Connect with us

Cronaca

Pubblicato l’avviso pubblico “Estate Romana 2023-2024”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

La scadenza per presentare le domande di partecipazione è fissata per le ore 12.00 del 5 aprile 2023
 
È stato pubblicato dal Comune di Roma il bando “Estate Romana 2023-2024”; l’avviso è biennale, con un finanziamento complessivo di 4 milioni di euro, 2 milioni di euro per ogni annualità. È pensato per selezionare proposte culturali (spettacoli dal vivo o altri eventi di natura culturale come, ad esempio, teatro, danza, musica, proiezioni cinematografiche, performance, azioni artistiche, workshop, incontri ecc.) in grado di attirare un pubblico il più ampio possibile e che abbiano carattere diffuso, coinvolgendo i territori di tutti i Municipi di Roma. è richiesta una particolare attenzione alle tematiche ambientali per quanto riguarda gli allestimenti e l’organizzazione, e gli eventi dovranno garantire l’accessibilità a tutti.  Dovranno essere a zero plastica tutte le manifestazioni in cui è prevista la somministrazione di alimenti e bevande, ossia questa dovrà avvenire senza uso della plastica ma con materiali riusabili, riciclabili o compostabili.
 
Quest’anno l’Estate Romana inizierà il 15 giugno e finirà il 15 ottobre. La grande tradizione dell’Estate Romana costituisce una calamita ormai consolidata anche del turismo culturale nella capitale. L’Avviso Pubblico è articolato in tre distinte sezioni, differenziate a seconda della tipologia di luoghi e di eventi:
 
1.   la prima, cui sono destinati 1.500.000 euro, è finalizzata alla selezione di attività culturali (di spettacolo dal vivo o altri eventi di natura culturale, come, ad esempio, teatro, danza, musica, esecuzioni, azioni artistiche, seminari, incontri ecc.) da realizzare in luoghi pubblici o privati della città. I progetti potranno essere finanziati fino a un massimo del 90% della spesa prevista dai proponenti, per un importo non superiore a 38.000 euro. Ogni proposta progettuale potrà prevedere attività accessorie di natura commerciale che occupino fino al 20% della superficie complessiva dell’area in cui si svolgeranno gli eventi. Sono previsti, inoltre, vantaggi economici di altro tipo come, ad esempio: la pubblicizzazione attraverso campagne di comunicazione e informazione multicanale realizzate dall’Amministrazione Comunale, l’accesso a condizioni agevolate alle concessioni di occupazione di suolo pubblico per la parte non commerciale o l’abbattimento dell’importo della polizza assicurativa obbligatoria per il verde.
 
2.   la seconda sezione è destinata alla selezione di attività culturali dello stesso tipo delle precedenti, da realizzare però in luoghi pubblici considerati ad alta attrattività e specificamente individuati dall’amministrazione capitolina (la lista è nel bando); tra questi, a titolo di esempio, vi sono: Villa Ada, Villa Celimontana e i giardini di Castel Sant’Angelo. Per questi eventi non è previsto alcun contributo da parte dell’amministrazione capitolina (solo i vantaggi economici di altro tipo), l’accesso agli eventi potrà essere a pagamento e le attività accessorie di natura commerciale eventualmente previste potranno occupare fino al 40% della superficie complessiva dell’area in cui si svolgeranno gli eventi.
 
3.   Sezione 3: Arene cinematografiche gratuite. Questa sezione – cui sono destinati 500.000 euro – è riservata a coloro che vorranno organizzare proiezioni di film ad accesso libero in aree pubbliche o private, dando priorità alle zone periferiche della città. Questa sezione è pensata per promuovere la cultura del cinema di un pubblico più vasto possibile e incentivare la fruizione degli spazi pubblici in aree non centrali della città. I progetti potranno essere finanziati fino a un massimo del 90% della spesa prevista dai proponenti, per un importo non superiore a 25.000 euro. Anche per questa sezione, come per la prima, le proposte progettuali potranno prevedere attività accessorie di natura commerciale che occupino fino al 20% della superficie complessiva dell’area in cui si svolgeranno gli eventi. Anche in questo caso sono previsti i vantaggi economici di altro tipo.
 
