“- Paggio Fernando sarà lei! – esclamò il signor Olinto, puntando l'indice peloso. – Lei sarà un amore di paggio, parola d'onore! – Don Gaetanino Longo, rosso dal piacere, seguitò a tormentare i baffetti che non spuntavano ancora, e balbettò: – Se crede… se le pare… – E come! e come! – Il capocomico, col pugno sull'anca e il busto all'indietro, colla tuba bisunta sull'orecchio, e il mento ispido in mano, saettando un'occhiata sicura di conoscitore di fra le setole delle sopracciglia aggrottate, continuava a dire: – Ma sicuro! Lei ha il fisico che ci vuole! Faranno una bella macchia insieme alla mia Rosmunda! – Allora scoppiarono i malumori e le gelosie fra i dilettanti raccolti intorno al biliardo nel Casino di conversazione. Si udì prima un'osservazione timida, come un sospiro; poscia il coro delle lagnanze: Perché è figliuolo del sindaco!… Perché torna dagli studi col solino alto tre dita!… – Eh?… Che cosa?… Dicano, dicano pure liberamente. Siam qui apposta per intenderci… fra amici… – Si fece avanti un giovanotto magro e barbuto, sotto un gran cappellaccio nero, e cominciò: – Io vorrei… Non dico per la distribuzione delle parti… Non me ne importa… Ma quanto alla scelta della produzione… Mi pare che sarebbe ora di finirla colla camorra…
– Eh? Che dice? Non le piace la Partita a scacchi dell'avvocato Giacosa?… Lavoro applaudito in tutte le piazze!… “
di Chiara Rai
Nemi (RM) – Un brillante Verga in “Paggio Fernando”, una ambientazione di fine ottocento ma ancora attuale. Un clima tragicomico ma incredibilmente proiettato in un contesto verosimile: Il capocomico è un mediocre artista, ma nello stesso tempo è un lucido ed esperto conoscitore di simili realtà provinciali, pronto a piegarsi senza difficoltà ai necessari compromessi, ma sempre salvaguardando le apparenze e mostrando dei tratti affabili e latamente signorili, necessari se si vuole trattare con un ambiente nel quale non manca gente influente e colta.
La nostra non è una volontà di persecuzione ma un desiderio di fare cronaca politica. Ai nostri tempi ci sono troppe metamorfosi, c’è una crisi dei valori data anche da una crisi d’identità. Non è per forza vero che se siamo nel Governo delle larghe intese, chi si riconosce in valori di destra o sinistra debba essere considerato un cretino.
Non mi sembra che i politici si concentrino sui malati e la sanità. Il consigliere Baldi, nelle sue dichiarazioni è davvero poco sensibile e ingeneroso specialmente nei confronti di chi lotta per vedere rispettati i propri diritti. Il nostro giornale era presente alla manifestazione dei malati si Sla sotto al ministero: Baldi dov’era?
Il nostro giornale era presente alle proteste dei malati che chiedono le cure compassionevoli tramite metodo stamina: Baldi dov’era?
Il nostro giornale è stato innumerevoli volte al soccorso di Albano, sovraffollato con malati in barella in attesa da ore di ricevere cure: Baldi dov’era?
Il nostro giornale si è battuto per tenere aperto l’ospedale di Bracciano, ha fatto parlare personale medico e malati: Baldi dov’era?
Dove abbiamo visto Baldi? Ospite d’onore alla Sagra delle Fragole con il sindaco inquadrato al centrodestra Alberto Bertucci.
Facciamo i seri, e pensiamo ai reali problemi dei cittadini. Paggio Fernando ha individuato, nonostante la sua mediocrità, il suo pollo dalle uova d’oro: meglio seguirlo dappertutto. Tanto dovevo perché respingo qualsiasi forma d’ipocrisia.
In un video l’ex sindaco Armando Tondinelli, attuale capogruppo di Fratelli D’Italia in Consiglio Comunale, dopo le recenti false accuse che imputavano alla sua amministrazione la mancata apertura del campo sportivo, torna sulla questione con un video dove spiega come sono andati i fatti.
«Mio malgrado – ha detto Tondinelli – mi trovo costretto a fare questo video perché dopo circa due anni passati da quando ho lasciato il mio mandato ancora oggi veniamo chiamati chiamati in causa. Vorrei chiarire una volta per tutte come stanno i fatti. Nel 2020 con la mia vecchia giunta approviamo un progetto esecutivo che era stato validato dai Vigili del Fuoco, dal Coni e della Lega Nazionale Dilettanti. Sono stati affidati i lavori a una ditta che aveva vinto la gara espletata da Città Metropolitana. Verso il termine dei lavori che poi sono quelli tutt’ora visibili perché la situazione è ferma da allora, il direttore lavori disse che c’erano ancora degli interventi da fare per completare l’opera, come ad esempio la recinzione esterna, l’allaccio delle delle varie condutture e la sistemazione dei parcheggi, la pulizia del verde. Lavori per circa 160 mila euro e io ricordo bene che pochi giorni prima di lasciare il posto da sindaco, facemmo una variazione di bilancio (delibera 169 del 15 ottobre 2021 di circa 160 mila euro). Ebbene questa delibera non è stata mai applicata e ancora oggi il sindaco Crocicchi dice che non ha i soldi per terminare il campo sportivo. No, il sindaco purtroppo è incapace di portare avanti le opere, perché quei soldi non li ha spesi come non ha speso i 500 mila euro che il governo aveva dato per le famiglie in difficoltà che andavano spesi entro il 31 dicembre 2022. Così come ha interrotto l’accordo con Ispra per esplorare gli ipogei nel sottosuolo di Braccianese, come anche sta perdendo il finanziamento di circa 4 milioni di euro per il lungolago perché se entro il 30 giugno non avrà affidato i lavori questi soldi li perderà. Questa è palese incapacità! Adesso come gruppo di Fratelli d’Italia del Comune di Bracciano abbiamo fatto una interrogazione a risposta scritta a cui lei dovrà rispondere puntualmente e non potrà a dire le sue solite bugie! Se non è capace a fare il sindaco torni a fare quello che faceva prima che forse più bravo».
