Connect with us

Roma

ROMA TPL: TERZO GIORNO DI PROTESTA. 90 LINEE FERME MANDANO IN TILT LA CAPITALE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti I lavoratori di Roma Tpl bloccano i depositi. Tronca assicura lo sblocco dei fondi. E intanto la Regione pensa di privatizzare la Roma Lido

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

di Chiara Rai

Roma – Trasporti della periferia romana ancora in ginocchio. Sono circa 90 le linee di autobus ferme a Roma da questa mattina a causa del terzo giorno di sciopero degli autisti della Roma Tpl che si occupa delle linee periferiche della città. Il blocco riguarda il servizio per il quadrante nord Ovest della città dove circolano all'incirca solo 11 collegamenti su 103.  Insomma le periferie romane sono letteralmente in ginocchio. Lo sciopero, che ieri non è stato annunciato, prosegue dunque con pesantissimi  disagi per il trasporto pubblico e i passeggeri si sono ritrovati ancora una volta in balia di enormi disservizi, soprattutto a Roma nord dove diversi depositi sono bloccati dai manifestanti. Non è chiaro quando verrà interrotta la protesta e quando riprenderà la normale circolazione degli autobus.

 

 Nel frattempo nella serata di ieri il Campidoglio, guidato dal commissario Francesco Paolo Tronca, ha annunciato fondi per sbloccare la situazione, la giornata è iniziata con decine di cancellazioni e riduzioni di corse. Come nei giorni scorsi, migliaia di cittadini sono stati letteralmente lasciati in strada. Studenti non riescono ad andare a scuola, anziani sono bloccati sotto casa, le persone arrivano sul posto di lavoro solo con grande difficoltà

 

 Lo sciopero è iniziato lunedì 23 novembre al deposito di Maglianella dove è stato impedito agli autobus non solo di fare rifornimento ma anche di circolare. La Roma Tpl è la seconda azienda di trasporto pubblico di Roma dopo l’Atac. I lavoratori stanno protestando perché da circa due mesi sono senza stipendio e da diversi mesi sono in mobilitazione. I problemi economici della società dipendono da una serie di determine di pagamento rimaste in sospeso presso il dipartimento Mobilità. Non ultima la liquidazione dell'acconto del mese di ottobre e l'impegno di spesa per l'anno 2015 dei corrispettivi relativi al contratto di servizio. Insomma sono circa 180 i milioni di euro che la società deve incassare dal Comune di Roma.

 

Ieri il garante per gli scioperi ha scritto al prefetto Tronca, “in considerazione dei gravi disagi all'utenza”, comunicando che sta valutando eventuali sanzioni per i dipendenti che hanno aderito alla protesta. “L'amministrazione capitolina, entro il 30 novembre, liquiderà l'importo di 12 milioni relativi al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della società Roma Tpl per l'annualità 2015 – è l'annuncio arrivato da Palazzo Senatorio – Terminate le procedure necessarie alla redazione della delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio, saranno erogati anche i 32 milioni relativi agli oneri aggiuntivi connessi al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro relativi agli esercizi pregressi. È stato, inoltre, già autorizzato lo sblocco della cessione del credito della società Roma Tpl, per un importo pari a circa 5,5 milioni”.

E mentre si protesta la Regione Lazio pensa a privatizzare per fare cassa e soprattutto per cercare di mettere un freno ai disservizi che ormai sono all’ordine del giorno. Infatti sarebbe iniziata la caccia, da parte dell’Ente, di un partner per la gestione della Roma Lido o addirittura di possibili acquirenti che riescano a togliere le caldarroste alla Regione e al silente assessore alla Mobilità Civita.

