Nemi, palazzo Ruspoli: ordinato alla Poligest di provvedere a eliminare lo stato di pericolo

NEMI (RM) – Il Comune di Nemi ha ordinato alla società Poligest SPA, proprietaria di Palazzo Ruspoli, di provvedere immediatamente ad effettuare tutti i lavori necessari per eliminare lo stato di pericolo relativo alla caduta dei calcinacci dal cornicione di coronamento della copertura del castello, dal prospetto su via Belvedere Dante Alighieri e il prospetto d’angolo tra via Giulia e Piazza Umberto I, con avvertimento che in caso di inottemperanza saranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legge e che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto dell’ordinanza saranno a carico della società che ne risponderà in sede civile, penale e amministrativa.

Un atto dovuto per la messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità dopo la caduta di calcinacci avvenuta gli scorsi 22 e 23 febbraio dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco insieme alla Polizia Locale per una prima messa in sicurezza delle aree interessate.

Una situazione, quella di Palazzo Ruspoli, che per la maggioranza dei suoi prospetti è prospiciente su aree pubbliche con presenza continua e costante di visitatori e abitanti oltre che abitualmente aperte al traffico veicolare e che pertanto l’eventuale distacco e caduta di altre parti di intonaco potrebbe comportare gravissime conseguenze, tali da far ritenere una situazione di assoluto rischio per l’incolumità delle persone e la sicurezza del transito veicolare e pedonale.




Nemi, palazzo Ruspoli: il cornicione a rischio crollo: intervengono i Vigili del Fuoco

A marzo del 2018 segnalavamo su questo quotidiano lo stato preoccupante della parete esterna del Castello dove era visibile a occhio nudo una infiltrazione d’acqua molto grande

NEMI (RM) – Pericolo di crollo per il cornicione di palazzo Ruspoli a Nemi dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco, allertati dai Carabinieri del posto, per un rigonfiamento sulla parete del castello che guarda il lago.

Messa in sicurezza l’intera area che è stata recintata e interdetto il traffico sia veicolare che pedonale lungo la via che costeggia palazzo Ruspoli. Un intervento preventivo visto il pericolo che l’intonaco si possa distaccare dalla parete e cadere in strada da un’altezza di 15 metri.

Una storia ormai vecchia, quella del castello di Nemi la principale attrazione culturale del paese delle Fragole che dovrebbe essere la punta di diamante per i turisti che visitano il borgo storico e che invece sta diventando un vecchio stabile da demolire. Lo stato di degrado è visibile a tutti: le finestre sono rotte o inesistenti e i cornicioni, in alcune parti, sono staccati dal muro e rischiano di causare feriti tra i passanti. Alcune parti del palazzo sono usate come sale riunioni o per organizzare conferenze.

A marzo del 2018 segnalavamo su questo quotidiano lo stato preoccupante del Castello dove era visibile a occhio nudo una infiltrazione d’acqua molto grande che inibiva la parete retrostante il palazzo dalla parte che affaccia sul lago, dove oggi c’e’ il rigonfiamento. Avevamo avvertito l’ufficio stampa del Comune di Nemi, che ci aveva fatto sapere che l’Ufficio Tecnico comunale non aveva ricevuto in quei giorni segnalazioni di infiltrazioni d’acqua al Castello Ruspoli, ma che comunque l’amministrazione si era resa disponibile a verificare lo stato dei luoghi qualora fosse stata allertata.

Eppure nel 2015, dopo ben 11 anni di attesa, la Regione Lazio ha approvato la proposta di accordo di programma per la realizzazione dell’intervento relativo il recupero di Palazzo Ruspoli a Nemi, in variante al P.R.G.

La proposta di accordo della Poligest S.p.A, società proprietaria del castello, all’epoca disponibile ad un notevole investimento per il Palazzo e per Nemi, fu discussa nel consiglio comunale di Nemi del 14 febbraio 2004 dove sotto l’allora giunta guidata dal sindaco Alessandro Biaggi venne approvato il progetto e adottata la conseguente variante urbanistica.

Il 25 maggio 2004, si tenne un nuovo Consiglio comunale finalizzato a verificare eventuali osservazioni e opposizioni riguardo l’approvazione del progetto di restauro di palazzo Ruspoli precedentemente deliberata nella seduta del 2 marzo 2004.

