Connect with us

Economia e Finanza

Legge sulla concorrenza, RC auto: riparazioni a regola d’arte. A che punto siamo

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

L’entrata in vigore della legge sulla concorrenza che ha garantito, nell’ambito della RC Auto, il diritto per gli utenti di potersi rivolgere ad un carrozziere di fiducia, senza essere obbligati a riparare la propria auto, presso un carrozziere fiduciario, ossia convenzionato con le compagnie di assicurazione, ha spalancato automaticamente le porte alla cosiddetta “riparazione a regola d’arte”.

I riparatori e le associazioni dei consumatori stanno lavorando affinché si arrivi a stabilire, attraverso delle linee guida, un vero e proprio regolamento che sancisca i criteri secondo cui svolgere le riparazioni.

Se ad oggi non si è ancora giunti ad una stesura definitiva delle linee guida, rinviando incontri e tavoli attraverso cui dialogare, è perché alcuni soggetti hanno preferito arroccarsi, al fine di tutelare i loro interessi e salvaguardare la loro “etichetta”, dimenticandosi che i diritti dei consumatori non sono merce di scambio utile a raccattare qualche associato in più o evitare di perdere qualche cliente.

Lo stesso Vice Ministro allo Sviluppo Economico On. Dario Galli ha invitato più volte tali soggetti ad agire in maniera trasparente a tutela dei consumatori, e a difesa della libera concorrenza tra gli operatori, abbandonando la logica dell’oligopolio.   

Chi opera con ambiguità

Sembra che ad operare con riluttanza su questo importante diritto degli utenti-consumatori siano l’ANIA, che mira esclusivamente a tutelare gli interessi delle compagnie di assicurazioni da essa rappresentate; e CONFARTIGIANATO che come associazione che tutela gli interessi di molti artigiani carrozzieri in Italia, dovrebbe schierarsi apertamente a favore, senza alcun tipo di tentennamento o ritrosia.

Chi lotta senza remore

A spingere in maniera trasparente sulla introduzione di un regolamento che stabilisca i criteri su cui si basi una “riparazione a regola d’arte”, rispetto ad una cosiddetta “riparazione alla buona” (il cui fine è quello di risparmiare denaro in termini di risarcimento sulla manodopera e sui pezzi di ricambio), sono ASSOUTENTI e FEDERCARROZZIERI che non solo mirano a tutelare l’utente ai fini della sicurezza stradale, ma la stessa categoria che rischia di vedere sminuita la professionalità con cui svolge il suo lavoro, col triste epilogo di cedere al ricatto delle multinazionali al punto da operare come terzista e non più come libero professionista; ma non bisogna dimenticare il ruolo anch’esso fondamentale e terzo dei periti che sono stati ridotti a semplici “paparazzi dei danni”, ed a meri esecutori del volere delle compagnie nello stabilire le somme da destinare ai risarcimenti.

La Revisione della carrozzeria ed il bonus riparativo

Una volta stabiliti i criteri atti a definire le riparazioni a regola d’arte, si potrà fare un ulteriore passo avanti a favore dei diritti degli assicurati, introducendo finalmente la “revisione della carrozzeria” e il “bonus riparativo”. Tali proposte sono state avanzate da Fabio Bergamo (impegnato in proprio da molti anni sul problema della sicurezza stradale) a Federcarrozzieri che è uscita già vittoriosa, nello scontro con le compagnie di assicurazioni, col DDL Concorrenza.

In base alla sua proposta, la revisione della carrozzeria può essere di due tipi: standard e completa.

La revisione standard si effettua ogni volta che il veicolo viene riparato a seguito di un sinistro, ed è inclusa nel costo delle riparazioni sia in caso di ragione, sia in caso di torto. Qui il ruolo del perito risulta fondamentale perché è lui a controllare e a confermare che il carrozziere abbia svolto il suo lavoro correttamente.

La revisione completa è destinata al conducente virtuoso che periodicamente si recherà dal carrozziere di fiducia, per far revisionare la carrozzeria della sua autovettura ai fini della sicurezza stradale, beneficiando, altresì, del bonus riparativo che ha maturato, non causando sinistri nel corso dell’ultimo seennio.

Il bonus riparativo prevede che una percentuale del premio assicurativo, pagato nei 6 anni precedenti, venga destinata, come da contratto, alle piccole riparazioni della carrozzeria.

Anche in questo caso il ruolo del perito è insopprimibile: una volta che il carrozziere ha appurato che l’automobile è sicura nella sua struttura (telaio, carrozzeria, sistemi di sicurezza, ecc..), sarà il perito a decidere quali interventi possono rientrare nel bonus, evitando che tale beneficio si trasformi in una operazione speculativa a danno delle compagnie di assicurazione.

