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Cronaca

MARSALA, CASO CIMIOTTA: L'INTERVISTA ESCLUSIVA AL SINDACO PD ALBERTO DI GIROLAMO

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Tempo di lettura 3 minutiDi Girolamo: "Se la Commissione Antimafia mi convoca ci vado"

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di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Il Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, segretario comunale del PD, sarà sentito in Commissione Antimafia in merito al caso Cimiotta, consigliere comunale rinviato a giudizio per voto di scambio. E’ questo ciò che si legge su tutti i giornali locali e nazionali. Ormai tutti parlano di Marsala, del caso Cimiotta e di come la mala politica amministra una città, ma come sono andati realmente i fatti?
 
In un precedente articolo abbiamo pubblicato un’intervista fatta al Consigliere Comunale Cimiotta, che gentilmente ci ha spiegato in dettaglio le articolate dinamiche della sua vicenda giudiziaria che sono andate a finire persino sul blog di Beppe Grillo intitolato “PD al Marsala”, ecco il testo di ciò che ha scritto Grillo: “Davanti al giudice monocratico, dovrà difendersi dall’accusa di voto di scambio il consigliere comunale del Pd Vito Daniele Cimiotta. Per il giovane esponente politico marsalese la Procura ha, infatti, disposto la citazione diretta a giudizio. Dalle indagini, svolte dalla sezione di pg della Guardia di Finanza della Procura, è venuto fuori che Cimiotta ( in foto), alla vigilia delle ultime elezioni amministrative, avrebbe promesso un posto di lavoro nel bar dell’ospedale di Marsala a due disoccupati in cambio di voti per se e anche per il candidato sindaco Alberto Di Girolamo. Quest’ultimo, comunque, è risultato all’oscuro del contestato accordo e per questo non è stato indagato. Inoltre, nell’ambito dell’indagine su Cimiotta (presidente della Commissione consiliare “Bilancio e Finanze – Patrimonio e Contenzioso”) sarebbe anche emerso un singolare legame con la società “Vivenda spa” di Roma, che ha vinto l’appalto indetto dall’Asp per la gestione del bar/punto ristoro dell’ospedale di Marsala (per altro, per un certo periodo chiuso per “certificazione inizio attività incompleta”). La “Vivenda”, infatti, fa parte del Gruppo “La Cascina” di Roma, venuto alla ribalta in quanto oggetto di un’interdittiva antimafia da parte del Prefetto di Roma, Gabrielli, che ha deciso il commissariamento della rete di tali società cooperative in quanto quattro manager del Gruppo sono stati coinvolti nel secondo capitolo dell’indagine “Mafia Capitale”. Ma di tutto questo, probabilmente, Vito Cimiotta non sapeva nulla”.
 
Noi abbiamo intervistato in esclusiva il Sindaco Pd della città di Marsala Alberto Di Girolamo che ci ha esposto in dettaglio il suo punto di vista sulla vicenda.

– Cimiotta è stato rinviato a giudizio per voto di scambio, qual è stata la vostra reazione nel momento in cui avete appreso la notizia?
 
Semplicemente come si fa in questi casi lui si è autosospeso dal gruppo in attesa del processo, sempre di una linearità estrema. 

– Come reputate la posizione di Cimiotta invece?
 
Normale insomma, quando gli è arrivato l’avviso si è autosospeso dal gruppo.
 
– Come ha reagito l’opposizione?
 
Questo bisogna chiederlo all’opposizione, noi ci siamo comportati in questo modo, io da segretario lui da consigliere, e mi sembra che siamo di una linearità trasparente e non mi sembra che ci siano cose strane. Mi sembra che Cinque Stelle stanno cavalcando tutta una serie di cose, tra quello che è successo a Quarto e quello di Vito Cimiotta a Marsala, sono due cose completamente diverse. La c’è la camorra, la mafia e altre cose, qua semplicemente un’accusa di voto di scambio che è tutta da dimostrare insomma. Noi abbiamo massima fiducia nella magistratura.
 
– Anche Beppe Grillo ha scritto sul suo blog un post in merito alla questione di Marsala…
 
Beppe Grillo si dovrebbe occupare delle sue cose, poi Beppe Grillo sta facendo un fallimento incredibile dove governa, non sa cosa fare e quindi parla di Marsala. Credo non vi sia nessun confronto tra Marsala e Quarto, tra come noi governiamo e amministriamo Marsala e tra come loro stanno fallendo nell’amministrazione della città.
 
– Volevo farle un’ultima domanda, lei sarà sentito in Commissione Antimafia…
 
Se la Commissione Antimafia mi convoca ci vado, se la Commissione Antimafia ha tempo da perdere così non c’è nessuna speranza per l’Italia, a maggior ragione per Cinque Stelle, perché naturalmente non sanno cosa fare e invece di parlare dei loro problemi e del loro fallimento amministrativo, parlano di Marsala che sicuramente non c’è né Mafia, per quanto ci riguarda, né altro.