Velletri, “Saturno Film Festival”: oggi il gran finale con le premiazioni


 Red. Eventi
 
VELLETRI (RM)
– Rush finale per la 12^ edizione del ‘Saturno Film Festival’, che nella serata di sabato 26 novembre chiude i battenti al termine di una 6 giorni davvero ricca di eventi, culminata in una programmazione strepitosa, che ha calamitato nelle location prestabiliti tanti appassionati di cinema e di tutto quel che attorno vi gravita. Ogni giorno la rassegna ha prodotto momenti di riflessione ed approfondimenti, dislocati tra il multiplex 'Augustus' e la Casa delle Culture (ex Convento del Carmine).


Ampia la partecipazione al Festival prodotto dall'associazione culturale “Agenzia del Tempo” in associazione con la “QUALITYFILM s.r.l.”. Tutto si è mosso intorno al 'concept' del concetto di "Libertà", declinata nelle sue più ampie sfaccettature. Particolarmente apprezzati gli aperitivi letterari curati dal professor Marco Nocca, l'ultimo dei quali è andato in scena venerdì 25 novembre, con un dialogo aperto con Mario Fillioley, che ha fatto seguito all’applauditissima performance dell'Archilista Project, a cura di Francesco Antici, che ha consentito a modelle e modelli di sfilare nel chiostro dell’ex convento con i suoi abiti ‘rubati’ all’architettura. In precedenza, alle 16, sempre presso l'incantevole cornice della Casa delle Culture  è stata la volta del pregevole Saturno Experientia, con un'attrice che ha recitato con la voce e con le mani un estratto del testo teatrale “Amigdala” di Alessia Murgi. A seguire è stata la volta della mostra a cura della Commissione Pari Opportunità di Velletri, in collaborazione con la consigliera Paola Trenta.    


Al culmine di tutto, nella serata di sabato 26 novembre, nell’auditorium della Casa delle Culture, vi sarà l'assegnazione del "Saturno d'Oro" ad un ospite prestigioso, mentre il "Premio Rai Cinema" verrà assegnato da una giuria popolare al film che si sarà contraddistinto per contenuti, immagini e regia. Precedente, alle 17, verrà proiettato il Docufilm “The Cuba Wives”, con la regia di Alberto Antonio Dandolo, che racconta la tragica vicenda dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti dal 1998. Presenterà il tutto lo stesso regista, con l’intervento del primo segretario dell’ambasciata di Cuba, Mauricio Martinez Dunque. Alle 19.30, nell’ambito dell’ultima chicca del Saturno Experientia, l’attesa esibizione di Danza Contact a cura di Alessia Murgi, con le ballerine della Factory Dance Studio.


Piatto forte sarà la presentazione del cast che parteciperà al film basato sul libro di Amedeo Letizia ‘Nato a Casal di Principe’, una coproduzione con Rai Cinema molto attesa, della quale si potrà ammirare il backstage.
 




Velletri, omicidio Pennacchi: Prifti Lorenc condannato a 30 di reclusione

 

Redazione

 

VELLETRI (RM) – 30 di anni di carcere per l'albanese che ha ucciso Francesco Maria Pennacchi. Questo l'esito del processo con rito abbreviato a carico di Prifti Lorenc di 43 anni, accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, tentato omicidio e porto abusivo di arma.

 

Parliamo dell’atroce omicidio di Francesco Maria Pennacchi il commercialista accoltellato a morte al torace con un fendente lungo 35 cm da un vicino di nazionalità albanese mentre usciva dal suo studio la notte tra il 26 ed il 27 Novembre del 2015 dal quarto piano di un palazzo in via dei Volsci 71 a Velletri. Prifti è stato arrestato la notte stessa dell’omicidio, adesso si trova nel carcere di Velletri dove gli sarà comunicato l0esito della sentenza di oggi.

 

Il processo con rito abbreviato era iniziato lo scorso 20 ottobre. Il Pubblico Ministero Giuseppina Corinaldesi nell'udienza che si è tenuta il 28 ottobre ha descritto minuziosamente il caso e chiesto l'ergastolo per l'assassino di Pennacchi senza le attenuanti generiche che nel caso del rito abbreviato corrisponde a 30 anni.