Dunque, con le riparazioni a regola d’arte e la revisione della carrozzeria accompagnata dal bonus riparativo non solo ci guadagnerà la filiera delle riparazioni, limitando il business di quelle “facili”, ma si migliorerà la sicurezza e la educazione stradale dei giovani come dei conducenti con più anni di guida alle spalle. Tale proposta, nei suoi dettagli, sarà presentata da Fabio Bergamo nei convegni che FEDERCARROZZIERI organizzerà appena le “Linee guida sulle riparazioni a regola d’arte” saranno definite.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Economia e Finanza

Taglio di 500 miliardi di Spesa Pubblica, Maria Grazia Cucinotta: “Basta elemosinare per il diritto alla salute”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print


Il Comitato Promotore della Legge d’iniziativa Popolare per il Taglio di 500 miliardi della Spesa Pubblica STIAMO UNITI “capitanato” dal presidente, l’avvocato Evandro Senatra, è al gran completo.

Due donne sono i veri motori dell’iniziativa nata dalla “intuizione geniale” dell’onorevole Roberto Mezzaroma: Maria di Prato e Maria Grazia Cucinotta.
Due donne che fanno comprendere come questa sia l’ultima possibilità per il nostro Paese di rimettere non solo i “conti in ordine” ma per porre basi solide per il nostro rilancio sociale, economico e politico.
Ed in più ci sono: Civita di Russo, Evelina Amadei, Giuseppe Scarano, Gianluca di Ascenzo, Antonio Tanza, Massimo Zignani, Paolo Sabbioni, Pier Giorgio Poretti, Antonio Gambino, Michele Navaglio, gli altri componenti il Comitato Promotore.


Non ci sono bandiere di partito, ci sono donne ed uomini, professionisti, imprenditori che hanno le idee ben chiare sui mali endemici della nostra Repubblica.

“Vede – dice Roberto Mezzaroma che risponde alla nostra domanda su come gli è arrivata questa intuizione – ci sono arrivato avendo alla spalle la mia esperienza di imprenditore e di padre di famiglia. Questo che oggi noi proponiamo è solo un 10% di quello che il nostro Paese potrebbe risparmiare avendo la volontà di farlo

Quindi mi vuole dire che questa è la punta di un iceberg?

Certamente. Ridurre i ritardi dei lavori, qualificare l’offerta lavorativa, una accoglienza che metta in risalto le qualifiche e la professionalità sono altre componenti.
Se ci aggiungiamo una rivalutazione di tutto quel patrimonio immobiliare nelle mani di Stato, Regioni, Comuni etc, glielo dico da architetto, avremmo ulteriori risparmi e ricchezza.

Prima parlavamo di mancanza di sinergie. Rivestono un peso importante nella società odierna?

Concordo con Lei. Se considera che la formazione non essendo ancora del tutto parte fondamentale del lavoro porta, purtroppo, ad un deprezzamento del valore che questo può generare.
Maestranze poco adeguate e poco formate sono un realtà che può e deve essere incrementata e migliorata.

L’Europa come può esserci di aiuto visto i suoi trascorsi al Parlamento di Bruxelles?

Mi spiace dovere constatare che quella unità di azione politica europea viene sempre più meno.
Le diversità Europee che posso essere valore aggiunto diventano ostacolo.
Le faccio un esempio: la politica estera e di difesa: oggi non vi è una unità di intenti.

nella foto l’onorevole Roberto Mezzaroma e Maria Grazia Cucinotta

Maria di Prato, già promotrice del Referendum contro il Finanziamento Pubblico ai partiti, è il “motore” di questo Comitato.
Dottoressa di Prato ma come ci si arriva a 50.000 firme in due mesi?

Ci si arriva ricordando agli italiani i troppi sprechi.
Ci si arriva facendo non solo capire ma facendo toccare con mano che quella che Lei chiamava “intuizione” è qualcosa di concreto: sanare l’Italia

Maria Grazia Cucinotta sempre attenta ai problemi sociali in modo concreto ed attivo “ci mette la faccia”
Oggi, signora Cucinotta, Lei è qui come Italiana e mamma

Certo e ne vado profondamente fiera. Tocco ogni giorno con mano il dolore della gente.
Vedo donne ed uomini elemosinare la salute che deve essere la base del vivere civile.

Lei con la sua fondazione è molto attenta e vicina alle tante e troppe fragilità che coinvolgono l’Italia.

Si! Troppe volte ascolto il dolore di molte cittadine, di molti cittadini. Assisto troppe volte a situazioni in cui il personale medico e paramedico fa davvero i miracoli per portare avanti ospedali e strutture sanitari.
Loro operano con quello spirito che è frutto della loro professionalità troppe volte arginata dagli sprechi.

