Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Virbio
NEMI (RM) – Caro Direttore, quando si dice: “La Cabala!” (per chi ci crede). Pensa che l’insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Nemi si è svolto il 23 del corrente mese di giugno.Una botta di vita per Nemi e per la collettività cittadina! Tutto si è svolto a puntino con il confermato Sindaco, “gran mattatore”, nella calura del meriggio estivo. C’è voluta tanta buona volontà ed autentico spirito di sacrificio per i presenti. Nel fluorilegio degli scontatissimi argomenti, trattati dal neo-eletto con lo stesso entusiasmo di chi è addetto a lavori forzati, tuttavia tre concetti (si fa per dire!) sono stati formulati dal primo cittadino, scuotendo i presenti dal più che giustificato torpore.
Primo concetto: Il Sindaco, guardando nel vuoto, ha rappresentato ai presenti che nessuna autorizzazione era stata rilasciata a coloro che avevano richiesto di riprendere i lavori del Consiglio e di scattare delle foto.
La perla: “questo ulteriore servizio di informazione, – gongola il Sindaco – non serve in quanto c’è l’addetto stampa del Comune che metterà a disposizione foto e resoconto della seduta”. Mannaggia! Ma non vi sembra di sentire “puzza” di Corea del Nord o di Gulag sovietico? E’ esagerato? Forse, ma il timore è che qualcuno comincia con il prenderti un dito per poi inglobare anche tutto il braccio.
Secondo concetto: Risulta a tutti che il confermato primo cittadino e che la sua squadra hanno da anni “vomitato contumelie” nei confronti del vigente P.R.G., pensato e voluto dalla prima Giunta Biaggi. Eppure, miracolo! Nel rispondere alle affermazioni del Consigliere di opposizione Cortuso, l’ineffabile riconfermato nella carica ha affermato che “il P.R.G. di Nemi è fatto bene !” Quando è che mente? Al solito, non è dato saperlo, né capirlo.
Terzo concetto: Come in ogni festa di paese che si rispetti, si finisce con i fuochi. Alla fine della seduta, al momento del commiato con i presenti stremati, il neo-eletto Sindaco, con voce stentorea affermava: “Grazie di essere stati presenti, un caro saluto ai cittadini e non”. Evidentemente costui crede di avere il potere di decidere tra “buoni e cattivi”, intendendo per BUONI i cittadini e per CATTIVI i NON (cittadini). Proprio come si faceva alle elementari con il compianto maestro BOVE. Il capoclasse, nella momentanea assenza del maestro, indicava alla lavagna, appunto i BUONI e i CATTIVI. Questo spartiacque etico fa pensare, caro direttore, a Mosè quando divide le acque del mare. Con la stessa autorevolezza il neo-eletto Sindaco individua, premiandoli con il sorriso, i Buoni cittadini e, nel contempo, strapazza i NON cittadini che non possono assurgere agli altari dell’apprezzamento di stima da parte di cotanto genio!
Grazie soprattutto all’Illuminismo siamo tutti cittadini, e, tra l’altro, ci autoidentifichiamo con le azioni e con le affermazioni in ben educati e non; in ignoranti e non… e compagnia cantante.