LEGA IRFL (RUGBY A 13), GUSTOSA NOVITÀ: UN NUOVO PROGRAMMA TELEVISIVO PER SCOPRIRE I PROTAGONISTI

Redazione

Roma – Ci sono ancora negli occhi le emozioni per la bellissima giornata che ha assegnato lo scudetto 2015 in quel di Artena. Ma la Lega Italia Rugby Football League (Lirfl) sta già pensando a gustose novità per la nuova stagione: una di queste riguarderà un format televisivo molto interessante e originale che verrà messo in onda già a partire dal 22 settembre prossimo e successivamente ogni martedì alle ore 22 sul canale 96 del digitale terrestre (Tele Iride) in territorio toscano, in una delle “roccaforti” del rugby a 13. La trasmissione, intitolata “Time of rugby”, verrà condotta da Marco Tarducci che, certamente distante dai classici canoni del presentatore standard, saprà mettere pepe durante la messa in onda. Ma l’idea più originale che riguarda la trasmissione sta nel fatto che la stessa non verrà registrata in un classico studio televisivo, bensì nei pub non solo della Toscana, ma di tutta Italia. Luoghi molto cari ai frequentatori della palla ovale che sono stati giudicati la location ideale per parlare di rugby a 13, ma ovviamente anche di rugby con giocatori, tecnici, dirigenti e addetti ai lavori. Per la Lega Irfl un canale in più per seguire le vicende del rugby league italiano: per quanti sul territorio nazionale non dovessero visualizzare Tele Iride sul proprio televisore, ci sarà la possibilità di vedere le varie puntate in streaming sul sito della Lirfl (www.legairfl.it) e anche su quello della Fir.
Dalla Lega Irfl, intanto, arriva un’altra bella iniziativa “social”: visto il periodo abbastanza delicato che sta vivendo la Nazionale di rugby a 15 (sconfitta pesantemente nel test-match con la Scozia di sabato scorso e ormai prossima ad affrontare un durissimo mondiale), i “colleghi” della Nazionale di rugby a 13 (giocatori, tecnici e staff dirigenziale) hanno mandato un messaggio di sostegno ognuno al proprio “corrispettivo di ruolo” dell’Italrugby a 15. Una pacca sulle spalle e un incitamento ideale, ma anche sentito, a guardare avanti e a non abbattersi.




LEGA IRFL (RUGBY A 13), LO SLOGAN DI MASSITTI: «QUEST’ANNO ABBIAMO FATTO…TREDICI»

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Roma – Le luci dei riflettori sul Gran Sasso fresco campione d’Italia 2015 si sono spente da poco, ma negli occhi del presidente della Lega Irfl David Massitti è ancora presente l’orgoglio e la soddisfazione per l’annata agonistica appena conclusa. «A livello internazionale abbiamo ottenuto riscontri importanti come quello, storico, del successo con la Nazionale sulla leggendaria formazione di BARA in un test match tenutosi a maggio a Roma. La finale del campionato italiano, disputata ad Artena, è stata poi la ciliegina sulla torta di una stagione molto soddisfacente anche dal punto di vista del torneo nazionale: sono rimasto stupito piacevolmente per la presenza in finale di un club “storico” della nostra Lega come i Magnifici e allo stesso modo mi ha colpito la vittoria di un’outsider di grande livello come il Gran Sasso che ha confermato la bontà e il potenziale di un bacino come quello abruzzese. Il 2015, però, resterà indelebilmente l’anno del riconoscimento ufficiale del nostro movimento da parte della Federazione Italiana Rugby e del Coni: a queste istituzioni chiedo di continuare a starci vicini come hanno fatto finora. In questo modo potremo crescere ancora e lavorare anche a favore del rugby a 15 organizzando eventi importanti come il nostro campionato in un periodo più “spento” come quello estivo». Tra i principi fondanti della Lega Irfl c’è quello della solidarietà e delle campagne sociali. «Anche grazie all’incontro con BARA abbiamo evidenziato il nostro pieno appoggio alla campagna denominata “White Ribbon” (fiocco bianco, ndr), che si batte contro la violenza sulle donne. L’anno scorso, inoltre, nel nostro campionato partecipò la formazione dei Bisonti, ragazzi del carcere di Frosinone, e tuttora continuiamo ad essere in contatto con istituzioni carcerarie perché crediamo nel valore riabilitativo dello sport». Massitti volge poi lo sguardo verso la stagione 2015-16. «Nella prima settimana di settembre avremo un incontro per definire la programmazione tecnica e organizzativa anche in base ai dettami di Fir e Coni. Il mio augurio è che questo sport possa dare spazio ad ottimi livelli anche a chi, nel rugby a 15, non riesce ad arrivare alle “vette” più alte. L’idea è quella di incrementare il lavoro sui giovani perché sono loro che possono assicurare a noi come al rugby union un continuo ricambio e nuova linfa, infine tra i progetti in cantiere c’è anche l’organizzazione di micro-eventi territoriali invernali sempre senza intralciare il calendario del rugby a 15, anzi magari coinvolgendo i ragazzi che sono fermi nel periodo del Sei Nazioni o degli impegni internazionali».