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Cronaca

Roma capitale delle MMA italiane

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Sabato 4 marzo terrà il primo evento della sua storia nella Capitale Venator FC, la più importante promotion italiana di MMA, lo sport reso celebre nel Mondo da Conor McGregor ed in Italia dal romano Alessio Sakara, l’unica ad aver lanciato future star mondiali di questo sport, in primis Marvin Vettori il primo italiano ad aver combattuto per un titolo UFC (la più importante sigla al mondo) o come il laziale Daniele Scatizzi.
Venator FC è anche la sola organizzazione italiana ed una delle pochissime in Europa presenti su UFC Fight Pass, il servizio di streaming dell’omonima promotion USA.
L’evento si svolgerà presso i Gold TV Studios di Via Giacomo Peroni 150 con inizio alle ore 19.00 e sono ancora disponibili gli ultimi tagliandi on line.
Molti i VIP invitati a partecipare alla serata che gode del patrocinio di ASC, l’Ente di Promozione di Confcommercio.
Match clou lo scontro tra l’italiano Manolo Zecchini ed il brasiliano Alan Silverio nei Pesi Piuma (- 66 KG) ma su 8 match in programma ben 4 vedranno protagonisti atleti di casa.
Il primo da menzionare è Simone “the tiger” D’Anna (8 vittorie, 5 prima del limite, e 4 sconfitte da professionista) che affronterà il tedesco Said Saidi (4-1) di nuovo Pesi Piuma (-66 KG).
Il fighter capitolino è allievo di Alessio “manzo” Di Chirico, uno dei pochi italiani ad aver combattuto in UFC, e dell’assoluto pioniere delle MMA in Italia Michele “super Mike” Verginelli. Ha già combattuto in Inghilterra e nell’importante promotion americana Bellator in un mega evento nel 2018 al Centrale del Foro Italico. Il suo avversario ha combattuto nei maggiori eventi tedeschi ed arriva da 4 successi consecutivi, gli ultimi 2 al primo round.
Nei Pesi Gallo (-61 KG) giocherà in casa anche Fabio De Luca (5 vittorie e 2 sconfitte) dell’ATT Roma di Alessio Sakara che cercherà il terzo successo consecutivo in Venator e, perché no, anche la terza vittoria prima del limite in carriera. Per riuscirci dovrà avere ragione del britannico Darius Mafi (4-1), un avversario temibile, ha infatti sempre vinto prima del limite ed ha combattuto nella prestigiosa organizzazione americana PFL.
Sempre nei Gallo debutterà da professionista un astro nascente delle MMA romane ed italiane, Daniele Caldarera. Il fighter della Hung Mun di Fabio Ciolli ha vinto 15 match su 18 da dilettante conquistando il titolo italiano ed una partecipazione ai mondiali con la nazionale. Affronterà il milanese Fabio Morlacchi (1-1) che si allena a Manchester in Inghilterra. In apertura di serata sfida internazionale invece per Alessio Freguglia (1-0 dopo il vittorioso debutto da pro con un KO a Venator FC 12) contro lo sloveno Adrian Bektasevic che passa professionista dopo una lunga carriera da dilettante anche nella boxe tailandese oltre che nelle MMA.
VENATOR FC 14, SABATO 4 MARZO 2023 GOLD TV STUDIOS ROMA
PRELIMINARY CARD (DALLE H 19.00)
Pesi Massimi Leggeri: Alessio Freguglia vs Adrian Bektasevic Pesi Gallo Fabio Morlacchi vs Daniele Caldarera Pesi Massimi Leggeri Gianni Massafra vs Albert Serpeti
MAIN CARD
Pesi Paglia femminili Samin Kamal Beik vs Beata Juhasz Pesi Gallo Fabio De Luca Vs Darius Mafi Pesi Piuma Simone D’Anna vs Said Saidi Pesi Leggeri Michael Pagani vs David Mora Pesi Piuma Manolo Zecchini vs Alan Silverio

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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