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Castelli Romani

Rocca Priora, loschi individui bussano alle porte delle case

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Personaggi loschi che si spacciano per forze dell’ordine stanno bussando alle porte delle case di Rocca Priora specialmente nelle zone residenziali a ridosso della Tuscolana come i Piani di Caiano ma anche il Buero. I carabinieri della stazione di Rocca di Priora si sono raccomandati di non aprire la porta senza prima accertarsi e di segnalare eventuali avvicinamenti di persone sospette telefonando in stazione.

Negli ultimi tempi, individui senza scrupoli si fingono forze dell’ordine per truffare le persone, in particolare gli anziani anche nei dintorni di Monte Compatri (La Molara) e Grottaferrata. Questo comportamento criminale non solo mina la fiducia nella comunità, ma mette anche a rischio la sicurezza e il benessere dei residenti, soprattutto di coloro che sono più vulnerabili.

Modus Operandi dei Truffatori

I truffatori si avvalgono di varie tattiche ingannevoli per ottenere la fiducia delle loro vittime. Si presentano come agenti di polizia o carabinieri, mostrando falsi distintivi e documenti di identità. Spesso affermano di essere impegnati in operazioni speciali o di investigare su casi urgenti. Sfruttando la venerabilità degli anziani, cercano di convincerli a fornire informazioni personali o ad accedere ai loro risparmi.

Il Ruolo della Comunità

Di fronte a questa minaccia, è fondamentale che la comunità si unisca per proteggere i propri membri più vulnerabili. I residenti di Rocca Priora devono essere consapevoli di questi truffatori e delle loro tattiche. È importante diffidare di chiunque si presenti come forza dell’ordine senza una prova concreta della propria identità.

Misure di Sicurezza

Per evitare di cadere vittima di truffe, gli anziani e i loro familiari dovrebbero adottare alcune misure di sicurezza. Prima di aprire la porta a presunti agenti di polizia, è essenziale verificare la loro identità chiedendo di mostrare un distintivo e un documento di servizio valido. In caso di dubbi, è consigliabile contattare direttamente la stazione dei carabinieri per verificare l’autenticità dell’agente.

Coinvolgimento delle Autorità

Le autorità locali devono intensificare gli sforzi per contrastare questa forma di criminalità. È necessario aumentare la sorveglianza nelle aree a rischio e sensibilizzare la comunità sui pericoli delle truffe. Inoltre, le indagini devono essere condotte con determinazione per individuare e perseguire i responsabili di questi atti illegali.

Solidarietà e Vigilanza

In tempi di difficoltà, la solidarietà e la vigilanza della comunità sono armi fondamentali nella lotta contro il crimine. Gli abitanti di Rocca Priora devono restare uniti per proteggere gli anziani e gli altri membri vulnerabili della società. Attraverso una collaborazione attiva con le forze dell’ordine e un impegno collettivo per l’onestà e la giustizia, è possibile contrastare efficacemente le truffe e preservare la sicurezza della comunità.

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Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

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Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

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