve creare speranza e prospettive per il futuro dei cittadini europei. Vogliamo che l’UE sia un leader globale nell’azione per il clima e che indichi la strada. Ciò significa un impegno per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050. È positivo constatare che anche il Parlamento europeo sostiene ampiamente i nostri obiettivi climatici “, ha aggiunto Rinne.

La politica climatica è ulteriormente sostenuta dalla strategia di crescita promossa dalla Presidenza finlandese, in quanto si concentra su un’Europa competitiva, socialmente inclusiva e neutrale dal punto di vista climatico. Sotto la guida della Finlandia, i principali messaggi del Consiglio su un pacchetto di crescita sostenibile saranno predisposti come base per il lavoro della nuova Commissione europea.

A sua volta, Sassoli ha osservato che “ci sono urgenze in quanto il grande pubblico chiede grandi cambiamenti quando si tratta di politica climatica. Faremo di più. E dovremo essere in grado di affrontare la sfida della minaccia che si pone .Il parlamento ha indicato una serie di obiettivi molto ambiziosi. Una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 è ovviamente una grande sfida e quindi vorremmo vedere come la Commissione intende procedere con questo … noi abbiamo riposto la nostra fiducia in questi obiettivi e speriamo che vengano mantenuti “.

Discussione del bilancio a lungo termine dell’UE e dei valori comuni
La sessione di lavoro ha inoltre discusso di bilancio a lungo termine dell’UE e di quadro finanziario pluriennale (QFP). La presidenza finlandese intende far sì che i negoziati del Consiglio dell’UE sul QFP siano finalizzati all’esame del Consiglio europeo.

Ulteriore l’argomento della discussione sono stati i valori comuni dell’UE. L’Unione sta esaminando varie misure per rafforzare il rispetto dello stato di diritto e la Finlandia si è impegnata ad avanzare durante la sua presidenza.Per Rinne “Difendere i valori europei e lo stato di diritto significa semplicemente proteggere i cittadini e il loro benessere. Deve essere chiaro che nell’UE non vi è tolleranza zero per le violazioni della democrazia e dello stato di diritto. Ne abbiamo la responsabilità in quanto responsabili delle decisioni, ed è quanto ci si aspetta anche da noi “.
Sulla questione Brexit, Sassoli ha ribadito la nota posizione UE, ovvero che l’accordo raggiunto all’epoca dalla ex premier May sia il migliore possibile ma di essere disposti ad ascoltare nuove proposte. David sassoli ha anche incontrato un gruppo di giovani finlandesi ed ascoltato le loro opinioni ed aspirazioni sull’Europa.

La visita della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo è iniziata giovedì 5 settembre con un evento pubblico nella nuova biblioteca centrale di Helsinki, l’acclamata Oodi. Il programma prevedeva anche una visita al parlamento finlandese.

La Conferenza dei presidenti è composta dal Presidente del Parlamento europeo e dai presidenti dei gruppi politici. Decide in merito all’organizzazione del lavoro del Parlamento europeo e alle relazioni del Parlamento con altre istituzioni. La Conferenza dei presidenti visita tradizionalmente il paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio, attualmente fino al 31 dicembre 2019.

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Gaza, l’esercito israeliano prende il controllo dell’ospedale

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L’esercito israeliano ha preso il controllo dell’ospedale Shifa a Gaza City e ha chiesto ai membri di Hamas all’interno di uscire ed arrendersi.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare, citato dai media. La stessa fonte ha detto che finora sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette” e che “alcune di queste sono state confermate come terroristi operativi”. Il portavoce ha poi aggiunto “che numerosi uomini armati di Hamas sono stati uccisi e feriti negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale”. 

L’esercito aveva annunciato un’operazione militare “di alta precisione” nella struttura ospedaliera, la più grande della città palestinese, in seguito alle informazioni di intelligence sulla presenza di alti funzionari di Hamas nel complesso medico. Secondo quanto riferito da testimoni sono avvenuti bombardamenti. 

“Sappiamo che i terroristi di Hamas si sono raggruppati all’interno dell’ospedale di Al-Shifa] e lo stanno usando per organizzare attacchi contro Israele”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un video pubblicato su X, aggiungendo che l’esercito di Tel Aviv avrebbe condotto uno “sforzo umanitario” durante l’assalto e sottolineando che non vi è “nessun obbligo” per i pazienti e il personale medico di evacuare la struttura sanitaria.

Secondo il Ministero della sanità di Gaza sono circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico, che sono intrappolate all’interno del complesso medico di al-Shifa. Lo riporta Al Jazeera. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili” ha scritto il ministero su Telegram.

Lo stesso ministero ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni internazionali per “fermare immediatamente questo massacro (israeliano) contro i malati, i feriti, gli sfollati e il personale medico all’interno dell’ospedale al-Shifa”. Lo riporta Al Jazeera. Gli sfollati, aggiunge il ministero, sono intrappolati in 2 edifici dell’ospedale. Un incendio è scoppiato vicino al cancello e sono stati segnalati casi di soffocamento tra donne e bambini che si trovano all’interno degli edifici. Prendere di mira chiunque si avvicini alle finestre è un altro reato contro le istituzioni sanitarie, conclude il ministero. 

