Lago di Bracciano, sfruttamento acque: parte l'esposto in Procura per disastro ambientale

 

Redazione


 
BRACCIANO (RM)
– “nella mattinata odierna abbiamo dato mandato legale di presentare unitariamente un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia affinché accerti le responsabilità in ordine alla inquietante condizione ambientale in cui si trova l’ecosistema del bacino lacustre di Bracciano a rischio di ulteriori mutamenti e conseguente disastro ambientale. Questa azione sarà utile affinché gli organi competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti dedotti. Abbiamo dunque ravvisato formalmente la necessità dell'intervento della Pubblica Autorità per la pronta risoluzione della vicenda descritta, qualora fossero rilevate responsabilità specifiche in capo a soggetto/i e/o Enti o comunque effettivi responsabili, per la presenza di condotte che fossero ritenute contrarie alla legge ponendo all’attenzione della procura il serio e concreto rischio di imminente disastro ambientale. Abbiamo dunque chiesto di valutare gli eventuali profili d'illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti formulando altresì denuncia-querela, nell'ipotesi in cui dagli accertamenti svolti dalle Autorità competenti dovessero emergere fattispecie di reato per i quali la legge richiede la procedibilità a querela di parte” Lo dichiarano in un comunicato congiunto i Sindaci di Anguillara Sabazia, Trevignano Romano, Bracciano, Presidenti del Parco Naturale di Bracciano e Martignano e Consorzio di Navigazione nella quale si legge:
“L’attuale situazione non può consentire alcun indugio da parte delle Amministrazioni che rappresentiamo in difesa dei nostri territori, dei beni comuni e dei cittadini e questo atto di natura legale, parallelo all’intenso lavoro che stiamo svolgendo con tutti gli Enti sovraordinati, le Associazioni e i Comitati per reperire soluzioni concrete è opportuno perché la tutela del lago sul quale si fonda la nostra storia, il nostro ecosistema, la nostra società e la nostra economia non può continuare a subire colpi mortali” la nota dei Sindaci e dei Presidenti del Parco Naturale di Bracciano e Martignano e del Consorzio di Navigazione prosegue “oltre agli interventi urgenti e straordinari che ACEA Ato2 ci ha comunicato di aver messo in programma riteniamo necessario e improrogabile la revisione dell’anacronistica concessione del 1990 con la quale si decise che il Lago di Bracciano potesse essere sfruttato come riserva idrica strategica del Comune di Roma. Infatti, mentre la concessione vigente e sottoscritta nel lontano 1990 prevedeva la captazione ad uso idropotabile per servire Roma Capitale di moduli medi 11 (litri/sec. 1100) con un valore massimo, in casi eccezionali, di mod. 50, assicurandosi in tali casi, il mantenimento delle escursioni del livello del lago nell’ambito di quelle naturali, oggi la questione è mutata notevolmente. Difatti oggi A.C.E.A. Ato2 assicura, anche grazie alle acque del lago di Bracciano, l’acqua a 74 comuni invece che al solo Ente Roma Capitale, come previsto dalla convenzione del 1990, le captazioni sono superiori ai 1100 litri/sec medi previsti e che si sta prelevando molto di più per la crisi idrica in atto nella Regione Lazio. Siamo quindi in regime di eccezionalità, come stabilito dalla convenzione ma non si stanno mantenendo le escursioni del livello del lago nell’ambito di quelle naturali. Si deve prendere formalmente atto che l’equilibrio ecosistemico è a rischio e che soprattutto l’escursione del livello del lago non è nell’ambito di un’escursione di livello naturale, ma che al contrario siamo di fronte ad un abbassamento del tutto eccezionale ed eccessivamente repentino, con caratteristiche uniche su cui A.C.E.A Ato2 sta influendo sensibilmente e concretamente, captando grandi quantità di acqua che abbassano ogni giorno drasticamente i livelli del lago di Bracciano. A.C.E.A Ato2 sta prelevando acqua e prevede di prelevarne ancora, sebbene l’Ufficio Speciale del Genio Civile per il Tevere e per l’Agro Romano, valutando il progetto e la concessione del 1990, abbia disposto nel parere vincolante tra le prescrizioni che “… su tali condotte verranno inserite le saracinesche di apertura e chiusura ed un sifone idraulico che provveda a disinnescare automaticamente le condotte non appena il livello dell’acqua scende sotto la quota minima di m 161,9”. Attualmente il livello del lago è a 161,8 metri, ma la captazione non è stata disinnescata”
nel comunicato, in conclusione si legge che: “se la siccità e l’aumento delle temperature sono fattori che non possono essere controllati e gestiti a livello locale dagli scriventi, la captazione delle acque ad uso idropotabile è un fattore che può essere regolato e che è regolamentato da una concessione che allo stato attuale dei fatti sembra essere disattesa nelle sue linee di controllo e di tutela ecosistemica. Proseguiamo uniti e compatti in questa che definiamo una battaglia di civiltà e a tal proposito, al fine di rendere partecipi tutti i cittadini singoli e associati, tutti dalla stessa parte nella protesta e nella proposta, stiamo definendo verosimilmente per la mattinata del 1 luglio una iniziativa di mobilitazione popolare”

 

