Morte di Paolo De Sanctis, la famiglia cerca ancora giustizia: martedì il Gip di Velletri decide se archiviare o far aprire un processo a carico dei sanitari

Cade dal ponte di Ariccia e muore dopo essere stato dismesso dal pronto soccorso dell’ospedale di Albano Laziale con un trauma cranico in corso, senza avergli fatto la Tac, con un tasso alcolemico di 1,53 e con la cannula ancora al braccio

Papà Gino ricorda suo figlio Paolo De Sanctis morto la notte tra il 17 e il 18 febbraio del 2018 dopo una caduta di oltre 60 metri dal ponte monumentale di Ariccia.

Paolo, un ragazzo pieno di vita e pieno di iniziative che portava avanti con tanta passione ed entusiasmo come l’escursione che aveva organizzato per domenica 18 febbraio e che aveva annunciato il giorno prima della sua morte attraverso il suo profilo Facebook.

Officina Stampa del 29/04/2021 – Gino De Sanctis papà di Paolo continua la sua battaglia legale per ottenere giustizia

Una morte, quella di Paolo, arrivata dopo un incidente stradale che gli aveva procurato un trauma cranico e che ciononostante i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Albano Laziale lo avevano dimesso dopo neanche un’ora dal ricovero. Una dimissione fatta con la cannula ancora al braccio di Paolo, senza aver effettuato una tac e perdipiù certificando uno stato alcolemico di 1,53 microgrammi litro.

E oggi dopo oltre tre anni dalla sua morte la famiglia di Paolo è ancora in cerca della verità: se l’ospedale lo avesse trattenuto per effettuare una tac come previsto da protocollo in presenza di trauma cranico e se inoltre fossero stati avvisati i familiari Paolo sicuramente non sarebbe stato ritrovato morto sotto il ponte di Ariccia.