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Russia, un plebiscito per Putin: eletto con quasi il 90%

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Le proteste dei seguaci di Alexei Navalny, gli attacchi alle regioni di confine con l’Ucraina e un allarme droni sugli aeroporti di Mosca non hanno impedito a Vladimir Putin di portare a termine senza incidenti di rilievo la maratona elettorale che lo ha confermato presidente con percentuali record che sfiorano il 90%: è il quinto mandato dopo già 24 anni trascorsi al potere, l’orizzonte ora è il 2030.

E lo zar, presentandosi in serata al quartiere generale della campagna elettorale, ha ringraziato i russi per la “totale fiducia”. Promettendo che il Paese diventerà più forte e avvertendo gli avversari che “nessuno ci intimidirà o ci schiaccerà”. Putin, inoltre, ha rotto il silenzio sul suo oppositore morto in carcere circa un mese fa, nominandolo in pubblico e affermando che la sua scomparsa è stata un “evento triste”. 

Il capo del Cremlino si è aggiudicato tra l’87% e l’89% delle preferenze, con gli altre tre candidati-comparsa praticamente annientati. Il comunista Nikolai Kharitonov, in seconda posizione, si è fermato al 4,7%, quello di Gente Nuova, Vladislav Davankov, al 3,6% e quello del Partito liberaldemocratico Leonid Slutsky al 2,5%. I tre giorni in cui si sono svolte, per la prima volta, le consultazioni hanno dato i risultati sperati anche in termini di partecipazione, secondo i dati ufficiali. L’affluenza alle urne è stimata ad oltre il 73%, rispetto al 67,5% registrato nelle precedenti presidenziali, nel 2018. Mentre si attende ancora il dato del voto elettronico. 

Una partecipazione massiccia, tra l’80% e il 90%, è stata annunciata anche nelle quattro regioni ucraine parzialmente controllate dalle truppe di Mosca e annesse dalla Russia nel 2022: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Qui la vittoria di Putin è stata, se possibile, ancora più netta. Le percentuali che gli sono attribuite arrivano fino al 95% nel Donetsk, al 94% nel Lugansk, al 93% nella regione di Zaporizhzhia e all’88% in quella di Kherson. 

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Presidenziali in Russia, lunghe file ai seggi: 74 arresti in tutto il Paese

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Si tratta di una maratona elettorale destinata a riconfermare Vladimir Putin – che ha votato online – alla guida del Paese per un quinto mandatoSi tratta Lunghe file si stanno formando davanti a diversi seggi elettorali nel centro di Mosca, come ha constatato l’ANSA.

Sulla storica via Arbat si era formata una coda di alcune centinaia di persone intorno a mezzogiorno, quando era in programma la protesta indetta da Navalny. La polizia, presente in forze, si limita a sorvegliare la situazione e regolare il flusso degli elettori. Diversi media e social mostrano anche file in altri seggi, fra cui uno a San Pietroburgo.

Lunghe file di elettori anche fuori dai seggi elettorali poste in diverse ambasciate russe all’estero, attorno a mezzogiorno. Lo testimonia, postando molti video e foto sui social, la Novaya Gazeta Europe. Le immagini mostrano tantissime persone ad Astana, nel Kazakhstan, lo stesso a Berlino, a Istanbul e a Sofia.

Yulia Navalnaya, la vedova di Aleksei Navalny, ha scelto la fila degli elettori fuori dall’ambasciata russa a Berlino per celebrare l’iniziativa “Mezzogiorno contro Putin”, rilanciata dal marito poco prima di morire. Come si vede da diversi account social, è apparsa rilassata e sorridente, con in mano un mazzo di fiori, mentre in tanti la salutano e le chiedono un selfie. E’ stata accolta da applausi e abbracci.

Sale a 74 il numero di persone arrestate in tutto il Paese per aver protestato fuori dai seggi in quest’ultima giornata elettorale. Lo rende noto la ong, Ovd-Info.

A metà della terza e ultima giornata delle presidenziali in Russia l’affluenza dei votanti ha superato il dato del 67,5% registrato nel 2018, quando le elezioni si tennero in un solo giorno, secondo quanto riferisce la Commissione elettorale centrale, citata dalla Tass.

Secondo Mosca, un attacco di drone ucraino ha colpito un seggio elettorale per le presidenziali russe nella parte della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata: lo scrive la Tass, citando un politico filorusso locale. L’attacco, scrive l’agenzia russa, è avvenuto nella cittadina di Kamenka-Dneprovskaya, vicino alla linea del fronte, e l’edificio colpito della locale Casa della Cultura, che ospitava il seggio, ha preso fuoco. Non ci sono vittime, ma il Ministero russo per le emergenze afferma che non si è potuto intervenire per spegnere le fiamme perché “gli attacchi nemici continuavano”.

Due molotov contro l’ambasciata russa in Moldavia

Una persona ha lanciato due bottiglie molotov contro l’ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia, dove erano in corso le operazioni di voto per le presidenziali. “Due bottiglie molotov sono state lanciate nel cortile dell’ambasciata, l’aggressore è stato arrestato dalle forze dell’ordine”, ha detto alla Tass il portavoce della missione diplomatica, Anatoly Loshakov.

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