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Roma

Roma, raccolte fondi fraudolente per Spallanzani e San Camillo: oscurati due siti e denunciati un pensionato e la figlia

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L’emergenza sanitaria in atto nel nostro Paese, sta generando una forte spinta dei cittadini ad effettuare donazioni in favore delle istituzioni maggiormente impegnate, tra cui aziende sanitarie e ospedali.

Per questo motivo ed evitare che qualche malintenzionato possa giovare della beneficenza dei cittadini e “intercettare” somme di denaro destinate a fini benefici, la Polizia Postale e delle Comunicazioni sta effettuando un’ampia attività di monitoraggio nel web.

In questa attività si è accertata la presenza di due campagne di donazione, non autorizzate e sconosciute all’ente beneficiario, motivi che inducono a dubitare della reale bontà dell’iniziativa.

La prima delle iniziative riguarda una raccolta fondi in favore della terapia intensiva dell’Ospedale Spallanzani di Roma, centro di primaria importanza, a livello nazionale, per contrastare l’emergenza sanitaria in atto.

L’iniziativa, pubblicizzata sulla nota piattaforma internazionale per la raccolta fondi gofundme (che è assolutamente estranea agli illeciti accertati) si prefiggeva l’obiettivo di raggiungere la somma di 100.000 euro e, per rendere ancor più credibile l’iniziativa, all’interno della pagina web riportava indebitamente il logo della Regione Lazio, venendo altresì indicato quale persona di riferimento l’attuale Presidente della Regione Lazio.

Altra raccolta fondi illecita, era pubblicata su una specifica pagina facebook e, in questo caso, l’apparente beneficiario delle somme raccolte sarebbe stato l’Ospedale San Camillo di Roma.

Le indagini hanno però consentito di accertare che l’Ospedale non era a conoscenza della raccolta fondi e che le somme di denaro donate sarebbero confluite su una carta di credito ricaricabile intestata a una persona di Roma.

Per tali motivi, la Polizia Postale di Roma, coordinata dal pool reati informatici della Procura della Repubblica di Roma, nella mattinata odierna ha provveduto ad oscurare le due pagina web, mentre continuano le indagini per identificare ulteriori responsabili dei reati di truffa aggravata.

Nell’ambito delle indagini, sono state altresì denunciate all’Autorità Giudiziaria due persone nate e residenti a Roma, un pensionato e la figlia, perché responsabili della tentata illecita raccolta fondi in favore dell’Ospedale San Camillo di Roma.

Gli indagati sono stati sottoposti a perquisizione e gli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno proceduto al sequestro del conto corrente virtuale collegato alla carta di credito ricaricabile indicata per le donazioni, conto sul quale, grazie al tempestivo intervento non sono confluite somme di euro.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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