Emiliano Minnucci (PD) “Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: insieme alla Presidente Villani del Comitato per la Salvaguardia del Lago di Bracciano e accompagnato dagli avvocati Falconi e Calvigioni, questa mattina ho fatto visita alla Procura della Repubblica per depositare una denuncia nei confronti di Acea relativamente alla situazione del Lago di Bracciano. Dopo gli appelli di questi ultimi mesi, caratterizzati peraltro da manifestazioni dei cittadini e interrogazioni parlamentari, quello di questa mattina è indubbiamente un atto dovuto nei confronti del nostro territorio e delle nostre comunità che non possono certo arrendersi all’idea di vedere morire un bacino naturale a causa dell’indifferenza della società di piazzale Ostiense. Alterazione dell’intero ecosistema lacustre, riduzione delle capacità autodepurative del sistema, scomparsa delle specie animali, accentuazione dei fenomeni erosivi e depressione del contributo alla portata del fiume Arrone che ha generato peraltro un progressivo aumento delle concentrazioni di arsenico nelle acque: sono queste le maggiori conseguenze dell’abbassamento del livello del Lago di Bracciano provocato, ribadiamolo, non solo dalla scarsità delle precipitazioni ma anche dai continui prelievi di Acea che, da quanto riferito in questi giorni dal Presidente Saccani alle stesse amministrazioni locali, verranno anche aumentati al fine di far fronte alla carenza idrica degli acquedotti attualmente in uso. Acea non può considerare il Lago di Bracciano una riserva idrica da utilizzare in maniera spasmodica e senza considerare la condizione delle sue acque. Acea, anche in virtù del protocollo d’intesa del 2015 e della Direttiva Quadro sulle Acque, ha il dovere di osservare le prescrizioni emanate a norma di legge dalle Autorità competenti prestando grande attenzione alla tutela e alla salvaguardia del territorio. In questo quadro, bene anche l’iniziativa promossa dalle Amministrazioni Comunali di Anguillara, Bracciano e Trevignano che, unitamente alla nostra denuncia, questa mattina a Civitavecchia hanno presentato un esposto chiedendo l’intervento dell’Autorità giudiziaria. Ora, con la denuncia odierna, la palla passa alla Procura della Repubblica che, mi auguro, prenda subito in esame la situazione tanto da valutare eventuali profili di illiceità penali e individuare i soggetti responsabili”. È quanto riferito dal deputato PD, Emiliano Minnucci, che oggi a Civitavecchia è stato ricevuto dal Procuratore della Repubblica, Andrea Vardaro, in merito all’abbassamento del livello delle acque del Lago di Bracciano.




Lago di Bracciano: “Ecoitaliasolidale” e “Difendiamo il nostro Lago”, raccolte prime 300 firme da presentare al parlamento Europeo


Red. Cronaca

BRACCIANO (RM) – “L’abbassamento del livello del Lago di Bracciano è costante e gravissimo e mette in serio pericolo il valore dell’intero ecosistema dello specchio d’acqua laziale. – dichiarano in una nota Vanda Soriente Presidente del Comitato “Difendiamo il nostro Lago” e di Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale – Per questo, – prosegue la nota congiunta – come avevamo preannunciato in questi giorni, il Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale insieme al Comitato “Difendiamo il nostro Lago” hanno già raccolto le prime 300 firme che verranno inoltrate alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo”. “Ribadiamo che risulta grave mettere a rischio il  Lago di Bracciano per le captazioni di Acea finalizzata a compensare gli acquedotti laziali prosciugati a causa della siccità e dell’innalzamento delle temperature anche invernali,  mentre nulla viene fatto per la manutenzione degli acquedotti sempre più colabrodo come quello di Roma che spreca nella propria rete ben il 44,4% della risorsa idrica”. “Chiediamo un immediato STOP alle attività che mettono in serio pericolo il bacino lacustre ma soprattutto che stanno mettendo a rischio il prestigioso valore ecosistemico e le bellezze ambientali e paesaggistiche  del Lago”. “E' di scarso interesse per i cittadini il Derby sulle responsabilità, riteniamo bensì necessarie soluzioni immediate, e per questo non avendo ricevuto adeguate risposte dagli Enti di controllo presenti, siamo stati costretti a rivolgerci alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo attraverso una raccolta di firme che proseguirà nei prossimi giorni”.
 




Lago di Bracciano, Minnucci: "Ancora 30 centimetri e poi il disastro ambientale"

 

di Ivan Galea


ANGUILLARA (RM) – Il deputato Pd Emiliano Minnucci torna a lanciare l'allarme sul gravissimo fenomeno che sta interessando il lago di Bracciano con l'abbassamento delle acque. "Siamo ormai a meno 120 centimetri rispetto lo zero idrografico" ha detto Minnucci durante la diretta web di Officina Stampa, trasmissione giornalistica condotta da Chiara Rai, andata in onda lo scorso 2 febbraio. Minnucci ha quindi ricordato quanto evidenziato dal CNR, ovvero che se l'abbassamento delle acque del lago dovesse raggiungere quota meno 150 centimetri si verrebbe a creare una condizione di non ritorno.

