Riceviamo e pubblichiamo una nota del segretario Idv di Marino Marco Comandini
"Come al solito banali e ritrite scuse per tentare di coprire le proprie mancanze senza entrare nel merito delle discussioni, anzi con dei tentativi comici di sminuire la protesta messa in atto qualche giorno fa dai commercianti, che non erano pochi come affermato dalla maggioranza, ma moltissimi, con testimonianze facili da riscontrare con le foto dei siti online, commercianti riuniti in una protesta pacifica e rispettando l’ordine pubblico a meno che attraversare le strisce pedonali si consideri un reato, una protesta con partecipazione oltre le aspettative, segno questo che dovrebbe far riflettere e molto sulla crisi in atto in questo settore ed in particolare a Marino Centro, e proprio per questo si dovrebbero capire le ragioni e si dovrebbe intervenire subito ed energicamente, anziché stigmatizzare pilatescamente.
La sentita protesta è segno si esasperazione e di mancanza di risposte, io credo che ogni esercente avrebbe di gran lunga preferito occupare il suo tempo nella propria attività, e se non lo ha fatto ed ha scelto di protestare ci sono motivi che andrebbero sviscerati capiti e risolti, e non trattati come marziani.
Ma le parole della maggioranza lette nel recente comunicato, non fanno altro che confermarci che non sanno bene neanche di cosa stanno parlando, quindi figuriamoci delle soluzioni che potrebbero prendere: i commercianti indicano la luna e loro guardano il dito. E’ assurdo solo il pensare di tentar di far passare per quattro gatti visionari ed illegali i commercianti, anziché proporre soluzioni e sviare i discorsi mai entrando nel merito.
E già il merito delle cose, questo sconosciuto a Palazzo Colonna!
Ci chiediamo, cosa c’entri il debito di bilancio, una scusa messa da ogni amministrazione incompetente del pianeta, con l’apertura della Sala Lepanto (prima era aperta), di una città pulita, con l’apertura del pronto Soccorso (risorse regionali), o con i servizi di via Costa Batocchi trasferiti in altri Comuni, o con l’apertura del Mitreo (risorse provinciali), che sono solo opportunità per la città e non costi, strutture che danno valore ad un paese, che portano lustro e lavoro. Perché non si interviene su queste cose a costo praticamente zero e considerando i ritorni che si avrebbero, porterebbero solo a saldo dei vantaggi indiscutibili?
Si è basato tutto su un multipiano oggi vuoto o quasi, e che presenta anche dei disservizi, mancando l’altra sera energia elettrica, con i controllori costretti a fare i conti con la calcolatrice (???). Un multipiano “bello ma che non balla”, che corre il rischio di essere una cattedrale nel deserto senza servizi intorno che attirino persone.
Fino a qualche anno fa le persone arrivavano da Roma a far spesa a Marino e qualche commerciante con qualche anno di attività sulle spalle, se lo ricorderà sicuramente attirato dai servizi che offriva il San Giuseppe, anzi spesso si lavorava più con i “romani” che con i marinesi, questo per dire cosa? Che se non ci sono strutture che diano servizi o se non si punta su turismo ed una città accogliente come si pensa di poter risolvere il problema del commercio?
Affermare come ha fatto la maggioranza che “il commercio è il cuore pulsante della Città”, frase sulla quale concordiamo in pieno, equivale anche ad ascoltarne il suo battito, che in questo caso è flebile, e prendere gli opportuni e tempestivi rimedi prima che diventi definitivamente comatoso.
Noi abbiamo fatto delle proposte e specifiche, ora aspettiamo quelle della maggioranza che a distanza di molti giorni ancora non abbiamo letto da nessuna parte. Invitiamo la maggioranza a rileggersi il loro programma elettorale quello a pag.8 -9-10 e ci chiediamo perché dopo un anno ancora sia ancora tutto inattuato."
Spaventano le immagini che ci sono arrivate oggi in redazione di piazza San Rocco a Frascati. “Frascati crolla” è il grido che ci giunge.
I lavori che imperversano in città mostrano la fragilità del territorio dove si sviluppa Frascati. Anni di mancate manutenzioni e di lavori, a quanto ci dicono numerosi altri cittadini, eseguiti con poca accuratezza hanno minato la stabilità del terreno e le piogge torrenziali di questi giorni sono il “colpo di grazia”.
Quello che traspare è la necessità di porre in essere un accurata ricognizione della città stessa, specie nella zona più storica ed antica. La necessità di riqualificare, in special modo, tutto il centro storico diventa sempre di più necessaria ed urgente proprio per evitare ulteriori danni a quello che resta il fragile territorio della città tuscolana.
Il 14 settembre a partire dalle ore 20 in Piazza del Popolo. Un evento unico, ormai tradizione annuale, per la città
Undici anni fa moriva il “Maestro” per eccellenza della canzone italiana, Franco Califano. Il suo amore per il mare, per la spiagge del litorale romano era ben noto e risaputo a tutti. Scelse il cimitero di una piccola città che lui amava profondamente, Ardea, come luogo della sua sepoltura vicino a suo fratello Guido ed all’amatissimo nipote Fabrizio.
E Ardea, da sempre, ricorda questo “figlio Maestro” e lo celebra come di certo lui avrebbe voluto: in mezzo ai giovani, dando spazio ai giovani.