Per le sezioni 1 e 3 i progetti proposti potranno prevedere lo svolgimento in più luoghi della città anche se potrà esserne indicato uno prevalente; l’intento è quello di arrivare a una programmazione diffusa nei territori di tutti i Municipi cittadini. “Per questo nuovo bando per l’Estate Romana abbiamo voluto aumentare la dotazione finanziaria che, da una media annuale di circa 1,7 milioni di euro negli ultimi anni, è passata a 2 milioni l’anno con questo nuovo avviso; è il segno dall’attenzione della nostra amministrazione per questa importante e ricchissima stagione culturale e per il mondo degli operatori culturali della città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor – La scelta di pubblicare un avviso biennale permette, da una parte, di dare agli operatori che vinceranno il giusto respiro, facendo sì che possano pianificare la loro attività nel tempo, e consente nel contempo all’amministrazione di verificare in tempi abbastanza ravvicinati la bontà delle scelte fatte ed eventualmente modificarle nel biennio successivo. Continua poi il nostro impegno, come ad esempio per quanto riguarda la scelta di promuovere sedi delle arene cinematografiche fuori dal centro cittadino, per valorizzare tutte le aree della nostra città, anche quelle più periferiche, valorizzando la vita e la specificità di tutti i quartieri e le zone di Roma”, ha concluso Gotor.
 
L’avviso “Estate Romana 2023-2024” è pubblicato sull’Albo Pretorio online di Roma Capitale e sul sito www.comune.roma.it, nella sezione “Attualità” – “Tutti bandi, avvisi concorsi” – Struttura “Dipartimento Attività Culturali” (www.comune.roma.it/web/it/bando-concorso.page?contentId=BEC1026044).
 
 
 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Da Bracciano ad Anguillara fino a Morlupo: strade pericolose e buche killer. Si corre ai ripari solo con i limiti di velocità

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Calzante l’analisi del consigliere comunale di Anguillara (Sinistra in Comune) Enrico Stronati

Buche come crateri che con la pioggia hanno l’effetto di tanto laghetti artificiali. La provincia a Nord di Roma è piena tanto che la Città Metropolitana ha dovuto prendere dei provvedimenti riducendo drasticamente i limiti di velocità. La decisione ha scatenato un fiume di condivisibili polemiche da parte dei residenti dell’area che giustamente vorrebbero si tappassero le buche anziché limitare la velocità delle auto in strade ad alto scorrimento.

Di fatto Città Metropolitana è stata chiara: «Verificato – si legge nell’ordinanza – che allo stato attuale non sono disponibili le risorse economiche necessarie per gli interventi di manutenzione necessari per la messa in sicurezza delle strade in oggetto; Considerato che le condizioni attuali delle strade pregiudicano l’incolumità per tutte le categorie di utenti anche nell’ipotesi del pieno rispetto della velocità massima consentita ed imposta di 70 chilometri orari e 90 chilometri. Preso atto della gravità della situazione».

L’ordinanza è dettagliata e riguarda più strade oltre le principali già dette. Infatti l’atto con effetto immediato, del limite massimo di velocità in 30 chilometri orari, riguarda tutte le categorie di utenti in transito lungo la strada provinciale 4/a “Settevene Palo II” dal chilometro 0+500 aI chilometro 14+300 e dal chilometro 16+500 al chilometro 17+746 (fine tratto); la strada provinciale 15/b “Palidoro Crocicchie” dal chilometro 0+000 al chilometro 14+000; la strada provinciale 41c “Statua” dal chilometro 0+000 aI chilometro 3+660 e dal chilometro 5+400 al chilometro 11+233 (fine tratto); la strada provinciale 493 “Braccianese” dal chilometro 0+000 al chilometro 9+320, dal chilometro 10+200 al chilometro 20+000, dal km 20+675 al chilometro 21+400 e dal chilometro 26+060 al chilometro 33+330 (fine competenza).