Registrata una grande partecipazione con l’82 per cento di votanti
L’ Ordine dei Commercialisti di Velletri ha un presidente, il primo nella storia del territorio: si chiama Alfonso di Carlo ed ha vinto con 315 voti rispetto i 195 dello sfidante Pietro Marcantoni.
Un dato clamoroso: si è espresso l’82 per cento di votanti. Una forte partecipazione da cui adesso si può partire per dare un indirizzo ai dottori commercialisti che puntano comunque a un rilancio della professione.
Di Carlo, come anche Marcantoni, è stato ospite alla trasmissione web tv Officina Stampa
Alfonso Di Carlo ospite di Chiara Rai a Officina Stampa del 31 marzo 2023
Pietro Marcantoni ospite di Chiara Rai a Officina Stampa del 14 aprile 2023
Per Di Carlo bisogna iniziare subito a lavorare sullo sviluppo imprenditoriale, dialogando con le istituzioni, la politica e le realtà virtuose del territorio vasto di Velletri che al livello giurisdizionale copre 30 Comuni con inclusa gran parte del litorale.
Saranno gli investigatori i protagonisti dell’indagine e dell’arresto a raccontare la lunga caccia a Battisti
Andrà in onda il 1° aprile in prima serata su Rai 3 “Caccia all’uomo. Cesare Battisti una vita in fuga”, la docufiction coprodotta da Rai Fiction e Indigo Stories per la regia di Graziano Conversano che racconta la fine della fuga lunga trentasette anni e l’arresto dell’ex terrorista pluriomicida Cesare Battisti.
Una grande “caccia all’uomo”, frutto di una operazione internazionale che grazie alla costanza della Polizia di Stato e alla collaborazione delle forze dell’ordine boliviane, ha così reso giustizia alle vittime e ai loro parenti, con la condanna all’ergastolo in via definitiva in Italia, per quattro omicidi compiuti negli anni Settanta.
Trentasette anni tra Europa e Sud America, polemiche, intercettazioni e pedinamenti, durante i quali Battisti ha sempre trovato il modo di sottrarsi alla giustizia. Fino al 12 gennaio del 2019. Viene arrestato a Santa Cruz de la Sierra da una squadra speciale dell’Interpol formata da poliziotti italiani e boliviani. Al momento del fermo ha 64 anni, era in fuga più o meno dal 13 dicembre, quando la Corte Suprema del Brasile, paese in cui viveva dal 2004, ne aveva ordinato l’arresto in vista di una possibile estradizione in Italia, negata in precedenza dall’ex Presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
In Caccia all’uomo saranno gli investigatori i protagonisti dell’indagine e dell’arresto a raccontare la lunga caccia a Battisti: non solo strategia investigativa, tecnologia e mezzi innovativi, ma anche le emozioni di chi quotidianamente compie con abnegazione e grande professionalità il proprio mestiere nell’ombra. Una ricerca incessante, serrata e densa di colpi di scena per scovare il latitante in un territorio sconfinato del Sud America, con poche tracce da seguire, fatta da uomini e donne dello Stato abituati a lavorare lontano dai riflettori, con dedizione e spirito di gruppo.
Le testimonianze e le ricostruzioni dei poliziotti che hanno condotto le ricerche negli ultimi anni della sua clandestinità – Eugenio Spina, Giuseppe Codispoti, Emilio Russo e Cristina Villa – ci guidano in tutte le complesse fasi dell’operazione.
Caccia all’uomo ripercorre le contraddizioni dell’Italia degli anni di piombo, i complicati rapporti diplomatici tra i paesi coinvolti, ricostruisce le tante maschere e le mille vite di Battisti anche attraverso le testimonianze dei protagonisti di quegli anni e dei parenti delle vittime: Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi Torregiani, il gioielliere ucciso in un agguato dei PAC perché ritenuto un “giustiziere di proletari”, e Maurizio Campagna, fratello di Andrea Campagna, il giovane agente della Digos freddato da cinque colpi di pistola alla schiena esplosi proprio da Battisti. E ancora, Arrigo Cavallina, l’ex terrorista fondatore dei Proletari Armati per il Comunismo, Michele Valsenise, ambasciatore d’Italia in Brasile tra il 2004 e il 2009, lo storico Alessandro Giacone, i giornalisti Giovanni Bianconi e Carlo Bonini.
A corredo della narrazione materiale esclusivo fornito dalle forze dell’ordine: interviste agli investigatori e documenti che ricostruiscono la storia criminale di Cesare Battisti e la sua latitanza.
Caccia all’uomo. Cesare Battisti una vita in fuga è prodotto da Rai Fiction e Alessandro Lostia per Indigo Stories. Regia di Graziano Conversano; soggetto e sceneggiatura Giovanni Filippetto e Jan Ronca; direttore della fotografia Luigi Montebello; scenografia Barbara Vandi, Emanuela Rota; costumi Daniela Guastini; montaggio Michele Castelli; musiche Giorgio Spada; casting My casting; aiuto regia Adriano Candiago; fonico Davide Pesola; direttore di produzione Luca Guerra; produttore esecutivo Andrea Magnaschi; produttore RAI Lorenza Bizzarri.