BARI, PROGETTAVANO ATTENTATI A ROMA E LONDRA: FERMATI TRE AFGHANI ACCUSATI DI TERRORISMO
BARI, NEONATA MORTA: SI INDAGA PER OMICIDIO VOLONTARIO
A.B.
Bari – Si indaga per omicidio volontario in merito alla morte di una bambina di tre mesi, avvenuta il 13 febbraio scorso presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, in seguito a molteplici ricoveri per crisi respiratorie. La Procura di Bari indaga senza sosta e i sospetti degli inquirenti sono concentrati sull’ambiente familiare. Sono emersi elementi d’accusa nei confronti del padre della piccola, un giovane di 29 anni di Altamura. Tali elementi riguardano un episodio di violenza sessuale ai danni di una 14enne. Per tale episodio il giovane venne arrestato in data 9 aprile. I medici segnalarono agli inquirenti i continui ricoveri a cui era sottoposta la piccola. In un primo momento il fascicolo è stato aperto per omicidio colposo, successivamente si sospettò che la morte avvenne mano altrui e non per un malessere della bimba.
BARI: SI FINGE CLIENTE E CON SEGHETTO DA POTATURA RAPINA UNA GIOIELLERIA
Redazione
Bari – Ha rapinato una gioielleria, fingendosi cliente e usando un seghetto da potatura, ma è stato poi acciuffato da un carabiniere e un poliziotto, liberi dal servizio.
È accaduto l’altra mattina in pieno centro a Bari, dove i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un 27enne del quartiere San Paolo, accusato di rapina aggravata e detenzione e porto illegale di strumenti atti ad offendere.
Il bandito, entrato nel negozio, in corso Cavour, ha chiesto al titolare di mostrargli degli anelli e dei bracciali, dovendo fare un regalo ad una sua amica.
Il commerciante, quindi, gli ha mostrato due cofanetti, contenenti anelli e bracciali in oro. Dopo averli osservati attentamente, nel momento in cui il gioielliere si è distratto un attimo, il rapinatore ha estratto da una busta, che portava in mano, un seghetto da potatura e lo ha puntato contro di lui.
Quindi, ha rapidamente afferrato i due cofanetti, infilandoli nella busta e si è dileguato in tutta fretta, inseguito dal commerciante.
All’esterno, però, vi erano un carabiniere e un poliziotto, liberi dal servizio, che intuito l’accaduto, si sono messi all’inseguimento del malfattore, sino a bloccarlo nel giro di poche decine di metri.
Lanciato l’allarme, è giunta sul posto una “gazzella” del Nucleo Radiomobile, che ha preso in consegna il bandito.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 28enne è stato trasferito in carcere.
La merce, del valore di circa 15mila euro, è stata restituita al legittimo proprietario.
Il seghetto, invece, è stato sequestrato.
BARI, CENTRO ESPULSIONE IMMIGRATI: ARRESTATO PRESUNTO TERRORISTA
Redazione
Bari – Un presunto terrorista di nazionalità irachena, attualmente ospite del Centro Identificazione ed Espulsione (Cie) di Bari, è stato arrestato stamane dalla Digos, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare dal gip del Tribunale di Bari su richiesta del sostituto procuratore antimafia, Roberto Rossi, con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo anche intrenazionale e assistenza agli associati. Si tratta di Maijud Muhamad, di 45 anni, che era in attesa di espulsione dopo aver scontato una condanna per terrorismo, e che nel frattempo aveva fatto ricorso contro il provvedimento. L'uomo è ritenuto appartenente al gruppo 'Ansar al Islam' e alcuni dei suoi contatti sono stati arrestati un mese addietro dai carabinieri del Ros di Roma.
BARI: IL GIALLO DELL'AGENTE IMMOBILIARE UCCISO IN UN AGGUATO
BARI, TRATTA DI RAGAZZE DALLA NIGERIA: 4 ARRESTI
Redazione
Bari – Quattro arresti a Bari per di associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, ingresso e permanenza illegale nel territorio nazionale aggravato dalla transnazionalità e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La Polizia di Stato di Bari ha disarticolato un'organizzazione criminale composta da cittadini nigeriani. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Bari, avviate nel mese di luglio scorso, si sono concluse con l'esecuzione di un provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro cittadini nigeriani. L'indagine, spiega una nota della polizia, ha fatto emergere l'esistenza di un'organizzazione transnazionale, con base in Nigeria, con collegamenti in Niger e Libia, e alcuni soggetti, della medesima nazionalità e residenti in Italia, in questa ed altre province, che dopo aver reclutato ed organizzato il viaggio verso l'Italia delle ragazze le sfruttavano avviandole alla prostituzione. Ulteriori particolari saranno forniti nella conferenza stampa che si terrà alle 12 presso la Questura di Bari.
