Connect with us

Esteri

SANGUE IN ISRAELE: ATTENTATI A GERUSALEMME E TEL AVIV

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Gli attentati sull’autobus sarebbero avvenuti ad opera di due palestinesi che avrebbero aperto il fuoco e accoltellato i passeggeri

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

di Angelo Barraco

Gerusalemme – E’ tanto il sangue e la violenza che si sta tergiversando in Medio Oriente, in seguito a due attentati messi in atto oggi sono rimaste uccise tre persone e ferite circa venti. E’ morto anche Yeshaye Krishevsky, rabbino di 59 anni. Le tre vittime sono morte in modo diverso, due sono morte sull’autobus e il rabbino invece nell’attentato che ha visto un’auto schiantarsi contro la fermata del bus. Intanto sul web compaiono poster in cui le Brigate di Al Qassam sarebbero pronte ad abbattere gli occupanti. Gli attentati sull’autobus sarebbero avvenuti ad opera di due palestinesi che avrebbero aperto il fuoco e accoltellato i passeggeri, tra cui un uomo di 60 anni. La Polizia è intervenuta uccidendo uno dei due terroristi, l’altro invece è stato catturato. L’altro attentato è avvenuto alla fermata dell’autobus in via “Malkei Israel”, dove un attentatore si è lanciato con l’auto contro un gruppo di persone in attesa del bus. L’uomo è poi sceso dalla macchina e ha accoltellato coloro che erano a terra inermi e feriti dal forte impatto avvenuto poco prima. La polizia, in merito all’attentatore, ha affermato di averlo “Neutralizzato”. Ma non è finita qui, dei passanti israeliani sono stati accoltellati da un palestinese a Raanana (Tel Aviv), prima di questo attentato si era verificato un altro accoltellamento ai danni di due israeliani. Ieri ci sono stati quattro attentati a distanza di un’ora e sei israeliani accoltellati. Il premier Banyamin Netanyahu ha riferito “Il terrorismo è figlio della volontà di distruggerci e non della disperazione palestinese, ma la nostra voglia di vivere distruggerà la voglia di uccidere dei nostri nemici”. Previsto per oggi in Israele lo scioperp degli Arabi israeliani in solidarietà con la Cisgiordania e per la Moschea di Al Aqsa. Intanto si fa la conta delle vittime, il vice comandante della Polizia Benzi Sao ha riferito che sono 68 gli agenti rimasti feriti e sono stati effettuati 300 arresti, invece sono 1300 i palestinesi feriti da pallottole da ottobre ad oggi. 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

Continua a leggere

Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti