ROMA, DISTACCHI ACEA: SUPER MARIO TIRA LE ORECCHIE A IGNAZIO MARINO

Redazione

Roma – Oggi Super Mario, con la campagna contro i distacchi dell'acqua di ACEA, ha partecipato all'occupazione del Campidoglio con la Rete "Diritto alla città" per denunciare la violazione di un diritto umano fondamentale come l'accesso all'acqua. La necessità, infatti, non è tanto che cambino esponenti politici, ma che si inverta la rotta e si cambi modello di governance, per garantire welfare e diritti, a partire da quello all'acqua. Di seguito la lettera per il Sindaco Marino, al quale si chiede un atto di responsabilità; se questo non avverrà, a breve, Super Mario si organizzerà per riproporgli la questione.

Ecco la lettera di Super Mario a Ignazio Marino:

"Caro Sindaco Ignazio Marino,

sono Super Mario e le scrivo perchè in questa città non è garantito il diritto all'acqua.

Ogni giorno ACEA stacca l'aqua a centinaia di famiglie che risultano morose o in ritardo con i pagamenti. Storie di crisi e, spesso, abbandono da parte delle istituzioni.

Storie che assumono contorni ancora più assurdi mentre in questi giorni iniziano ad emergere nomi di funzionari e dirigenti ACEA coinvolti nella Maxi-inchiesta "Mondo di Mezzo". Da una parte un feroce recupero crediti, dall'altra affari miliardari.

La domanda è: in tutto questo Lei Sindaco, dov'è?

Lei non è solo il primo cittadino, ma rappresenta anche il socio maggioritario di ACEA. E' quindi doppiamente responsabile del fatto che il diritto all'acqua non sia garantito nella nostra città.

Ma lei ha avuto il coraggio di affermare che sull'acqua è il mercato il migliore metro di valutazione. Migliore per chi? Forse per chi sui bisogni primari fa affari miliardari e sporchi, ma per i cittadini? O paghi subito o muori di sete. Così funziona il mercato che a lei piace, Signor Sindaco.

I diritti in questa città si stanno infatti riducendo giorno dopo giorno, sotto la scure dei tagli al bilancio e di un debito che, viste le vicende giudiziarie, sarebbe opportuno capire come si sia prodotto.

La risposta della sua Giunta è però ancora quella della privatizzazione dei servizi pubblici locali, lasciando al mercato un ipotetico ruolo di garanzia che non è mai riuscito ad avere, men che meno sui servizi essenziali, men che meno oggi a Roma.

Super Mario entra in azione anche per sottolineare che la risposta al malaffare è il controllo partecipato dal basso: cittadini, utenti e lavoratori che possano dire la loro sulla gestione dell'acqua e degli altri servizi essenziali della città, proprio come previsto dalla delibera d'iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione di ACEA consegnata a luglio al Comune di Roma.

Io sono un Super Eroe, ma a lei chiedo un gesto normale: prenda subito posizione contro i distacchi idrici e faccia valere il suo ruolo nei confronti di ACEA affinché cessi una pratica lesiva di un diritto umano riconosciuto dall'ONU.

Nel frattempo io, Super Mario, scenderò in piazza a fianco a chi si ribella contro il ricatto delle privatizzazioni che piacciono alle banche e, come tante realtà hanno sempre denunciato, a molti speculatori in odore di mafia.

Il prossimo 13 dicembre sarò anche io nel corteo che attraverserà Roma per il Diritto alla Città. Una città libera dalle mafie e dagli speculatori.

Una città dove al centro siano posti nuovamente gli interessi e il benessere collettivi".