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Redazione Lazio

LAZIO PISANOPOLI, LODOVISI (PD): SOLO NUOVE ELEZIONI POSSONO SALVARE IL LAZIO DAL TRACOLLO

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Tempo di lettura 5 minuti "Non si può archiviare come la Presidente vorrebbe con quattro votazioni un 'mea culpa'"

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Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Lodovisi coordinatore regionale PD Rieti

Il quadro che è stato descritto in questi giorni sulla gestione della Regione Lazio ed il putrido contesto nel quale matura le sequela di feste, festini, spese allegre e spreco di danaro pubblico, per i racconti dell'ex capogruppo del PDL, non si può archiviare come la Presidente vorrebbe: quattro  votazioni un “mea culpa” parziale e via si ricomincia per un nuovo giro come se nulla fosse accaduto.  Sbaglia la signora Polverini quando ritiene che sia sufficiente addossare la croce di un comportamento scorretto ad taluni consiglieri per riconquistare una verginità perduta già con l'elicottero usato all'epoca della fiera del peperoncino.  Lo scandalo sta suscitando nelle persone un disgusto talmente profondo che nulla sarà sufficiente per riconquistare la credibilità necessaria per chiedere ancora sacrifici da lacrime e sangue ai cittadini del Lazio. Perché in questa analisi manca, e questo è l'aspetto più deprimente, il cittadino nel cui nome ciascun politico è chiamato ad amministrare la cosa pubblica; e questo dà il senso della distanza abissale che oggi c'è tra il presidente della Regione ed i suoi amministrati. Ha sbagliato la signora Nobili ad umiliare la circoscrizione elettorale dalla quale proviene. Ha sbagliato a ritenere che tutto le fosse concesso, sempre ed in ogni circostanza, non solo in Regione. Sbaglia ancora, aggravando le cose,  quando prova a  tappare la falla, che ha creato con i propri comportamenti, con giustificazioni puerili, aprendo voragini più estese.  E' veramente cosi ingenua da pensare che appaia credibile  quando sostiene che Lei si occupava solo di organizzare gli eventi perché al resto ci pensava  il commissionario ed il capogruppo del PDL?  Con i suoi danari fa lo stesso? Non si cura quando va a pagare il caffè al bar se gli viene presentato uno scontrino pari al valore di un anello d'oro?  Se anche fosse non pensa che i cittadini, quelli che ogni giorno salgono sui pessimi autobus del Cotral  Le chiedono di verificare con cura quando, quanto e come utilizza il pubblico danaro?  Sbaglia La signora Nobili a non prendere atto degli errori commessi e conseguentemente a fare un gesto riparatore. Sbaglia pure Cicchetti il quale, pur avendo una posizione defilata,  perde l'occasione per essere uomo delle Istituzioni rifugiandosi in una difesa d'ufficio ma omettendo il contesto. Per lui vale la stessa domanda fatta a quelli del mio partito: può essere che non si sia accorto di nulla essendo peraltro più a contatto di gomito e, frequentando le stesse stanze?  Può non aver visto il vorticoso giro di danari che inondava i corridoi della Pisana e l'odore nauseabondo che ne promanava? Perché non si è opposto al trasferimento dei fondi dal finanziamento delle opere pubbliche locali alle casse dei gruppi?  Perché non ha detto una parola quando ha votato la decuplicazione dei fondi a disposizione dei gruppi?  Oppure questo è un dovere richiesto solo a Perilli ed quelli dell'opposizione?  Sbaglia Berlusconi quando afferma che la Polverini deve rimanere per salvare il PDL. Da un uomo di Stato mi sarei atteso un gesto diverso, un pensiero ai cittadini del Lazio, malamente amministrati da troppi anni. E invece il primo pensiero è per il suo partito, alla faccia del bene comune tanto invocato ma mai praticato. Sbaglia da ultimo quando pensa che la faida che si consuma all'interno del PDL dal momento di presentare la lista per elezioni regionali, possa finire qui. Come insegna la votazione per il nuovo capogruppo, 8 voti alla Colosimo -area Forza Italia – 6 voti a Cicchetti – ex AN – la battaglia è tuttora in corso e la guerra è lungi dal terminare. Ed in queste condizioni la Polverini sarà in grado di dare ai cittadini del Lazio, di ogni credo, un governo che possa parere tale? Non vorrei sbagliare ma ho il timore che la frattura e la delegittimazione della istituzione regionale, che invece incide fortemente nella vita di tutti i giorni, è talmente forte e profonda che l'unico lavacro in grado di restituire autorevolezza e dignità paiono essere nuove elezioni con nuova classe politica, nuovi programmi, nuovi stili di vita,  per una istituzione regionale più sobria,  rinnovata e più aderente al mandato che leggi e cittadini oggi le assegnano. 

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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