VELLETRI, LAZZARIA: PERICOLO SVENTATO?

Redazione
Velletri
– È trascorso un anno esatto da quando su Velletri si erano levate le minacce di ben 2 impianti di gestione rifiuti nella stessa zona.
Già i primi giorni di settembre 2014 la zona di Lazzaria venne definita dal M5S di Velletri "il triangolo a biomasse" per la presenza di: un impianto a biomasse privato (già in funzione) immediatamente a sud della casa circondariale, un progetto di impianto anaerobico (biogas) di gestione dei rifiuti organici della Volsca Ambiente e Servizi Spa di fianco all'ex discarica comunale, un progetto di un polo impiantistico di trattamento rifiuti con un'enorme discarica, un impianto TMB ed un impianto anaerobico per la produzione di biometano nella ex cava di pozzolana, presentato dalla società Ecoparco. "Un anno in cui i cittadini e la buona politica si sono contrapposti alle decisioni prese da qualcun altro per far valere le proprie ragioni, cercando confronti e scontri su temi ambientali economici e legali. – Commentano dal M5S di Velletri – Quanto accaduto – proseguono – poi è la prova che la reazione civica e l'attivismo danno i loro frutti evitando che situazioni ambigue possano passare in sordina. E' così che i nostri cittadini attivi hanno evidenziato una serie di problematiche “non considerate” dai progettisti, che hanno portato la Regione Lazio a “fermare” i 2 progetti, ed oggi – concludono – a bocciare definitivamente quello del polo impiantistico Ecoparco".

La Regione Lazio nella sua “Pronuncia di Valutazione Impatto Ambientale” n. G09619 del 03/08/2015 scrive:
1) La cava è stata scavata per 10 ettari invece dei 4,6 autorizzati e per una profondità di 30 metri invece di 15.  Per questo i responsabili sono stati multati di 150.000 euro circa di cui pagati forse solo la metà.
2) La cava è in prossimità della casa circondariale che sembra oggettivamente risultare un edificio sensibile.
3) Viene finalmente riconosciuto il contesto agricolo di pregio, che viene considerato come “fattore escludente” dal Piano Rifiuti regionale.
4) La fascia relativa al vincolo ferroviario è considerabile come “fattore di attenzione progettuale”.
5) Non è possibile escludere una interferenza con la falda acquifera di Carano e Giannottola che riforniscono di acqua potabile Aprilia, Nettuno ed Anzio.
6) L'area risulta sotto sequestro per violazioni al Codice dell'Ambiente e vi sono stati ritrovamenti di rifiuti smaltiti all'interno della cava stessa.
"Non possiamo che esultare per la pronuncia negativa del progetto Ecoparco, – dichiarano ancora dal Movimento 5 Stelle di Velletri – e questa bocciatura – proseguono – parzialmente boccia anche il progetto portato avanti dal Comune di Velletri tramite la Volsca Ambiente e Servizi spa che incide nella stessa area, di pregio agricolo, confermando le maggiori opposizioni all'impianto proposto, riguardanti la non idoneità del luogo. Quello già letto dai giornali, ma qui confermato, è l'ennesima riprova che i rifiuti, se per qualcuno sono un problema, per altri sono business, spesso illeciti che possono provocare danni irreparabili ed il fatto che due su tre dei siti del triangolo a biomasse siano indagati per “violazioni al codice ambientale” la dice lunga in merito.

La vicenda conferma inoltre, disattenzioni ed inadempienze dell'Ente nella gestione e nella tutela ambientale della cava di Lazzaria. Cava, la cui autorizzazione viene prorogata nel 2009 per 5 anni senza le dovute verifiche e precauzioni. Per queste inadempienze – concludono dal M5S – oggi ci troviamo una buca grande come 15 campi da calcio e profonda come un palazzo di 10 piani, senza sapere chi e quando la richiuderà.E quello che soprattutto temiamo è che ne sentiremo ancora parlare".




VELLETRI, COMMERCIANTI IN CRISI: ARRIVA LA PROPOSTA

di Ivan Galea

Velletri (RM) – Fabio D'Andrea coordinatore di "Noi con Salvini" per l'area dei Castelli Romani lo scorso 3 Agosto ha protocollato al Comune di Velletri la richiesta di referendum consultivo, come previsto dallo statuto dell'Ente locale, per la rimodulazione degli orari ZTL del centro storico della città.

