Connect with us

Roma

NEMI, GITA DOMENICALE… TRA BUCHE, SENSI UNICI PSICHEDELICI E… MONNEZZA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti La competenza della manutenzione stradale è della Provincia di Roma, in quanto trattasi di una strada provinciale.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da un lettore che si definisce turista pentito:

Questa mattina, complice il caldo afoso, ho deciso di fare una gita a Nemi visto che è spesso presente sul vostro giornale. Ho preso la moto e sono partito. Arrivato al bivio che porta a Nemi imbocco la strada e trovo la prima sorpresa: la domenica è istituito il senso unico. Giro un po’ per le stradine (segnaletica carente e confusa) fino a quando un gentile signore mi dice che devo passare per la galleria. Ritorno sulla via dei Laghi e finalmente trovo la famosa strada della galleria e la seconda sorpresa. Sui lati della strada è sparsa immondizia per decine e decine di metri (guardi le foto), cosa indegna di un paese civile. Continuo il tragitto, arrivo alla galleria (terza sorpresa) dove fortunatamente mi sono salvato da una terribile caduta grazie alla bassa velocità: all’inizio, al centro e alla fine del tunnel ci sono 4/5 buche profonde almeno 10 cm che sono letali per motociclisti e ciclisti a causa del cecità momentanea che si prova entrando nella galleria. Forse avrei corso meno rischi e sarei arrivato anche prima se avessi scelto Milano come meta. Preso un veloce caffè (nel complesso il paesino è bello) me ne sono andato. Se questi sono i biglietti da visita, credo che non tornerò mai più a Nemi. 

Un turista pentito.

 

Risposta a cura della redazione Lazio de L'Osservatore d'Italia

Gentile Turista, ci dispiace che non ha voluto scriverci firmandosi con nome e cognome. Per dovere di precisazione le specifichiamo che il tratto con le buche ricade nel territorio di Nemi e la sporcizia ricade nel Comune di Velletri.  La competenza della manutenzione stradale e della pulizia è della Provincia di Roma, in quanto trattasi di una strada provinciale.

Capiamo che la sporcizia a terra sia sintomo di inciviltà e che le buche siano pericolossissime ma la invitiamo a non essere così drastico rispetto alla volontà di non tornare più a visitare un paese come Nemi, un gioiello di ricchezze archeologiche e naturalistiche incastonato nel Parco Regionale dei Castelli Romani.

Rimane il fatto che l’Ente Provincia di Roma ha delle grosse responsabilità, con le buche che ci sono potrebbero verificarsi incidenti mortali. I comuni di Nemi e Velletri per le loro competenze dovrebbero sollecitare la Provincia ad un monitoraggio costante e ad effettuare una pronta manutenzione del manto stradale e pulizia dei cigli. La Provincia di Roma dovrebbe anche, per quanto ancora resterà in vita prima della mutazione in Città Metropolitana, mettere in sicurezza, approfittiamo, la strada Nemorense che porta a Genzano e che ancora ha una corsia interdetta alla viabilità.

Detto questo sul Comune di Nemi pesa una ordinanza del Tar ben precisa: ossia quella di coadiuvare i vari attori in una conferenza dei servizi risolutiva alla messa in sicurezza del costone da parte dei privati nonché alla sollecitazione di intervento da parte della Provincia di Roma. I problemi sono diversi, egregio turista pentito, è vero che l’immondizia a terra è un campanello grave di inciviltà e i Comuni devono cercare di contrastare questo fenomeno ed è anche vero che le difficoltà sono varie, ma per favore non demorda, torni a visitare il paese delle fragole.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Roma, una targa in ricordo di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del Roseto

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

C’è l’anima dei Castelli Romani nel roseto della città di Roma.
Mary Gayley nata a Birdsboro in Pennsylvania in uno dei viaggi in giro per il mondo incontra e si innamora del conte Giulio Senni di cui divenne moglie nel 1913.
Siamo ai primi del novecento: l’Art Nouveau la fa da padrone, Mascagni e le sue opere sono la colonna sonora e nel mondo letterario Hermann Hesse smuove coscienze e cuori.
La prima guerra mondiale smorza un po’ il sogno di questo inizio secolo ma Mary, ormai la contessa Senni, insieme al marito va a vivere a Grottaferrata, nel cuore dei Castelli Romani.
Nasce qui, nel giardino della sua villa, la passione per il giardinaggio: rose ed iris, in particolare.
La sua biografia ci racconta di un suo viaggio a Parigi e della vista al roseto del Parco di Bagatelle.
Al suo ritorno decide che anche Roma, città di cui è innamorata, debba avere il suo roseto.
Nel 1924 regala al Comune di Roma una prima collezione di rose provenienti dal suo giardino di Grottaferrata ma a causa della poca attenzione dell’allora Commissario Regio le rose vengono piantumate al Pincio: una dimostrazione di scarsa sensibilità che sminuisce il carattere sperimentale dell’iniziativa.
Mary Senni arriva al punto di chiedere la restituzione delle stesse rose talmente è delusa dal fatto.
Proprio a sottolineare la grandezza e l’intuizione di questa donna formidabile va ricordato che Armand Millet, botanico francese, diede il nome “Mary Senni” ad un iris “charmant et femminin” – incantevole e femminile.

l’iris Mary Senni

Dopo la guerra nacque il famoso Roseto di Roma.
Venerdì 17 maggio alle ore 15,00 nel Roseto di Roma Capitale vi sarà una cerimonia di posa della targa in memoria di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del roseto ed ideatrice del Premio Roma per le nuove varietà di rose.
Un riconoscimento importante figlio di una sensibilità accresciuta verso l’universo femminile da sempre foriero non solo di idee ma che realizza, da sempre, sogni.

