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Roma

ROMA, BORGHESIANA: PRESA LA BANDA DI BADANTI ROMENE CHE TERRORIZZAVA IL QUARTIERE

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Tempo di lettura 2 minuti Erano diventate il terrore del quartiere. Somministravano alle vittime considerevoli dosi di sonnifero e poi le depredavano di cellulari, orologi, monili in oro e di quant'altro potesse essere fa

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Redazione

Roma – Quattro donne romene, appartenenti a una famiglia dimorante nella zona della Borghesiana, alcune delle quali con numerosi precedenti penali e di polizia alle spalle, sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Monte Sacro, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica.

Il provvedimento è scaturito da un'attività d'indagine avviata dai militari a seguito di due rapine in abitazione compiute nel mese di gennaio 2014 ai danni di due persone anziane, residenti nei quartieri Talenti e Tufello. Identico il modus operandi: i due, dopo essere stati contattati telefonicamente da finte badanti in risposta a un annuncio pubblicato su un noto periodico romano e aver organizzato un incontro presso le loro abitazioni, venivano narcotizzati con un potente sonnifero, miscelato con un escamotage in una bevanda che le donne si facevano offrire. Caduti in un sonno profondo, i malcapitati si risvegliavano solo dopo diverse ore, ricordando a malapena quello che era successo e scoprendo che la loro abitazione era stata svaligiata dalle avvenenti donne che potevano agire indisturbate e con calma, approfittando dello stato di incoscienza delle loro vittime e contando sull'aiuto di complici che attendevano all'esterno.

Lo studio dei tabulati telefonici consentiva ai militari dell'Arma di individuare una rosa di individui, tutti romeni e gravati da precedenti specifici, di cui veniva accertata la responsabilità nella commissione di ben 13 rapine ai danni di altrettanti anziani, residenti in diversi comuni del Lazio, tutte compiute secondo uno schema ben preciso e collaudato che partiva dall'oculata scelta della vittima – sola, anziana ed in cerca di compagnia – e terminava con l'immediata vendita della refurtiva. Il bottino delle rapine, infatti, quantificato in diverse migliaia di euro, veniva venduto a privati attraverso l'opera di intermediazione di un insospettabile soggetto italiano, operante nel settore dei «compro oro», ma sentimentalmente legato alla figlia di una delle arrestate, così da renderne difficoltosa la riconducibilità ai legittimi proprietari. Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato una delle donne destinatarie del provvedimento di cattura mentre si allontanava dall'abitazione della vittima di turno, un novantenne residente a Piazza Sempione, totalmente incurante del rischio che l'anziano stava correndo: il tempestivo intervento dei Carabinieri, infatti, scongiurava la morte dell'anziano signore, cardiopatico e con importanti patologie il quale, a seguito dell'eccessiva somministrazione del farmaco narcotizzante, veniva ricoverato in ospedale in stato di coma per diversi giorni. L'attività di intercettazione, benché difficoltosa per l'utilizzo di schede telefoniche intestate a soggetti stranieri inesistenti, attivate peraltro attraverso la produzione di documenti d'identità falsi, permetteva comunque di decifrare il linguaggio criptico utilizzato dai criminali che, per indicare il farmaco, utilizzavano il termine latte. Quest'ultimo si riferiva in realtà al Minias, medicinale a base di benzodiazepine, caratterizzato da un effetto rilassante, ipnotico e anestetico che, in dosi importanti e miscelato a bevande alcoliche, diventa un rapido sedativo. Le quattro arrestate, indagate per i reati di rapina aggravata, ricettazione e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, si trovano nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Un uomo, anch'egli destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, complice delle donne, è deceduto nel corso delle indagini.

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Cronaca

Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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Roma

Roma, inchiodato il rapinatore di Tor Bella Monaca

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L’uomo si trova già detenuto al carcere romano di Regina Coeli dove sta scontando una pena per un altro reato
 
ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno notificato a un 40enne romano, appartenente a una nota famiglia di Tor Bella Monaca, un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa in data 8 aprile 2024 dal GIP del Tribunale ordinario di Roma, perché gravemente indiziato del reato di rapina.
 
L’uomo, già detenuto in carcere per altro reato, è gravemente indiziato di aver compiuto una serie di rapine, nella Capitale, tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il provvedimento, emesso dall’Autorità Giudiziaria, recepisce appieno le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri di Tor Bella Monaca, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato per ben 8 colpi, commessi con lo stesso modus operandi. Dopo aver raggiunto l’obiettivo a bordo di una moto, un uomo entrava nelle attività commerciali e, sotto minaccia di una pistola si faceva consegnare l’incasso.
 
I Carabinieri, grazie all’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza delle attività commerciali poste lungo le vie limitrofe, hanno potuto raccogliere gravi elementi indiziari a carico del 40enne circa la commissione delle rapine ai danni di: un negozio in via Partanna commessa il 12.12.2023; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 16.12.2023; una farmacia in via Giovanni Castano commessa il 29.12.2023; una farmacia in via Siculiana commessa il 30.12.2023; un supermercato in via Isnello commessa il 08.01.2024; un distributore in via di Tor Bella Monaca commessa il 27.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 28.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 29.01.2024, durante la quale il titolare, intervenuto in soccorso della cassiera, è stato colpito con il calcio di una pistola, riportando lesioni guaribili in 10 giorni.
 
Il bottino complessivo dei colpi messi a segno hanno fruttato circa 5.500 euro. A notifica avvenuta, l’indagato rimane ristretto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli, dove era già detenuto per altra causa.
 
Privo di virus.www.avast.com

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