Published
4 ore faon
Nella suggestiva cornice della Sala WeGil, si è svolto l’incontro di studi “Intelligenza Artificiale – Cybersecurity. Fattori di rischio – Regole e Difese”, promosso dall’Unione Italiana Forense in collaborazione con il Lions Club Roma Accademia e la Regione Lazio.
Un pomeriggio denso di riflessioni, che ha visto alternarsi esperti del settore giuridico, informatico, istituzionale e accademico in un dialogo serrato su uno dei temi più attuali: come governare l’impatto dell’IA sulla sicurezza digitale e sullo Stato di diritto.
Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore regionale Fabrizio Ghera, della Presidente UIF Elisabetta Rampelli, di Italo Amorelli, Presidente Lions Club Roma Accademia e di Giuseppe Anelli, Presidente “Sapientia Mundi”, è stata l’Avv. Rampelli a introdurre e moderare i lavori, delineando le coordinate critiche del dibattito: “L’intelligenza artificiale ci interroga come giuristi, cittadini e persone – ha detto – e ci impone nuove responsabilità normative, etiche e culturali”.
Tra gli interventi più attesi, quello dell’ing. Stefano Amorelli, figura di riferimento nel mondo della cybersecurity. Ingegnere, consulente e formatore, Amorelli è attivo in numerosi progetti a livello internazionale. È membro della OWASP® Foundation e coordinatore del progetto OWASP GenAI Security Project, che mira a stabilire gli standard globali di sicurezza per l’IA generativa. Nel suo intervento ha messo in guardia dalle nuove minacce informatiche potenziate dall’uso malevolo dell’intelligenza artificiale, auspicando una progettazione “secure by design”.
Il prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e docente universitario, ha portato una riflessione etico-antropologica. Componente del Comitato Nazionale per la Bioetica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cantelmi coordina i gruppi di lavoro su “Tecnologie Emergenti” e “Salute Mentale” . Ha sottolineato: “L’IA è uno strumento straordinario, ma serve un discernimento etico radicale: i nuovi strumenti tecnologici toccano la dimensione più intima dell’umano, dal pensiero al desiderio. L’etica non può arrivare dopo la tecnologia, deve precederla”.
Il Dott. Giuseppe Bianco, Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, ha offerto una prospettiva concreta sul tema dell’IA nelle indagini penali. Con un tono lucido e pragmatico, Bianco ha spiegato come l’uso dell’intelligenza artificiale nei procedimenti giudiziari – dai software predittivi alle tecniche di analisi automatizzata dei dati – sollevi interrogativi cruciali in termini di trasparenza, verificabilità e rispetto delle garanzie costituzionali: “L’efficienza non può sostituire la giustizia”, ha ammonito.
L’Avv. Angelo Monoriti, docente alla LUISS e avvocato esperto in diritto europeo, ha portato un punto di vista prezioso sul coordinamento tra organismi nazionali e sovranazionali nell’era digitale. Con una solida esperienza in diritto civile e commerciale, risoluzione delle controversie e tecniche di negoziazione, Monoriti ha sottolineato l’importanza di armonizzare le normative e rafforzare le difese comuni, poiché i cyberattacchi non conoscono confini.
Significativo anche il contributo della Consigliera ANAC Consuelo Del Balzo, che ha legato i temi della trasparenza e della prevenzione della corruzione agli strumenti di audit algoritmico.
A chiudere i lavori, una tavola rotonda animata da Antonio Carroccia, Antonio F. De Simone, Stefano Rubeo, Laura Arpino e altri professionisti del foro romano, che hanno dialogato sul ruolo dell’avvocatura in questo nuovo scenario di sfide digitali e regolamentari.
L’incontro ha mostrato che l’IA non è solo tecnologia, ma scelta culturale e giuridica.
Serve una visione condivisa, dove diritto, etica e innovazione camminino insieme.
Non si tratta di frenare il progresso, ma di orientarlo verso l’umano perché il futuro digitale si costruisce oggi, con responsabilità.
IA e Cybersicurezza, nel corso del 2025 aumenteranno i rischi online
L’intelligenza artificiale: verso un mondo sempre più complesso
Furti di identità, come proteggersi: ecco le indicazioni
Cybersecurity: le previsioni di Avast per il 2021
Cyber security, aziende italiane a rischio
Poste Italiane e Polizia di Stato: rinnovato accordo sulla sicurezza