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Economia e Finanza

RIDUZIONE DEL FONDO SANITARIO 2015: ECCO L’ACCORDO STATO-REGIONI

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Tempo di lettura 3 minuti L’accordo sulla riduzione del fondo sanitario 2015 non viene firmato da Veneto, Liguria e Lombardia

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di Cinzia Marchegiani

Dopo mesi di intense trattative il 2 luglio 2015 è stato siglato l’accordo sulla riduzione del fondo sanitario 2015, pari a 2,35 miliardi al termine della conferenza Stato-Regioni tenutasi al Ministero per gli Affari Regionali, che aveva al primo punto proprio il nodo sulle risorse per la sanità. la ministra Beatrice Lorenzin, si ritiene soddisfatta e spiega: “l'intesa consentirà di compensare il mancato incremento sul Fondo senza stravolgere l'impianto del Patto per la Salute". Il via libera delle Regioni era stato annunciato nelle prime ore della gionata dal presidente della Conferenza e governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. 

Su cosa si risparmierà. Alla riduzione di 2,35 miliardi contribuiranno, tra l'altro, il taglio del 5% sui contratti per beni e servizi e per le forniture dei dispositivi medici, dell'1% della spesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali rispetto al consuntivo 2014, la rinegoziazione dei prezzi di alcuni farmaci e altri risparmi con il recupero dell'appropriatezza delle prestazioni. Un altro ambito di risparmio è previsto con l'applicazione degli standard ospedalieri, sanciti in un'intesa il 5 agosto 2014, con l'obiettivo di azzerare i ricoveri a carico del Ssn nelle strutture con meno di 40 posti letti accreditati per acuti (con deroghe per le monospecialistiche.

No del Veneto, Lomardia e Liguria. All’accordo inamovibile è stata la posizione del Veneto, che ha detto 'no' al riparto, come ha tenuto a sottolineare al termine della Stato-Regioni l'assessore riconfermato alla Sanità, Luca Coletto. Non hanno presenziato al voto, ha poi fatto sapere il coordinatore degli assessori alle finanze della Conferenza delle Regioni Massimo Garavaglia, neanche la Lombardia e il Veneto. Se la ministra Lorenzin afferma che l'impianto dell'intesa "è importante perché non consentirà uno stravolgimento delle leve, che andranno ad operare, a differenza del passato, quando si attuavano tagli lineari", Luca Zaia sottolinea la forza del proprio dissenso a questi tagli: Con il nostro irremovibile 'no' siamo stati coerenti, come lo siamo da mesi, a fronte di dissennate politiche della salute, con tagli lineari che penalizzano i virtuosi e premiano gli spreconi, con riduzioni delle prestazioni che ci avvicinano alla Grecia e al Portogallo dove, a differenza del Veneto, l’attesa di vita è sensibilmente più bassa, e dove – sempre a differenza del Veneto – i più ricchi sono anche i più sani”. Così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta il “no” del Veneto all’intesa nazionale sui tagli da effettuare ai fondi per la sanità. “Il fronte del no insieme a Lombardia e Liguria – aggiunge Zaia – è stato compatto e senza crepe. Sappia il Governo che non ci faremo intimidire e che non si provi ad attaccare un fronte del nord che saprà sempre reagire con forza”.
Ma il Ministro spiega che l'intesa raggiunta nella Stato-Regioni consentirà, "di implementare i vari tavoli di lavoro aperti, compreso quello sulla spesa farmaceutica, sul quale ci sono meccanismi che possiamo rivedere e aggiornare, dopo tanti anni, al fine di rendere più fluido ed efficiente il sistema". Tra le proposte emendative delle Regioni, ha ricordato ancora Lorenzin, "ne è stata accolta una che prevede di rivedere l'aggiornamento del Patto e su questo verrà attivato un tavolo di verifica e monitoraggio, e tutto ciò – ha sottolineato – per me va benissimo".

