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Redazione Lazio

Lazio, migliora la situazione per i trasporti. Maglia nera a Roma e per le tratte Atac

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Tempo di lettura 3 minuti Il miglioramento riguarda solo i pendolari che viaggiano sulle linee della Regione gestite da Trenitalia

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Redazione

Legambiente ha pubblicato il dossier nazionale Pendolaria 2016, con tutti i numeri relativi al trasporto ferroviario, metropolitano e tramviario d’Italia. Nel Lazio ci sono ben 540.000 pendoalari sulle tratte ferroviarie, quasi tutte tra i primissimi posti nella classifica delle più frequentate. Nel Lazio ci sono un totale di 383 treni, la cui età media è di 16,9 anni (a fronte di una età media nazionale di 17,2 anni) e nella nostra Regione il 27,1% dei treni ha più di 15 anni (il 69% in Italia). Mentre a Roma e per le linee ATAC la situazione è molto peggiore, i treni ed il servizio dell’azienda di trasporti comunale sono tra i peggiori in assoluto sulla Roma-Lido e la Roma-Viterbo, e i 154 tram romani (ce ne sono ben 663 a Milano e 189 a Torino), hanno una media età di 22,1 anni (media nazionale 13,5) e il 100% ha più di 15 anni (in italia il 30%) Intanto gli utenti delle metropolitane romane si attestano a 308.130.000 all’anno e 941.870.000 nei bus. Il miglioramento riguarda solo i pendolari che viaggiano sulle linee della Regione gestite da Trenitalia.
 
Si sta infatti sostituendo ben l’80% del materiale rotabile grazie ai fondi regionali e al contratto di servizio che ha già permesso la messa su binario di 36 nuovi treni tra Jazz e Vivalto e di programmare la sostituzione di altri treni. Da nuovo contratto di servizio firmato alla fine del 2016 tra Regione e Trenitalia si prevede uno stanziamento annuale a Trenitalia di 225 mln di euro con un investimento complessivo di 539,2 milioni di euro (444,2 mln da Trenitalia e 95 mln dalla Regione Lazio) e grazie a queste risorse saranno acquistati 15 nuovi treni jazz, 114 nuove vetture Vivalto e sarà effettuato il revamping di 46 treni ad AF. Molto diversa la situazione sulle linee gestite da Atac, dove la qualità del servizio è davvero pessima per i pendolari, con treni vecchissimi, sporchi e in perenne ritardo in particolare sulle linee Roma-Lido di Ostia e Roma-Viterbo considerate tra le peggiori d’Italia da anni. Roma poi non ha visto realizzare nel 2016 nessun centimetro di tram, metro o nuovi binari ferroviari, mentre nel 2015 erano stati aperti 6,9 km di linee metro tra prolungamento della B1 (1,5 km) e della C (5,4 km) e a oggi, l’unico progetto finanziato riguarda il prolungamento di 3,6 chilometri della metro C fino a Colosseo, mentre non è aperto nessun cantiere di tram: a questi ritmi Roma, per recuperare la distanza e raggiungere la media di dotazione delle altre città europee (in termini di metropolitane ogni 1.000 abitanti), dovrà attendere 80 anni.
 
“C’è un miglioramento sul fronte dei treni regionali del Lazio con il nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia al quale però corrisponde una sempre scadente offerta di spostamento per le linee gestite da ATAC a Roma – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – in più lo sviluppo della mobilità su ferro è completamente immobile nella capitale, considerando che nel 2016 non c’è stato neanche un metro di nuovi binari. È evidente che se gli investimenti sulle ferrovie regionali stanno dando un’accelerazione al miglioramento della qualità di viaggio sui treni nel Lazio, altrettanto non avviene a Roma. La capitale, a questo ritmo di messa su strada di nuovi binari,impiegherà 80 anni per adeguarsi allo standard delle grandi città europee; avviare la cura del ferro, cantierare nuove linee tramviarie e realizzare i prolungamenti già previsti delle metropolitante è indispensabile per provare a ridurre il gap e cambiare in meglio il volto della città intera”. Intanto è dei giorni scorsi il finanziamento regionale per ATAC di 85 milioni da investire sulle linee Roma-Lido e Roma-Viterbo e il cambio di gestione dei tracciati e delle stazioni delle stesse ferrovie che passano a RFI, azioni queste viste con favore dagli ambientalisti del cigno verde.

Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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