Anguillara una cittadina in crescita demografica accelerata dagli anni ’70, oggi sembra un bel quadro con una cornice malandata.

In largo dello Zodiaco le buche sono più grandi e visibili dello stesso battistrada. Che siano spazi privati o comunali, le buche si fanno sentire soprattutto sui pneumatici degli automobilisti e nelle scivolate dei ciclisti.

Calzante l’analisi del consigliere comunale di Sinistra in Comune Enrico Stronati: «La situazione di molte delle nostre strade è indecente, sono tanti anni – ormai – che non esiste un vero programma di manutenzione della viabilità e delle cunette che sono ormai piene di rifiuti e detriti che impediscono all’acqua di defluire aumentando l’usura e il danneggiamento del manto stradale. Le amministrazioni precedenti si sono trovate ad affrontare il baratro del default finanziario e i finanziamenti erano ridotti al lumicino. Il Covid ha portato nelle casse comunali svariati milioni di euro. Esiste un elenco di decine di opere finanziate con i fondi del PNRR. Non c’é, quindi, bisogno di impegnare i fondi del bilancio comunale per soddisfare il desiderio della politica vecchio stampo di voler dimostrare di “fare”. Peraltro è stata illusa la popolazione al momento della cessione del servizio idrico ad Acea (a spese del cittadino) affermando di utilizzare la squadra degli operai comunali, liberati dall’impegno delle manutenzioni idriche, per sistemare le strade. Come se i nostri operai disponessero dei macchinari necessari per una simile missione. Non è stata neanche sfruttata la fortunata coincidenza con i lavori per la posa delle condotte del metano e della fibra per rifare le strade oggetto dei lavori e pulire le cunette. Solo a Ponton dell’Elce, grazie alla posa delle condotte del metano in programma sin dal 2011 (non certo opera del comune) si ha una situazione decente. Sulle strade fatte a metà da Unidata spesso capita di incrociare automobilisti contro mano per sfruttare la carreggiata sistemata. La memoria collettiva spesso dimentica gli accadimenti, ma è importante ricordare che l’ultima manifestazione pubblica organizzata per protestare contro il degrado dilagante delle strade, una costante nel tempo che abbraccia le ultime 3 o 4 consiliature, fu organizzata proprio da un gruppo di persone vicinissime all’attuale amministrazione. Evidentemente costoro, oggi, si spostano per la città via aria».

Il sindaco Angelo Pizzigallo sa che quello delle buche è un problema da risolvere: «La strada dietro largo dello zodiaco è privata. comunque, noi interverremo a breve su Poggio dei pini, l’altra metà di via dei Vignali, via della Mainella, via Grazioli, via comunale di San Francesco ed altre strade.

Le strade colabrodo con buche enormi come crateri oppure piccole e profonde e la viabilità priva di sicurezza con scarsa illuminazione e segnaletica ci sono anche a Castelnuovo di Porto, Rignano, Morlupo e Monterotondo. 

A Castelnuovo è pietoso lo stato in cui versa la via che porta in autostrada. Anche la via prima della rotonda dell’autostrada è completamente distrutta e come se non bastasse le l’autovelox fa crescere la rabbia degli automobilisti: «I pneumatici si rompono un mese sì e l’altro pure – dice un pendolare – i limiti di velocità non servono da soli. C’è bisogno di rifare completamente l’asfalto». A Rignano via delle Grotte è trapuntata di crateri. A Morlupo sono diverse le strade dissestate e le segnalazioni sui social:«In via Antonio Gramsci chiamo tutti i giorni – ha detto una cittadina – ma non si vede nessuno. Fino a che qualcuno non si fa male, specialmente quando piove».