Dopo la riunione con Acea fatta presso il Consorzio di Navigazione del Lago il gestore idrico ha diffuso un comunicato stampa: "In questo comunicato è chiara la presa di posizione di Acea che è una via di mezzo tra la tragedia e la commedia, la tragedia dopo la farsa" Con queste parole il deputato Dem ha commentato le dichiarazioni del gestore idrico che pur riconoscendo le ragioni sollevate, durante la riunione, riguardo il rischio di disastro ambientale  ha affermato di non poter interrompere la captazione dell'acqua dal lago di Bracciano in quanto verrebbero lasciate a secco intere zone della Capitale e della provincia di Roma.


Minnucci ha quindi ribadito che Acea deve fare urgenti investimenti al fine di scongiurare quella che appare a tutti gli effetti come una situazione destinata a degenerare e che il gestore idrico oggi è una società quotata in borsa e non più la municipalizzata del Comune di Roma di 30/40 anni fa. "Io capisco che Acea debba perseguire il profitto – ha affermato Minnucci – ma non può farlo a danno di intere popolazioni che vivono sulle rive del lago da migliaia di anni".

 

Il deputato ha quindi fatto sapere di aver presentato delle interrogazioni ai Ministri delle Infrastrutture e dell'Ambiente preannunciando un azione, che sarà portata avanti insieme a molti cittadini, di rivolgersi all'Autorità Giudiziaria.

 

Un vero e proprio rischio di disastro ambientale, già vissuto durante un'estate caldissima di qualche anno fa, ha ricordato Minnucci, con la differenza che quello che si sta verificando oggi avviene in piena stagione invernale. "Siamo a febbraio e questo significa che di questo passo – ha proseguito – se si mantiene la siccità e se contestualmente il gestore del servizio idrico – ACEA – continua a prelevare in modo esagerato e senza tener conto – ha evidenziato il deputato – delle ricadute ambientali che questo può determinare, a luglio il lago potrebbe abbassarsi oltre i 30 centimetri che mancano a raggiungere il livello di non ritorno di meno 150 centimetri".


Il rischio di un vero e proprio disastro ambientale è dunque una realtà che potrebbe verificarsi molto presto qualora non si corra immediatamente ai ripari. Un ultimo appello, quello di Emiliano Minnucci rivolto al sindaco di Roma Virginia Raggi che è anche il legale rappresentante dell'Ambito Territoriale ATO2 in quanto presidente della Città Metropolitana, ad ACEA e ai sindaci di Anguillara, Bracciano e Trevignano.
 




LAGO DI BRACCIANO, LAGHIDIVINI: AL VIA IL FESTIVAL DEI VINI PRODOTTI SULLE SPONDE DEI LAGHI ITALIANI

Red. Eventi

Bracciano (RM) – Partita la IX edizione del festival Laghidivini®, organizzato dall'associazione Epulae Bracciano con la partnership del Consorzio Lago di Bracciano con il patrocinio dell'ARSIAL – Regione Lazio, del Parco Regionale Naturale di Bracciano e Martignano e della Federalberghi Roma.

Comunicare i territori attraverso il vino, il tema centrale della manifestazione che è stata inaugurata nel corso della prima serata di venerdì 24 giugno sulla motonave Sabazia, nel fantastico scenario del lago di Bracciano. Il territorio quindi diventa, in ciascun vino, l'artefice di una storia, che è quella che oggi emoziona sempre di più il consumatore, che lo coinvolge e che lo rende partecipe anche attraverso i molteplici linguaggi che questa edizione ha previsto di utilizzare per coinvolgere ed emozionare il pubblico. Proprio al fine di rafforzare il legame tra vino e territorio lacustre per la prima volta il festival si terrà sulle rive del lago, presso la sede del Consorzio, nel luogo conosciuto come il pontile degli inglesi. Questo ancora oggi il nome con il quale ci si riferisce al pontile, costruito negli anni '30 del secolo scorso, per le linee aeree della lmperial Airways, al fine di rendere possibile il rifornimento degli idrovolanti inglesi in servizio per l'Oriente che facevano scalo tecnico a Bracciano.

La tre giorni del festival Durante la tre giorni dalle ore 19.00 alla mezzanotte, sarà possibile prendere parte al festival, degustare i vini ordinati per lago di provenienza, con centinaia di etichette e differenti tipologie di numerosissime aziende vitivinicole situate in prossimità dei laghi dell'intera penisola. Il festival prevede inoltre convegni e workshop con qualificate presenze del mondo accademico ed istituzionale, artistico ed imprenditoriale. Non mancheranno ospiti d'eccezione e La possibilità di degustare pietanze e cibi in abbinamento ai vini. Un'escursione naturalistica per approfondire la conoscenza del territorio, ma anche la navigazione a bordo della motonave sul lago sabatino, ascoltando musica, assistendo a show cooking, mostre e seminari, nonché i racconti degli chef e dei produttori per scoprire veri e propri tesori gastronomici inscindibilmente legati al territorio di provenienza.

Programma

Venerdì 24 ore 19.00 inaugurazione A bordo della motonave Sabazia, convegno sul tema: "Comunica re i territori", aprirà i lavori il dott. Antonio Rosati, amministratore unico di ARSIAL, interverranno tra gli altri il professore Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia Alimentare Università Tor Vergata di Roma, e Emanuele Perugini giornalista della piattaforma web Lovinitaly.

Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 dalle 19.00 alle 24.00 bere il territorio
La sede del Consorzio Lago di Bracciano ospiterà i banchi d'assaggio dei vini Lacustri affidati al servizio dei sommelier Epulae. Possibilità di degustare centinaia di vini diversi, ordinati per lago di provenienza e in alcuni casi possibilità di approfondirne la conoscenza direttamente con i produttori. La degustazione di acque aromatizzate con le erbe aromatiche del territorio costituirà una differente ed ulteriore modalità di "bere il territorio".

Assaporare il territorio l prodotti del Lazio: esposizione e vendita di prodotti gastronomici, in alcuni casi oggetto di presidio Slow Food per la biodiversità; un 'opportunità di degustazione e approfondimento alla presenza dei produttori. l profumi e i sapori del Monte Athos: esposizione e vendita di prodotti enogastronomici
delle comunità monastiche greco-ortodosse.

Punti ristoro: a cura dell'Accademia del gusto Tu Chef di Roma e l'immancabile appuntamento con il gelato artigianale, a base di vino o di mosto, di Roberto Troiani dell'Hinterland Bar di Frascati. Messaggi in bottiglia , riflessioni sul vino e sul territorio attraverso selezionati aforismi e citazioni in tema. Note di vini, angolo relax per ascoltare, sotto le stelle, selezioni musicali da godere insieme ad un calice di vino.

Venerdi 24 e sabato 25 Ore 21.30 Crociera sensoriale Serata a bordo della motonave Sabazia, per assaporare un variegato menu, preparazioni realizzate e raccontate dall'Accademia del gusto Tu Chef, con vini lacustri in abbinamento. Prenotazione obbligatoria.

Sabato 25 ore 9.00 Escursione naturalistica L'escursione si svolge alla Caldara di Manziana per scoprirne aspetti geologici e naturalistici a cura del Parco Reg ionale Naturale di Bracciano e Martignano. Un percorso facile alla portata di tutti. Escursione gratuita, obbligatoria la prenotazione a info@laghidivini.it
Ore 20.00 Quando lo chef incontra l'erborista. Dedicato ai prodotti del territorio Show cooking a cura de ll'Accadem ia del gusto Tu Chef.
Ore 23.00 Bacco, tabacco e … Un appuntamento in riva al Lago, ideato da Fabrizio Cacchiarelli, per scoprire i segreti del sigaro Mastro Tornabuoni, della Compagnia Toscana Sigari di Sansepolcro,fumarlo ed abbinarci un antico elis ir. Necessaria La prenotazione al punto info del festival.

Domenica 26 Ore19.00 Premiazione Laghidivini
Consegna del premio Laghidivini 2016 al vino che ha ottenuto il maggior numero di preferenze da parte del pubblico durante la IX edizione del festival.

Ore 20.00 Scoprire l'enogastronomia di una comunità monastica Monte Athos, convegno, a bordo della motonave Sabazia, vo lto a scoprire e a degustare l'enogastronomia della comunità greco-ortodossa del Monastero di Vatopedi. Relatori: dott. Roberto Miccinil li specialista in scienze dell'alimentazione e direttore dei corsi di perfezionamento di "Fitoterapia clinica" presso l'Università degli Studi della Tuscia e il dott. Marco Sarandrea fitopreparatore ed erborista,entrambi membri sostenitori del progetto Monte Athos promosso dal citato ateneo. Consigliata La prenotazione a infofalaghidivini.it o al punto info del festival.
Ore 21.30 Crociera al buio a bordo della motonave Sabazia la performance della poliedrica ed eclettica artista Hilde Soliani, uno de i pochi "nasi" al mondo, ovvero una creatrice di profumi a livello internazionale. Un percorso multisensoriale al buio, tra profumi e vini, dove i sensi vengono risveg liati e Le emozioni sollecitate.

INGRESSO E DEGUSTAZIONI
L'ingresso al festival è libero mentre per le deg ustazioni e gli appuntamenti è richiesto un contributo di euro 10,00 giornaliero per i soci Epulae e gli operatori del settore, e di euro 15,00 per tutti gli altri, previo accreditamento al punto informazioni del festiva l.




LAGO DI BRACCIANO: BOOM DI PRESENZE ALLA CONFERENZA ORGANIZZATA DALL'ASSOCIAZIONE TURISMO

Red. Cronaca

Bracciano (RM) – Numeri importanti per la conferenza organizzata dall’Associazione Turismo Lago di Bracciano il 24 maggio 2016, presso i locali della sede del Consorzio Lago di Bracciano. Presenti i rappresentanti di 35 strutture ricettive di Bracciano, Anguillara, Manziana, Trevignano e Oriolo, e i candidati sindaco di Bracciano Claudio Gentili, Armando Tondinelli, Marco Tellaroli, Luca Testini, e di Anguillara la candidata Sabrina Anselmo.

Numerosi i contenuti condivisi nelle quasi 3 ore di evento, tutti all’insegna della concretezza: perché turismo è sognare i grandi numeri di domani sopravvivendo all’oggi. Per i numeri è stato proposto il l’affiancamento della promozione imperniata sulle bellezze storico-naturalistiche e sul km0, con la ricerca di leve di attrazione più efficaci e attuali. In particolare è stata presentata l’iniziativa, già strutturata insieme al Consorzio Lago di Bracciano, per rendere il lago di Bracciano un punto di riferimento rinomato del panorama cosplay nazionale, attraverso la manifestazione, in corso di svolgimento, Bracciano.CO.