Perché, in pochi ricordano che il “Califfo” è stato un valente talent scout, lanciando nel mondo dello spettacolo personaggi del calibro dei Ricchi e Poveri (“Ricchi di idee e poveri di soldi” fu la sua definizione che li rese poi immortali), Giampiero Artegiani, la stessa Mia Martini e tanti tanti altri.
E, questo evento unico, ormai tradizione annuale per la città di Ardea, fortemente voluto dal sindaco, Maurizio Cremonini, dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessore alla Cultura Barbara Assaiante, segna l’inizio di un percorso ambizioso volto a promuovere i giovani talenti del territorio e a valorizzare la cultura musicale locale.
“Questo evento rappresenta la prima pietra di una grande costruzione culturale per la nostra città – ci dice il sindaco Maurizio Cremonini –Il nostro obiettivo è fare di questa manifestazione un appuntamento annuale che celebri la creatività e l’arte in tutte le sue forme, mantenendo vivo il ricordo di un artista che ha segnato profondamente la storia della musica italiana”.
“Vogliamo che questo progetto diventi un simbolo del nostro impegno nel promuovere le nuove generazioni e nel valorizzare il nostro patrimonio artistico – aggiunge l’assessore Barbara Assaiante – Attraverso la musica, possiamo unire le persone e creare un futuro più ricco di cultura e di condivisione”.
L’evento si svolgerà il 14 settembre, giorno dell’86° compleanno del Maestro, in Piazza del Popolo e sarà suddiviso in due momenti principali.
Alle ore 18:00 sarà possibile visitare la “Casa Museo Franco Califano”, un’occasione imperdibile per immergersi nella vita e nella carriera del Maestro.
Successivamente, dalle ore 20:00, inizieranno le esibizioni dei giovani talenti delle scuole di musica di Ardea di Alex ed Enrico Magistri e dell’ArdeaFilarmonica, che si alterneranno sul palco insieme ai membri storici del gruppo di Califano ed i GHOST.
La serata culminerà con la premiazione dei giovani artisti e con un concerto finale “La Notte del Maestro”, con lo storico gruppo guidato ad arte dal Maestro Alberto Laurenti, accompagnato dalla splendida voce di Nadia Natali e, dall’imperdibile presenza di Maurizio Mattioli.
Tutti insieme, con la presenza unica di Antonello Mazzeo, storico batterista di Califano, per celebrare l’immensa ed intramontabile opera del Maestro. E come direbbe il maestro “… tutto il resto è noia …”
Daniela Circelli, 39 anni, strappata alla vita in un tragico incidente. La comunità sotto shock chiede giustizia
Una notte di terrore ha sconvolto la tranquilla cittadina di Tivoli Terme, lasciando una famiglia distrutta e una comunità in lutto. Daniela Circelli, una vivace imprenditrice di 39 anni, madre e residente a Guidonia, ha perso la vita in circostanze tragiche e scioccanti che hanno scosso l’intera provincia di Roma.
Era poco dopo la mezzanotte quando Daniela, forse di ritorno da una serata con amici o da un impegno di lavoro, si apprestava ad attraversare via Tiburtina sulle strisce pedonali. Un gesto quotidiano, un diritto di ogni pedone, si è trasformato in un incubo quando due auto, sfrecciando a velocità folle, hanno spezzato il silenzio della notte e la vita di una giovane donna.
Testimoni raccontano con orrore la scena: la prima auto è riuscita per un soffio a evitare Daniela, ma la seconda l’ha travolta senza pietà, scaraventandola sull’asfalto come una bambola di pezza. Il rumore sordo dell’impatto, le grida di aiuto dei pochi passanti, il silenzio agghiacciante che è seguito. E poi, in un atto di inaudita viltà, entrambe le auto sono fuggite, lasciando Daniela agonizzante sull’asfalto freddo.
I soccorsi, allertati da chiamate concitate al 112, sono giunti rapidamente sul posto. Paramedici e carabinieri hanno lottato disperatamente per salvare la vita di Daniela, ma il destino aveva già scritto il suo tragico epilogo. A soli 500 metri dalle terme, luogo di relax e benessere, si è consumata una tragedia che ha spezzato sogni, progetti e l’amore di una famiglia.
Ora, mentre la comunità piange la perdita di una giovane donna descritta da tutti come solare e piena di vita, cresce la rabbia e l’indignazione per la fuga dei responsabili. I carabinieri sono al lavoro, setacciando le telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze, in una corsa contro il tempo per assicurare alla giustizia chi ha strappato Daniela all’affetto dei suoi cari.
Il sindaco di Tivoli, visibilmente commosso, ha dichiarato: “Questa tragedia ci ricorda quanto sia fragile la vita e quanto sia importante la responsabilità di ogni cittadino sulla strada. Non ci daremo pace finché i responsabili non saranno individuati e puniti secondo la legge.”
Mentre i fiori si accumulano sul luogo dell’incidente, trasformandolo in un mesto memoriale, la comunità si stringe attorno alla famiglia di Daniela. Amici, colleghi e semplici cittadini chiedono a gran voce più sicurezza sulle strade e pene severe per chi fugge dopo aver causato un incidente.