BARI, SCANDALO ALIMENTI SCADUTI: 35 TONNELLATE DI VERDURE SOTT'OLIO CON MUFFE E INSETTI
Redazione
Bari – Circa 35 tonnellate di conserve alimentari in salamoia, come carciofi, giardiniera, funghi, cipolline e olive, sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Bari nel corso di controlli in un'industria conserviera della provincia. Il titolare dell'attività è stato denunciato. I militari del Nas hanno trovato in uno stabilimento produttivo le conserve in pessimo stato di conservazione. Numerosi fusti di plastica, della capacità di 220 kg ciascuno e contenenti i vegetali, sono stati trovati in un cortile esposti al caldo e al freddo: erano invasi da muffe, parassiti e insetti. I prodotti sono stati sottoposti a sequestro penale.
Sono state riscontrate anche carenze igieniche e strutturali all'interno dello stabilimento, segnalate all'autorità sanitaria per l'adozione dei provvedimenti di competenza. Il titolare dell'attività, nei cui confronti sono state elevate sanzioni amministrative per 2mila euro, è stato denunciato per aver detenuto e commercializzato alimenti in cattivo stato di conservazione. L'ispezione ha impedito che nella filiera commerciale nazionale venissero immessi alimenti potenzialmente pericolosi per la salute del consumatore, per un valore di circa 200mila euro.
BARI: E' INIZIATA LA CACCIA AI LADRI
Redazione
Bari – Si è concluso con 8 arresti e un centinaio di cartucce sequestrate un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Bari nel capoluogo pugliese e nell’hinterland effettuato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia di Modugno. L’attività è finalizzata a contrastare la piaga dei reati predatori nonché garantire il rispetto delle prescrizioni imposte a soggetti gravati da misure alternative alla detenzione in carcere o di prevenzione.
In particolare in via Paisiello due 20enni baresi sono finiti in manette con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. I militari intervenuti su segnalazione al “112” effettuata da alcuni testimoni hanno sorpreso i due mentre tentavano di asportare un Piaggio Liberty. Alla vista dei militari si sono dati alla fuga a bordo di un motociclo T-max venendo definitivamente bloccati e tratti in arresto. A Modugno stessa sorte è toccata ad un 19enne, un 20enne e un 21enne, baresi già noti alle Forze dell’Ordine, ritenuti responsabili di tentato furto di moto. In piena notte i militari, in Piazza Falcone e Borsellino, hanno sorpreso i tre mentre tentavano di rubare una moto “Piaggio Beverly” parcheggiata in strada. Tratti in arresto i tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati collocati ai domiciliari. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto. I cinque, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati collocati ai domiciliari. Tre sorvegliati speciali, un 26enne, un 37enne e un 40enne, sono finiti in manette con l’accusa di violazione degli obblighi. Il primo è stato sorpreso nel quartiere Libertà in compagnia di persone gravate da pregiudizi penali e sprovvisto della carta precettiva, l’altro sorpreso in via Principe Amedeo in orario a lui non consentito, mentre il 40enne controllato nel quartiere Japigia anche lui in orario a lui non consentito. Nell’ambito del servizio infine, al termine di una perquisizione eseguita in un seminterrato del quartiere San Girolamo, i carabinieri hanno rinvenuto 129 cartucce di vario calibro e un caricatore per pistola il tutto sottoposto a sequestro.
BARI, ESPLOSIONE FABBRICA DI FUOCHI D’ARTIFICIO: AUMENTANO LE VITTIME
di Ch. Mo.
Bari – Sono stati trovati poco fa altri tre corpi tra le macerie dell'edificio di un laboratorio di fuochi pirotecnici, esploso stamane nelle campagne di Modugno (Ba). Sale cosi' a sette il bilancio provvisorio della tragedia, in quanto risulterebbero disperse ancora altre persone. Intanto uno dei feriti piu' gravi e' stato trasferito al centro grandi ustioni dell'ospedale Perrino di Brindisi. Il laboratorio di produzione di fuochi d'artificio della ditta Bruscella poco dopo le 12,30 è scoppiato minacciando le vicine campagne alla periferia di Modugno (Ba). La scoperta delle vittime e' stata fatta dai vigili del fuoco che hanno cominciato a mettere in sicurezza l'area e trovato i corpi.
I feriti. Altre cinque persone sono rimaste ferite e ustionate, una in modo grave, e ricoverate al Polilicnico di Bari, al San Paolo e all'ospedale Di Venere. Intanto con l'impiego di due aerei “Fire boss”, proseguono i lanci d'acqua sul bosco adiacente l'area dell'azienda. I Vigili del Fuoco stanno ancora spegnendo gli ultimi focolai e gli artificieri dei carabinieri hanno provveduto ad esplosioni “controllate” di polveri piriche e altro materiale esplodente finito in una vasta zona.
Il Procuratore Capo di Bari. Accorso sul posto subito dopo la tragedia, il Procuratore Giuseppe Volpe ha spiegato che occorreranno almeno 24 ore prima di stabilire un bilancio preciso della tragedia, necessarie ai Vigili del Fuoco per completare la messa in sicurezza dell'area e ricostruire quanto accaduto. Tra le macerie dell'edificio sbriciolato nello scoppio si scava ancora, alla ricerca di eventuali altre vittime. Nell’azienda molto famosa nel sud Italia, lavoravano oltre ai titolari, anche una decina di persone, e in questi giorni erano in corso le realizzazioni dei fuochi pirotecnici per la festa patronale nel Barese.