Connect with us

Cronaca

MARSALA: ANCORA ALLARME FURTI E SICUREZZA, UNO SCIPPO IN PIENO CENTRO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 7 minuti I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 7 minuti
image_pdfimage_print

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La criminalità a Marsala non si arresta e il numero cresce sempre di più. In data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile. 
 
Le attività investigative in merito alle quattro rapine che sono avvenute nel centro storico e in periferia proseguono. Proprio oggi i Carabinieri hanno arrestato l’autore di una rapina in un supermercato (Tuodì) di Marsala avvenuta il 10 ottobre in via Messia e Orlando. L’arresto segue una serie di controlli fatti nei giorni precedenti per incrementare e sensibilizzare ulteriormente la sicurezza nel territorio, soprattutto in questo periodo prenatalizio. Il soggetto arrestato  per la rapina al Tuodì è Gugliermo Barretta, di 43 anni, un sorvegliato speciale che aveva commesso la rapina a mano armata. L’autore, ci riferiscono, è stato preso attraverso un’intensa attività d’indagine, analisi delle videocamere, l’individuazione del mezzo utilizzato per la fuga che ha poi condotto direttamente all’individuazione del soggetto. Gli elementi sono stati disposti alla Procura di Marsala che ha fatto una richiesta di misura cautelare al GIP, che ha concordato con queste risultanze e il soggetto è stato predisposto ad una custodia cautelare in carcere. Sul soggetto verrà fatta un’attività di indagine ulteriore per verificare possibili collegamenti con altri episodi delittuosi. Quando si verificano episodi di questo tipo, i Carabinieri tendono a scandagliare gli ambienti della criminalità locale con i soggetti dediti a queste fattispecie delittuose per verificare se ci sia un coinvolgimento negli episodi. Quindi analizzeranno i casi per stabilire se ci sono collegamenti o meno. L’arresto di Barretta è avvenuto nelle prime ore della mattinata e gli è stato contestato il reato di rapina aggravata. Quel 10 ottobre era entrato all’interno del supermercato Tuodì poco prima della chiusura, a volto coperto da passamontagna e casco e una pistola e aveva gridato “Datemi tutti i soldi”. Momenti di terrore e paura anche per i presenti. Successivamente sono giunti i Carabinieri che hanno svolto i rilievi di rito e ricostruito la dinamica. L’attenzione si è rivolta subito sullo scooter del malvivente che era uno Scarabeo celeste, simile a quello di Barretta e la corporatura corrispondeva. La perquisizione a casa sua ha dato esito negativo, ma l’uomo si mostrava nervoso. Il 14 ottobre Barretta viene notato dai Carabinieri in Corso Gramsci a bordo dello scooter celeste, ma non appena vede la macchina delle forze dell’ordine tenta la fuga, invano poiché verrà fermato poco dopo. 
 
Sono tutt’ora in corso le indagini in merito agli autori delle quattro rapine avvenute tra il centro e la periferia marsalese. Quello che preoccupa di più i cittadini però e che sicuramente non faciliterà il lavoro degli inquirenti è il non funzionamento del sistema di sorveglianza presente nel centro storico. 
E proprio i controlli sembrano essersi rafforzati in città a seguito dei recenti furti. Nel tardo pomeriggio del 25/11/2015, intorno alle 19.00 circa, in tutta la zona di Via Mazzini e Via Verdi è avvenuto un blackout durato circa 10/15 minuti (le zone segnalate sono quelle a noi note, se ci sono state altre zone segnalatecele), creando disagi per i negozi che stavano ancora lavorando poiché non era ancora orario di chiusura. Dopo 10/15 minuti di intermittenza iniziale e di buio totale, tutto ritorna alla norma ma non solo, le strade di Via Mazzini si riempiono di pattuglie di Carabinieri e Polizia che girano lungo le strade e fanno il giro sino alla zona del porto. Le forze dell’ordine inoltre si sono accertate se all’interno dei negozi era tutto ok e/o c’era qualche problema. Tale spiegamento di forze dell’ordine e tali controlli dimostrano quanto gli episodi recenti abbiano acceso un campanello d’allarme e la presenza di Polizia e Carabinieri, sicuramente, farà sentire il cittadino più sicuro e meno esposto a rischi.
 
Le rapine. 25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese.
 
Sabato 21 alle 18,30 è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (CHE ABBIAMO INTERVISTATO IN ESCLUSIVA). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza. 
 
L'Osservatore d'Italia ha voluto sentire l’amministrazione comunale di Marsala per cercare di fare chiarezza su quanto successo e su quanto potrebbe succedere in futuro.
 