Aspettando i numeri , un importante sostegno alle imprese del turismo è possibile già oggi, attraverso la corretta informazione e il controllo dell’abusivismo. Nonostante il ricorso a più tipologie di tecnici ed esperti, in fase di avvio e mantenimento dell’attività ricettiva, spesso l’imprenditore incappa in errori, anche banali, che, in sede di controllo, sfociano in multe salate. Un errore comunissimo è il mancato rispetto dell’art. 17, co. 1, lett. a del Regolamento Regionale 8/2015, che prescrive la pubblicazione del numero di protocollo della SCIA sul proprio portale istituzionale e ovunque si intenda pubblicizzare l’attività, la cui mancata ottemperanza è sanzionata con multe da 500€ a 2000€.

Sul fronte della lotta all’abusivismo, si possono formulare solo ipotesi, blandamente suffragate da qualche raro articolo della stampa locale. Un dato chiaro, tuttavia, emerge dal monitoraggio dell’offerta presente nei portali delle OLTA: nei mesi di commissariamento risultano andate estinte almeno 25 diverse proposte di alloggio, per un totale di non meno di 150 posti letto. Impossibile per noi ricavarne una chiara correlazione tra le decisione assunte in municipio e il dato riscontrato, tuttavia non è peregrina l’ipotesi che la chiusura di tali attività sia, almeno in parte, un effetto (diretto, o indiretto) di una nuova cifra nelle decisioni amministrative. Ad ogni modo per le imprese regolari ciò comporta non meno di un +5%/+10% di presenze annue, risultato raggiunto in pochi mesi e a costo zero, o addirittura positivo, per l’amministrazione, obiettivo che nessun programma di promozione turistica avrebbe mai potuto eguagliare.

I candidati sindaci presenti, per una volta più in assetto da uditori che da relatori, hanno potuto comprendere con profondità di cognizione il reale stato del turismo, oltre le visioni patinate (a volte utopiche, a volte distopiche) che in genere monopolizzano la discussione pubblica. Positivo l’impegno di proseguire con rigore la lotta all’abusivismo assunta da tutti i candidati sindaci presenti, argomento finora trascurato nei programmi elettorali, e il generale riconoscimento del ruolo centrale delle imprese della ricettività in tema di turismo, settore che per sua natura investe larga parte dell’economia, ma che può dirsi funzionale e funzionante soltanto quando parte da chi dà alloggio, perché solo in tal caso di genera un benefico effetto a cascata che investe tutti i settori coinvolti. Pertanto i candidati Luca Testini (Cittadini di Bracciano), Armando Tondinelli (Patto per Bracciano, Noi con Tondinelli), Claudio Gentili (La città che vogliamo, PD), Marco Tellaroli (M5S) per Bracciano, e Sabrina Anselmo (M5S) per Anguillara Sabazia ad oggi sono una boa nel lago, per chi vive di turismo.

"Siamo sicuri che anche altri candidati abbiano seriamente a cuore questo tema, e saremo pertanto lieti di conoscere la loro posizione su temi così delicati." Hanno dichiarato dall'Associazione Turismo Lago di Bracciano
 




LAGO DI BRACCIANO: APPELLO ALL'ARDIS PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELL'ACQUA ALTA

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – Stamattina, al lungolago di Bracciano, per affrontare il problema dell’acqua alta nel lago, si sono incontrati tutti gli enti interessati al fenomeno. Sono state presentate le richieste dei comuni che si affacciano sul bacino, e le possibili soluzioni proposte da Ardis, l’ente che ha l’incarico della difesa del suolo e dei corsi d’acqua.
I comuni invieranno una richiesta congiunta ad Ardis perché l’ente attui tutte le misure necessarie per ripristinare il livello naturale delle acque, che negli ultimi mesi si è innalzato oltremisura. Andrea Balestri, di Hydra Ricerche, società specializzata nell’analisi ambientale, ha effettuato un monitoraggio dei livelli medi del lago nel medio periodo, identificando la misura più idonea in circa 162,50 metri s.l.m., circa settanta/ottanta centimetri meno rispetto al livello attuale.
Sul livello delle acque del lago ci sono state nel tempo diverse interpretazioni, con misure che variano dai 161,70 (livello idrografico riportato sulle carte geografiche), e 164 metri, valore inserito nelle mappe catastali, valore solo teorico, perché a quella quota l’acqua arriverebbe a bagnare sia la piazza del Molo di Anguillara, che diversi punti della cricumlacuale.
Verrà realizzato ora un protocollo, che contempli le esigenze di tutti gli enti coinvolti, che finora non esisteva, che in futuro farà da riferimento per gli interventi che riguardano il bacino idrografico.
Per quanto riguarda la situazione contingente, l’Ardis incaricherà ACEA di prelevare acqua in questa fase per far scendere il livello, contestualmente verranno realizzati gli interventi di bonifica dell’Arrone, in modo che possa contenere le acque di emissione dal lago, cosa che però richiede un certo tempo. Per salvare la stagione estiva, quindi, sarà Acea che dovrà utilizzare una notevole quantità di acqua, nell’ordine di quaranta milioni di metri cubi, per riportare il livello del lago alla media degli ultimi anni.
Una volta risolta l’emergenza, e riportato il livello del lago a valori accettabili, gli enti collaboreranno a mantenere la situazione sotto controllo, per non vivere nuove stagioni di siccità o di acqua alta, come negli ultimi anni.