Interviene sulla questione dei lavoratori senza stipendio anche Michele Baldi, capogruppo della lista civica Nicola Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio: “Piange il cuore – ha detto Baldi – a vedere le condizioni in cui sono costretti autisti e lavoratori della Roma TPL Scarl. Capisco quindi le loro ragioni che peraltro ho sempre sostenuto. Perché su questa vicenda c’è un peccato originale su cui troppi hanno sempre chiuso gli occhi”. Baldi ritiene di essere stato il solo a denunciare “l’appaltone del TPL da 800 milioni”, il più grande bando europeo che vide un solo partecipante. “E a pagare sono stati sempre gli autisti – prosegue il consigliere – alcuni addirittura licenziati per aver protestato. Mi sono sempre battuto finchè ho potuto, per cercare di fare chiarezza su tutta questa vicenda dando dignità ai lavoratori spesso non rappresentati adeguatamente da realtà sindacali non particolarmente incisive. E certamente tutta questa situazione non la possono pagare le migliaia di cittadini che si sono ritrovati in mezzo alla strada”.

 

 

Secondo la Filt Cgil di Roma e Lazio la soluzione per il trasporto pubblico regionale, martoriato, secondo il sindacato, da "sprechi derivanti da sovrapposizioni, doppioni e conflitti di competenza, da duplicazione di poltrone e cda" consiste nella creazione di un'azienda unica regionale a intero capitale pubblico, che si faccia carico di tutto il trasporto del Lazio, su ferro e su gomma, e che sia in grado di arrivare al 2019, anno di scadenza del contratto di servizio, in condizioni di efficienza e solidità. Nel frattempo continuano a tuonare i sindacati: “Permane purtroppo l’incertezza degli asset delle aziende del Tpl di Roma e del Lazio – dicono Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti di Roma e del Lazio – e la latitanza delle istituzioni, malgrado una richiesta di convocazione inviata da più di venti giorni”.

 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Roma, una targa in ricordo di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del Roseto

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

C’è l’anima dei Castelli Romani nel roseto della città di Roma.
Mary Gayley nata a Birdsboro in Pennsylvania in uno dei viaggi in giro per il mondo incontra e si innamora del conte Giulio Senni di cui divenne moglie nel 1913.
Siamo ai primi del novecento: l’Art Nouveau la fa da padrone, Mascagni e le sue opere sono la colonna sonora e nel mondo letterario Hermann Hesse smuove coscienze e cuori.
La prima guerra mondiale smorza un po’ il sogno di questo inizio secolo ma Mary, ormai la contessa Senni, insieme al marito va a vivere a Grottaferrata, nel cuore dei Castelli Romani.
Nasce qui, nel giardino della sua villa, la passione per il giardinaggio: rose ed iris, in particolare.
La sua biografia ci racconta di un suo viaggio a Parigi e della vista al roseto del Parco di Bagatelle.
Al suo ritorno decide che anche Roma, città di cui è innamorata, debba avere il suo roseto.
Nel 1924 regala al Comune di Roma una prima collezione di rose provenienti dal suo giardino di Grottaferrata ma a causa della poca attenzione dell’allora Commissario Regio le rose vengono piantumate al Pincio: una dimostrazione di scarsa sensibilità che sminuisce il carattere sperimentale dell’iniziativa.
Mary Senni arriva al punto di chiedere la restituzione delle stesse rose talmente è delusa dal fatto.
Proprio a sottolineare la grandezza e l’intuizione di questa donna formidabile va ricordato che Armand Millet, botanico francese, diede il nome “Mary Senni” ad un iris “charmant et femminin” – incantevole e femminile.

l’iris Mary Senni

Dopo la guerra nacque il famoso Roseto di Roma.
Venerdì 17 maggio alle ore 15,00 nel Roseto di Roma Capitale vi sarà una cerimonia di posa della targa in memoria di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del roseto ed ideatrice del Premio Roma per le nuove varietà di rose.
Un riconoscimento importante figlio di una sensibilità accresciuta verso l’universo femminile da sempre foriero non solo di idee ma che realizza, da sempre, sogni.