Lo scorso 11 Novembre ha parlato l'avvocato Giulia Bongiorno per la mamma di Francesco, e l'avvocato Alessandro Priori per Roberto Maria Pennacchi: i legali hanno chiesto anche l'aggravante della premeditazione, il dolo intenzionale volontario e che non gli vengano riconosciute le attenuanti generiche. “Francesco Maria è stato ucciso non durante un atto d’impeto – hanno ribadito i legali – ma intenzionalmente”. Oggi ha parlato davanti al Giudice Isabella De Angelis e l'avvocato di Prifti Marco Fagiolo.

 

Nel video parlano il fratello della vittima Roberto Maria Pennacchi, la fidanzata Pamela Leoni, un amico di famiglia Simone Carabella e la mamma Isabella. I familiari hanno voluto ripercorrere quella tragica notte in cui è stato barbaramente assassinato Francesco.

Una prima battaglia vinta, quindi, da tutti coloro che hanno voluto bene al giovane commercialista ucciso e che hanno auspicato il massimo della pena per l’assassino. 




Velletri, omicidio Pennacchi: chiesti 30 anni di reclusione per Lorenc Prifti


di Ivan Galea


VELLETRI (RM) – “Ergastolo, ergastolo” questo il clima di una folla di persone radunate venerdì fuori del Tribunale di Velletri per chiedere una condanna esemplare a carico di Lorenc Prifti l’albanese 43enne a processo con rito abbreviato per aver ucciso con una coltellata al petto Francesco Maria Pennacchi, il giovane commercialista veliterno morto nel novembre 2015 all’ospedale di Velletri dopo essere stato ferito nel condominio di via dei Volsci, nel centro della cittadina.

Si è dunque tenuta un’altra udienza del processo: il prossimo appuntamento in Aula sarà il 25 novembre, giornata in cui potrebbe addirittura arrivare la sentenza. Il Pubblico Ministero del Tribunale di Velletri ha chiesto per l'imputato 30 anni di reclusione.

Simone Carabella, il quale ha assistito all’udienza ha fatto sapere che tutti i parenti ed amici di Francesco che in silenzio attendevano fuori “sono stati cacciati dal piano per motivi di sicurezza”: “Sono stati mandati via – ha detto Carabella – anche a malo modo. Siamo di fronte ad una famiglia distrutta dal dolore costretta a manifestare per chiedere che il reo confesso dell’assassinio di Francesco Maria Pennacchi venga condannato al massimo della pena, senza sconti! Gli amici di Francesco come tante altre persone che hanno seguito questo triste caso chiedono giustizia: 30 anni di carcere, neppure un giorno in meno”.
 




Velletri, randagismo fuori controllo: il Comune si mette le mani in tasca

 

Redazione

 

VELLETRI (RM) – Sul fenomeno del randagismo l’amministrazione comunale di Velletri ha preso di petto la situazione, di fatto ammettendo che il randagismo se non affrontato rischia di essere un grosso problema. Per questo già lo scorso anno la giunta comunale ha approvato il progetto "Piano di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione dei cani randagi vaganti e a rischio di riproduzione incontrollata”. Sostanzialmente può definirsi una soluzione efficace che potrebbero adottare anche i Comuni limitrofi. Questo piano consiste infatti nell’attuazione di una vera e propria campagna di sterilizzazione allo scopo di ridurre il fenomeno del randagismo dei cani nel territorio comunale, tramite il controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione dei cani randagi e di proprietà a rischio di riproduzione incontrollata. Velletri è grande quanto Milano ma ha molta campagna e, soprattutto di notte, i cani randagi fanno paura. Immaginarsi se continuassero a moltiplicarsi: si arriverebbe ad un fenomeno fuori controllo.

A questo proposito l'Assessore ai Servizi alla persona Servizi Sociali e tutela animali Giulia Ciafrei ha siglato un avviso pubblico per conferire ad un medico veterinario libero professionista, per il servizio di sterilizzazione di cani randagi vaganti sul territorio comunale, l'incarico professionale di assistenza veterinaria per la sterilizzazione. Nell’avviso sono dettagliatamente descritti i requisiti e il compenso che il Comune pagherà al veterinario per ciascuna prestazione. Gli interessati, in possesso di idonea abilitazione professionale ed esperienza lavorativa di almeno cinque anni, dovranno far pervenire a questo Ente la propria candidatura con allegata certificazione entro le ore 12,00 del giorno 14.11.2016. Mancano dunque quattro giorni per i veterinari che vorranno cogliere questa occasione. 




