Roma, litorale: sequestrata merce per un controvalore di 40mila euro

 

Red. Cronaca


ROMA – GIà da ieri le spiagge della capitale hanno registrato numerose presenze di bagnanti, ma la Polizia di Roma Capitale non si è fatta trovare impreparata: il comando del gruppo "X Mare" ha organizzato numerosi servizi a tutela della legalità, sia al contrasto della sosta selvaggia, sia al contrasto dell'abusivismo commerciale in tutte le sue forme. Gli interventi sono iniziati alle ore 6 di ieri, dove gli agenti, anche in abiti civili, hanno pattugliato spiagge e parcheggi, sequestrando alla fine ben 4 tonnellate di merce di ogni tipo: tabella di abbigliamento mare, giocattoli, ciabatte, bigiotteria, occhiali.

Numerosi i sequestri anche di generi alimentari e bevande. Sono state sequestrate 800 bottiglie di birra, e moltissime bevande ghiacciate, dolci e lieviti farciti con crema, tutto di provenienza ignota senza alcuna tracciabilità, conservati senza precauzioni igieniche esposte a sabbia e sole. Sono stati sorpresi e sanzionati anche venditori di pannocchie di mais arrostite, che circolano tra i bagnanti con pericolosi "barbecue" su ruote: oltre ad esercitare abusivamente, questi venditori utilizzano per le cottura legname di risulta. A tal proposito si ricorda che la cottura dei cibi con legno impregnato o sporco o verniciato genera fumi con sostanze tossiche potenzialmente cancerogene, che vengono assorbite dal cibo e poi ingerite dall'ignaro consumatore.

Gli agenti hanno anche fermato numersi venditori di fette di cocco, trasportate sin dalla mattina in secchi di acqua sporca e maleodorante senza nessuna precauzione igienica. Tutta la merce sequestrata è stata trasportata presso il comando di via Capo delle Armi e portata a distruzione; verranno distrutte anche le bevande che, come già detto, vengono conservate sotto il sole, scongelate e ricongelate più volte favorendo il proliferare di batteri dannosi per la salute.

E' stata quindi rinnovata alla cittadinanza la raccomandazione di acquistare prodotti alimentari confezionati e con tracciabilità presso negozi autorizzati.
Acquistare dagli abusivi favorisce le attività che fanno concorrenza sleale, favorisce le organizzazioni malavitose (che sfruttano povere manovalanze per i loro affari), ma soprattutto contribuisce a distruggere l'economia e le attività regolari, che pagano regolarmente tasse e tributi. Si calcola che la vendita della merce sequestrata gli abusivi avrebbe fruttato ricavi per 40.000 Euro, esentasse. Le operazioni proseguiranno.