LAGO DI BRACCIANO: SCOMPARSE TUTTE LE SPIAGGE – I GESTORI BALNEARI PREPARANO LA GUERRA AI RESPONSABILI

di Silvio Rossi

Trevignano (RM) – L’Associazione delle attività turistiche di Trevignano Romano, che da alcuni anni riunisce gli operatori delle attività stagionali della località che si affaccia sul lago di Bracciano, si riunirà mercoledì, 1 aprile, per concordare le attività da intraprendere per affrontare il problema “acqua alta” nello specchio lacustre.

Alla riunione parteciperanno i gestori degli stabilimenti balneari, dei circoli velici e dei campeggi di tutto il lago, gli organizzatori hanno infatti cercato di coinvolgere i loro colleghi di Anguillara e Bracciano, accomunati dalla preoccupazione che la prossima stagione estiva possa tramutarsi in un periodo di passione, a causa della scomparsa delle spiagge in tutto il perimetro lacuale.

Il presidente dell’associazione, Matteo Mazzarini, ci fa sapere che sono tre anni che i gestori denunciano l’assenza di controllo del livello delle acque da parte degli organi preposti, ma che le loro richieste sono rimaste inascoltate.

Riguardo alla riunione ci dice che “Discuteremo del tema del risarcimento per i danni strutturali e quelli relativi al mancato lavoro per la stagione 2015. Si richiederà l’esenzione del pagamento del canone regionale, in quanto ci sembrerebbe assurdo pagare l’occupazione di un suolo che non esiste più, proprio a coloro che hanno provocato la situazione nella quale ci troviamo. Sarebbe bastato ascoltarci prima, oppure fare ciò per cui si è preposti: regolare lo zero idrometrico, tenere pulito l'Arrone, ecc… adesso è tardi”.

I gestori di Trevignano hanno compreso che, per riuscire a rendere più forte la propria voce, è bene unirsi con i loro colleghi dei paesi limitrofi, per questo, aggiunge Mazzarini: “Un’altra interessante operazione sarà quella di costituire una sola associazione o consorzio che tuteli tutte le realtà turistiche che operano a contatto diretto con il lago, poiché le problematiche sono le stesse. Unirci ci porta a essere più forti”.

La riunione non si limita solamente alla protesta per la questione dell’acqua alta. Gli associati hanno previsto anche l’istituzione di corsi di primo intervento sanitario, di utilizzo del defibrillatore, corsi di formazione per assistenti bagnanti, perché lo sviluppo turistico di un territorio deve essere progettato a 360 gradi, e non si deve tralasciare nessun aspetto.

Nel corso della riunione verrà proposto di organizzare un dibattito pubblico dove verranno invitati gli amministratori locali, i responsabili di Acea, Ardis e Città Metropolitana, per mettere davanti a un tavolo tutti gli attori coinvolti nella gestione del problema “acqua”.
Sarà presente all’incontro anche un legale, cui sono state affidate le pratiche per un’azione risarcitoria da parte dei titolari delle attività danneggiate.
 




LAGO DI BRACCIANO, MORTE FEDERICA MANGIAPELO: PRECIPITA LA POSIZIONE DI MARCO DI MURO

di Daniele Rizzo

Anguillara (RM) – C’è chi dice annegata, chi dice affogata: la disquisizione sui termini non cambia la sostanza. A conclusione della perizia disposta dal gip di Civitavecchia è stato confermato che Federica Mangiapelo, la sedicenne trovata morta la notte del 31 ottobre 2012 nel Lago di Bracciano, non è deceduta per una miocardite, ma per l’ingente quantità di acqua lacustre bevuta.

A provarlo sarebbero le diatomee trovate nel suo corpo. Le diatomee sono delle microalghe che si trovano in ambiente marino o in acqua dolce; la consistente presenza di queste nel corpo della ragazza proverebbero l’eccessiva quantità di acqua bevuta, una quantità troppo alta per una ragazza ritenuta un’ottima nuotatrice.

E difatti a gennaio erano stati nominati tre periti per valutare le cause della morte della ragazza: ad aprile però i risultati che sono arrivati al Gip erano divergenti, ed ecco quindi spiegato perché si è ricorso ad un nuovo perito incaricato dal Giudice per le indagini preliminari.
Se chiarezza sembra esserci dunque sulla causa della morte, il mistero permane sulla dinamica dei fatti. Resta infatti da chiarire come Federica si sia procurata quei segni sul volto, abrasioni che sembrano frutto di un trascinamento e non delle ore passate riversa sulla spiaggia; stesso discorso per la ferita sul collo, inizialmente classificata come piaga da decubito ma che alla luce della nuova perizia acquista un significato diverso.