Velletri, case abusive: i sindaci si appellano alla Regione

Redazione

VELLETRI (RM) –  Si è tenuta ieri sera in Velletri, una partecipata riunione del Comitato " Equi Diritti" sul tema della difesa delle abitazioni sorte spontaneamente dopo gli anni 90 nel territorio dei Castelli Romani. La riunione, alla quale hanno partecipato oltre 200 persone è casualmente avvenuta a poche ore, dalla comunicazione a mezzo stampa, fatta dal Presidente della Comunitá Montana e Sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci, della richiesta inviata in regione dalla pattuglia di Sindaci, circa l' apertura di un tavolo regionale, volto a cercare le soluzioni di sanabilità delle zone urbanizzate da oltre un ventennio, spesso, proprio in ottemperanza a precisi piani di recupero regionali.

Numerosi sono stati gli interventi, alla riunione indetta dai comitati che hanno visto alternarsi al microfono Il consigliere Massimo Grasso ( Rocca di Papa), Franco Spoto (ex Sindaco di Rocca priora), Gianluca Mastrella (Consigliere di Rocca Priora), Giuliano Cugini (Consigliere PD di Velletri), Enrico Indiati (Vice Sindaco della Città di Ariccia) ed Emanuele Crestini, Sindaco di Rocca di Papa, che ha illustrato ai presenti il lavoro svolto negli ultimi mesi dai Sindaci per cercare di affrontare e risolvere il problema. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Comitato Cristina Milani, che ha immediatamente colto l' occasione per chiedere un "allargamento del fronte e del tavolo di lavoro, a tutti quei sindaci che, pur non facendo parte della Comunità montana, seguono con interesse il problema e condividono la necessità della ricerca di una soluzione Comune, a partire proprio dai comuni di Ariccia e Lanuvio, le cui delegazioni erano presenti in sala" Non é mancata al termine degli interventi, la fase "assembleare" in cui il Comitato, dopo aver manifestato sotto la Procura della Repubblica di Velletri e sotto il Consiglio Regionale del Lazio ha unanimamente votato per una futura manifestazione da tenersi a Roma, volta a sensibilizzare il Parlamento Italiano sulla vicenda. "La tardiva inapplicabilità della Legge di Sanatoria del 2003 è un problema che potenzialmente riguarda 1000000 di famiglie in tutta Italia " Ricordano dal Comitato "urge trovare una soluzione nazionale, prima che "l'improvviso risveglio" delle singole Procure rischi, come avvenuto ai Castelli Romani, di alzare la preoccupazione per l' allarme sociale, in tutta Italia" Conclude Marco Milani dal direttivo del Comitato.




Velletri: trova un arsenale a casa del fratello morto e ne simula il furto

Redazione

VELLETRI – Ha chiamato la Polizia di Stato riferendo che ignoti era entrati in casa del fratello defunto rubando fucili e pistole. Ad effettuare il sopralluogo sono stati gli agenti del Commissariato di Velletri, i quali dopo una breve ispezione dei luoghi si sono insospettiti per l’assenza di segni di effrazione e per il fatto che dall’interno dell’abitazione, oltre alle armi, nulla era stato portato via. Ascoltando l’uomo denunciante è emersa un’altra “verità”. Incalzato dalle domande degli investigatori D.L.P., queste le sue iniziali, è apparso nervoso e contradditorio; nella circostanza uno dei poliziotti ha notato uscire dalla tasca una parte di quella che sembrava essere un’arma. Perquisito è stato infatti trovato in possesso di una pistola munita di caricatore con 5 cartucce, arma presente nell’elenco di quelle che aveva appena denunciato rubate dalla casa del defunto fratello. Immediata è scattata la perquisizione preso il suo domicilio, a Genzano; qui gli agenti hanno trovato 4 fucili con munizionamento; ma all’appello mancavano ancora altri 7 fucili trovati poco dopo a casa del compagno di sua nipote. Quest’ultimo è stato denunciato, mentre per D.P.L., velletrano di 72 anni, è scattato l’arresto per il reato di porto e detenzione di armi, oltre che denunciato per ricettazione e simulazione di reato.




Velletri: spara al cane che gli uccide le galline

 

Red. Cronaca

 

VELLETRI (RM) – E’ accaduto ieri mattina a Velletri. L’uomo, un italiano di 45 anni, quando si è accorto che alcuni cani, entrati sul suo terreno stavano uccidendo le galline, ha preso un fucile e ha esploso 5 colpi. Uno dei cani, colpito, è rimasto a terra privo di vita. Quando sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Velletri, il cui intervento era stato richiesto da un testimone che aveva udito gli spari, l’uomo ha cercato di dissuadere i poliziotti ad entrare nella sua proprietà riferendo che probabilmente a sparare erano stati alcuni cacciatori della zona. Gli agenti, non convinti, hanno chiesto di entrare comunque nel terreno per verificare quanto fosse accaduto e a quel punto l’uomo, ormai alle strette, ha confessato l’accaduto consegnando loro un fucile calibro 12, scarico, nascosto all’interno della camera da letto e 5 cartucce inesplose. Più tardi, i poliziotti all’interno di un secchio in un piccolo magazzino degli attrezzi agricoli, hanno rinvenuto altre 140 munizioni dello stesso calibro. Dalle successive indagini è risultato che l’arma apparteneva al defunto padre dell’uomo che l’aveva illegalmente detenuta. A terra, fuori dall’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto 5 cartucce esplose, alcune carcasse di pollo e, poco distante, il cane morto, un meticcio di colore nero, privo di microchip.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Scientifica per i rilievi nonché il veterinario della Asl. Il 45enne è stato accompagnato negli uffici di Polizia dove è stato denunciato all’autorità giudiziaria per l’uccisione del cane e per detenzione illegale di armi e munizioni. Il fucile e le cartucce sono state sequestrate.
 




Demolizione case "abusive": scoppia la protesta davanti al Tribunale di Velletri


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di Chiara Rai


VELLETRI – C’è un protocollo d’intesa firmato da Regione Lazio e Procura di Velletri che mette a disposizione dei Comuni circa 5 milioni di euro l’anno per le demolizioni degli immobili abusivi le cui sentenze sono passate in giudicato.

Da quando sono iniziate le demolizioni, sono sempre di più le persone che manifestano per tutelare i loro diritti, come successo anche la mattina di mercoledì di fronte il Tribunale di Velletri. Di situazioni “irregolari” nel territorio castellano ce ne sono tantissime ma non tutte sono emerse nella famigerata lista di “abusivi” stilata per ciascun Comune e in base alla quale si procede con le acquisizioni. A Rocca di Papa ad esempio ci sono oltre 4 mila abusivi ma solo per circa 200 abitazioni sono state previste acquisizioni.

Equi Diritti al momento raccoglie le voci di residenti di almeno 31 Comuni. Il problema è a monte ma di controverso superamento: i piani regolatori di molti Comuni sono vecchi e inoltre ci sono centinaia di richieste in sanatoria avanzate dai cittadini con l’ultimo condono a cui la Regione ha risposto con parere negativo perché gran parte delle abitazioni in oggetto ricadono su territori vincolati. Contro le acquisizioni pendono molti ricorsi al Tar di cui svariati danno ragione ai cittadini

Per Cristina Milani presidente di Equi Diritti, Comitato spontaneo contro le demolizioni e acquisizioni non si tratta di “abusivi” ma di persone con “irregolarità”, pronti a pagare e a sanare ma impossibilitati a farlo perché è una situazione “che deve risolvere la politica” ed è per questo che il Comitato andrà avanti affinché non si trovi una soluzione “equa” per tutti coloro che si trovano con immobili che presentano difformità risolvibili. Si tratta di situazioni che per alcuni si trascinano da 40 anni e per altri da oltre un ventennio. Il prossimo obbiettivo è protestare in Regione per farsi ascoltare “perché il problema riguarda tutta la collettività”. Infatti, le risorse che mette a disposizione la Regione vengono erogate a titolo di prestito senza interessi ma in questo modo i Comuni , spiega Milani, si troveranno a costituire un debito fuori bilancio che dovranno pagare gli stessi cittadini i quali si ritroveranno a sborsare dei soldi per demolire la casa del proprio vicino. Dunque i Comuni s’indebitano per effettuare queste demolizioni e la conseguenza potrebbe sfociare nel rischio di tagli su altri servizi ai cittadini per fare cassa. La protesta in Tribunale si è svolta in maniera pacifica. Nutrita la partecipazione. A garantire sicurezza e ordine i Carabinieri della compagnia di Velletri diretta dal Capitano Giambattista Fumarola. Presente anche la Polizia di Stato e la Municipale. 




Lanuvio, Genzano, Aprilia e Velletri, caccia illegale: sequestri della Forestale

Redazione

VELLETRI – Si è conclusa nelle prime ore del giorno un'operazione di controllo caccia svolta dal personale del cs Forestale di Velletri e finalizzata al contrasto della caccia illegale praticata attraverso l'utilizzo di richiami elettromagnetici vietati dalla legge.
Questi richiami vengono posizionati nelle ore notturne nelle campagne di Lanuvio Genzano e Velletri da parte di cacciatori, di fatto definibili bracconieri, che, grazie a questa tecnica illegale, possono tranquillamente cacciare le quaglie che si radunano nei pressi del richiamo con la evidente possibilità di riempire il carniere a dispetto dei cacciatori onesti che praticano la disciplina venatoria nel rispetto delle regole. Dopo diverse segnazioni pervenute al cs forestale di Velletri da parte di cittadini che lamentavano la presenza dei richiami in funzione tutta la notte, il comandante del predetto reparto forestale ha predisposto un'attività di controllo ad ampio raggio che questa notte ha finalmente cosentito il sequestro di alcuni richiami elettromagnetici rinvenuti in funzione nelle campagne dei comuni Velletri, Lanuvio, Aprilia, Genzano. I controlli della forestale sull'attività venatoria continuano serrati su tutto il territorio provinciale.




Velletri, favoreggiamento e prostituzione: arrestati due "pappa"

Redazione

VELLETRI – A conclusione dei servizi di controllo del territorio, intensificati in occasione del Ferragosto, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno arrestato in flagranza di reato, due cittadini romeni, M.P. di anni 26 e P.F. di anni 44, per il reato di favoreggiamento alla prostituzione di alcune connazionali. I Carabinieri della Stazione di Ariccia hanno eseguito mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento nei confronti dei due romeni, che dal territorio di Ariccia erano soliti accompagnare le ragazze in via Ardeatina, nel Comune di Ardea, dove si prostituivano. Tra le ragazze, anche la fidanzata di uno dei due aguzzini, la cui incolumità veniva tutelata dal suo uomo, con frequenti passaggi in zona compiuti dallo stesso. I Carabinieri hanno anche scoperto e accertato anche tutti gli spostamenti e gli incontri che le giovani donne avevano con i clienti. Entrambi i «protettori» sono stati bloccati ed arrestati. I due sono stati portati direttamente in carcere a Velletri, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.




Nemi – Velletri: Messa in sicurezza via Acquedotto Fontana

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Red. Cronaca

NEMI (RM) – Messa in sicurezza via Acquedotto Fontana, zona Le Colombe, che delimita il confine tra il territorio di Velletri e quello di Nemi, dove era presente un grosso albero di pino pericolante che presentava un ramo di notevoli dimensioni spezzato  nei giorni scorsi a causa del vento e fortunatamente caduto in un'area privata senza abitazioni. 

Ad intervenire sul posto i Carabinieri di Nemi diretti dal Maresciallo Capo Dario Riccio e la polizia locale di Nemi diretta dal Comandante Gabriele Di Bella i quali hanno avvertito i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale di Velletri. Ieri i vigili del fuoco hanno constatato la situazione di pericolo crollo ed  è stata quindi predisposta la chiusura della strada per la messa in sicurezza. Allertato, il proprietario del terreno dove si trova l’albero ha provveduto alla messa in sicurezza dell’area e al taglio della pianta con l’ausilio della Polizia Locale di Nemi e degli operai del Comune. Oggi la strada è stata così riaperta alla circolazione veicolare. Quello della messa in sicurezza degli alberi è un intervento che sul territorio di Nemi non si è fatto da diversi anni. Negli ultimi tempi, Di Bella in comune accordo con il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, sta provvedendo a una ricognizione degli alberi pericolanti e alla messa in sicurezza degli stessi. Per ogni albero tagliato si prevede che ne saranno piantati due nuovi.