Il Vicesindaco di Marsala Agostino Licari ha inteso rispondere al nostro quotidiano in merito alla situazione sicurezza e alle rapine che si sono verificate sul territorio: Gli abbiamo chiesto se c’è stato un rafforzamento delle misure di sicurezza nel territorio, come l’assenza di videosorveglianza. “Ci siamo trovati in una situazione assurda – commenta il vice sindaco di Marsala –  perché da tempo gli uffici avevano lasciato bloccata per un contenzioso al quale non si è voluto mai mettere mano. Successivamente, su iniziativa del Sindaco, finalmente ad ottobre ho fatto la revoca del contenzioso e adesso siamo nelle condizioni di poter partire con il servizio di videosorveglianza”.
 
Abbiamo chiesto ad Agostino Licari quando partirà con certezza il servizio di videosorveglianza: “Il servizio di videosorveglianza partirà a breve, – assicura Licari – prima di Natale già sarà attivo”. In merito allo stato attuale delle videocamere del centro storico abbiamo chiesto se sono tutte inattive, il vicesindaco di Marsala ci ha confermato che “sono inattive. Questo perché esiste un problema di software che era bloccato e che ora verrà attivato il tutto. Licari fa sapere inoltre che anche i sistemi video relativi la ZTL saranno utilizzati per monitorare il territorio comunale.
 
Il Sindaco, fa sapere Licari,  ha dato disposizione di incrementare le ore di lavoro dei Vigili Urbani, nel senso che gran parte degli operatori erano contrattisti, con un contratto di lavoro di 24 ore e che il loro contratto di lavoro è stato portato da 24 a 30 ore. Questo permetterà quindi una maggiore presenza sul territorio. La nuova contrattualizzazione è partita il primo dicembre.
 
Sull'argomento sicurezza a Marsala è intervenuto anche il Sindaco Alberto Di Girolamo  al quale abbiamo chiesto come ci si sta muovendo in seguito all'expoit di rapine a Marsala: “Stiamo riattivando tutte le pratiche rimaste bloccate a causa di un contenzioso. – afferma Di Girolamo – Zona a traffico limitato, contenzioso bloccato da 4 anni circa, dovrebbe ripartire entro Natale”.
 
Sul mancato funzionamento delle videocamere nel centro storico di Marsala il primo cittadino ha detto: “Mi sono attivato già per verificare – anche qui con un contenzioso di diversi anni che hanno creato- con dei tecnici che stanno verificando se si possono riutilizzare queste videocamere oppure bisogna acquistare un sistema nuovo”.Riguardo i controlli nel centro storico e nella periferia di Marsala il Sindaco ci ha confermato quanto riprotato dal suo vice, ovvero che “I Vigili Urbani dal primo di dicembre sono stati contrattualizzati a 30 ore e che questo comporterà una maggiore presenza di Vigili per la città”.
 
Di Girolamo fa inoltre sapere di aver avuto un incontro con il Prefetto riguardo i prossimi obiettivi in merito all sicurezza “Ho già parlato con il Prefetto, – dichiara il primo cittadino di Marsala –  il prossimo passo sarà quello di sollecitare Roma e i vari Ministri per potenziare le forze dell’ordine in questa città”.
 
Abbiamo sentito anche il Consigliere Comunale Calogero Ferreri (PD) in merito alle misure di sicurezza attuate in seguito alla raffica di rapine avvenute in pieno centro a Marsala. Il Consigliere ci ha riferito che “Il Sindaco e l’amministrazione comunale stanno provvedendo al ripristino della videosorveglianza in città quindi alla soluzione del contenzioso con la ditta che ha eseguito i lavori ai tempi di Carini.

Marsala disporrà quindi in tempi brevissimi ad un servizio di videosorveglianza grazie alla definizione di questo contenzioso con la ditta che anni fa aveva provveduto all'installazione del sistema cittadino di videosorveglianza.  "Per quanto riguarda la sicurezza, – ha concluso il consigliere Pd Ferreri credo che a breve si debba tenere un tavolo tecnico con tutte le forze dell’ordine per cercare di portare la serenità e la sicurezza soprattutto nel periodo di natale”. 
 
NUVOLA IT URBAN SECURITY è un nuovo sistema per la gestione della sicurezza acquistato dai Vigili Urbani di Marsala. L’apparecchio viene posto sopra l’autovettura dei Vigili e serve per rilevare le infrazioni al codice della strada da parte degli automobilisti. L’apparecchio in breve tempo darà ai Vigili tutte le informazioni necessarie delle auto che commettono infrazioni mediante un software che si chiama Street Monitoring. Tramite questo sistema si potranno individuare le autovetture. Noi abbiamo parlato con la Polizia Municipale per avere info in merito al nuovo sistema. L’utilizzo di questo nuovo sistema nella città di Marsala coincide con le rapine che hanno colpito la città. Abbiamo chiesto se la scelta sia stata in qualche modo influenzata da questi avvenimento. Ci è stato riferito che l’acquisto è stato fatto prima delle rapine e che l’oggetto potrà servire anche per individuare soggetti sospetti. 

Cronaca

In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

Continua a leggere

Cronaca

Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

Continua a leggere

Cronaca

Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti