ROMA, CASO METRONOTTE: MANETTE PER FABRIZIO MONTALI

di Silvio Rossi

Roma – Fabrizio Montali, già indagato sul caso “Metronotte”, la storica società di vigilanza privata che lo scorso anno, proprio a causa delle vicende che hanno visto protagonista il titolare occulto.

Lo scorso autunno la società Metronotte, formalmente una cooperativa, ma in pratica gestita da Montali, perdere le numerose commesse che vedevano il prestigioso marchio curare la vigilanza di Banca d’Italia, Rai, Metropolitane, alcune banche e un paio di ospedali romani.
Questa mattina il Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza ha notificato all’imprenditore di origini siciliane un provvedimento di arresto, per una serie di reati tributari. Il provvedimento odierno arriva a conclusione di un’inchiesta che va avanti da alcuni mesi. In particolare i finanzieri contestano a Montali una serie di operazioni tese a dissimulare il suo reale potere nell’azienda di security. L’interesse degli investigatori sembra sia partito da un’operazione con cui l’imprenditore, attraverso la “Nuova Città di Roma”, cooperativa del gruppo “Metronotte”, aveva rilevato la società “Città di Roma”, lasciando nella vecchia compagnia tutte le situazioni debitorie, pagandola inoltre un quinto del valore periziato.
A Montali, e altri cinque soggetti, è stato tra l’altro contestato il mancato versamento di 800.000 euro quale corrispettivo per l’erario delle operazioni di acquisizioni effettuate. L’intera operazione coinvolge 15 indagati, e ha comportato il sequestro delle aziende del gruppo, per un valore stimato di quasi cento milioni, più altri sessanta milioni di beni riconducibili agli indagati. Sono stati posti sotto sequestro anche una serie di proprietà nelle provincie di Roma, Milano, Genova, Ancona, Bologna, Alessandria, Perugia e Crotone, conti correnti, partecipazioni societarie, undici unità immobiliari e sette autovetture.