Si tenne quindi, il 2 marzo 2005, la conferenza di servizi tra le parti interessate – Poligest S.p.A., Comune di Nemi, Provincia di Roma, Agenzia Sviluppo Provincia (ASP), Regione Lazio – per discutere la fattibilità del progetto relativo il recupero dell’antico maniero che sovrasta piazza Umberto I a Nemi. 

Dal 2015 ad oggi sono passati altri 6 anni e palazzo Ruspoli, tra annunci, proclami e soliti spot elettorali sembra ormai stanco di aspettare un intervento che ancora oggi non si è visto.  




Nemi, Castello Ruspoli e tutela pubblica incolumità: Tersigni presenta la mozione “boomerang”

NEMI (RM) – Mozione comunale a favore della pubblica incolumità quella presentata dal consigliere di opposizione – Insieme per Nemi – Stefano Tersigni.

Una mozione per impegnare il sindaco di Nemi a emettere un’ordinanza che intimi alla proprietà di Palazzo Ruspoli – Poligest SpA – di mettere in sicurezza la struttura. Questo l’atto presentato da Tersigni, che dovrà ora passare al voto del Consiglio Comunale. La mozione segue i fatti delle ultime settimane che hanno visto la struttura colpita da evidenti infiltrazioni d’acqua e segnalare, da una residente, con tanto di foto, sul social Fb, la caduta di pezzi di intonaco.

Nel 2014 sulla vicenda di Castello Ruspoli si era interessato il Consigliere Regionale del Partito Democratico Simone Lupi

Lupi proponeva un tavolo con Regione, proprietari, Beni Culturali, Comune di Nemi ed altri soggetti eventualmente competenti per avviare una discussione sul recupero e valorizzazione di Palazzo Ruspoli. Una presa d’atto, quella del consigliere regionale, sull’urgenza di un intervento complesso sulla struttura. “Mi auguro che quanto prima – dichiarava Simone Lupi – sia possibile calendarizzare la discussione e intanto far partire un utile dibattito nel territorio, perché questo progetto sarà forte se risponderà alla visione di futuro di una comunità e non solo di qualche burocrate regionale o ministeriale”.

Una questione, quella del Castello di Nemi, che grida aiuto, ormai da quasi un ventennio, per voce di ex amministratori di Nemi, ma che ad oggi appare come irrisolta.

NEMI: ECCO TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE SU PALAZZO RUSPOLI

Una mozione boomerang per la maggioranza consiliare di Nemi quella di Stefano Tersigni

Una mozione boomerang perché nel caso venisse respinta metterebbe a serio rischio, sotto il profilo della responsabilità civile e penale gli amministratori, nel malaugurato caso qualcuno si faccia male a causa dello stato di pericolosità e deterioramento di Castello Ruspoli.

Intanto Tersigni fa sapere che dal Comune di Nemi hanno già chiesto alla proprietà la disponibilità del Castello per i prossimi eventi.




NEMI: A PALAZZO RUSPOLI IL CONCERTO FINALE DEL CORSO DI INTERPRETAZIONE

di Michele Di Filippo

Nemi (RM) – Venerdì 17 luglio 2015 alle ore 21:00 presso la sala del Pattinaggio a palazzo Ruspoli a Nemi si terrà il concerto degli allievi del Corso Internazionale di Interpretazione Musicale, tenuto dai chitarristi concertisti Andrea Pace e Cristiano Poli Cappelli, Francesca Branca, Valerio Cugini, Paolo De Angelis, Giuseppe De Cusatis, Michele Di Filippo, Begido Doda, Lorenzo Federici, Giulio Ferrante, Salvatore Fortunato, Francesco Grasso, Francesco Mongelli, Sophie Nanni, Antonio Sgueglia, Luca Stasi, Paola Zampini

Il Corso, divenuto a tutti gli effetti un vero e proprio festival musicale, è arrivato alla sua decima edizione, offrendo attività didattica di alto profilo e non solo.

In questa settimana di corso, che si concluderà domenica, si sono succeduti in seminari pomeridiani e concerti serali diversi artisti appartenenti a diversi ambiti della musica. 

Nell’arco di 7 giorni ci sono stati : un seminario e concerto serale dei chitarristi Fingerstyle Giovanni Palombo con Peter Finger dalla Germania, poi il dipartimento di musica antica del Royal College di Londra insieme al M° Antonio D’Antò per un seminario d’analisi musicale; il musicologo M° Mario Torta per la storia della musica, in particolare sulla storia dei metodi per chitarra nell’Ottocento; per finire un seminario molto interessante sugli aspetti fiscali e legislativi della professione del musicista tenuto dai maestri Pace e Poli Cappelli. Inoltre non sono mancati gemellaggi concertistici, uno con la Royal College di Londra e l’altro con il Festival Internazionale della Chitarra  di Castrocielo che ha  reso possibile un concerto dell’Orchestra di Chitarre “E- Cetra”  del Conservatorio “Licino Refice” di Frosinone diretta dal M° Eugenio Becherucci.
Tutto questo oltre che approfondire l’offerta didattica del corso, ha costituito una vera e propria attività culturale con esibizioni di elevato livello ed un riscontro di pubblico notevole.

"Non resta che invitarvi a partecipare al concerto degli allievi di venerdì 17 luglio 2015 alle ore 21,  – commentano gli organizzatori – nella splendida vetrina di palazzo Ruspoli "sala del Pattinaggio" a Nemi. Non mancate!"

Per info potete scrivere a difilippomichele@yahoo.it
 




NEMI, PALAZZO RUSPOLI: UN CASTELLO FANTASMA

di Maurizio Costa

Nemi (RM)  – La principale attrazione culturale di Nemi, che dovrebbe essere la punta di diamante per i turisti che visitano il borgo storico, sta diventando un vecchio stabile da demolire. Palazzo Ruspoli, che domina la piazza principale del paese, versa in un totale stato di degrado: le finestre sono rotte o non sono presenti, l'intonaco esterno cade a pezzi e il cancello, che dovrebbe permettere l'accesso agli appassionati di cultura e di storia, è chiuso a doppia mandata.
Le condizioni:
Il palazzo cade letteralmente a pezzi. Lo stato di degrado è visibile a tutti: le finestre sono rotte o inesistenti e i cornicioni, in alcune parti, sono staccati dal muro e rischiano di causare feriti tra i passanti. La storia del ragazzo ucciso da alcuni calcinacci crollati dalla Galleria Umberto I, a Napoli, dovrebbe insegnarci qualcosa. La Torre dei Saraceni, la più alta di Palazzo Ruspoli, è inguardabile: le luminarie che scendono dalla sommità rovinano completamente la visione di questa bellezza unica. Inoltre, all'interno del castello, sono visibili delle colonne antiche e anche quella che sembra una tomba o una fontana con varie incisioni, reperti che potrebbero attirare numerosi turisti.
L'interno:
Alcune parti del Palazzo sono usate come sale riunioni o per organizzare conferenze. Un abitante del paese ci ha detto che: "All'interno ci sono affreschi che, visto lo stato del castello, rischiano di scomparire per sempre." Riguardo alla possibilità di entrare, l'intervistato è stato glaciale: "Se non sei accompagnato da qualcuno non puoi entrare lì dentro."
Le potenzialità:
Inutile dire quanto una bellezza del genere possa essere usata in maniera differente dal Comune, sebbene sia proprietà di privata. Molti castelli e palazzi, in giro per l'Italia, sono stati acquistati e restaurati dalle amministrazioni comunali per farne veri e propri poli museali che fruttano centinaia di migliaia di euro ai Comuni. Basti pensare alla Torre del Moro di Orvieto: un semplice campanile in pietra che, al modico prezzo di 2 euro e ottanta, attira migliaia di turisti ogni anno.
La storia:
La prima pietra di Palazzo Ruspoli è stata posata nel IX secolo dopo Cristo, per volere dei Conti di Tuscolo. Successivamente, il castello è stato abitato dai cistercensi, da moltissime famiglie nobili romane e da Cardinali: i Marchesi Frangipane, gli Orsini, gli Annibaldi, i Colonna, i Borgia, i Piccolomini, il Cardinale D'Estouteville, il Cenci, di nuovo i Frangipane, i Braschi, i Rospigliosi e i Ruspoli. Attualmente la proprietà appartiene alla famiglia Garofalo.
La speranza:
che Palazzo Ruspoli possa diventare un bene pubblico per i turisti e per gli abitanti di Nemi, stanchi di assistere ad un vero e proprio castello fantasma nel centro del paese.

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NEMI PALAZZO RUSPOLI: MASSIMILIANO CONTE (PD), "…BASARE UN ARGOMENTO DESTRUENS SULLA BANALE DIFFERENZA SEMANTICA TRA MOZIONE E ACQUISIZIONE"

Redazione

Nemi (RM) – Ancora una nota in risposta ad una contro nota di Insieme per Nemi a seguito di due episodi che hanno acceso i riflettori, come già detto, su Palazzo Ruspoli. La settimana scorsa il consigliere regionale Pd Simone Lupi dirama alla stampa, tramite comunicato, l'avvenuta presentata mozione che sostanzialmente responsabilizza la Regione a prendere in mano la questione del Castello: deve essere messo in sicurezza perché pericolante e dovrebbe anche diventare un volano per il rilancio turistico del Paese, perciò è necessario istituire quanto prima un "tavolo" tra le parti.

Gli approfondimenti sulla questione sono arrivati con l'intervista al Segretario Pd Massimiliano Conte.

Non si è fatta attendere la replica di Insieme per Nemi, gruppo politico di centrodestra nemese, la quale ha ben evidenziato che fin'ora si parla di buone intenzioni e di "tavoli" tipico vocabolario "di sinistra" ma che sostanzialmente, almeno finora, sarebbe tutto un "bla, bla, bla".

Altrettanto puntuale arriva, dunque, la replica al gruppo Insieme per Nemi del Segretario Pd Massimiliano Conte che solletica anche il presunto "ghost writer", autore della nota del gruppo politico avverso. 

 

Ecco la nota del Segretario Pd Massimiliano Conte Pd:

 

Cara Direttrice,

confesso di essere particolarmente sorpreso  dalla nota pubblicata sul suo giornale dal gruppo “Insieme per Nemi”. Ne apprezzo l’ironia, un certo fair play, sicuramente l’intento di completare una narrazione ultradecennale sulla storia del recupero di Palazzo Ruspoli, nonchè l’impulso di cogliere l’attimo fuggente per avere visibilità in un paese, Nemi, purtroppo ancora condannato a vivere nella melmosità di un passato politico ingombrante e per molti imbarazzante.

E’ chiaro che non ho alcuna intenzione di fare l’avvocato d’ufficio delle persone che il proditorio ghost writer di questo aggregato politico ha richiamato nella citata missiva. Credo fermamente nel concetto di responsabilità individuale quale base etica di ogni azione personale, soprattutto se agita nel campo sociale e istituzionale. Per questo, sarei curioso di conoscere nome e cognome di chi, solo oggi, a seguito della Mozione del PD regionale e di quanto è stato detto sulla stampa, ha avuto l’imprudenza di scrivere un articolo che, seppur fornendo un tassello informativo come quello attinente ai “Patti Territoriali del Lazio” (chapeau!), sconfina nel puro autolesionismo, non accorgendosi delle macerie lasciate in eredità proprio da quel passato e da quei fatti che egli cita e del quale è stato protagonista indiscusso.

Il bla bla bla, mi si permetta di dirlo sommessamente, sta nel rievocare Congiure, Scissioni e Commissariamenti ormai collocati nell’immaginario collettivo come il frutto di un fare politica che si è rivelato fallimentare e che, personalmente, serve solo a ricordare, a me stesso e tutti, che da quella storia triste bisogna uscire con uno slancio politico diverso e su questioni davvero essenziali per il paese.

E tra queste, c’è Palazzo Ruspoli.

All’indubbiamente sagace e informato writer di “Insieme per Nemi”, non posso che rimarcargli che è una offesa alla sua intelligenza basare un argomento “destruens” dell’operato del PD locale e regionale sulla banale differenza semantica tra Mozione e Acquisizione (di un bene). Nella sostanza, la tanto vituperata Mozione regionale è stata necessitata dal vuoto pneumatico lasciato dalle Giunte di centrodestra  che, dal punto di vista di una trattativa – venduta come una presunta buona prassi amministrativa (“…la trattativa fu portata avanti in modo serio, concreto, …etc etc” si noti: avrei potuto dire bla bla bla”) – non ha lasciato alcuna traccia utile al ben più sagace ex sodale Alberto Bertucci, che avrebbe potuto recuperare il business plan del progetto, capace com’è di trarre vantaggio dai suoi oppositori di destra e, ahimè, anche di sinistra (e qui ci vuole un altro meritatissimo chapeau, non c’è che dire).

Se tutto questo non è successo dal 1999 ad oggi, dovrebbe convenire con me l’esponente senza nome di “Insieme per Nemi”, che sia stato obbligatorio sterilizzare ogni traccia di una presunta e mai realmente pubblica operazione di recupero del Palazzo, ancor più se concepita da una compagine politica allora come oggi – mi scuso nel dirlo – poco credibile. Per questo motivo, si è ripartiti da zero, cioè da una Mozione che rappresenta un primo  atto istitutivo di un percorso non certo immediato ma, vivaddio, limpido nella volontà reale di incidere concretamente nel nostro territorio.

Sarei davvero curioso di vedere l’istruttoria della pratica amministrativa, gli accordi contrattuali tra le parti interessate, il modello progettuale di recupero di un immobile di pregio che merita ben altro che una nostalgica rievocazione di quanto quelle Giunte siano state attente alle esigenze della comunità nemese ma sfortunate, guarda caso, per l’arrivo di un Commissario Prefettizio che ha dovuto gestire la disfatta senza appello di una Giunta implosa per la propria insufficienza.

Tutto ciò detto, un progetto per Nemi che vede il coinvolgimento di Enti sovracomunali, la Proprietà, forse altri Attori di rilievo, richiede di avere interlocutori credibili, affidabili, onesti sul versante locale. E qui mi associo alla garbata attestazione, indirizzatami dal mio gentilissimo interlocutore, di aver avuto almeno il merito di accendere “un faro di attenzione” sulla questione Ruspoli (come continueremo a fare, insieme ai cittadini di Nemi, su un altro oscuro capolavoro amministrativo qual è il Piano Integrato Corsi).

Per tutto questo, cara Direttrice, la prego di far giungere questo messaggio alle persone interessate: la storia del nostro piccolo paese evidenzia il limite di una politica nostalgica, familistica e autoreferenziale. Posso passare per ingenuo, ma non sono un’anima bella. Lo stato di declino di Nemi è stato accelerato dal centrodestra e non certo dal Partito che rappresento da pochi mesi. Palazzo Ruspoli ne è il simbolo indiscutibile!

I cittadini nemesi vogliono lasciarsi alle spalle una storia politica che ha portato questo paese in un vicolo cieco. La cosa più utile e concreta per Nemi non è se transennare o meno un Palazzo in stato di evidente  degrado (e sia meno imprudente il versatile ghost a caricare sulle mie dichiarazioni la responsabilità di un eventuale “commissariamento” della struttura), ma fare una seria bonifica di un territorio politico ancora infestato da odi, rancori e personalismi. Questo dovrebbe essere l’interesse primario di ogni gruppo o partito presente a Nemi. Fortunatamente non siamo soli, almeno sul versante politico opposto a quello che provocatoriamente si è materializzato dal nulla in questi pochi giorni.

Ognuno si prenda quindi le proprie responsabilità, faccia la sua parte per il bene del paese, altrimenti è meglio che spenda le proprie energie in una seria e onesta autoanalisi dalla quale riemergere rigenerato e pronto a vivere nuove e legittime esperienze, non certo politiche, verso le quali – lo dico umilmente e sottovoce  – ha dimostrato di possedere una visione asfittica e conservatrice.

[CLICCARE QUI PER SCARICARE E LEGGERE LA MOZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE PD SIMONE LUPI SU PALAZZO RUSPOLI ]

 

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NEMI, CASTELLO RUSPOLI: CROCE E DELIZIA DEL BORGO ANTICO DI NEMI

Redazione

Nemi (RM) – La vicenda del castello Ruspoli al centro dell'attenzione di una mozione presentata dal consigliere regionale Pd Simone Lupi è ancora al centro dell'attenzione. "Insieme per Nemi" ha inteso tornare sulla questione, commentando le presunte azioni del centrosinistra riferite al Castello. 

Ecco la nota di Insieme per Nemi

Caro Direttore,

il pamphlet sul Castello Ruspoli, pubblicato recentemente dal suo giornale ha riportato le lodevoli iniziative del Consigliere Simone Lupi e le ottime intenzioni del Segretario del PD di Nemi, Massimiliano Conte.

Nel turbinio di tante ovvie considerazioni e nell’accorato modo di rappresentare l’argomento, occorre collocare qualche punto fermo.

Innanzitutto sgombriamo il campo dalla considerazione che per ottenere dei risultati bisogna “costruire un tavolo”. È un modo antico di esprimersi, ma tanto caro alla Sinistra di sempre.

Di regola, purtroppo, quando si inaugura un “tavolo” si finisce in un “bla – bla – bla” senza fine e con la produzione di qualche documento condiviso da tutti i “commensali”.

“Mozione” significa segnalare a qualcuno l’esistenza di un problema unito all’auspicio che chi di dovere decida di intervenire. Pertanto “mozione” non significa “acquisizione”. È doverosa questa precisazione poiché qualche furbetto tenta di confondere i due termini, vendendo così aria più che fritta all’opinione pubblica.

Nella fattispecie il Consigliere regionale Pd Simone Lupi ha segnalato alla Regione Lazio fatti e circostanze che all’Ente, impersonalmente inteso, sono noti da decenni, attese le segnalazioni, le richieste, le proposte che anche negli anni in cui Massimiliano Conte è restato fuori di Nemi, gli Amministratori del Comune non hanno mai dimenticato di avanzare.

Tra i tanti esempi possibili, ricordiamo i “Patti Territoriali della Regione Lazio” in forza dei quali pubblico e privato avevano divisato di interagire per un notevolissimo investimento che aveva inserito Nemi, con il suo Castello Ruspoli e con parte del territorio, in un contesto progettuale di virtuosa ed auspicata crescita in termini di utilizzazione, capace di coniugare cultura ed impresa.

La Regione approvò.

Per una serie infinita di motivi, però, questo, come tanti altri progetti, non ebbe seguito. Segno evidente, purtroppo, che non bastano le buone intenzioni ed i sapidi auspici per ottenere ciò che si desidera. È opportuno segnalare in proposito che nel mancato raggiungimento del buon  fine di questo ambizioso e virtuoso progetto non vi è stata alcuna responsabilità od omissione da parte dell’Amministrazione Comunale del tempo che vi lavorò con passione, attenzione e professionalità.

Questo viene riferito per onestà intellettuale ed anche per rappresentare sia al Consigliere Simone Lupi e sia al Segretario Massimiliano Conte che le Giunte di centro-destra, tra il 1999 ed il 2011, hanno lavorato ed agito anche sul versante del Castello Ruspoli.

Lo stesso onorevole Zingaretti, al tempo Presidente della Provincia, lo potrebbe facilmente attestare.

Ma non basta.

È necessario indicare un altro punto di riferimento alla bussola delle buone intenzioni. Quando il Consigliere Lupi auspica che la Regione possa intervenire sul Castello Ruspoli di Nemi come ebbe a fare sul Palazzo Cesarini di Genzano, dimentica, o non lo sa, che Palazzo Sforza Cesarini, essendo di proprietà comunale, ha potuto con maggiore facilità attrarre l’investimento pubblico della Regione sul bene comunale, altrettanto pubblico.

Ma non basta.

A questo punto, ed in linea con quanto sopra riferito, si deve per forza far sapere al Consigliere Simone Lupi ed al Segretario Massimiliano Conte che le Giunte di centro-destra Biaggi e Cocchi erano talmente consapevoli della centralità del Castello Ruspoli sulla realtà culturale, ambientale e storica del territorio nemorense, che hanno lavorato a lungo ed in modo proficuo per realizzare un sogno collettivo e porre una pietra, non solo miliare, ma assolutamente fondamentale, per il risanamento del maniero e per la sua conseguente utilizzazione: l’acquisto in proprietà del medesimo.

Qualsiasi cosa possano dire i presunti ben informati di turno o quelli che in modo occhiuto possono maliziosamente negarlo, la trattativa ci fu, fu portata avanti in modo serio, concreto e con l’utile supporto della oggettività del reperimento delle risorse, garantite dal favorevole interessamento di un Istituto di Credito e dalla dismissione di altri beni del patrimonio comunale.

Quando la congiura di Alberto Bertucci, Renzo Colazza, Vairo Canterani e Company ebbe a far cadere la Giunta Cocchi (giugno 2011), dette trattative erano ad ottimo punto. E certo non potevano essere continuate dal Commissario Prefettizio, né tanto meno dall’insipienza di chi è sopravvenuto.

Vedi, caro Direttore, le buone intenzioni del Segretario Conte, nobili, ma ben note come l’acqua calda, non è detto che siano utili agli interessi di Nemi.

Non vi è chi non veda che il riferire di problemi statici esistenti a carico delle strutture ed il confermare che alcune delle parti del Castello sono normalmente aperte al pubblico, potrebbe innescare un circuito disastroso per gli interessi di Nemi ed obbligare l’Amministrazione Comunale ad intervenire come per legge, od a chiudere gli occhi.

Ammesso, ovviamente, che quanto riferito dal Segretario Conte corrisponda al vero. Il Conte, comunque, ha acceso sapientemente un faro di attenzione.

Ci risiamo, caro Direttore, il facile trionfalismo, gli annunzi roboanti, addirittura la prematura preoccupazione espressa dal Consigliere Lupi che nessuno si azzardi a scippargli “l’idea”, e l’assemblamento di operosi, quanto potenzialmente inutili, tavoli di lavoro, rischiano di creare nell’opinione pubblica l’impressione che i problemi, nonostante la loro serietà, si possano facilmente risolvere. Andrebbe tutto bene se, alle affermazioni (anche con un pochino di sana umiltà), dovessero seguire fatti concreti.

Saremmo i primi ad accoglierli con una coloratissima “OLA”.

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NEMI: OLTRE LE DELUDENTI CONDIZIONI DELLA SOCIETA' ODIERNA SI PREPARA LA MOSTRA “INNAMòRATI DELL’ARTE”

Redazione

Nemi (RM) – “INNAMòRATI DELL’ARTE” …..  è l’accorato invito a quanti sentono impellente il bisogno di “altro”, di qualcosa che vada oltre il quotidiano fare per rispondere ai bisogni primari, qualcosa che vada oltre le deludenti condizioni della società odierna, portata o portante alla mancanza di ideali, di speranze….

L’Arte ci porta in una dimensione dove i sentimenti hanno la priorità. Quando ascoltiamo musica, leggiamo un buon libro, osserviamo un dipinto o una scultura, ci allontaniamo dal quotidiano, in parte dal razionale, e occorre farsi guidare dal sentimento, solo a questa condizione possiamo comprendere l’opera ed entrare in empatia con essa e gioirne…. si gioirne. E’ cosa nota, convalidata da studi scientifici, che il “bello” arreca benefici fisici e psichici, non a caso Dostoevskij nell’“Idiota” scriveva “La bellezza salverà il mondo” e ancora più propriamente, riferendosi all’Arte, ne scriveva Cvedon Todora (filosofo bulgaro).
Quindi innamorarsi dell’Arte significa gioirne o comunque trarne un beneficio e un arricchimento intellettuale.

La mostra “INNAMòRATI DELL’ARTE” organizzata dall’Associazione ARTINARTE patrocinata dal Comune di Nemi, si inaugurerà il giorno 8 febbraio 2014 alle ore 16,30 all’interno del Palazzo Ruspoli di Nemi, potrà essere visitata con ingresso libero nei giorni: 8 – 9 – 14 – 15 – 16 – 22 – 23 – febbraio, 1 e 2 marzo dalle ore 10,30 alle 19,00.

In mostra le opere di 27 artisti:
Aldo Zichella , Carmelo Randazzo, Corinna Ricci , Daniele Santioni, Fabrizia Sgarra, Francesco Guidoni, Fiorello Doglia, Giada Domenicone, Gianni Vernì, Giovanna Crudele, Iginia Bianchi, Lamberto Trombetta, Luciana Mambelli, Mara Lautizi , Maria Nobili, Michela Ortenzi, Merima Fetahovic, Oriana Croce, Paolo Viterbini, Peppe Bianchi, Roberto Nizzoli, Simona Barbaresi, Simona Gloriani, Stefania Fienili, Theresa Rosa, Tiziana Troiani, Walter Necci, che invitano a lasciarsi affascinare dall’Arte, a lasciarsi trasportare in dimensioni dove il sentimento allo stato puro ci rende più umani.