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Roma

NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: GERARDO SPIRA E I PESANTI MACIGNI SU DEBITI FUORI BILANCIO E INCARICHI DI FIDUCIA

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Tempo di lettura 2 minuti "Incarico di fiducia", non vuol dire di fiducia del singolo amministratore, in tal caso vi sarebbero estremi di reato, ma dell'Amministrazione.

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A cura dell'Avvocato Gerardo Spira, già Segretario Comunale 

Gentilissima Direttrice, ho letto il resoconto sull'ultimo Consiglio comunale di Nemi e ancora una volta l' esperienza professionale mi spinge  a partecipare alle discussioni che per certi aspetti sono la causa di allontanamento del  cittadino dalla vita pubblica. Ho sempre sostenuto ed oggi ancora di più che le azioni e le competenze del politico devono essere separate da quelle gestionali. Il politico deve stare lontano dalla gestione. Il politico, rispettoso della trasparenza e della legalità può programmare e stabilire le regole entro cui deve essere incanalata l'attività amministrativa, ma non interferire o inserirsi in procedure che non gli appartengono. Nel Consiglio comunale in discussione si è aperta una polemica  sviluppata su falsi concetti e principi. Prima il Sindaco e poi un consigliere di maggioranza hanno accusato il precedente amministratore di avere conferito incarichi legali senza la necessaria copertura finanziaria, talché, secondo questi, per il contenzioso legale, si sarebbe aperto il varco per il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Orbene l'accusa è tendenziosamente politica,  perchè, formalmente e  sostanzialmente, la delibera assunta dalla giunta ,per legge, deve essere suffragata dai prescritti pareri previsti sia dal responsabile del servizio finanziario, per la copertura della spesa, e sia dal segretario comunale, per quanto riguarda la conformità dell'atto alla legge ( art. 49 D.Lgs. 267/2000). Non credo dunque che la Giunta precedente avesse adottato un atto così vistosamente illegittimo in presenza del responsabile del servizio finanziario e del segretario comunale. L'atto oltre ai visti ha superato tutte le formalità per la pubblicazione e per l'esecuzione. Nessuno lo sapeva?. Va inoltre ricordato che i predetti atti hanno già prodotti effetti, con la costituzione in giudizio del legale nominato. La seconda questione, riguarda l'incarico fiduciario, di cui ha parlato il Consigliere di maggioranza che ancora ,in qualche comune, viene considerata " di natura personale" contro il principio fissato nella Carta Costituzionale all'art 97 della correttezza, dell'imparzialità e del buon andamento amministrativo.  "Incarico di fiducia", non vuol dire di  fiducia del singolo amministratore, in tal caso vi sarebbero estremi di reato, ma dell'Amministrazione.  Chi fa il nome del legale in giunta deve specificare anche il motivo della fiducia. Invece tutta la Giunta si assume la responsabilità sul nominativo senza riportare il proponente?!. Nel concetto di amministrazione sono inclusi tutti i consiglieri comunali. In che modo si assicura questo principio? La Suprema Corte e lo Stesso Ministero insistono sulla necessità, per gli inarichi, di formare un albo professionale e di disciplinare la materia per ambiti di competenza .

In tal modo si apre lo spazio a tutti i legali e soprattutto ai giovani, privilegiando merito, competenza ed impegno. L'albo non solo consente di avere a disposizioni una vasta rete di legali, ma soprattutto di munirsi in via preliminare di una parere tecnico adeguato, prima di affrontare la questione. Il danaro pubblico richiede maggiore rispetto nella spesa di risorse che provengono da tributi e tasse dei cittadini. Il concetto di legalità non è collegato quindi alle frasi e al modo di pensare del politico, ma alla sua cultura di formazione  di rispetto della legge.

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Metropoli

Formello, terremoto in Comune: nasconde detonatori per bombe in casa: arrestato il marito di una Consigliera comunale di maggioranza

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Nasconde in casa due detonatori per bombe non facili da reperire sul mercato e tre cartucce per fucili. Per questo motivo è stato arrestato Domenico Verbicaro, marito di Anna Stella, quest’ultima consigliera comunale che siede tra i banchi della maggioranza nel comune di Formello situato alle porte di Roma.