Chi vede precipitare la propria situazione è Marco di Muro, l’allora fidanzato di Federica Mangiapelo che racconta di aver lasciato la ragazza bordo strada quella sera. Il cameriere di Formello è da quasi due anni l’unico indagato per omicidio in questa storia, ed i risultati della perizia sul corpo della sedicenne pregiudicano e di molto la sua condizione. Perché le diatomee erano presenti anche sui vestiti del ragazzo se lui ha sempre dichiarato di non esser sceso in spiaggia? Tutto lascia pensare che Federica quella sera non sia affogata da sola, e che con lei ci fosse qualcuno. Gli inquirenti ancora non si espongono sulla ricostruzione dei fatti. Assodato queste verità, resta quindi da capire chi era con la ragazza quella sera, se il fidanzato oppure una persona terza di cui ancora non siamo a conoscenza. Quel che è certo è che le indagini non si fermeranno qui.

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LAGO DI BRACCIANO, MORTE FEDERICA MANGIAPELO: PRECIPITA LA POSIZIONE DI MARCO DI MURO

di Daniele Rizzo

Anguillara (RM) – C’è chi dice annegata, chi dice affogata: la disquisizione sui termini non cambia la sostanza. A conclusione della perizia disposta dal gip di Civitavecchia è stato confermato che Federica Mangiapelo, la sedicenne trovata morta la notte del 31 ottobre 2012 nel Lago di Bracciano, non è deceduta per una miocardite, ma per l’ingente quantità di acqua lacustre bevuta.

A provarlo sarebbero le diatomee trovate nel suo corpo. Le diatomee sono delle microalghe che si trovano in ambiente marino o in acqua dolce; la consistente presenza di queste nel corpo della ragazza proverebbero l’eccessiva quantità di acqua bevuta, una quantità troppo alta per una ragazza ritenuta un’ottima nuotatrice.

E difatti a gennaio erano stati nominati tre periti per valutare le cause della morte della ragazza: ad aprile però i risultati che sono arrivati al Gip erano divergenti, ed ecco quindi spiegato perché si è ricorso ad un nuovo perito incaricato dal Giudice per le indagini preliminari.
Se chiarezza sembra esserci dunque sulla causa della morte, il mistero permane sulla dinamica dei fatti. Resta infatti da chiarire come Federica si sia procurata quei segni sul volto, abrasioni che sembrano frutto di un trascinamento e non delle ore passate riversa sulla spiaggia; stesso discorso per la ferita sul collo, inizialmente classificata come piaga da decubito ma che alla luce della nuova perizia acquista un significato diverso.

Chi vede precipitare la propria situazione è Marco di Muro, l’allora fidanzato di Federica Mangiapelo che racconta di aver lasciato la ragazza bordo strada quella sera. Il cameriere di Formello è da quasi due anni l’unico indagato per omicidio in questa storia, ed i risultati della perizia sul corpo della sedicenne pregiudicano e di molto la sua condizione. Perché le diatomee erano presenti anche sui vestiti del ragazzo se lui ha sempre dichiarato di non esser sceso in spiaggia? Tutto lascia pensare che Federica quella sera non sia affogata da sola, e che con lei ci fosse qualcuno. Gli inquirenti ancora non si espongono sulla ricostruzione dei fatti. Assodato queste verità, resta quindi da capire chi era con la ragazza quella sera, se il fidanzato oppure una persona terza di cui ancora non siamo a conoscenza. Quel che è certo è che le indagini non si fermeranno qui.

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ANGUILLARA, MORTE FEDERICA SUL LAGO DI BRACCIANO: PER LA FAMIGLIA SONO STATI SOTTOVALUTATI DEI PUNTI CRUCIALI

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Chiara Rai

Anguillara – Lago di Bracciano (RM) – “Un rinvio con la sola omissione di soccorso a carico di Marco di Muro quando, a mio parere e secodo mio fratello, sono stati trascurati molti punti nella ricostruzione dei fatti”, poche parole pronunciate dal riservato Massimo Mangiapelo, zio della piccola Federica, la sedicenne trovata morta il primo novembre del 2012 sulla riva del lago di Bracciano a Vigna di Valle nel Comune di Anguillara Sabazia.

Il ventitreenne Marco Di Muro è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omissione di soccorso. Un capo d’imputazione forse troppo blando per la famiglia, considerati gli elementi raccolti durante le indagini, la ricostruzione seppur lacunosa dei fatti.

“Riteniamo che siano stati sottovalutati dei punti importanti – ha continuato Massimo Mangiapelo, fratello di Luigi– ma proprio su questi determinati passaggi stanno lavorando gli avvocati. Certo è che rimangono molti punti oscuri sui quali chiediamo, come famiglia, che venga fatta luce”.

La famiglia non ha tirato quel respiro di sollievo che avrebbe voluto, si sarebbe aspettata forse un rinvio a giudizio con più di un'accusa o meglio sicuramente avrebbe voluto che fosse venuto a luce il nome dell'assassino. Ci sono delle lacune. Troppo buio e troppo mistero avvolge questa storia.

Molti punti oscuri. Esatto. Non si è più parlato di che fine abbiano fatto gli effetti personali di Federica che non sono stati trovati accanto al suo corpo, all’indomani della notte di Halloween.