Per quanto riguarda infine il Fondo Innovativi la Lorenzin afferma che è stato rinviato a settembre la definizione del tetto di spesa territoriale per verificare se si può riassorbire in qualche modo. Nell'ambito dell'intesa è stato anche avviato un tavolo di lavoro, che opererà presso il Ministero della Salute "senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica", composto dai rappresentanti dei dicasteri della Salute e dell'Economia, delle Regioni e dell'Aifa per mettere a punto, entro il 30 settembre prossimo una proposta di revisione – che dovrà essere approvata entro il 10 ottobre – delle norme sulla spesa farmaceutica, incluse quelle relative al meccanismo pay-back, "nel rispetto degli equilibri programmati per il settore sanitario".

Un accordo indigesto. Ma l’accordo appena siglato sulla riduzione del fondo sanitario 2015, pari a 2,35 miliardi nasconde una manovra alquanto ostica da digerire, tanto che Sergio Chiamparino, al termine della Conferenza delle Regioni ha auspicato che "l'ammontare dei fondi per il 2016 possa essere pari a 113 miliardi. Bisogna ricordare che quest'anno ci sono stati 2 miliardi di cosiddetto 'non aumento' e quasi 70 milioni di tagli veri sui farmaci innovativi. Ma il punto politicamente più sensibile è che quest'anno è stato accettato un sacrificio sulla sanità ma, voglio ricordarlo, a condizione che nel 2016 ci sia un impegno per portare le risorse da 109 a 113 miliardi, secondo quanto previsto nel piano pluriennale".

La Lorenzin ironicamente ringrazia l’uscita del rappresentante del Veneto. Tra le Regioni l'unico 'no' è venuto dal Veneto: l'assessore alla Sanità Luca Coletto ha spiegato al termine della Stato-Regioni "di aver espresso un voto contrario sia in Conferenza delle Regioni sia in Conferenza Salute". Su questo punto ha chiarito poi la Lorenzin, spiegando che "il rappresentante del Veneto è uscito, permettendoci così di chiudere l'intesa, quindi lo ringrazio". Ma Garavaglia del Cinsedo ricorda che erano assenti assenti al momento dell'intesa in Stato-Regioni anche i rappresentanti della Lombardia e della Liguria.

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Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Economia e Finanza

Taglio di 500 miliardi di Spesa Pubblica, Maria Grazia Cucinotta: “Basta elemosinare per il diritto alla salute”

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Il Comitato Promotore della Legge d’iniziativa Popolare per il Taglio di 500 miliardi della Spesa Pubblica STIAMO UNITI “capitanato” dal presidente, l’avvocato Evandro Senatra, è al gran completo.

Due donne sono i veri motori dell’iniziativa nata dalla “intuizione geniale” dell’onorevole Roberto Mezzaroma: Maria di Prato e Maria Grazia Cucinotta.
Due donne che fanno comprendere come questa sia l’ultima possibilità per il nostro Paese di rimettere non solo i “conti in ordine” ma per porre basi solide per il nostro rilancio sociale, economico e politico.
Ed in più ci sono: Civita di Russo, Evelina Amadei, Giuseppe Scarano, Gianluca di Ascenzo, Antonio Tanza, Massimo Zignani, Paolo Sabbioni, Pier Giorgio Poretti, Antonio Gambino, Michele Navaglio, gli altri componenti il Comitato Promotore.


Non ci sono bandiere di partito, ci sono donne ed uomini, professionisti, imprenditori che hanno le idee ben chiare sui mali endemici della nostra Repubblica.

“Vede – dice Roberto Mezzaroma che risponde alla nostra domanda su come gli è arrivata questa intuizione – ci sono arrivato avendo alla spalle la mia esperienza di imprenditore e di padre di famiglia. Questo che oggi noi proponiamo è solo un 10% di quello che il nostro Paese potrebbe risparmiare avendo la volontà di farlo

Quindi mi vuole dire che questa è la punta di un iceberg?

Certamente. Ridurre i ritardi dei lavori, qualificare l’offerta lavorativa, una accoglienza che metta in risalto le qualifiche e la professionalità sono altre componenti.
Se ci aggiungiamo una rivalutazione di tutto quel patrimonio immobiliare nelle mani di Stato, Regioni, Comuni etc, glielo dico da architetto, avremmo ulteriori risparmi e ricchezza.

Prima parlavamo di mancanza di sinergie. Rivestono un peso importante nella società odierna?

Concordo con Lei. Se considera che la formazione non essendo ancora del tutto parte fondamentale del lavoro porta, purtroppo, ad un deprezzamento del valore che questo può generare.
Maestranze poco adeguate e poco formate sono un realtà che può e deve essere incrementata e migliorata.

L’Europa come può esserci di aiuto visto i suoi trascorsi al Parlamento di Bruxelles?

Mi spiace dovere constatare che quella unità di azione politica europea viene sempre più meno.
Le diversità Europee che posso essere valore aggiunto diventano ostacolo.
Le faccio un esempio: la politica estera e di difesa: oggi non vi è una unità di intenti.

nella foto l’onorevole Roberto Mezzaroma e Maria Grazia Cucinotta

Maria di Prato, già promotrice del Referendum contro il Finanziamento Pubblico ai partiti, è il “motore” di questo Comitato.
Dottoressa di Prato ma come ci si arriva a 50.000 firme in due mesi?

Ci si arriva ricordando agli italiani i troppi sprechi.
Ci si arriva facendo non solo capire ma facendo toccare con mano che quella che Lei chiamava “intuizione” è qualcosa di concreto: sanare l’Italia

Maria Grazia Cucinotta sempre attenta ai problemi sociali in modo concreto ed attivo “ci mette la faccia”
Oggi, signora Cucinotta, Lei è qui come Italiana e mamma

Certo e ne vado profondamente fiera. Tocco ogni giorno con mano il dolore della gente.
Vedo donne ed uomini elemosinare la salute che deve essere la base del vivere civile.

Lei con la sua fondazione è molto attenta e vicina alle tante e troppe fragilità che coinvolgono l’Italia.

Si! Troppe volte ascolto il dolore di molte cittadine, di molti cittadini. Assisto troppe volte a situazioni in cui il personale medico e paramedico fa davvero i miracoli per portare avanti ospedali e strutture sanitari.
Loro operano con quello spirito che è frutto della loro professionalità troppe volte arginata dagli sprechi.

Nella foto Maria Grazia Cucinotta ed il presidente del Comitato, avvocato Evandro Senatra

In conclusione Evandro Senatra, avvocato, presidente di questo Comitato Promotore.
Avvocato Senatra, l’onorevole Mezzaroma parlava di pianificazione e formazione. Il suo pensiero?

Concordo in pieno con Roberto (Roberto Mezzaroma n.d.s.) Come vede non è solo il taglio di 500 miliardi il cuore della nostra proposta.
È facile dire: taglio 500 miliardi. È difficile dire e poi attuare la “spendibilità” di questo capitale.
200 miliardi per tagliare il debito pubblico sarebbero la migliore medicina per la nostra economia.
Vede riprendo le parole di Roberto: Lei da padre di famiglia va in banca a chiedere un mutuo perché ha bisogno di comprare casa o iniziare una attività ma ha un debito già esistente.
Trova qualcuno pronto a concederglielo? Sicuramente no.
Oggi il nostro Paese resta ancora in queste condizioni.

E – aggiunge – bisogna investire nelle famiglie, cuore vivo di ogni Nazione.
Ridare dignità con 40 miliardi ai malati in difficoltà
Altri 40 miliardi per i troppi italiani che sono in difficoltà con i mutui.
Un nuova e concreto rilancio per il Paese.

Non c’è solo entusiasmo nei loro visi. C’è la consapevolezza, passata la porta che li condurrà alla Accettazione da parte della Corte di Cassazione di questa “intuizione genitale”, di rendere davvero un servizio come “padri e madri” del nostro Paese.