L’uomo è accusato di detenzione illegale di armi

Tutto è nato da una perquisizione fatta lo scorso 4 marzo dai carabinieri della Stazione di La Storta in casa della consigliera comunale a seguito di una segnalazione relativa la presunta detenzione di sostanze stupefacenti.

Nell’abitazione, i militari hanno trovato una piccola quantità di marijuana nella disponibilità del figlio 33enne della coppia e notavano un atteggiamento insofferente da parte di Domenico Verbicaro che tentava di nascondere una scatola. A quel punto i carabinieri hanno preso in mano il pacco e trovato all’interno i due detonatori grandi quanto un chiodo lungo e le tre cartucce. Per Verbicaro è quindi scattato l’arresto con l’accusa di detenzione illegale di armi.

L’uomo è poi risultato avere una parentela con un nipote in rapporti con i clan della ‘ndrangheta stanziali a Roma nord e interrogato dagli investigatori non ha voluto spiegare la provenienza di quel materiale compromettente.

È stato quindi condotto in carcere dove si trova tuttora in attesa di sviluppi investigativi che dovranno ricostruire per quale motivo avesse nella sua disponibilità gli inneschi di bombe che possono essere anche al tritolo. L’accusa al momento è detenzione abusiva di munizionamento e di materiale esplodente.

Il sindaco della cittadina Gian Filippo Santi al momento non ha preso alcuna decisione, anche se in consiglio comunale la notizia dell’arresto ha fatto molto rumore, se non altro per le implicazioni che potrebbe avere sul piano politico.

L’operazione dei carabinieri del Gruppo di Ostia è stata portata a termine all’inizio del mese nell’ambito di un’indagine più vasta.

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Metropoli

Campagnano Romano, dammi i soldi o ti brucio il locale: in manette 33enne del posto

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CAMPAGNANO ROMANO (RM) – In manette un 33enne di Campagnano Romano accusato di estorsione. Ad arrestare l’uomo, lo scorso mercoledì, i Carabinieri della locale Stazione.

Il 33enne si è presentato presso un noto ristorante di Campagnano e, in evidente stato di alterazione, ha iniziato a minacciare il gestore del locale pretendendo che gli consegnasse del denaro. Nonostante il fermo rifiuto opposto dalla vittima, l’uomo non ha desistito dai propri intenti, minacciando di bruciare il locale qualora non avesse ottemperato alla richiesta.

Nel tentativo di evitare che il 33enne passasse dalle parole ai fatti la vittima ha consegnato all’uomo una somma di denaro che, sebbene esigua, è servita a placarne la violenza.

Nel frattempo però il titolare del ristorante aveva avvertito i Carabinieri dell’accaduto e i militari, intervenuti immediatamente, sono riusciti a bloccare il 33enne mentre cercava di allontanarsi con i soldi appena intascati e lo hanno arrestato.

Lo scorso 17 marzo l’uomo è stato giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Tivoli, che ha convalidato l’arresto applicando la misura degli arresti domiciliari.

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Roma

Roma, donna accoltellata in strada: arrestato il compagno per tentato omicidio

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ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un uomo 36enne, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio ai danni della compagna, una donna di 40 anni originaria di Cuba.
 
Intervenuti in via Fruschelli, dove una telefonata al 112 aveva segnalato una donna ferita in strada che perdeva sangue, i Carabinieri si sono trovati difronte la vittima che presentava due tagli da coltellate nella zona lombare. Chiamati i soccorsi la donna è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio. Nel frattempo i Carabinieri hanno raccolto la sua denuncia in cui ha riferito di essere stata poco prima ferita dal compagno. 
 
Subito i militari si sono portati presso l’abitazione dove i due vivevano ed hanno rintracciato il compagno, 36 anni, romano, trovato in stato di alterazione psico-fisica per cui si è reso necessario condurlo in ospedale, ancora in vestaglia. Scattata la perquisizione, è stato subito trovato un coltello da cucina, ancora sporco di sangue che è stato sequestrato. I sanitari che hanno prestato le prime cure all’uomo hanno trovato dell’hashish nella tasca della vestaglia e l’hanno consegnata ai Carabinieri per cui l’uomo verrà anche segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo, quale assuntore di sostanze stupefacenti. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della 7^ sezione del Nucleo Investigativo di Roma per i rilievi tecnico scientifici.
 
L’uomo è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli dove il Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico.
 



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