Connect with us

Cultura e Spettacoli

Massimiliano Galea emoziona il Senato con il film “Nata Due Volte”

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 7 minuti

Il cortometraggio ispirato alla storia di Vincenzina Malcotti conquista pubblico e istituzioni con un messaggio di speranza

Il video integrale dell’evento al Senato

Una storia vera, potente e struggente, si è trasformata in un’opera cinematografica che commuove e fa riflettere. È stata presentata ieri sera al Senato “Nata Due Volte”, il cortometraggio diretto dal giovane regista Massimiliano Galea e ispirato alla vita di Vincenzina Malcotti, fondatrice dell’associazione TPCTempo per Crescere Aps.

Il regista Massimiliano Galea

Un racconto di abbandono, dolore e riscatto che ha emozionato istituzioni e pubblico.

Vincenzina Malcotti presidente di T.P.C. – Tempo per Crescere Aps

Nata senza una gamba e lasciata davanti a un ospedale poco dopo la nascita, Vincenzina ha affrontato un’infanzia segnata da solitudine e violenza. Oggi è un punto di riferimento per le persone con disabilità amputate, grazie al suo impegno sociale e alla sua associazione che si occupa anche di adozioni. La sua storia è stata portata sullo schermo con grande delicatezza e intensità dall’attrice romana Francesca Antonelli, protagonista del corto.

L’attrice Francesca Antonelli che ha interpretato il ruolo di Vincenzina

“Mettere a nudo la mia vita non è stato facile – ha detto Malcotti, visibilmente commossa – ma sapere che può dare forza a chi si sente spezzato, mi ripaga di ogni dolore. Questo film porta con sé la missione della mia associazione: aiutare chi ha perso qualcosa a ritrovare speranza”.

Il regista Massimiliano Galea ha definito la realizzazione del film “un privilegio e una responsabilità”: “Nata Due Volte nasce dal desiderio di raccontare la possibilità di rinascere anche dopo il dolore più profondo. Il cinema può essere un ponte di empatia e cambiamento”.

Una proiezione dal forte valore sociale

Il Senatore Marco Silvestroni Segretario del Senato della Repubblica e la giornalista Chiara Rai

L’evento, promosso dal senatore Marco Silvestroni, Segretario del Senato della Repubblica, da sempre attento ai temi dell’inclusione sociale e del talento giovanile, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e del terzo settore.

Il Senatore Marco Silvestroni Segretario del Senato della Repubblica

“Questo film – ha dichiarato Silvestroni – è la prova di quanto il cinema possa toccare il cuore e scuotere le coscienze. Galea ha saputo trasformare una vicenda personale in un messaggio universale di speranza”.

Tra i presenti anche il capo di Gabinetto del Ministero della Salute Marco Mattei, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Nata Due Volte è un esempio di dialogo virtuoso tra istituzioni, cultura e società civile.”

Da sinistra il Il Capo di Gabinetto del Ministero della Salute Dottor Marco Mattei, il regista Massimiliano Galea e il Il Senatore Marco Silvestroni Segretario del Senato della Repubblica

“Sono convinto che la cultura sia alleata della salute e della prevenzione”. Ha aggiunto Marco Mattei.

Il Capo di Gabinetto del Ministero della Salute Dottor Marco Mattei

Il prefetto Francesco Tagliente, in rappresentanza della Fondazione Insigniti Omri, ha lodato il talento del giovane regista: “Massimiliano Galea dimostra che l’arte, unita al senso civico, può generare opere capaci di lasciare il segno. Questo corto è uno strumento di riflessione, un invito a guardare con occhi diversi le fragilità”.

Il Prefetto Francesco Tagliente

Chiara Rai, la voce che ha guidato la serata al Senato

Il regista Massimiliano Galea e la giornalista Chiara Rai

Professionista della comunicazione e volto noto nel panorama dell’informazione culturale e istituzionale, Chiara Rai ha presentato l’evento di anteprima del cortometraggio “Nata Due Volte” con eleganza e profonda sensibilità.

Già ideatrice e conduttrice del format Officina Stampa, oltreché giornalista de Il Messaggero e direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai è conosciuta per la sua capacità di dare risalto alle buone pratiche e ai progetti ad alto impatto sociale. Durante la serata, ha accompagnato pubblico e relatori in un viaggio tra parole, emozioni e testimonianze, offrendo contesto e spessore al racconto della protagonista e del regista.

La giornalista Chiara Rai

La sua presenza ha contribuito a valorizzare i temi dell’inclusione, della resilienza e del talento giovanile, rendendo l’evento non solo una proiezione, ma un vero momento di dialogo tra cultura, istituzioni e cittadinanza.

Volti e voci del cortometraggio: le personalità presenti al Senato

Alla presentazione ufficiale di “Nata Due Volte”, svoltasi al Senato, hanno preso parte figure di spicco del mondo imprenditoriale, medico, artistico e istituzionale, testimoniando il forte impatto sociale e culturale dell’opera.