Continua a leggere

Roma

Roma, Torpignattara: “Dammi i soldi, io ho il ferro, ti ammazzo, fammi controllare le tue tasche”. In manette banda di 6 ragazzi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Roma – nei confronti di 6 uomini (tutti di età compresa tra i 19 e i 21 anni, 1 di origine egiziana 1 di origine brasiliana, gli altri italiani), gravemente indiziati di aver compiuto una violenta rapina, ai danni di un 32enne pakistano avvenuto nel quartiere Torpignattara la scorsa estate.
Il provvedimento è frutto di un’articolata attività investigativa, condotta a seguito dell’episodio criminoso, dai Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara, diretti dalla Procura della Repubblica di Roma, gruppo reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti.
La puntuale ricostruzione dei Carabinieri ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 6 indagati, in concorso con un minore, in ordine alla violenta rapina consumata nella notte del 28 giugno 2023 in un bar di via Acqua Bulicante.
L’incubo per la vittima inizia all’interno del locale ove sta tranquillamente consumando da bere quando un gruppo di persone fa ingresso nel bar; uno di loro lo affianca e gli chiede di offrigli da bere; al rifiuto dell’uomo inizia a minacciarlo dicendogli “dammi i soldi, io ho il ferro, ti ammazzo, fammi controllare le tue tasche”, mostrandogli un coltello e colpendolo improvvisamente con un pugno al volto; la vittima viene così accerchiata e trascinata fuori dal locale ove il pestaggio continua e la vittima viene presa a pugni e calci in faccia da tutti. Mentre la vittima è a terra gli strappano il marsupio contenente il portafoglio con la somma di circa 350 euro, il cellulare e le carte di credito, lasciando il pakistano sanguinante a terra per poi darsi alla fuga. Mentre trascinavano fuori il malcapitato 1 del gruppo intima al proprietario del bar di farsi gli affari propri così questi rimane all’interno senza intervenire. È la vittima con un altro telefono a riuscire ad allertare i soccorsi che lo conducono a mezzo ambulanza presso l’ospedale Vannini per i vari traumi riportati al volto.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina, dirette dalla Procura di Roma, attraverso i video delle telecamere di sorveglianza del locale e della zona, le testimonianze hanno consentito di risalire a un ragazzo della zona di origini brasiliane da cui poi si è arrivati agli altri 5.



Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati, al via la settimana Calasanziana al santuario della Regina delle scuole pie

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Un cartellone ricco di eventi religiosi e culturali

Si parte il 18 maggio alle 19,00 con la rappresentazione sacra La Leggenda di Ognuno messa in scena dal gruppo teatrale amatoriale Amici delle Scuole Pie. A seguire il Triduo di preparazione alla Festa avrà inizio martedì 20 maggio, alle ore 17,00, con la recita del Santo Rosario al quale seguirà la Santa Messa presso il Santuario della Regina delle Scuole Pie in piazza delle Scuole Pie a Frascati.
Mercoledì 22 maggio dopo la Santa Messa ci sarà l’ inaugurazione del Portale artistico opera dello scultore tuscolano Roberto Scardella, già autore della Statua bronzea collocata sul campanile del Santuario.

La statua bronzea di Roberto Scardella posta sul campanile del Santuario

Un’ opera in ferro a maglia poligonale con inserti di terracotta realizzata dalla ditta Fiorella Caroni Ceramiche su matrice originale dello scultore che sarà collocato all’ingresso.
L’ importante è significativo evento artistico sarà accompagnato da un incontro moderato dal noto giornalista Rai Luciano Ghelfi cui prenderanno parte Don Mauro Mantovani, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, Padre Sergio Sereni Preposto provinciale d’ Italia dell’ Ordine dei Padri Scolopi e l’architetto Maria Grazia D’Amelio, docente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Giovedì 23 maggio alle 17,30 solenne celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Stefano Russo, vescovo di Frascati. Al termine la tradizionale processione con il quadro La Regina delle Scuole Pie, miracolosa immagine donata da San Giuseppe Calasanzio alla Casa di Frascati nel 1617
Le celebrazioni calasanziane si concluderanno domenica 28 maggio con il concerto del coro gospel One voice previsto alle ore 19,00 nella piazza e diretto dal maestro Simone Negri.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti