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Cronaca

Omicidio Vasto: ecco il parere degli esperti

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Tempo di lettura 7 minuti Avvocato Cicchitelli: "Stanno emergendo dettagli che, se verificati, incideranno sulla decodifica di questo delitto"

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di Angelo Barraco
 
 
VASTO – Incredulità e sgomento nell’animo di molti italiani a seguito della terribile morte di Italo D’Elisa, 22enne ucciso con tre colpi di calibro 9 pochi giorni fa a Vasto in Via Perth, di fronte il Drink Bar Caffè. I colpi sono stati esplosi dal 34enne Fabio Di Lello. Un omicidio che ha seminato le sue radici nel luglio del 2016, quando un terribile incidente stradale, con  alla guida D’Elisa, ha stroncato la vita alla moglie di Fabio Di Lello, Roberta Smargiassi. Una perdita incolmabile per Fabio Di Lello che non riusciva a rassegnarsi all’idea di aver perso sua moglie in quel modo, portava infatti ogni giorno i fiori sulla sua tomba  e trascorreva diverse ore davanti alla sua lapide.  Si stavano avviando i dovuti procedimenti nei riguardi di Italo, per accertare o meno quali fossero le sue responsabilità per l’incidente sopracitato ma Fabio non ha atteso che la giustizia facesse il suo corso e ha impugnato la sua calibro 9 regolarmente detenuta, sparando ad Italo D’Elisa, successivamente ha chiamato un amico riferendo l’azione da lui compiuta, successivamente si è recato nella tomba della moglie ove ha risposto l’arma utilizzata, contenuta all’interno di una busta di plastica trasparente e infine si è consegnato alle forze dell’ordine. Il Professor Falco, che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Italo ha dichiarato: “Oggi possiamo dire che sono stati tre i proiettili che hanno colpito il giovane, di cui uno cranico e due addominali, con la morte arrivata per un gravissimo trauma cranio-encefalico oltre che addominale. Una morte rapidissima e su questo non ci sono dubbi. Da quello che ho potuto vedere – ha spiegato il professor Falco – non si evidenziano segni di colpi sparati a bruciapelo e il segno della canna sulla cute e dunque si può escludere una distanza ravvicinata. Il corpo del giovane è stato attinto da tre colpi”. In merito alla vicenda si è espresso anche il Ministro della Giustizia Orlando “un atto inaccettabile che è stato scaricato sulla giurisdizione. In un tribunale che, peraltro, ha tempi migliori della media europea. Non deve accadere”. Giancarlo Vitiello, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Vasto ha dichiarato in merito all’accaduto “E' un fatto di cronaca che scuote le coscienze e fa riflettere su ciò che è accaduto. Un epilogo tragico che sconvolge tutta la città”. Di Lello si trova adesso rinchiuso nel Carcere di Torre Sinello, a Vasto e il suo legale ha riferito che il suo assistito “E' molto provato e sta vivendo un momento, che è facile comprendere, difficile sotto il profilo psicologico e umano. E' molto provato, molto confuso. Non ha ancora chiari i termini della vicenda e non ancora realizzato ciò che ha fatto e cosa sia successo". Pochi giorni si sono svolti i funerali di Italo D’Elisa e il parroco, durante l’omelia, ha detto ai presenti “Si fermi questa ondata di odio. Basta con questa violenza. Due vite completamente spezzate. Ha perso la città. Noi abbiamo perso” aggiungendo che “Queste morti riportino nella nostra comunità un po' di serenità. Basta con i social media. Dobbiamo tornare a parlare tra di noi. Senza conoscere abbiamo condannato”. Fabio Di Lello si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia e i suoi legali hanno riferito che “Non era nelle condizioni e nella serenità necessari per parlare”. La Procura ha formulato a suo carico il reato di omicidio volontario premeditato. Una vicenda che fa discutere molto per una giustizia sommaria  che ha creato innumerevoli dibattiti all’intero dei salotti televisivi della nazione. Noi de L’Osservatore D’Italia, in merito a questa delicata vicenda, abbiamo chiesto il parere di tre massimo esperti: La Dott.ssa Mary Petrillo, la Dott.ssa Putignano e l’Avvocato e Criminologo Giovanni Cicchitelli.
 
La Dott.ssa Mary Petrillo, Psicologa, Criminologa, Coordinatrice Crime Analysts Team, Vice Presidente Ass. Con Te Donna Lazio ci ha riferito: “Una vicenda come questa di Vasto presenta certamente degli aspetti che toccano nel profondo l'animo di chi vive in prima persona una tragedia di questo tipo. Questa persona ha sicuramente provato dentro di se un dolore sconvolgente che in ambito psicologico è tradotto con la non elaborazione del lutto. Il dolore causato dalla perdita della moglie, in circostanze tragiche, ha probabilmente compromesso in questo uomo la capacità di comprendere come vivere questa scomparsa, la scomparsa di una persona amata che ha probabilmente generato in lui un odio profondo verso la vita e verso colui che ha causato tale perdita. Perdere la amata moglie avrà sicuramente provocato in questo signore un terribile shock, infatti, avrà visto il mondo che lo circonda cambiato, come egli stesso si sarà sentito diverso e molto probabilmente se avesse avuto un sostegno per elaborare la perdita, per sfogare la sua rabbia e tristezza forse la sofferenza e la angoscia che lo ha spinto ad un gesto inconsulto non avrebbero preso il sopravvento. Certamente l'uomo sarà sottoposto a valutazione psichiatrica e questi aspetti emergeranno e per i dati che attualmente si hanno a disposizione, mediante TV e giornali, direi che è possibile comprendere che ad una sofferenza estrema è corrisposto un comportamento estremo che ha intaccato la personalità di questo uomo dilaniato da emozioni inespresse che, appunto, lo hanno spinto a compiere un gesto che poteva essere evitato, se fosse stato aiutato professionalmente, cosa che deve, a mio parere, fare soprattutto ora per proteggere anche se stesso cercando di affrontare la situazione.”
 
La Dott.ssa Rossana Putignano, sicologa Clinica – Psicoterapeuta Psicoanalitica -Responsabile della Divisione Sud e della Divisione di Diagnosi Psicodiagnostica e Neuropsicologia Forense del CRIME ANALYSTS TEAM ci ha riferito: “La sofferenza estrema, di cui parla la collega Mary Petrillo, è un dato che non possiamo ignorare. Da psicologa-psicoterapeuta sento di affermare che per dolore si può perdere il controllo di sé fino all’esplosione di un’ aggressività eterodiretta. Possiamo attribuire tutte le attenuanti morali verso quest’uomo che ha perso la moglie ma ciò non toglie che non tutti gli uomini, nella stessa situazione, siano in grado di ammazzare un uomo. In condizioni di trauma importante, i tratti di personalità si possono accentuare al punto da perdere ogni confine ed esame di realtà, tuttavia, non è responsabilità dell’uomo in genere possedere un certo tipo di personalità. Infatti, si nasce con un temperamento di base e i nostri genitori e le istituzioni scolastiche a seguire, ne completano la formazione. In ordine a questo ragionamento, la comunità dovrebbe aiutare chi non è in grado di sopportare un dolore così grande. Non è colpa di nessuno se qualcuno è più fragile dell’altro, mentre è responsabilità della comunità essere attenta a questi drammi. Occorre coltivare quel “senso di comunità” che ormai stiamo perdendo in una società liquida, senza confini di sorta, in cui è facile perdere “le staffe”. Vivere il lutto, con tutte le sue manifestazioni cognitive e somatiche simili alla depressione, significa poter permettersi di stare in questa condizione; ad esempio, un giovane genitore con dei figli molto piccoli potrebbe procrastinare la propria elaborazione del lutto e prendere contatto con le proprie emozioni molto più in la nel tempo. Non tutti riescono ad elaborarsi un lutto importante da soli e non tutti posseggono quei fattori protettivi che permettono di sopravvivere alla tragedia. Ma che cos’è il lutto? Facciamo un distinguo tra lutto e depressione. Il lutto è quella condizione di profondo scoramento, molto simile alla depressione, dovuto alla perdita dell’oggetto d’amore. I primi oggetti d’amore sono i nostri genitori; a seguire il fidanzatino/a e la propria moglie o marito. Perdere il proprio oggetto d’amore sul quale riversare la nostra tenerezza e anche aggressività attraverso una sessualità matura, implica devastazione e perdita del canale attraverso cui convogliare tutta la libido – intesa come energia positiva in senso strettamente psicoanalitico; inoltre, perdere l’oggetto d’amore vuol dire anche non poter mettere più in atto le dinamiche infantili di attaccamento avute con i genitori.  A mio avviso, perdere un partner improvvisamente, equivale un po’ a perdere di colpo i propri genitori. La depressione, per contro, è una patologia caratterizzata da sintomi cognitivi (pessimismo, ideazione suicidaria, senso di inutilità, bassa autostima) e sintomi somatici (labilità al pianto, stanchezza, iperfagia,  insonnia).La depressione può essere di due tipi: endogena o reattiva. La prima ha insorgenza brusca e immediata e spesso ha origini nella familiarità per patologie psichiatriche; la seconda, ha un’insorgenza lenta e graduale e consiste in una “reazione” a un evento; in sostanza la seconda, giunge come difesa a un trauma. Infatti, oggi psicoanalisi vede la depressione più come un meccanismo di difesa in cui la persona necessita di raccoglimento e di difendersi dal mondo, motivo per cui,  noi psicologi accettiamo la depressione dei pazienti e facciamo in modo che essi stessi l’accettino.  Nel caso di Vasto, non è dato sapere se l’uomo abbia sovrapposto il lutto a una depressione che lo ha portato a dirigere la propria aggressività – ognuno di noi la possiede-  verso colui che ha strappato alla vita la propria moglie, in un sinistro stradale le cui cause sono ancora in fase di accertamento”.
 
Giovanni Cicchitelli, Avvocato e Criminologo, ci ha riferito: “Scriveva Leonardo Sciascia: “… l’aggravante di premeditazione cade sull’imputato che ha avuto il tempo di riflettere sulla decisione di ammazzare il proprio simile. Il tempo, cioè, a che la passione si raffreddi al punto da consigliare la desistenza dal proposito omicida. E non raffreddandosi la passione (processo di raffreddamento cui peraltro non si può assegnare un tempo eguale per tutti), ne viene che fredda, premeditata, è stata la decisione di uccidere…”.
Un’ANSA di ieri ci ha informato che il gip Caterina Salusti ha convalidato l'arresto di Fabio Di Lello, rinchiuso nel carcere di Vasto con l'accusa di omicidio volontario premeditato per l'uccisione del 21enne Italo D'Elisa. Ieri mattina l'interrogatorio di garanzia, con Di Lello che si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Fermo restando che siamo solo nelle fasi iniziali di un’indagine che si prospetta lunga e difficile, mi limito ad alcune riflessioni.
Anzitutto, trovo deplorevole l’atteggiamento del Procuratore Giampiero Di Florio che ha inopportunamente sentito il “dovere” di intervenire in diretta alla trasmissione “L’Arena” di Giletti, perché il procedimento/processo penale a celebrazione mediatica è una delle aberrazioni più sgradevoli della prassi giudiziaria degli ultimi anni, al punto che proprio il padre dell’ucciso, durante l’intervista, ha chiesto di pregare e lasciare tranquille le famiglie devastate da questo dramma.
Primo aspetto: stanno emergendo dettagli che, se verificati, incideranno sulla decodifica di questo delitto, cioè un atto di disposizione patrimoniale in favore dei genitori da parte del Di Lello di qualche mese fa e la circostanza che il Di Lello stesso sia stato avvisato da qualcuno della presenza al bar del giovane Italo D’Elisa e ivi si sia appositamente recato per incontrarlo, tutti elementi che potrebbero escludere si tratti di un delitto d’impeto, come invece sta sostenendo la famiglia dello sparatore e i suoi legali. La questione della pistola in auto: Fabio Di Lello era titolare del solo porto d'armi a uso sportivo, che prevede il trasporto dell'arma dalla propria residenza al poligono di tiro, e non il trasporto, la detenzione e l'uso dell'arma fuori da i prefati contesti; peraltro, l’arma deve sempre essere trasportata in condizioni da non poter essere comunque utilizzata, mediante tutta una serie di accorgimenti che ogni titolare di porto d’armi, me compreso, conosce benissimo. Infine, per la giurisprudenza della Suprema Corte, “in tema di omicidio non sussiste in linea di principio incompatibilità tra aggravante della premeditazione e accertamento del vizio parziale di mente, trattandosi di concetti che operano su piani diversi; l'incompatibilità può in concreto sussistere solo nell'ipotesi in cui la premeditazione è originata da cause che si identificano con l'essenza dell'infermità che affligge l'imputato” (Cassazione penale, sez. I, 13/10/1998,  n. 1484); più di recente, ma secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale della Cassazione, è stato ribadito che “la premeditazione può risultare incompatibile con il vizio di mente (nella specie, parziale) nella sola ipotesi in cui consista in una manifestazione dell'infermità psichica da cui è affetto l'imputato, nel senso che il proposito criminoso coincida con un'idea fissa ossessiva facente parte del quadro sintomatologico di quella determinata infermità” (Cassazione penale, sez. I, 04/02/2009,  n. 9015). Essendovi quindi una teorica compatibilità tra premeditazione e vizio parziale di mente, sarà necessario, oltre ad approfondite indagini, l’intervento di consulenti e/o periti di comprovata esperienza, della caratura del mio Maestro Prof. Vincenzo Mastronardi, Psichiatra e Psicopatologo Forense, che ha affrontato molti casi di questo tipo.”