Lino Ventriglia, imprenditore, ha sostenuto il progetto con entusiasmo, riconoscendone il valore umano e il potenziale nel sensibilizzare il pubblico su temi delicati come l’abbandono e la disabilità.

Da sinistra l’attrice Nadia Bartocci, l’imprenditore Lino Ventriglia e il regista Massimiliano Galea

Presente in sala anche Emilio Ammaturo, noto editorialista politico e già direttore responsabile del giornale Blu, testimone attento delle dinamiche istituzionali e culturali del Paese. Ammaturo, con la sua lunga esperienza nel mondo dell’informazione e del giornalismo parlamentare, ha sottolineato l’importanza di opere come “Nata Due Volte”, capaci di intrecciare narrazione artistica e impegno civile.

Presenza significativa anche quella del professor Massimiliano Boccuzzi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale all’Ospedale di Frascati, che non solo ha assistito alla proiezione, ma ha anche preso parte attivamente al cortometraggio con un piccolo ma simbolico ruolo, contribuendo così in prima persona alla narrazione cinematografica.

Sul piano artistico, spiccano le interpretazioni di Valeria Pilone, intensa nel ruolo di Beatrice, la giovane che affronta la perdita di un arto, e di Valentina Ventriglia, che ha interpretato la madre naturale di Vincenzina nella scena dell’abbandono.

Nadia Bartocci ha invece dato volto e profondità alla stessa madre nel momento carico di emozione in cui ritrova la figlia dopo circa quarant’anni.

A rappresentare il legame tra cultura e impegno istituzionale, Eliana Tagliente, presidente del comitato consuntivo della Fondazione Insigniti OMRI, ha sottolineato l’importanza di promuovere opere che parlano al cuore della società e valorizzano il merito, soprattutto tra i giovani.

Eliana Tagliente, presidente del comitato consuntivo della Fondazione Insigniti OMRI

Presente in sala anche Emilio Ammaturo, noto editorialista politico e già direttore responsabile del giornale Blu, testimone attento delle dinamiche istituzionali e culturali del Paese. Ammaturo, con la sua lunga esperienza nel mondo dell’informazione e del giornalismo parlamentare, ha sottolineato l’importanza di opere come “Nata Due Volte”, capaci di intrecciare narrazione artistica e impegno civile.

Da sinistra l’editorialista politico Emilio Ammaturo insieme a Rita Cicerchia, Nadia Bartocci, Lino Ventriglia e Massimiliano Galea

“La forza del cinema – ha commentato – sta nel suo potere di entrare in profondità nella coscienza collettiva, portando all’attenzione del pubblico storie che spesso restano ai margini. Questo cortometraggio ha il merito di parlare di dolore e rinascita con autenticità e senza retorica, dando voce a chi ha trasformato la sofferenza in una missione di aiuto per gli altri”.

Una presenza, la sua, che ha ulteriormente impreziosito il dibattito in sala e rafforzato il ponte tra cultura, informazione e cittadinanza attiva.

La trama: un ponte tra passato e futuro

Il cortometraggio intreccia la vita di Vincenzina con quella di Beatrice, una giovane ragazza che ha perso una gamba in un incidente. Quando la madre di Beatrice si rivolge a lei per chiedere aiuto, Vincenzina decide di tendere la mano, riaprendo le ferite del proprio passato. Tra flashback drammatici e momenti di profonda umanità, emerge il ritratto di una donna che ha trasformato la sofferenza in forza e la solitudine in sostegno per gli altri.

Il film, oltre a narrare un viaggio interiore, si fa veicolo di solidarietà. Tra eventi benefici, difficoltà burocratiche e il ritrovamento della madre biologica, il personaggio di Vincenzina si confronta con i nodi irrisolti della sua esistenza. In un finale aperto alla speranza, la protagonista riesce a chiudere il cerchio della sua vita, regalando a Beatrice – e a se stessa – una nuova prospettiva.

Un’opera che lascia il segno

“Nata Due Volte” si afferma come molto più di un prodotto cinematografico: è una dichiarazione di intenti, un grido gentile ma deciso che chiama alla consapevolezza. Con stile sobrio e una narrazione autentica, il cortometraggio riesce nell’intento di emozionare, ma soprattutto di far riflettere su temi troppo spesso messi in secondo piano: la disabilità, l’abbandono, la resilienza e la solidarietà.

Il lavoro di Massimiliano Galea, con la collaborazione di professionisti e il sostegno delle istituzioni, si inserisce nel panorama del cinema sociale come un esempio concreto di come le storie vere possano trasformarsi in strumenti di cambiamento. Un’opera che, come la sua protagonista, è “nata due volte”: prima nella sofferenza, poi nella speranza.

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.