D'Andrea pur prendendo atto che con la chiusura totale del primo tratto di corso della Repubblica, a seguito dei lavori di riqualificazione, si è registrato un miglioramento estetico della pavimentazione e dei sotto servizi, denuncia il grave impoverimento delle attività commerciali e la conseguente chiusura di molti esercizi con relativa perdita di posti di lavoro.

Il coordinatore di "Noi con Salvini" punta il dito sull'amministrazione Servadio accusandola di non aver saputo supportare, quantomeno fiscalmente con sgravi di tasse e tributi, le imprese in difficoltà. 

In effetti fin dal 2008 con l'avvento della prima crisi economica mondiale anche le attività veliterne hanno iniziato a innescare un trend negativo. E il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato vertiginosamente dal 2011 ad oggi passando dal 29 percento al 43,1 percento. "Con la totale pedonalizzazione del centro storico – dichiara Fabio D'Andrea – non si è registrato nessun tipo di incremento negli ingressi e nei consumi. Con il referendum – prosegue il coordinatore di Noi con Salvini – intendiamo far rimodulare gli orari di chiusura della zona ZTL dalle ore 16 fino alle ore 19.30. Questo per cercare di arginare – conclude D'Andrea – il grave fenomeno dell'impoverimento delle attività commerciali di Velletri".
    
 




VELLETRI: L'ESTATE VELITERNA PUNTA SUL TEATRO

Redazione
Velletri (RM)
– L’assessore alla Cultura, Ilaria Usai, pur nelle difficoltà di tempo e di fondi, per dare uno spazio al teatro ed alle associazioni teatrali della città, ha voluto accogliere  all’interno della programmazione dell’Estate Veliterna il progetto “Velletri Teatro Estate”. Il progetto è una continuazione,  ridotta per l’assenza di sostegni economici adeguati, del Festival che si svolge da tre anni a Villa Ginnetti. Ne sposa la filosofia di servizio culturale alla città, il coinvolgimento di diverse associazioni, l’inserimento nei luoghi topici di Velletri, la continuità per un periodo lungo, la leggerezza, la sveltezza e l’autosufficienza organizzativa, i cosi contenuti che hanno caratterizzato, e nel futuro, si spera, continueranno a caratterizzare, il Velletri Teatro Festival.

Velletri Teatro Estate consiste in tre laboratori teatrali offerti gratuitamente dall’Assessore alla Cultura, rivolti alle  differenti fasce di età: bambini-ragazzi; giovani; adulti-anziani. I laboratori inizieranno dal 3 agosto e termineranno il 13 settembre con una breve esibizione. Inoltre sono previsti tre spettacoli di poesia a Piazzetta San Crispino, nelle domeniche 9, 23 agosto e 6 settembre.

E’ sempre difficile far comprendere – al di là delle facili dichiarazioni di buona volontà, generiche, di circostanza, intrise di retorica politichese – l’enorme contributo che il Teatro, in tutte le sue forme può dare allo sviluppo della civiltà. Per questo la gratitudine  sembra d’obbligo verso l’Amministrazione tutta e particolarmente verso il neo assessore Ilaria Usai,  che pur tra fuochi d’artificio, tric-trac e qualche fetecchia e cotillon et circenses, che procurano un ritorno politico più facile quanto effimero, ha voluto dare un piccolo spazio al teatro ed alla poesia.
 




VELLETRI: INTASCAVANO PROVENTI TASSA RIFIUTI CON SOCIETÀ RECUPERO CREDITI

Redazione

Velletri (RM) – Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno arrestato tre persone di 54, 53 e 50 anni ritenuti responsabili dei reati di truffa pluriaggravata e continuata ai danni dello Stato, appropriazione indebita ed esercizio abusivo di una professione, dando esecuzione a un provvedimento cautelare – emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri.

Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri dirette dal Dott. Francesco Prete e condotte dai Carabinieri della Stazione di Ariccia tra il maggio 2014 e giugno 2015, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 3 arrestati tutti con diversi ruoli all'interno della società di recupero crediti Eureka Service Srl sita in Pomezia: il legale rappresentante, un sedicente avvocato responsabile legale senza alcun titolo e un dipendente incaricato alla riscossione. La Eureka Service aveva ricevuto dalla società Ambi.En.Te. Spa (a totale capitale pubblico ed incaricata del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti per vari comuni della provincia di Roma e Frosinone) l'appalto per il recupero dei crediti da parte degli utenti responsabili del mancato pagamento della tariffa di igiene ambientale o Tia (oggi Tares tariffa rifiuti e servizi). Le indagini hanno consentito di dimostrare che la società di riscossione ha indebitamente trattenuto somme in contanti equivalenti a 215.000 euro circa (non versate alla Ambi.En.Te. Spa), ricevute direttamente dagli utenti, truffando circa 90 vittime tra privati cittadini e aziende (quasi tutte appartenenti ai comuni di Ariccia e Ciampino) che ignare ritenevano di aver ottemperato al pagamento della tassa. Le vittime sono state individuate dai Carabinieri ed hanno presentato denuncia; per alcune di esse, la società Ambi.En.Te. Spa ha attivato anche la procedura civile di recupero del credito tramite decreto ingiuntivo creando in tal modo un doppio danno per i cittadini.

Sono tutt'ora in atto accertamenti tesi ad individuare altre potenziali vittime considerato che la società Eureka era stata incaricata da Ambi.En.Te. Spa per il recupero del credito di migliaia di utenti. Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno sequestrato i locali della società e recuperato copiosa documentazione probatoria. Uno degli arrestati, che si occupava della tutela legale della società Eureka, esercitava illegalmente la professione di avvocato. Il modus operandi era pressoché sempre lo stesso: la società Eureka, tramite un suo incaricato, con il chiaro scopo di appropriarsi del denaro pubblico, contrariamente a quanto previsto dal contratto con l'Ambi.En.Te. Spa, concedeva agli utenti la possibilità di pagare in forme dilazionate ed in denaro contante che veniva versato nei conti correnti della società e successivamente transitava nei conti correnti personali degli arrestati o ritirati da questi ultimi con carte di credito o operazioni di sportello. Nella maggior parte dei casi la prima parte del debito degli utenti veniva versato regolarmente nelle casse dell'Ambi.En.Te. Spa tramite bonifico bancario mentre le altre rate venivano indebitamente (anche con promessa di sconti per gli utenti) pagate in contanti e transitavano poi nei conti dell'Eureka. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri ha disposto la misura degli arresti domiciliari a carico dei tre soggetti ed un sequestro preventivo dei beni mobili ed immobili degli indagati fino al raggiungimento della somma di 215.000 euro. Sequestrati 17 conti correnti – 9 veicoli – 5 immobili e quote societarie in possesso degli indagati.




VELLETRI: BOOM DI PRESENZE PER L'APPUNTAMENTO CON SATURNO

Redazione

Velletri (RM) – Si è svolto con un grande successo di pubblico l’evento Occhi su Saturno andato in scena sabato 20 Giugno 2015 a Velletri, organizzato da Camminiamo per Velletri, Astronomitaly, Amici del Monte Artemisio e Bio & Bike in collaborazione con il Parco dei Castelli Romani.

Più di 100 partecipanti provenienti da diverse parti di Roma si sono presentati puntuali e appassionati all’appuntamento con Saturno, sfidando anche le condizioni meteorologiche avverse.

Dopo una rigenerante passeggiata al tramonto nel Parco, per un percorso di circa 9,5 Km, i camminatori sono giunti al Rifugio del Monte Artemisio e hanno trovato ad attenderli un gustoso angolo gastronomico e un’emozionante esperienza di osservazione astronomica.

Ha così avuto inizio un entusiasmante viaggio con i telescopi di Astronomitaly alla scoperta del cielo stellato, partendo dall’indiscusso protagonista della serata, il “Signore degli Anelli”, e continuando con l’esplorazione di altri oggetti celesti, come le incantevoli Stella Vega e Stella doppia Albireo.

Un sabato sera sotto le stelle molto speciale, in mezzo alla natura dei Castelli Romani, reso possibile dal lavoro di molte risorse umane e che ha avuto un ottimo riscontro sia per la numerosa affluenza che per l’entusiasmo e la partecipazione attiva.