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Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

1 maggio, festa dei lavoratori e del lavoro: a Roma tanti gli artisti per il consueto “concertone”

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Festa dei lavoratori o festa del lavoro? Entrambi i termini sono utilizzati in Italia per riferirsi alla giornata del 1° maggio.

“Festa dei lavoratori” mette in risalto il ruolo e l’importanza dei lavoratori, mentre “Festa del lavoro” sottolinea l’azione e l’impegno nel mondo del lavoro stesso. In sostanza, entrambi gli approcci celebrano il contributo dei lavoratori alla società e all’economia. Le manifestazioni in Italia durante questa giornata spesso includono cortei, dibattiti, e incontri per discutere delle condizioni dei lavoratori e delle questioni legate al lavoro.

Cortei, musica, confronti e dibattiti in tantissime città italiane

Da nord e sud Italia anche nel 2024 il Primo Maggio sarà celebrato in tantissime piazze. Per celebrare la Festa dei Lavoratori, dedicata quest’anno all’Europa, i principali sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil, hanno scelto Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, per la tradizionale manifestazione nazionale, che si terrà a partire dalle 10,00 in piazza della Repubblica. Mentre Confsal per la “sua” Festa del Lavoro ha invece scelto Napoli, dove dalle 10, in Piazza del Plebiscito, è in programma l’incontro “1° Maggio 2024: + Dignità al Lavoro, + Salute e Sicurezza, + Equità retributiva, + Sviluppo e Occupazione”.

Tantissime manifestazioni sono in programma in tutta Italia, una su tutte il concertone del 1 Maggio a Roma

Il concerto del Primo Maggio di Roma, promosso come sempre da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo.

“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei Lavoratori 2024. Così i tre sindacati confederali dedicano la giornata del Primo Maggio 2024 al ruolo strategico dell’Europa quale costruttrice di pace, lavoro e giustizia sociale, in un momento storico attraversato da molte crisi, ambientali, sociali, fino alle troppe guerre ancora in corso. La manifestazione nazionale si terrà nella città di Monfalcone, in diretta su Rai3 dalle 12.10 alle 12.55, e prevederà gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati e si concluderà con il comizio dei tre Segretari Generali PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini.

Il concerto del Primo Maggio a Roma avrà inizio alle ore 13.15 con un opening condotto da BigMama (in esclusiva per Rai Play), per entrare poi nel vivo, presentato dall’inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta, a partire dalle ore 15.15 in diretta su Rai 3 e fino alle ore 00.15 (con una pausa dalle ore 19.00 alle ore 20.00 per le edizioni dei telegiornali), oltre che in diretta su Rai Radio2, su RaiPlay e Rai Italia.

Con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura e oltre dieci ore di musica dal vivo e parole, l’edizione 2024 del concertone si terrà per la prima volta al Circo Massimo di Roma e sarà, come sempre, ad ingresso libero.

La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Primo Maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.

Questi sono gli artisti al momento confermati nella lineup di un evento che prova ogni anno ad intercettare e raccontare linguaggi e istanze del panorama musicale attuale italiano: Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, BigMama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D’Amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipal, La Rappresentante di lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelù, Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp.

Opening (ore 13.15): Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis.

Come ogni anno si esibiranno sul palco del Concerto del Primo Maggio anche i 3 artisti vincitori del Contest 1MNEXT: Atarde (Ancona), Giglio (Torino) e Moonari (Roma). Uno dei 3 sarà scelto dalla Direzione Artistica dell’evento e premiato durante la diretta Tv quale vincitore assoluto di 1MNEXT 2024.

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com



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