Nella foto Maria Grazia Cucinotta ed il presidente del Comitato, avvocato Evandro Senatra

In conclusione Evandro Senatra, avvocato, presidente di questo Comitato Promotore.
Avvocato Senatra, l’onorevole Mezzaroma parlava di pianificazione e formazione. Il suo pensiero?

Concordo in pieno con Roberto (Roberto Mezzaroma n.d.s.) Come vede non è solo il taglio di 500 miliardi il cuore della nostra proposta.
È facile dire: taglio 500 miliardi. È difficile dire e poi attuare la “spendibilità” di questo capitale.
200 miliardi per tagliare il debito pubblico sarebbero la migliore medicina per la nostra economia.
Vede riprendo le parole di Roberto: Lei da padre di famiglia va in banca a chiedere un mutuo perché ha bisogno di comprare casa o iniziare una attività ma ha un debito già esistente.
Trova qualcuno pronto a concederglielo? Sicuramente no.
Oggi il nostro Paese resta ancora in queste condizioni.

E – aggiunge – bisogna investire nelle famiglie, cuore vivo di ogni Nazione.
Ridare dignità con 40 miliardi ai malati in difficoltà
Altri 40 miliardi per i troppi italiani che sono in difficoltà con i mutui.
Un nuova e concreto rilancio per il Paese.

Non c’è solo entusiasmo nei loro visi. C’è la consapevolezza, passata la porta che li condurrà alla Accettazione da parte della Corte di Cassazione di questa “intuizione genitale”, di rendere davvero un servizio come “padri e madri” del nostro Paese.

Continua a leggere

Economia e Finanza

Taglio di 500 miliardi di Spesa Pubblica: lunedì la proposta di legge che parte dal basso

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Maria Grazia Cucinotta “madrina” dell’iniziativa

Lunedi 22 aprile presso la Corte di Cassazione a Roma il comitato Stiamo Uniti sostenuto da Adusbef, Annild, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare, per mano del presidente, l’avvocato Evandro Senatra, presenterà una proposta di Legge d’iniziativa Popolare per il Taglio di 500 Miliardi di Spesa Pubblica.

Un’ impresa in apparenza titanica ma che punta a rivoluzione in modo deciso il nostro Paese.

Ci saranno 2 mesi di tempo per raccogliere almeno 50.000 firme richieste dalla Legge

Un taglio traversale ove i principali risparmi proverranno da:

  • 13 miliardi di tagli nei costi della politica italiana;
  • 10 miliardi abolendo i cosiddetti Enti inutili;
  • 39 miliardi da recuperare riprendendo le nostre risorse dalle fondazioni bancarie;
  • 60 miliardi vendendo parte degli immobili e dei terreni pubblici;
  • 12 miliardi e mezzo potrebbero provenire eliminando sprechi e inefficienze del trasporto pubblico locale;
  • 40 miliardi velocizzando l’intero comparto giustizia;
  • 251 con una cartolarizzazione concordata recuperando i crediti dell’Agenzia delle Entrate;
  • 30 miliardi eliminandogli sprechi negli acquisti della Pubblica Amministrazione.

Un risparmio che ammonterebbe a quasi 10 manovre finanziarie ma che lo stesso Comitato Stiamo Uniti ha già pensato di indirizzare ad aiuti alle famiglie in difficoltà, al taglio netto dell’enorme debito pubblico, ai malati in difficoltà, ad un massiccio taglio delle tasse e fare in modo che si possa aiutare con concretezza in italiani in difficoltà con i mutui.
Una vera rivoluzione copernicana che se avverrà potrà riportare, stante le indicazioni dei componenti del Comitato, ad un nuovo e più concreto Boom Economico Italiano.

Al telefono abbiamo sentito l’avvocato Evandro Senatra, che ci ha dichiarato:

È un progetto che interessa non solo chi vive oggi nel nostro Paese ma, soprattutto, le generazioni future che potranno vivere in una Nazione davvero unica.

Presidente questo taglio, come Le dicevo, sembra davvero una impresa titanica?

Assolutamente si ma crediamo davvero nei nostri concittadini che capiranno senza alcun indugio l’alto valore della nostra lodevole iniziativa.
È il frutto di un lavoro di squadra e non posso esimermi dal ringraziare l’anima di questo Comitato.

Può svelarci il nome?

Certo l’amico Roberto Mezzaroma che ci ha messo a disposizione la sua struttura sede dei nostri uffici. Roberto è un uomo di alto lignaggio morale e profondamente religiosa oltre che ottimo conoscitore dei meandri della struttura pubblica italiana, politica e burocratica e anche della Comunità Europea essendo stato anche parlamentare europeo.
Ma gli altri componenti non sono da meno. Ed in più voglio ringraziare l’operato di Maria di Prato, una donna imprenditrice, cuore ed anima del Comitato dei Promotori.

Un’altra “primizia” per la nostra testata?

Guardi Le dico che fa parte del nostro gruppo ed è la “madrina” delle nostre iniziative la stupenda attrice Maria Grazia Cucinotta. Una donna che vuole da sempre essere di aiuto all’Italia di cui è ambasciatrice nel mondo di bellezza e di raffinatezza.

Che messaggio vuole inviare alle italiane ed agli italiani?

Di credere in questo progetto. Basterà recarsi nelle segreterie comunali muniti del proprio documento di identità e firmare questo progetto.
È l’occasione per tornare davvero quella meraviglia di paese che tutto il mondo invidia.
È un dovere nei confronti delle generazioni future.

Continua a leggere

Economia e Finanza

Risparmio e Partita IVA possono coesistere: ecco 5 consigli

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Molte persone che lavorano come liberi professionisti o titolari di partita IVA si trovano a dover bilanciare il proprio budget in modo efficiente. Gestire le finanze in modo responsabile è fondamentale per garantire la stabilità economica e il successo a lungo termine del proprio business.

In questo articolo, esploreremo cinque strategie pratiche per risparmiare denaro e gestire le finanze con saggezza mentre lavori come autonomo.

Monitora e pianifica le tue entrate e le tue uscite

Il primo passo per un autonomo efficiente è tenere traccia delle entrate e delle uscite finanziarie. Questo è essenziale per avere una visione chiara della situazione finanziaria del tuo business e per identificare eventuali aree in cui è possibile risparmiare.

Inizia creando un bilancio dettagliato che includa tutte le fonti di reddito e le spese aziendali. Pianifica le entrate e le uscite per avere una panoramica completa della tua situazione finanziaria e per identificare eventuali aree in cui è possibile tagliare i costi.

Sfrutta le detrazioni fiscali

Come lavoratore autonomo, hai diritto a diverse detrazioni fiscali che possono ridurre il tuo carico fiscale complessivo. È importante essere consapevoli di queste detrazioni e sfruttarle al massimo per massimizzare il risparmio fiscale.

Le detrazioni fiscali comuni per i lavoratori autonomi includono spese aziendali come forniture per l’ufficio, attrezzature, spese di viaggio, formazione professionale e molto altro ancora.

Assicurati di tenere traccia di tutte le spese deducibili e di consultare un professionista fiscale per massimizzare il tuo risparmio fiscale. Con Fiscozen puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno. Un esperto risponderà alle tue domande e ti dirà se hai diritto a delle detrazioni fiscali e come sfruttarle al meglio.

Automatizza i processi aziendali

L’automatizzazione dei processi aziendali può aiutarti a risparmiare tempo prezioso e ridurre i costi operativi del tuo business.

Esistono numerosi strumenti e software disponibili che possono semplificare le attività quotidiane come la contabilità, la gestione delle finanze, il marketing e la gestione delle vendite.

L’automatizzazione può aiutarti ad eliminare il lavoro manuale ripetitivo, ridurre gli errori umani e migliorare l’efficienza complessiva del tuo business.

Quindi, investi in strumenti di automazione che si adattino alle esigenze specifiche del tuo business e che ti aiutino a risparmiare tempo e denaro a lungo termine.

Confronta e negozia con i fornitori

Uno dei modi più semplici per risparmiare denaro come autonomo è confrontare e negoziare con i fornitori per ottenere le migliori tariffe e condizioni possibili:

  • Rivedi regolarmente i tuoi contratti e le tue relazioni con i fornitori per assicurarti di ottenere il massimo valore per i tuoi soldi
  • Cerca alternative più convenienti e confronta le tariffe offerte da diversi fornitori per assicurarti di ottenere la migliore offerta possibile
  • Non esitare a negoziare con i fornitori per ottenere sconti, tariffe ridotte o condizioni di pagamento migliori.

Investi nella tua formazione continua e nello sviluppo

Come autonomo, il tuo successo dipende dalla tua capacità di rimanere aggiornato sulle ultime tendenze del settore e di acquisire nuove competenze e conoscenze pertinenti.

Investire nella tua formazione continua e nello sviluppo professionale può aiutarti a migliorare le tue capacità e a rimanere competitivo nel tuo settore. Cerca opportunità di formazione online, seminari, corsi e workshop che possano aiutarti a sviluppare nuove competenze e conoscenze pertinenti al tuo settore.

L’investimento nella tua formazione continua può pagarsi da solo nel tempo, consentendoti di migliorare il tuo business e di raggiungere i tuoi obiettivi professionali.

Conclusioni

Essere un lavoratore autonomo presenta sfide uniche, ma con la giusta pianificazione e strategia, è possibile risparmiare denaro e gestire le finanze in modo efficiente.

Segui questi cinque consigli pratici per migliorare la tua situazione finanziaria e assicurarti un futuro stabile e prospero come lavoratore autonomo.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti