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Cultura e Spettacoli

Roma, la mostra ‘Napoleone ultimo atto: l’esilio, la morte, la memoria’ al Museo Napoleonico nel bicentenario della morte

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ROMA – Il Museo Napoleonico di Roma dispone di un nucleo di materiali di importante valore storico, mai presentato nella sua interezza, legato alle vicende dell’esilio e della morte dell’Imperatore a Sant’Elena nonché a quelle riguardanti il trionfale ritorno delle sue spoglie a Parigi nel 1840. La mostra Napoleone ultimo atto. L’esilio, la morte, la memoria – ospitata al Museo Napoleonico dal 5 maggio, giorno in cui si celebrano i duecento anni dalla morte, al 9 gennaio 2022 – presenta i materiali delle collezioni del museo con l’intento di ricostruire i momenti estremi dell’epopea napoleonica a partire dall’arrivo dell’Imperatore sconfitto sull’isola di Sant’Elena, remoto dominio inglese nell’Atlantico meridionale.

La mostra illustra l’epilogo della parabola napoleonica attraverso un evocativo racconto visivo, costruito tramite un ricco corpus iconografico di stampe, dipinti ed effigi scultoree e numismatiche. Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni: Sant’Elena, l’ultima isola / Reliquie dall’esilio / «Il n’est plus» / Il ritorno delle ceneri a Parigi nel 1840, e si compone di circa 85 pezzi. Il materiale selezionato proviene interamente dalle collezioni del Museo Napoleonico.

L’esposizione valorizza il rilevante nucleo di oggetti legato agli anni di Sant’Elena posseduto dal Museo Napoleonico. Spiccano l’iconica maschera funeraria dal calco del volto preso dal medico Antonmarchi subito dopo la morte di Napoleone e numerose “reliquie da contatto”. Si tratta di preziose tabacchiere, giochi di società, volumi provenienti dalla biblioteca, tessuti raffinati e capi di abbigliamento utilizzati quotidianamente da Napoleone durante il suo ultimo esilio: memorie, quindi, dotate di straordinario valore storico e simbolico. Lo stesso Napoleone ne era consapevole, tanto da esprimere nel proprio testamento – una copia del quale è presente in mostra – la volontà, poi disattesa, di destinare tali oggetti al figlio, a cui avrebbero trasmesso l’essenza del suo spirito.

Alla narrazione visiva si intreccia il tema della costruzione e trasmissione della memoria della propria storia da parte di Napoleone, evocato dalla presenza di documenti e volumi, come l’esemplare del Memoriale di Sant’Elena di Emmanuel de Las Cases posseduto dal figlio di Napoleone. Quello di Napoleone verso Sant’Elena e l’altro, a ritroso, delle sue ceneri verso Parigi, sono viaggi attraverso i due emisferi della terra, «dall’uno all’altro mar» si potrebbe dire prendendo in prestito e reinterpretando il verso manzoniano dell’ode Il Cinque Maggio. La mostra vuole seguire le rotte e illustrare gli esiti di questi viaggi, rievocandone le suggestioni.

L’esposizione è accompagnata da un ciclo di appuntamenti culturali.

A celebrazione della ricorrenza del 5 maggio, domenica 9 maggio alle ore 11:00 il museo pubblica online il video di un’intima matinée teatrale dal titolo In pochissime parole, questa è la mia storia. Napoleone ultimo atto, realizzata con la collaborazione della Delegazione Italia centrale-Roma del Souvenir Napoléonien e del Teatro di Roma. La pièce, tratta dal testo di Emanuela Pistilli e interpretata dall’attore Simone Francia, con accompagnamento musicale, dà vita alle parole di un intenso diario personale sugli ultimi giorni di Napoleone nello spazio senza tempo del museo.

L’esposizione, a cura di Elena Camilli Giammei, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

In occasione dell’esposizione, l’Associazione Amici dei Musei di Roma ha generosamente finanziato l’intervento di manutenzione conservativa della prestigiosa serie di litografie raffiguranti il Ritorno delle Ceneri di Napoleone a Parigi nel 1840, fulcro della sezione conclusiva.

L’ingresso al Museo Napoleonico è gratuito, la prenotazione allo 060608 è obbligatoria sabato, domenica e festivi entro il giorno prima. Per gli altri giorni è fortemente consigliata.

Per informazioni www.museiincomuneroma.it.

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