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Economia e Finanza

Taglio di 500 miliardi di Spesa Pubblica: lunedì la proposta di legge che parte dal basso

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Maria Grazia Cucinotta “madrina” dell’iniziativa

Lunedi 22 aprile presso la Corte di Cassazione a Roma il comitato Stiamo Uniti sostenuto da Adusbef, Annild, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare, per mano del presidente, l’avvocato Evandro Senatra, presenterà una proposta di Legge d’iniziativa Popolare per il Taglio di 500 Miliardi di Spesa Pubblica.

Un’ impresa in apparenza titanica ma che punta a rivoluzione in modo deciso il nostro Paese.

Ci saranno 2 mesi di tempo per raccogliere almeno 50.000 firme richieste dalla Legge

Un taglio traversale ove i principali risparmi proverranno da:

  • 13 miliardi di tagli nei costi della politica italiana;
  • 10 miliardi abolendo i cosiddetti Enti inutili;
  • 39 miliardi da recuperare riprendendo le nostre risorse dalle fondazioni bancarie;
  • 60 miliardi vendendo parte degli immobili e dei terreni pubblici;
  • 12 miliardi e mezzo potrebbero provenire eliminando sprechi e inefficienze del trasporto pubblico locale;
  • 40 miliardi velocizzando l’intero comparto giustizia;
  • 251 con una cartolarizzazione concordata recuperando i crediti dell’Agenzia delle Entrate;
  • 30 miliardi eliminandogli sprechi negli acquisti della Pubblica Amministrazione.

Un risparmio che ammonterebbe a quasi 10 manovre finanziarie ma che lo stesso Comitato Stiamo Uniti ha già pensato di indirizzare ad aiuti alle famiglie in difficoltà, al taglio netto dell’enorme debito pubblico, ai malati in difficoltà, ad un massiccio taglio delle tasse e fare in modo che si possa aiutare con concretezza in italiani in difficoltà con i mutui.
Una vera rivoluzione copernicana che se avverrà potrà riportare, stante le indicazioni dei componenti del Comitato, ad un nuovo e più concreto Boom Economico Italiano.

Al telefono abbiamo sentito l’avvocato Evandro Senatra, che ci ha dichiarato:

È un progetto che interessa non solo chi vive oggi nel nostro Paese ma, soprattutto, le generazioni future che potranno vivere in una Nazione davvero unica.

Presidente questo taglio, come Le dicevo, sembra davvero una impresa titanica?

Assolutamente si ma crediamo davvero nei nostri concittadini che capiranno senza alcun indugio l’alto valore della nostra lodevole iniziativa.
È il frutto di un lavoro di squadra e non posso esimermi dal ringraziare l’anima di questo Comitato.

Può svelarci il nome?

Certo l’amico Roberto Mezzaroma che ci ha messo a disposizione la sua struttura sede dei nostri uffici. Roberto è un uomo di alto lignaggio morale e profondamente religiosa oltre che ottimo conoscitore dei meandri della struttura pubblica italiana, politica e burocratica e anche della Comunità Europea essendo stato anche parlamentare europeo.
Ma gli altri componenti non sono da meno. Ed in più voglio ringraziare l’operato di Maria di Prato, una donna imprenditrice, cuore ed anima del Comitato dei Promotori.

Un’altra “primizia” per la nostra testata?

Guardi Le dico che fa parte del nostro gruppo ed è la “madrina” delle nostre iniziative la stupenda attrice Maria Grazia Cucinotta. Una donna che vuole da sempre essere di aiuto all’Italia di cui è ambasciatrice nel mondo di bellezza e di raffinatezza.

Che messaggio vuole inviare alle italiane ed agli italiani?

Di credere in questo progetto. Basterà recarsi nelle segreterie comunali muniti del proprio documento di identità e firmare questo progetto.
È l’occasione per tornare davvero quella meraviglia di paese che tutto il mondo invidia.
È un dovere nei confronti delle generazioni future.

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