Non si è saputo nulla del suo cellulare nero e la borsetta marrone con intarsi bianchi che Federica aveva con se quella notte piovosa, la notte delle streghe, quando intorno alle 22:30 esce con il  con il suo ragazzo e un amico per andare a festeggiare.

Federica esce da casa del papà Luigi, un uomo conosciuto ad Anguillara perché ha un banco di biancheria al mercato. I sommozzatori del nucleo dei carabinieri di Roma, diretti dal maresciallo Renato Solustri, si sono immersi per due volte alla ricerca degli oggetti personali della sedicenne la cui morte rimane ancora avvolta nel mistero.

Quando la ragazza è morta, intorno alle 4 e le 5 del mattino, era da sola? Se telefono e borsetta non sono stati finora trovati, l’ipotesi che Federica sia morta in solitudine non regge. Chi ha occultato la sua borsetta e il suo telefono?

Finora ciò che è certo è che Federica non ha subito violenze, la causa della morte è stata una crisi cardiaca conseguente ad un improvviso malore.

Dunque i due oggetti diventano essenziali per ricostruire un vuoto temporale finora pieno di lacune: Cosa ha fatto Federica dopo che il ragazzo, il ventitreenne Marco Di Muro, l’avrebbe lasciata sotto la pioggia presumibilmente in mezzo alla via Anguillarese a circa cinque chilometri da dove è stata ritrovata morta?

E’ strano il fatto che Di Muro non l’abbia cercata perché se è vero che quando ha lasciato la ragazza in mezzo alla strada sarebbe tornato indietro dopo qualche minuto e non l’avrebbe più trovata, significa che Marco non era più arrabbiato con Federica.

Significa che Marco voleva riappacificarsi con la sua Federica tanto da tornare subito indietro. E poi? Perché non avrebbe risposto alle telefonate continue dei famigliari della ragazza? Perché non avrebbe risposto al cellulare del padre che la ragazza spesso utilizzava per chiamare Marco? Forse perché Marco sapeva che a Federica era accaduto qualcosa di brutto? Non possiamo saperlo. Però è davvero singolare l’atteggiamento del fidanzato che avrebbe dovuto preoccuparsi per primo del fatto di non aver trovato Federica. Avrebbe potuto bussare a casa del padre, chiamare aiuto, chiamare le forze dell’ordine. Lui aveva la responsabilità di una ragazza minore della quale si doveva prendere cura se non per dovere almeno per amore. 

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ANGUILLARA, MORTE FEDERICA MANGIAPELO: LA SVOLTA NELLE INDAGINI

Chiara Rai

Anguillara (RM) – Non ha soccorso la sua fidanzata minorenne, l’ha lasciata da sola, di notte e poi non avrebbe risposto alle numerose telefonate fatte dalla famiglia della ragazza, preoccupata per il mancato rientro.

Il ventitreenne Marco Di Muro, fidanzato di Federica Mangiapelo la sedicenne trovata morta il primo novembre 2012 sulla riva del lago di Bracciano a Vigna di Valle nel Comune di Anguillara Sabazia, è accusato di omissione di soccorso.

A questa conclusione è giunta l'indagine svolta dal pubblico ministero di Civitavecchia Margherita Pinto. Una contestazione di omissione di soccorso arriva come una condanna di responsabilità nei confronti del ragazzo uscito intorno alle 22:30 in occasione della notte delle streghe, ormai un anno fa.

La giovane quella tragica notte in cui è morta, non era ubriaca. Le perizie effettuate sul corpo della giovane hanno consentito di stabilire che la causa della morte è stata una crisi cardiaca conseguente ad un improvviso malore. L’autopsia sul corpo di Federica che ha escluso segni di violenza e annegamento.

La famiglia di Federica ha dichiarato di volere arrivare alla verità e sapere chi ha portato Federica in riva al lago, a circa cinque chilometri dalla casa di papà Luigi e un chilometro abbondante in più dall’abitazione della mamma Rosella, in una notte di pioggia. Secondo le testimonianze Marco Di Muro avrebbe lasciato Federica, sulla via Anguillarese all’altezza della Banca delle Marche, non lontano dal luogo del mercato e a meno di un chilometro da casa della mamma. Marco l'avrebbe lasciata lì, in mezzo alla strada: i due avevano litigato.

Poi, pare che il ragazzo avrebbe avuto un ripensamento e dopo qualche minuto sarebbe tornato indietro da Federica, ma la ragazza già non era più nei pressi della banca. Soprattutto il padre di Federica ha rimarcato più volte il fatto di aver telefonato al ragazzo sul suo cellulare numerose volte la mattina del primo novembre e non può dimenticare il gesto inspiegabile di Marco di non rispondere, proprio in quei momenti di affannosa ricerca della figlia. 

Rimangono tanti interrogativi: Cosa ha fatto Federica dopo che il ragazzo, il ventitreenne Marco Di Muro, l’ha lasciata sotto la pioggia, di notte?

L'avvocato Massimiliano Sciortino, legale di Di Muro continua a ribadire l’estraneità del proprio assistito e non è escluso che i difensori del ragazzo possano chiedere il giudizio abbreviato.

Intanto il sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno, legale del padre della vittima chiede che venga fatta piena luce sulla dinamica della morte della giovane, su come sia arrivata a morire alle 4 di notte sulla spiaggia a vigna di Valle.

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