L’iniziativa ha permesso di dare un contributo alla manifestazione nazionale Occhi su Saturno, ideata nel 2012 dall’Osservatorio Astronomico “G. D. Cassini” e dall’Associazione “Stellaria” di Perinaldo per celebrare Saturno e ricordare la figura dell’astronomo Gian Domenico Cassini. Coinvolgere il pubblico locale in un grande evento nazionale ricco di storia, scienza e fascino si è trasformato in un’importante occasione per valorizzare e promuovere un territorio della nostra Capitale che ha ancora molto da offrire.

Le associazioni coinvolte stanno già lavorando all’organizzazione di altri eventi per l’osservazione del cielo nell’area dei Castelli Romani. Il prossimo appuntamento è Sabato 25 Luglio 2015, per una Notte di Stelle sul Monte Artemisio in cui perdersi tra le meraviglie del firmamento e “incontrare” di nuovo l’affascinante Saturno.
 




VELLETRI: CONFISCATI BENI PER 1,15 MILIONI A DUE FRATELLI

Redazione

Velletri (RM) – I carabinieri di Velletri hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dal Tribunale ordinario di Roma, su proposta della procura del Tribunale di Velletri, applicando la normativa antimafia, nei confronti di due fratelli C.I. di 40 anni e C.S. di 32 anni. I due erano già arrestati nell'ottobre 2012 su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Velletri a seguito dell'operazione 'Paris' dei carabinieri della Compagnia di Velletri, diretta dal Capitano Davide Occhiogrosso, finalizzata alla repressione dello spaccio di stupefacenti. Il decreto dispone, nei confronti dei due fratelli e della moglie di uno dei due, la confisca dell'intero patrimonio costituito da quattro appartamenti a Santa Marinella (Roma) e Sabaudia (Latina), un conto corrente bancario, due libretti nominativi postali e due conti correnti postali, sette autovetture e un motociclo e una ditta individuale, per un valore complessivo di circa 1.150.000 di euro. Nei confronti dei tre, il Tribunale ha disposto anche la misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nei rispettivi comuni di residenza per la durata di tre anni.




VELLETRI: CARABINIERI SGOMINANO LADRI SERIALI DEI NEGOZI DEL CENTRO

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Redazione

Velletri (RM) –  I Carabinieri della Compagnia di Velletri, diretta dal Capitano Davide Occhiogrosso,  hanno arrestato in flagranza di reato due cittadini italiani di 48 e 41 anni, entrambi con numerosi precedenti penali, responsabili di due furti avvenuti in due negozi del centro cittadino.

I due malviventi, un uomo e una donna, intorno alle 13 sono entrati in un negozio di calzature di via Lata ed approfittando di un momento di distrazione della commessa, hanno asportato il suo portafoglio contenente denaro contante e documenti personali posizionato nella zona delle casse. La vittima ha subito chiamato i carabinieri che sono arrivati pochi minuti dopo. Giunti sul posto i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile dell’Arma hanno bloccato gli autori e recuperato la refurtiva. I successivi accertamenti hanno consentito al personale della Stazione di Velletri di ricostruire e addebitare ai due arrestati anche un altro episodio avvenuto con identiche modalità nella stessa mattinata ai danni di un negozio di abbigliamento di via Salvo d’Acquisto. La settimana scorsa i due soggetti erano già stati arrestati per gli stessi motivi dai militari della Stazione di Genzano di Roma per un furto avvenuto in un negozio di quel centro. Al termine delle formalità di rito l’autorità giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari.




VELLETRI: PICCHIA IL COMPAGNO DELLA EX MOGLIE CON UNA MAZZA DA BASEBALL

di Matteo La Stella
Velletri(RM)
– Domenica sera, gli agenti del Commissariato di Velletri hanno arrestato un uomo di 60 anni, colpevole di aver colpito con una mazza da baseball il compagno della ex moglie, da cui risulta separato da più di sei mesi.
Il 60enne, alla vista dell'ex moglie accompagnata ad un altro uomo è stato colto da raptus velenoso. In Piazza Garibaldi, in pieno centro a Velletri, si è fatto largo tra la folla brandendo una mazza da baseball, poi, avvicinatosi alla coppia, ha colpito diverse volte il contendente alla testa, utilizzando la mazza. La ex moglie dell'uomo, impaurita, ha chiamato il 113. Gli agenti del Commissariato di Velletri, giunti sul posto, hanno trovato la donna. Questa ha confermato agli agenti l'accaduto, informandoli del fatto che l'attuale compagno era stato trasportato in ospedale, prima di indicargli l'autore dell'aggressione, il suo ex marito, autore di molteplici minacce nel tempo decorso dalla loro separazione.
L'uomo, che si era allontanato dalla scena del crimine a bordo di un'autovettura è stato rintracciato e bloccato dagli agenti. Insieme a lui è stata rinvenuta anche la mazza da baseball con cui si era reso protagonista della violenta aggressione. Per il 60enne sono dunque scattate le manette per lesioni aggravate e possesso d'arma.




