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Stadio Roma, Bonessio: continua il confronto con i cittadini di Pietralata per realizzare un’opera sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale

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“La costruzione del nuovo stadio della Roma è una partita che dobbiamo giocare prestando estrema attenzione a tutti gli aspetti in gioco e non tralasciando alcun dettaglio. In primis il potenziamento del trasporto pubblico e in particolare della linea della Metro B. Dopo il sopralluogo che si è svolto nei giorni scorsi con alcuni consiglieri capitolini delle Commissioni Sport e Urbanistica finalizzato a conoscere direttamente lo stato dei luoghi per dare un contributivo consapevole e ponderato in vista dell’approvazione in Aula Giulio Cesare dell’interesse pubblico dell’opera, ribadisco l’urgenza di considerare la mobilità pubblica e ciclopedonale uno degli asset strategici e prioritari del nuovo stadio della Roma. A tal fine è doveroso individuare il giusto mix per non fa ricadere tutto il peso del trasporto su quel quadrante della città. Prevedere un eccesso di parcheggi rischia infatti di sortire l’effetto opposto diventando polo attrattivo del traffico veicolare privato. Allo stesso tempo bisogna garantire una viabilità ad accesso esclusivo per l’ospedale Pertini. Inoltre, considerata l’attuale capacità di trasporto della Linea B della Metro che ha una frequenza troppo bassa a causa dello sfioccamento della metà dei treni verso Montesacro, occorrerà prevedere bus navetta i cui costi potrebbero essere a carico della A.S. Roma. Così come andrà verificato il possibile incremento e valorizzazione dell’offerta dei treni regionali per rispondere all’esigenza di mobilità dei tifosi che arriveranno da fuori città.
 
Dopo il primo incontro avuto con alcuni residenti, come presidente della Commissione Sport, mi impegno ad ascoltare le posizioni di tutti e a proseguire il confronto pubblico con i cittadini della zona che, dal progetto, devono trarre solo benefici in termini di maggiore vivibilità dell’intero quartiere. A tal fine per garantire massima trasparenza e partecipazione, sarà possibile scaricare la planimetria delle opere di urbanizzazione attualmente in carico al Provveditorato per le Opere Pubbliche e alcune foto scattate nel corso della visita al cantiere lo scorso 22 febbraio previa richiesta mail da inoltrare a segreteriacommissione.sport@comune.roma.it.
 
Inoltre, sempre allo stesso indirizzo mail, i soggetti interessati potranno avanzare richiesta di audizione direttamente in Commissione Sport.
 
La priorità rimane quella di realizzare un’opera che sia sostenibile sia sotto il profilo ambientale che sociale con il coinvolgimento degli abitanti di Pietralata”. Così in una nota il presidente della Commissione Sport di Roma Capitale Nando Bonessio.
 
 
 
 
 

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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