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Roma

MARINO LAZIALE: IL SINDACO APRE A SINISTRA

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Tempo di lettura 4 minuti Aversa (Pdci): “Condividiamo il concetto espresso da Fabio Silvagni che si possa conservare intatto il clima di dialettica mirata al bene di tutta la città di Marino".

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Redazione

Marino Laziale (RM) – Venerdì 4 luglio si è svolto un incontro, a Palazzo Colonna, presso l'ufficio del primo cittadino marinese, Fabio Silvagni, con una delegazione del Pdci. 

Rispettando ed applicando la linea politica e le decisioni scaturite dal Congresso di giugno, il Comitato Direttivo del Pdci ha dato mandato di verificare, senza pregiudizio alcuno, se ci fossero le condizioni per portare a compimento proposte amministrative – sia presenti in campagna elettorale, sia nuove – per dare risposte ai cittadini.

E' stato messo sul piatto del confronto possibile, una lettera (di cui si riporta il testo integrale in fondo all'articolo) che unitamente ai documenti congressuali, la Vicesegretario, Alessandra Trabalza, ha consegnato nelle mani del Sindaco Fabio Silvagni. "Ora, ad incontro svolto, – dichiarano in una nota del Pdci di Marino Laziale – con condivisione unanime della delegazione comunista composta dai compagni, Anna Maria Gullotta, Nello Saltarelli, Alessandra Trabalza e Maurizio Aversa, siamo in grado di dare un primo giudizio e assumere conseguenti impegni. Riteniamo di aver trovato capacità di ascolto da parte del Sindaco. – continua la nota – Lo ringraziamo non solo per l’accoglienza, ma per la concretezza a cui ha voluto informare l’incontro. Soprattutto ha compreso e condiviso che la nostra iniziativa si basa sulla alternatività e l’opposizione di fondo di cui siamo portatori. Collocando noi alla opposizione proprio della amministrazione da egli diretta. Ciononostante è possibile su progetti, dal taglio sociale e dalla possibilità immediata di realizzazione, avere una interlocuzione che ci porti perfino a promuovere assieme soluzioni concrete per i cittadini. Includendo in ciò il riconoscimento politico del Pdci al quale dare pieno accesso alle informazioni politiche, amministrative ed istituzionali. Di questa nostra “qualità politica” della proposta, il sindaco ha espresso apprezzamento ed anzi, ha lamentato l’assenza nello scenario politico marinese e castellano di una simile capacità da parte di altre forze politiche e sociali."

“Condividiamo – ha detto Maurizio Aversa, segretario del Pdci e alla guida della delegazione – il concetto espresso da Fabio Silvagni che si possa conservare intatto il clima di dialettica mirata al bene di tutta la città di Marino. Allo stesso tempo, verificheremo i comportamenti che ci sono stati annunciati, e come verranno praticati dal Sindaco. Da parte nostra – conclude Aversa – ci sentiamo impegnati, nei confronti del popolo della sinistra e dei cittadini che stanno subendo la crisi capitalistica, a misurarci e non lasciare nulla di intentato per aiutare gli ultimi ed i deboli. Senza rinunciare alla nostra opposizione a queste politiche europee, a questo governo recessivo, a questa giunta comunale.”.

Nell’immediato futuro, – conclude il segretario del Pdci –  con la guida della responsabile delle politiche comunali, compagna Alessandra Trabalza, produrremo direttamente al sindaco proposte concrete".

Ecco il testo integrale della lettera del Pdci consegnata al primo cittadino marinese:

Richieste politiche sintetiche al Sindaco del Comune di Marino, Fabio Silvagni (consegnate dalla delegazione del Partito dei Comunisti Italiani: Maurizio Aversa, Alessandra Trabalza, Nello Saltarelli, Annamaria Gullotta)

Egregio signor Sindaco,

innanzitutto la ringraziamo per l’attenzione dimostrata nei confronti del Partito dei Comunisti Italiani, sia in occasione del Congresso di Sezione del 22 giugno scorso dove abbiamo potuto dare lettura della lettera che ci ha inviato; sia oggi, con l’incontro presso Palazzo Colonna tra Lei in qualità di rappresentante della Amministrazione e la nostra delegazione.