VELLETRI: RAPINA ALLA “SAPONERIA”

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Redazione

Velletri (RM) –  I Carabinieri della Compagnia di Velletri diretti dal Capitano Davide Occhiogrosso, hanno arrestato in flagranza di reato due cittadini rumeni di 37 e 44 anni, entrambi con numerosi precedenti penali, responsabili di una rapina all’attività commerciale “La Saponeria” di Velletri.

I due malviventi, in Italia senza fissa dimora, intorno alle 14 sono entrati nell’esercizio commerciale, ubicato in via Mattoccia, ed hanno asportato 30 confezioni di una famosa marca di cosmetico del valore di € 300, occultandoli dentro una borsa. Scoperti dal proprietario i due hanno ingaggiato con lo stesso una breve colluttazione al fine di garantirsi la refurtiva e darsi alla fuga. All’esterno del negozio i due stranieri, scappati in due direzione opposte, sono stati prontamente intercettati da una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Veliterna, allertati da una chiamata al 112; dopo un inseguimento a piedi sono stati entrambi bloccati ed arrestati. La merce è stata restituita al proprietario; quest’ultimo è stato medicato presso il pronto soccorso di Velletri a causa delle contusioni riportate nell’aggressione. Dopo l’udienza di convalida presso il Tribunale di Velletri, i due malviventi sono stati condotti presso il carcere cittadino.




VELLETRI: LE SEQUESTRANO LA CASA. LA STORIA DI BARBARA, COSTRETTA A VAGABONDARE

La storia di Barbara Di Bernardo, con una casa da un anno sotto sequestro per le indagini sull’omicidio di sua madre avvenuto nell’appartamento di famiglia, ha dovuto vagabondare di casa in casa. Mentre il Comune di Velletri non ha mai risposto alle sue richieste di aiuto, la San Girolamo Emiliani Velletri Onlus, mette a disposizione una camera, pur non essendo pagata dal Comune

LEGGI ANCHE: 17/05/2015 VELLETRI: IL CASO DISPERATO BARBARA DI BERNARDO LA CUI MADRE E' STATA STRANGOLATA DAL FRATELLO

di Cinzia Marchegiani

Velletri (Rm) – La signora Di Bernardo, pur avendo una casa, era costretta a mendicare un posto dove dormire e poter provvedere all’igiene personale in quanto il tribunale di Velletri dal 24 maggio 2014 aveva sequestrato l’appartamento dove viveva, ritenuto importante per le indagini poiché era stato teatro dell’omicidio di sua madre per mano dei suo stesso fratello.

Insomma per un anno Barbara ha errato, andando di casa in casa usufruendo della gentilezza e della solidarietà di tanti amici e conoscenti che gli concedeva l’opportunità di un letto dove dormire e un bagno dove provvedere ai gesti elementari dell’igiene personale. Nonostante il Comune di Velletri conoscesse la sua storia, non ha mai risposto alla posta certificata inviatagli dal suo legale, neanche dopo che il Sindaco Servadio e gli Assessori preposti sono stati messi a conoscenza del rifiuto da parte del Tribunale di Velletri del dissequestro della casa richiesto dallo stesso legale della Di Bernardo.

C’è voluto un video denuncia e un articolo di giornale, ma soprattutto la costanza del signor Ernesto Melappioni che è andato a parlare anche con i responsabili della Onlus San Girolamo Emiliani di Velletri, struttura predisposta all'accoglienza dei senza fissa dimora della città di Velletri, affinché a Barbara fosse riconosciuta la dignità come persona.

L’Osservatore d’Italia aveva voluto vederci chiaro circa un video denuncia a cura di Ernesto Melappioni che girava già da tempo su internet. 