Continua a leggere

Roma

Roma, Torpignattara: “Dammi i soldi, io ho il ferro, ti ammazzo, fammi controllare le tue tasche”. In manette banda di 6 ragazzi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Roma – nei confronti di 6 uomini (tutti di età compresa tra i 19 e i 21 anni, 1 di origine egiziana 1 di origine brasiliana, gli altri italiani), gravemente indiziati di aver compiuto una violenta rapina, ai danni di un 32enne pakistano avvenuto nel quartiere Torpignattara la scorsa estate.
Il provvedimento è frutto di un’articolata attività investigativa, condotta a seguito dell’episodio criminoso, dai Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara, diretti dalla Procura della Repubblica di Roma, gruppo reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti.
La puntuale ricostruzione dei Carabinieri ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 6 indagati, in concorso con un minore, in ordine alla violenta rapina consumata nella notte del 28 giugno 2023 in un bar di via Acqua Bulicante.
L’incubo per la vittima inizia all’interno del locale ove sta tranquillamente consumando da bere quando un gruppo di persone fa ingresso nel bar; uno di loro lo affianca e gli chiede di offrigli da bere; al rifiuto dell’uomo inizia a minacciarlo dicendogli “dammi i soldi, io ho il ferro, ti ammazzo, fammi controllare le tue tasche”, mostrandogli un coltello e colpendolo improvvisamente con un pugno al volto; la vittima viene così accerchiata e trascinata fuori dal locale ove il pestaggio continua e la vittima viene presa a pugni e calci in faccia da tutti. Mentre la vittima è a terra gli strappano il marsupio contenente il portafoglio con la somma di circa 350 euro, il cellulare e le carte di credito, lasciando il pakistano sanguinante a terra per poi darsi alla fuga. Mentre trascinavano fuori il malcapitato 1 del gruppo intima al proprietario del bar di farsi gli affari propri così questi rimane all’interno senza intervenire. È la vittima con un altro telefono a riuscire ad allertare i soccorsi che lo conducono a mezzo ambulanza presso l’ospedale Vannini per i vari traumi riportati al volto.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina, dirette dalla Procura di Roma, attraverso i video delle telecamere di sorveglianza del locale e della zona, le testimonianze hanno consentito di risalire a un ragazzo della zona di origini brasiliane da cui poi si è arrivati agli altri 5.



Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati, al via la settimana Calasanziana al santuario della Regina delle scuole pie

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Un cartellone ricco di eventi religiosi e culturali

Si parte il 18 maggio alle 19,00 con la rappresentazione sacra La Leggenda di Ognuno messa in scena dal gruppo teatrale amatoriale Amici delle Scuole Pie. A seguire il Triduo di preparazione alla Festa avrà inizio martedì 20 maggio, alle ore 17,00, con la recita del Santo Rosario al quale seguirà la Santa Messa presso il Santuario della Regina delle Scuole Pie in piazza delle Scuole Pie a Frascati.
Mercoledì 22 maggio dopo la Santa Messa ci sarà l’ inaugurazione del Portale artistico opera dello scultore tuscolano Roberto Scardella, già autore della Statua bronzea collocata sul campanile del Santuario.

La statua bronzea di Roberto Scardella posta sul campanile del Santuario

Un’ opera in ferro a maglia poligonale con inserti di terracotta realizzata dalla ditta Fiorella Caroni Ceramiche su matrice originale dello scultore che sarà collocato all’ingresso.
L’ importante è significativo evento artistico sarà accompagnato da un incontro moderato dal noto giornalista Rai Luciano Ghelfi cui prenderanno parte Don Mauro Mantovani, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, Padre Sergio Sereni Preposto provinciale d’ Italia dell’ Ordine dei Padri Scolopi e l’architetto Maria Grazia D’Amelio, docente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Giovedì 23 maggio alle 17,30 solenne celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Stefano Russo, vescovo di Frascati. Al termine la tradizionale processione con il quadro La Regina delle Scuole Pie, miracolosa immagine donata da San Giuseppe Calasanzio alla Casa di Frascati nel 1617
Le celebrazioni calasanziane si concluderanno domenica 28 maggio con il concerto del coro gospel One voice previsto alle ore 19,00 nella piazza e diretto dal maestro Simone Negri.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti