Connect with us

Cronaca

Roma, Tor Bella Monaca: chiuso un bar frequentato da spacciatori. Quattro arresti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – Nelle ultime 24 ore, i Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno eseguito mirati controlli nel quartiere Tor Bella Monaca. In manette sono finite 4 persone, sono stati sequestrati oltre 19 kg di droga ed è stato chiuso un bar frequentato da pusher.

Impegnati in un posto di controllo alla circolazione stradale in via Prenestina angolo via Avola, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno fermato un 40enne del Kosovo e un 28enne romano a bordo di un’autovettura. Dagli accertamenti eseguiti alla Banca Dati sono emersi i precedenti per droga dei fermati e così i Carabinieri hanno deciso di perquisire il veicolo: nel vano portaoggetti è stato rinvenuto un panetto di cocaina del peso di oltre 1 kg. La successiva perquisizione nelle abitazioni dei due, ha permesso di sequestrare in totale 17 panetti della stessa sostanza, per un peso complessivo di oltre 18 kg, e 28.500 euro in contanti, ritenuti provento attività illecita. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Regina Coeli.

Al termine di un blitz in una nota piazza di spaccio in via Camassei, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Frascati hanno invece arrestato due cittadini romani, un 30enne già sottoposto all’obbligo di presentazione in caserma e un 28enne con precedenti, trovati in possesso di 26 dosi di cocaina e 510 euro. Sono stati portati in caserma e trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo.

Identificato e segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, quale assuntore, anche un 33enne romano trovato in possesso di alcune dosi di hashish.

Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno anche notificato ad una 40enne romana, titolare di un bar in via dell’Archeologia, la sospensione della licenza (ex art. 100 Tulps) e contestuale chiusura dell’esercizio per 20 giorni. Il provvedimento è stato emesso dal Questore di Roma su richiesta dei Carabinieri che, a seguito di numerosi controlli negli ultimi due mesi, hanno accertato l’assidua presenza, all’interno del bar, di persone con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti.

Al termine dei controlli, i Carabinieri hanno identificato 74 persone e eseguito accertamenti su 55 veicoli.

Cronaca

In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

Continua a leggere

Cronaca

Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

Continua a leggere

Cronaca

Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti