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Cronaca

Silvio Berlusconi ricoverato in terapia intensiva

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Silvio Berlusconi è ricoverato da stamattina al San Raffaele. Si trova in terapia intensiva per problemi cardiovascolari all’ospedale dove è arrivato con affanno respiratorio. La situazione dell’ex premier al momento sarebbe stabile. “Silvio Berlusconi si trova in stato stazionario ma vigile”, hanno fatto sapere fonti parlamentari di Forza Italia.

A quanto si apprende, il leader di Forza Italia trascorrerà la notte in ospedale. Per l’ex premier però potrebbe profilarsi un ricovero di più giorni. Fonti sanitarie precisano che non è previsto alcun bollettino medico.

Tutti i figli di Silvio Berlusconi si sono recati all’ospedale San Raffaele per fare visita al padre. Da quanto si apprende, Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi sono passati dalla struttura sanitaria nell’arco della giornata. Ad accompagnare l’ex presidente del Consiglio in mattinata, la compagna Marta Fascina. Visita anche di Paolo Berlusconi al fratello e di Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia.   

“Un augurio sincero e affettuoso di pronta guarigione a Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano. Forza Silvio”, ha scritto su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Silvio Berlusconi parla ed è stato ricoverato perché non era stato risolto il problema precedente”, ha detto Antonio Tajani a margine della ministeriale Esteri alla Nato, precisando di non aver potuto sentirlo direttamente poiché impegnato in altri incontri e privo del telefono. 

“Forza Silvio, l’Italia ti aspetta!”. E’ l’augurio che il segretario della Lega, vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha postato su Facebook con una foto che lo ritrae insieme a Silvio Berlusconi. 

“Desidero rivolgere a Silvio Berlusconi i più sentiti auguri di pronta guarigione”: così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. “Dedico un sincero augurio di pronta guarigione al presidente Silvio Berlusconi. Lo aspettiamo presto per proseguire insieme il lavoro per il nostro Paese”, scrive su Twitter il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. “Auguri di pronta guarigione al presidente Berlusconi. Lo aspettiamo presto in Aula per nuove sfide e nuovi traguardi”, ha scritto sempre su Twitter il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

“Forza Silvio!”, sono le parole su Twitter della ministra Daniela Santanchè. Il messaggio è accompagnato da una foto in cui la ministra e Berlusconi sono assieme.

Cronaca

In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Cronaca

Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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