In secondo luogo sottolineamo che il documento politico contenente la linea scelta dal Congresso e che attiene le politiche internazionali, nazionali e locali sono il ventaglio in cui ci sentiamo impegnati. Quindi, solo una parte, anche se per noi importante, è la linea politica che interfaccia il suo ruolo di primo cittadino e la nostra iniziativa sul territorio. Tuttavia, proprio perché grandi scelte politiche ed organizzative sono venute proprio da scelte e comportamenti politici locali, noi diamo grande valore a quanto potrà venire, da posizioni differenti ed opposte, di incontro possibile tra l’amministrazione da Lei guidata e le iniziative e le proposte del Pdci.

Per essere concreti, e per verificare se c’è la possibilità di istaurare un “canale di confronto”, stante la situazione attuale che ci vede non rappresentati direttamente in Consiglio comunale, le sottoponiamo una serie di richieste:

1. Abbiamo letto delle sue dichiarazioni al Consiglio per essere il “sindaco di tutti” e l’apprezziamo, ci attendiamo quindi che dei 9 milioni di euro circa, (post incontro Sindaco dice sono 18 mln) di cui è annunciata la disponibilità nelle casse comunali, potranno essere terreno di confronto pubblico trasparente per destinarne una parte sul versante sociale.

2. Proprio per l’assenza nostra dal Consiglio comunale, e in virtù del fatto che, purtroppo solo dopo la consultazione elettorale, siamo divenuti la Prima forza politica della Sinistra nel nostro comune, Le chiediamo di essere messi direttamente nelle condizioni di condividere le informazioni che Lei divulga in prima battuta agli eletti. Infatti poter accedere alla parte informativa consente di poter svolgere un ruolo di partecipazione attiva sulla determinazione delle scelte, a tutto beneficio dei cittadini, non solo comunisti, coi quali abbiamo un colloquio pressoché quotidiano.

3. Conseguentemente, sia utilizzando gli strumenti e le modalità che hanno visto nel recente passato – in verità poco e molto criticato da noi – la partecipazione extraconsiliare di forze politiche e sociali, sia appunto, aumentandone la portata e la qualità, Le dichiariamo già la nostra fattiva partecipazione.

4. Questo perché la chiamiamo, ovviamente rivolgendoci anche agli altri soggetti politici ed istituzionali, a fare i conti con la nostra capacità propositiva. Abbiamo infatti allo studio alcuni progetti, proposte concrete, per il bene dei cittadini, che una qualsiasi amministrazione progressista, e speriamo voglia misurarcisi anche Lei, potrebbe adottare dopo un veloce trasparente iter politico ed istituzionale.

5. Inoltre, ci aspettiamo che alcune denunce in sospeso da noi promosse – come ad esempio quella sulla vicenda del nuovo cimitero di Mazzamagna, di cui sappiamo essere giunti in comune delle intimazioni dall’Autorità Garante sui Lavori Pubblici – possano vedere la sua amministrazione protagonista di una azione di trasparenza.

Molti sono i punti a cui potremmo chiamarla a confronto in una sorta di contrapposizione già nota, come la vicenda delle politiche dei rifiuti o quella sulla salvaguardia ambientale e sul Divino amore. 

Ma, proprio per perseguire un bene concreto per i cittadini, e non per perpetrare una lunga campagna elettorale all’infinito, abbiamo scelto di mantenere separati da questa iniziativa, i punti di contrapposizione politica ed amministrativa per la parte che ci vedrebbe solo attivi in un comportamento da muro contro muro. 


Al contrario, abbiamo cercato di individuare altri punti e metodi, che se scelti con trasparenza e rispetto politico ed istituzionale dei ruoli, può solo venire a vantaggio dei cittadini amministrati.

La ringraziamo anticipatamente per l’occasione, riservandoci di valutare le risposte che vorrà consegnarci.

Il Vicesegretario Pdci Marino,                                             Il segretario della Sezione Pdci Marino,

Responsabile delle politiche comunali,                                Maurizio Aversa 

Alessandra Trabalza



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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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