ONLUS SAN GIROLAMO EMILIANI DI VELLETRI ONLUS CHIEDONO UN INCONTRO
I responsabili della Onlus San Girolamo Emiliani di Velletri – struttura predisposta all'accoglienza dei senza fissa dimora della città di Velletri – hanno contattato l’autore della video denuncia, dopo aver conosciuto la disavventura di Barbara Di Bernardo. Roberto Cavola, il responsabile di questa struttura intervistato spiega nei dettagli l'attuale situazione sociale dell'accoglienza di Velletri. Emerge che la stessa Onlus operante con il Comune di Velletri da dicembre del 2014 non riceve più i fondi stanziati dalla Regione Lazio: “Il Comune di conseguenza ha interrotto la convenzione con la Onlus anche se precedentemente gli aveva richiesto e fatto abbassare la quota giornaliera da 40 Euro al giorno a soli 25 Euro”.
Quindi esiste una struttura nuova, dove Barbara potrebbe, con l’aiuto temporaneo del Comune e dell’associazione San Girolamo Emiliani, essere aiutata per un periodo temporaneo, fino a quando, non sia ufficiale il dissequestro da parte del Tribunale di Velletri.

Insomma sembrerebbe che il comune non riesca a trovare 25 euro al giorno per mettere ai ripari temporanei una donna che ha già subito un dramma ancora più grande dell'essere rimasta senza casa.

BARBARA RIESCE AD INCONTRARE IL SINDACO DI VELLETRI SERVADIO
Barbara finalmente riesce a parlare con il Sindaco di Velletri, il quale però sembra non aver prospettato alcuna soluzione per la signora Di Bernardo, se non quello di promettere un consulto con il Tribunale di Velletri, come se fosse possibile intercedere al dissequestro del suo appartamento. A Barbara hanno prospettato anche di fare una domanda per una casa popolare. Insomma porte chiuse da parte del primo cittadino che invero, da quello che si apprende dalle ultime notizie dovrà sistemare 79 rifugiati provenienti dall’Africa.

SAN GIROLAMO EMILIANI, ACCOGLIERÀ A SUE SPESE DI BERNARDO
Con una lettera inviata a Ernesto Melappioi via posta elettronica, che rendiamo pubblica con il consenso del mittente, Roberto Cavola responsabile della San Girolamo Emiliani Onlus di Velletri informa che non lascerà da sola Barbara. Lasciamo ai nostri lettori la sua lettura:

Buongiorno Ernesto,
questa mattina la sig.ra Di Bernardo ha avuto un incontro con la dirigente dei servizi sociali del comune, incassando un bel 2 di picche. La dott.ssa in questione ha suggerito a Barbara di presentare una richiesta formale per un alloggio temporaneo, il che significa rispettare una certa graduatoria con tempi di attesa di qualche anno, sottolineando che nel nostro centro di accoglienza non c’è posto e che se anche ci fosse sarebbe stato per non più di una settimana!!!! Ora tra le altre cose, noi vorremmo capire se le responsabilità di tali scelte scellerate, sono da attribuire all’apparato tecnico del comune o a quello politico, dopodiché ci muoveremo di conseguenza… Questo è un chiaro segnale da parte dell’amministrazione, i bisogni dei cittadini veliterni vengono dopo aiuole e sampietrini, perché le "grandi menti" imprenditoriali pensano solo ai profitti. Il centro di accoglienza notturna di San Martino, nato proprio per questo tipo di emergenze NON SERVE PIU'??? La sig.ra Barbara stamattina è venuta da noi in lacrime chiedendoci di aiutarla, minacciando in oltre gesti avventati e sconsiderati. La nostra scelta è quella di ospitare Barbara presso la nostra struttura, senza troppi formalismi e a titolo completamente gratuito, perché i ‘poveri cristi’ non solo subiscono l’ingiustizia ma si trovano anche a lottare continuamente contro di essa! ‘Solidarietà’ è una parola che non sempre piace, perché essere solidali significa anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, la terra e la casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi. È far fronte agli effetti distruttori dell’Impero del denaro, che molti subiscono e che tutti siamo chiamati a trasformare. La solidarietà, intesa nel suo senso più profondo, è un modo di fare la storia. Restiamo a disposizione. Buona giornata!”

UN FINALE AMARO MA PIENO DI SOLIDARIETÀ, CHI INDAGA?
Barbara è una donna che nel suo immenso dolore ha dimostrato una dignità incredibile, ma per le istituzioni è solo un fantasma da nascondere. Tanto dolore ha colpito il suo cuore, spade violente hanno ferito e rimangono impunite. Nella sua disgrazia Barbara ha toccato con mano l’inconsistenza e il silenzio delle istituzioni, ma fortunatamente ha ricevuto anche tanta solidarietà dei suoi stessi concittadini. Un giorno un angelo ha posato gli occhi sulla sua vita che ha permesso al mondo intero di conoscere la sua folle storia. L’associazione San Girolamo Emiliani ha accolto la richiesta di auto, nella consapevolezza che solidarietà, diventa verbo solo all’atto della sua realizzazione. 


E ora rimane lecita una domanda: il dramma di Barbara è diventato pubblico e ha messo in evidenza profonde responsabilità, quelle disattese dalle stesse istituzioni. Quando dolore una donna deve mettere in pubblica piazza, quanti angeli deve incontrare affinché non diventi un numero da statistica, ma una persona con una dignità da difendere? Le istituzioni si devono far garante di queste storie, perché Barbara non può essere lasciata sola, il suo grido si legge nei suoi occhi, nel suo sguardo ferito e triste. Lei rappresenta chiunque di noi, che in un momento di difficoltà è stato messo ai margini come un appestato. La politica si interroghi e faccia le sue dovute conclusioni.




VELLETRI: IL CASO DISPERATO BARBARA DI BERNARDO LA CUI MADRE E' STATA STRANGOLATA DAL FRATELLO

di Cinzia Marchegiani

Video inchiesta a cura di Ernesto Melappioni


Velletri (RM) – Due occhi verdi pieni di dignità e una storia terribile di cui adesso rimane una straziante disperazione da parte di una donna che chiede auto alle istituzioni. Capita spesso di imbatterci in video postati sui social network, che parlano di vite distrutte, storie al limite tra il grottesco e il paradosso di cittadini italiani che rimangono abbandonati dalle istituzioni proprio nel momento del bisogno. Il video di Ernesto Melappioni che ha mostrato la storia di Barbara Di Bernando mi ha colpito particolarmente, perché rappresenta una cittadina come tanti che all’improvviso della sua vita viene catapultata in un incubo che sembra non avere soluzioni. Il suo grido di dolore, di disperazione sembra rimanere afono e Barbara appare come un fantasma dimenticato tutti, persono dall'aministrazione comunale cui si è rivolta. Per questo L’Osservatore d’Italia ha voluto verificare di persona i documenti che la stessa signora Di Bernardo ci ha messo a disposizione e che di seguito vi narriamo.

ANTEFATTO
Barbara in un giorno come tanti della sua vita si reca al lavoro. Era il 24 maggio 2014, quando viene raggiunta al telefono da suo fratello che gli dice che la madre era stata portata in ospedale. Inizialmente a Barbara diranno che sua madre era morta e che la causa fosse da associare ad un infarto, forse sopraggiunto dalla visita di un ladro che era entrato in casa. La storia per Barbara diventa ancora più tragica, poiché dopo le indagini avviate dei carabinieri scopre che a strangolare la madre fu suo fratello stesso. Barbara ricorda che quando lasciò casa per recarsi al lavoro salutò sua madre mentre suo fratello stava dormendo (tutti e tre vivevano sotto lo stesso tetto).

IL PARADOSSO DI QUESTA STORIA
Barbara da quel giorno, ormai un anno, oltre a fare i conti con una tragica realtà, quella di aver perso sua madre per mano di suo fratello, si è vista sequestrare l'abitazione della madre da parte dell’A.G. affinché il luogo rimanesse intatto per le indagini degli stessi investigatori.
Dal 24 maggio 2014 Barbara è costretta a mendicare un posto dove dormire, passando da una casa all'altra casa, approfittando della bontà di chi le offre la possibilità di fare una doccia e dormire in un letto. Non avendo né un lavoro fisso, né una situazione economica solida da permettere l’affitto di una camera, Barbara ha chiesto aiuto sia al Tribunale di Velletri, chiedendo il dissequestro dell’abitazione, sia allo stesso Comune di Velletri.

TRIBUNALE DI VELLETRI RIGETTA IL DISSEQUESTRO
Il Tribunale di Velletri – Ufficio del Giudice per le indagini preliminari e dell’udienza preliminare – in data 21 gennaio 2015, purtroppo rigetta l’istanza di dissequestro dell’appartamento della signora Di Bernado avanzata dal suo legale difensore, presentata il 20 gennaio 2015. Una doccia fredda per la signora Di Bernado che dopo un anno si sente come una persona emarginata. Niente solidarietà da parte delle istituzioni che per paradosso sono solidali con gli immigrati ma non prestano attenzione ai cittadini italiani. Con atto N. 4613/14 RGNR il PM spiegava: “Rilevato che, nonostante il bisogno dell’alloggio ritenuto comprensibile, occorre evidenziare per l’interesse probatorio la cui tutela – atteso che il procedimento prosegua alla Corte d’Assise – appare allo stato prioritaria, ritenuto che l’alterazione dei luoghi a fronte di ritenuti e sopravvenuti accertamenti, potrebbero rappresentare un vulnus nell’accaduto del reato per cui il PM rigetta l’istanza di dissequestro.”

SINCADO DI VELLETRI, ASSESSORE AI SERVI SOCIALI E PROBLEMI DELLA CASA E DIRIGENTE SETTORE SERVIZI SOCIALI NON RISPONDONO ALLA RICHIESTA DI AIUTO NE’ AD AGOSTO 2014, NE’ A MARZO 2015
Per la signora Bernardo, il rigetto dell'istanza da lei avanzata alla Procura per poter rientrare in casa sua, l’ha gettata in uno sconforto totale, visto che dovrà attendere tempi considerevoli affinché il processo arrivi in Corte d’Assise. Per questo motivo, non potendo sempre vivere come una palla di ping pong, e grazie esclusivamente alla solidarietà delle persone che offrono alla stessa un posto dove poter dormire e farsi una doccia, ha provato a chiedere per la “seconda” volta aiuto allo Comune di residenza.

Infatti già lo scorso anno il suo legale, tramite posta certificata, ha inviato una lettera accorata della signora Di Bernado all'amministrazione di Fausto Servadio rappresentando la sua situazione precaria ed estrema. La pec di avvenuta ricezione da parte del Comune di Velletri è datata 7 agosto 2014, ma a quest'ultima non è seguita alcuna risposta. Silenzio tombale. Dopo la richiesta di dissequestro, lo stesso legale, ha così inviato nuovamente un’altra email posta certificata, notificando anche la risposta del Tribunale di Velletri, che non poteva accogliere l’istanza del dissequestro pur riconoscendo comprensibile l’uso del proprio appartamento. Nessuno le ha risposto, ne il sindaco Servadio, né l’assessore Servizi Sociali e problemi per la casa, la d.ssa Alessandra Modio, né tantomeno il Dirigente del Settore Servizi Sociali, d.ssa Rossella Prosperi. Eppure la posta è stata ricevuta lo scorso 13 marzo 2015, ma purtroppo non è arrivata nessuna buona notizia, nonostante Barbara avesse fatto presente che in caso di mancata risposta sarebbe stata costretta addirittura a dormire in auto.

ISOLAMENTO TOTALE
Della storia di Barbara ora rimane un video grazie all’attenzione del signore Melappioni che venendo a conoscenza di questa situazione ha voluto comunicarlo al mondo di internet. Noi de L'Osservatore d’Italia non potevamo rimanere indifferenti e rivolgiamo alle stesse istituzioni Comunali di Velletri di poter aiutare una donna, che sta vivendo in un incubo reso ancora più drammatico e al limite del paradosso, poiché il suo grido è rimasto inascoltato pur conoscendo la sua storia. Ma la domanda sorge spontanea: possibile che tra Tribunale di Velletri e Comune non ci sia stato alcun dialogo al fine di poter arginare questa drammatica situazione? Per Barbara, la sua quotidianità sarà in una autovettura, lavarsi ad un bagno pubblico, perché non si vergogna di chiedere in continuazione solidarietà dalle persone che le sono state sempre accanto. Anche la dignità di Barbara ha un valore, aiutiamola ad essere aiutata e non lasciamo cadere nel vuoto il suo appello.