Continua a leggere

Cronaca

Il Capo della Polizia Giannini avvia il suo corso sull’antiterrorismo all’Università degli Studi della Tuscia

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Nell’aula magna della sede di Santa Maria in Gradi, oltre duecento studentesse e studenti hanno assistito alla lezione del Prefetto Lamberto Giannini, Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e docente dell’Università degli Studi della Tuscia.
Il Capo della Polizia ha tenuto una lezione dal titolo “Evoluzione della minaccia terroristica: strumenti di prevenzione e contrasto. “Siamo molto onorati di poter annoverare tra i nostri docenti il Prefetto Giannini che, nonostante i gravosi impegni istituzionali, continua a incoraggiare le nuove generazioni a occuparsi di un tema delicato che merita un approccio scientifico” ha dichiarato il Rettore Stefano Ubertini, secondo il quale “l’Ateneo ha costruito una grande capacità di unire riflessione teorica ed esperienze professionali che permettono ai nostri giovani di comprendere meglio come muoversi in un mondo sempre più interessato da cambiamenti veloci e radicali”.
La lezione di venerdì è stata l’avvio del corso di Diritto dell’antiterrorismo e dell’antimafia che Lamberto Giannini tiene per la laurea magistrale del corso “Scienze della politica, della sicurezza internazionale e della comunicazione pubblica” insieme al Vice Prefetto Andrea Nino Caputo. Percorrendo molte vicende del terrorismo italiano e internazionale, la lezione ha messo a fuoco il legame tra la complessità dei rischi e la necessità di trovare strumenti di azione sempre inseriti nel solco del diritto costituzionale. “È fondamentale per coloro che lottano contro il terrorismo avere una profonda conoscenza dei fenomeni, della loro evoluzione e delle modalità con cui si manifestano. Solo così riusciamo ad adottare misure efficaci per contrastarli.
La lotta contro il terrorismo non può e non deve essere limitata alle operazioni di polizia, ma richiede una cultura che fornisca gli strumenti adeguati a prevenire gli attacchi” ha sottolineato il Prefetto Giannini a conclusione della sua lezione. Sul tema della sicurezza, l’Ateneo viterbese ha molto investito in questi anni con un indirizzo dedicato sia nella laurea triennale in Scienze politiche che in quella magistrale e con un nuovo Dottorato di ricerca. Di recente, inoltre, è nato anche il Laboratorio di criminologia e criminalistica che permette a studentesse e studenti di svolgere esercitazioni in materia di balistica e ricostruzione della scena del crimine.



Continua a leggere

Cronaca

Civitavecchia, escalation di furti nei negozi: arresti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

CIVITAVECCHIA (RM) – Prosegue l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia volta a contrastare i reati predatori. Nell’ambito di un più ampio piano strategico di controllo del territorio su tutta la provincia, disposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, sono stati intensificati i controlli nella fascia costiera.In particolare i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Civitavecchia hanno arrestato due persone, un 55enne ed un 41enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sopresi in flagranza di reato, mentre tentavano di asportare da un esercizio commerciale denaro e altri oggetti. I fatti sono accaduti nella notte tra martedì e mercoledì scorso, in pieno centro a Ladispoli, ove veniva segnalata la presenza dei due individui che, mediante effrazione della saracinesca, erano entrati all’interno di un chiosco. L’immediato intervento dei militari ha permesso di fermare i due soggetti, che nel tentativo di sottrarsi all’identificazione, hanno ingaggiato una violenta colluttazione con i militari, che sono riusciti comunque ad avere la meglio arrestandoli. L’attività d’indagine condotta dai militari ha poi permesso di accertare che i due avevano, nella stessa giornata, effettuato altri tre furti sempre nel comune di Ladispoli. La refurtiva è stata recuperata dai militari e restituita ai commerciati, vittime dei furti.Gli arresti sono stati convalidati, presso il Tribunale di Civitavecchia, che ha poi disposto il trasferimento del 41enne presso il carcere di Civitavecchia mentre per il 55enne l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

SEGUI SU Twitter

I più letti