ECCO GLI AUTORI DELLA STRAGE DI PARIGI: L'ISIS PUBBLICA LA FOTO

Redazione

Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe bastato aspettare la pubblicazione di una rivista per conoscere i voti degli autori degli attentati a Parigi. E invece è così la comunicazione per i militanti dell'Isis è davvero tutto. Nove uomini in mimetica sullo sfondo di una Parigi in bianco e nero: ecco la foto degli autori dei massacri di Parigi, pubblicata dalla rivista pro-Isis 'Dabiq'. Nell'ultimo numero del magazine, le immagini dei nove combattenti compaiono in un fotomontaggio dal titolo: "Just terror", 'Solo terrore'. Dai nomi di battaglia accanto ai terroristi, si desume che due membri del commando erano iracheni: si tratterebbe di Ukashah al-Iraqi e Ali al-Iraqi, cosi' chiamati proprio in riferimento al paese di provenienza. ra i 'fighter' spicca, in alto, Abu 'Umar al-Baljiki (Abu 'Umar il Belga), ovvero Abdelhamid Abaaoud, considerato la 'mente' degli attacchi e rimasto ucciso nel corso del blitz delle teste di cuoio francesi a Saint-Denis poco dopo gli attentati. In totale, stando ai soprannomi, il commando era composto da quattro francesi, tre belgi e due iracheni.

Tra i terroristi in azione a Parigi il 13 novembre, vi furono tre kamikaze che si fecero saltare in aria allo Stade de France; due di loro avevano falsi passaporti siriani e si erano infiltrati tra i rifugiati arrivati in Grecia ma non sono ancora stati identificati. Nel fotomontaggio manca l'immagine del super-ricercato Salah Abdeslam di cui si sono perse le tracce.




FIUMICINO, QUELLA STRAGE 30 ANNI PRIMA DI PARIGI

Redazione

Fiumicino (RM) – Eppure si è trattata di una vera e propria strage che ricorda quella terroristica che ha scosso il mondo avvenuta a Parigi. Doveva finire come l'11 Settembre a New York – ma 16 anni prima – con un aereo a schiantarsi su Tel Aviv. Invece fu la seconda strage dell'aeroporto di Fiumicino, con modalità che ricordano quella di Parigi a novembre. Era il 27 dicembre 1985 – 30 anni fa -: un gruppo di terroristi palestinesi assaltò con bombe a mano e kalashnikov i banchi della compagnia israeliana El Al e della statunitense Twa, sparando sulla gente in fila o al bar. Nello scontro a fuoco con i poliziotti e la sicurezza israeliana morirono 16 persone: 12 passeggeri, 3 terroristi e un addetto israeliano; 80 i feriti. Secondo alcune fonti, avallate dal giudice Rosario Priore che indagò, il commando doveva prendere un aereo e farlo precipitare su Israele. Come avrebbero poi fatto nel 2001 i kamikaze di Osama Bin Laden in America.

Ma i terroristi furono scoperti e scatenarono l'apocalisse in aeroporto. "Sapevamo che nessuno di noi sarebbe uscito vivo", ha detto anni fa Ibrahim Khaled, l'unico dei quattro a essere catturato. Condannato a 30 anni, ha collaborato, chiesto perdono e di recente è tornato libero.

Il massacro dell''85 arrivò 12 anni dopo quello del 17 dicembre 1973, sempre a Fiumicino e da parte di arabi armati, con 34 vittime e modalità ancora più cruente: due bombe incendiarie gettate dentro un aereo pieno fermo sulla pista. A seguito di quella strage Aldo Moro avrebbe stretto un accordo con i gruppi palestinesi, che si impegnavano a non compiere azioni in Italia a patto di poter transitare per il Paese con armi ed esplosivi. Ma l'intesa segreta voluta dal ministro degli Esteri democristiano sarebbe emersa solo molti anni dopo.

Il mandante dell'attentato dell''85 era Abu Nidal, capo di una fazione palestinese contraria alla linea più moderata a cui si era deciso il leader dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) Yasser Arafat. Condannato all'ergastolo in contumacia, Abu Nidal è stato ucciso nel 2002 a Bagdad. Il commando arrivò a Roma un mese prima, in un periodo in cui stava saltando il cosiddetto 'Lodo Moro' (lo statista Dc era stato ucciso nel '78), che aveva risparmiato per 12 anni attentati palestinesi all'Italia. In poche settimane, un colpo di bazooka sull'ambasciata Usa, una bomba al Cafè de Paris in via Veneto, un'altra alla compagnia British Airways. Ad ottobre il dirottamento della nave Achille Lauro e l'uccisione di un passeggero americano sulla sedia a rotelle, Leon Klinghoffer.

E si arriva al 27 dicembre 1985. Sono le 9.05 quando i quattro, che si trovano vicini ai check-in El Al e Twa, vengono individuati dalla security israeliana – probabilmente corpi speciali – e scoppia la sparatoria. Un minuto di terrore, i palestinesi mirano ai passeggeri in fila. Tra le vittime italiani, statunitensi, messicani, greci e un algerino. Tre terroristi vengono uccisi. Khaled, 18/enne, viene catturato. In simultanea a Vienna un altro gruppo attacca l'aeroporto, uccide 3 persone, decine i feriti. Due fedayn vengono presi, uno muore.

L'ammiraglio Fulvio Martini, nell''85 capo del Sismi (intelligence militare), ha scritto che dal 10 dicembre si sapeva di un possibile attentato in Italia. Il 19 i servizi informarono che sarebbe avvenuto tra il 25 e il 31 dicembre a Fiumicino. Gli israeliani, scrive Martini, misero tiratori scelti a difesa della postazione El Al. Furono loro i primi a reagire. Le forze dell'ordine italiane erano impreparate. Nel 1992 i capi della sicurezza di Fiumicino sono stati assolti.

Il 17 dicembre '73 era andata perfino peggio: un gruppo di terroristi arabi arrivato dalla Spagna in aereo con le armi nei bagagli a mano gettò bombe al fosforo dentro un Boeing Pan Am sulla pista, uccidendo 30 persone. Quindi dirottò un aereo su Atene, altri morti prima di arrendersi in Kuwait. Un massacro quasi dimenticato. Stragi di civili, come quelle dell'Isis oggi.




AL QUAEDA RIVENDICA STRAGE PARIGI, CRITICATA LA COPERTINA DI CHARLIE HEBDO

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Ancora reazioni che ostacolano la libertà di espressione e stampa. Al Qaeda nella penisola arabica ha rivendicato la strage a Charlie Hebdo. "Per quanto riguarda la battaglia di Parigi", dichiara in un video postato su YouTube Nasser bin Ali al-Ansi del braccio yemenita della rete del terrore, "Al Qaeda nella penisola arabica rivendica questa operazione come una vendetta per le offese contro il profeta Maometto".

Isis, "stupido" pubblicare vignetta Maometto E' stato un atto "estremamente stupido" pubblicare una nuova vignetta con Maometto sulla copertina del primo numero di Charlie Hebdo, dopo la strage di mercoledi' scorso. Lo hanno affermato gli jihadisti dello Stato islamico (Isis), in un comunicato diffuso dalla radio del gruppo terroristico, Al-Bayan. "Charlie Hebdo ha pubblicato di nuovo vignette che insultano il profeta e questo e' stato un atto estremamente stupido", hanno dichiarato gli jihadisti sunniti.
  Iran, copertina Charlie Hebdo "offensiva"

L'Iran ha condannato la copertina del primo numero di Charlie Hebdo, dopo la strage di mercoledi' scorso nella quale e' ritratto il profeta Maometto che piange e dice "Tutto e' perdonato". "E' offensiva e provocatoria", ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri della repubblica islamica, Marzieh Afkham. La copertina con Maometto "urta i sentimenti dei musulmani in tutto il mondo e potrebbe alimentare la fiamma del circolo vizioso dell'estremismo", ha avvertito Afkham.
  Esaurite in Francia prime 700.000 copie Charlie Sono andate completamente esaurite in Francia le 700.000 copie del nuovo numero di Charlie Hebdo, il primo dopo la strage di mercoledi' scorso che ne ha decimato la redazione. Lo ha annunciato l'organizzazione degli edicolanti francesi, Undp, dopo che gia' all'alba si erano fermate lunghe code per acquistare il settimanale satirico a Parigi e in molte altre citta'.
  Intanto il distributore ha annunciato che questa settimana saranno stampate e messe altre copie per un totale di cinque milioni, anziche' i tre milioni inizialmente previsti. Il settimanale satirico con la copertina con un Maometto che piange e dice "Tutto e' perdonato" e' stato tradotto in 16 lingue e verra' distribuito in tutto il mondo. Il ricavato andra' ai parenti delle vittime degli attentati di Parigi. Molti francesi che non sono riusciti a comprare Charlie Hebdo hanno ripiegato sull'altro settimanale satirico, Le Canard Enchaine', che in un numero di solidarieta' con i colleghi ha titolato "Non lasciatevi abbattere". Charlie Hebdo e' uscito eccezionalmente con una tiratura di tre milioni di copie, contro le 60mila abituali, e il nuovo numero e' stato tradotto in 16 lingue e sara' distribuito in tutto il mondo. Il ricavato andra' ai parenti delle vittime degli attentati di Parigi.
 




STRAGE DI PARIGI, MAGDI ALLAM: "BASTA! E' ORA DI COMBATTERE IL TERRORISMO ISLAMICO CHE E' DENTRO CASA NOSTRA"

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In merito alla strage di Parigi al settimanale Charlie Hebdo dove 12 persone sono state massacrate a colpi di kalashnikov Magdi Allam ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Strage islamica a Parigi nel nome di Allah. Ho appena commentato in diretta sul Tgcom24 la tragica notizia dell'attentato terroristico nel centro di Parigi contro la sede del settimane satirico francese Charlie Hebdo.
Secondo la Procura di Parigi ci sono 11 morti tra cui 2 poliziotti. Due terroristi vestiti di nero e incappucciati al grido di "Allah è grande" hanno fatto irruzione nella sede sparando all'impazzata con dei kalashnikov.
Nell'attesa di avere la certezza dell'identità degli autori del criminale attentato, possiamo subito evidenziare che già in passato Charlie Hebdo è stato oggetto di aggressioni e minacce islamiche per la pubblicazione di vignette sarcastiche nei confronti di Maometto che vi ripropongo nelle immagini allegate.
Nel mio commento ho evidenziato che la Francia è il Paese europeo con il maggior numero di musulmani e che insieme alla Gran Bretagna è il più a rischio attentati islamici.
Ho inoltre evidenziato che almeno 600 degli oltre 3 mila terroristi islamici con cittadinanza europea che combattono con l'Isis in Siria e Iraq sono francesi.
Basta! È ora di combattere il terrorismo islamico che è dentro casa nostra!"

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