Nemi, continua la gestione dei rifiuti nell’area proibita dalla legge: a.a.a. cercasi istituzioni

NEMI (RM) – Prosegue la gestione dei rifiuti in via della Radiosa a Nemi, a soli 60 metri circa dal pozzo che serve acqua potabile alla popolazione.

Nell’area comunale, come si evince dalle foto scattate ci sono rifiuti ingombranti e una lavatrice proprio di fronte al campo sportivo dove tra l’altro, il Comune, affigge un avviso alla luce del sole: “Sabato 27 marzo e sabato 3 aprile causa delle disposizioni nazionali che ci vedono in zona rossa sarà SOSPESO momentaneamente il conferimento degli ingombranti e sfalci”.

Dunque la gestione dei rifiuti in area proibita dalla legge è dichiarata

Qualcuno vorrebbe dire “dichiarata spudoratamente” ma i fatti parlano da soli: in pieno Parco Regionale dei Castelli Romani chi ha autorizzato il conferimento dei rifiuti in via della Radiosa a Nemi a pochi passi da un pozzo dell’acqua?

In un altro avviso sui social, il Comune di Nemi parla addirittura di conferimento del RAE ovvero del materiale elettrico quale elettrodomestici, lavatrici, tv ecc.

Un sito, quello di via della Radiosa, che qualche anno fa ha visto intervenire il Garante del Servizio Idrico Integrato per via della presenza, nella fascia di tutela fissata in 200 metri, del pozzo di acqua potabile che serve la popolazione e che è stato bocciato come location per accogliere l’isola ecologica in sede di conferenza di servizi dal gestore idrico Acea.

La legge, infatti, vieta qualsiasi attività di gestione rifiuti, compresa quindi l’isola ecologica, entro un’area di salvaguardia di 200 metri in presenza di pozzi d’acqua e soprattutto non ammette nessun tipo di deroga.




Nemi, gestione rifiuti in via della Radiosa vicino al pozzo di acqua: arrivano gli ingombranti! A.a.a. cercasi autorizzazioni sovracomunali

NEMI (RM) – Dal Comune di Nemi fanno sapere che tutti i primi sabato del mese dalle 9 alle 12 si potranno conferire sfalci e potature in via della Radiosa (Campo Sportivo) e tutti gli ultimi sabato del mese, sempre dalle 9 alle 12, si conferiranno ingombranti e RAEE.

Un sito, quello di via della Radiosa, che qualche anno fa ha visto intervenire il Garante del Servizio Idrico Integrato per via della presenza, nella fascia di tutela fissata in 200 metri, del pozzo di acqua potabile che serve la popolazione e che è stato bocciato come location per accogliere l’isola ecologica in sede di conferenza di servizi dal gestore idrico Acea.

La legge, infatti, vieta qualsiasi attività di gestione rifiuti, compresa quindi l’isola ecologica, entro un’area di salvaguardia di 200 metri in presenza di pozzi d’acqua e soprattutto non ammette nessun tipo di deroga.

Nonostante la normativa vieti espressamente qualsiasi attività di gestione rifiuti per l’area comunale in via della Radiosa, che si trova a circa 60 metri dal pozzo di captazione di acque sotterranee gestito da ACEA, quindi entro i 200 metri fissati dalla legge, lo scorso mese di dicembre l’amministrazione comunale di Nemi ha approvato il progetto di studio di fattibilità tecnico ed economica finalizzato alla realizzazione di un’isola ecologica in località “I Corsi” su terreni di proprietà comunale e ora è stato diffuso alla cittadinanza il comunicato che nel sito si possono conferire sfalci, potature, ingombranti e RAEE.

I rifiuti ingombranti sono per definizione rifiuti solidi urbani che a causa del loro eccessivo peso o volume, non possono essere depositati nei cassonetti stradali del secco

Gli ingombranti sono costituiti in larga percentuale (60-80%) da materiali ferrosi o plastici che possono essere riciclati e/o recuperati. Alcuni elettrodomestici contengono sostanze dannose per l’uomo e per l’ambiente; i frigoriferi, ad esempio, contengono nel loro circuito di raffreddamento i CFC (clorofluorocarburi), che sono tra i responsabili del buco dell’ozono.

A.a.a. cercasi autorizzazioni sovracomunali

Eppure, ad oggi non si trova riscontro documentale riguardo autorizzazioni sovracomunali che autorizzino questo genere di attività e il Sindaco durante il recente tavolo tecnico – alla presenza del Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato Avvocato Paola Perisi, l’ingegner Nicola Marcucci Dirigente dell’Area Risorse Idriche ed Attuazione Servizio Idrico Integrato, il direttore del Parco Regionale dei Castelli Romani Emanuela Angeloni, i consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, il consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni, il direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai e il direttore editoriale Ivan Galea – dichiarava che in via della Radiosa ultimamente erano stati commissionati dei rilevamenti geologici senza fare cenno all’isola ecologica.




Nemi, rifiuti. Carotaggi in via della Radiosa: si cerca l’acqua e si spera di non trovarla. Il Consigliere Tersigni sul posto

NEMI (RM) – Carotaggi in corso a Nemi in via della Radiosa all’interno dell’area adiacente lo stadio. Un sito quest’ultimo in pieno parco regionale dei Castelli romani e a pochissimi passi dal pozzo che fornisce acqua potabile all’intera cittadina nonché vicinissimo alle circostanti abitazioni residenziali del quartiere dei Lecci.

E’ qui che qualche anno fa l’amministrazione comunale si è vista bocciare l’isola ecologica dal gestore idrico Acea in sede di conferenza di servizi per la presenza del pozzo, che serve acqua potabile, che si trova a soli 60 metri di distanza dal sito individuato.

Un’attività, quella di qualsiasi tipo di gestione rifiuti compresa quindi l’isola ecologica, espressamente vietata dalla legge, che stabilisce un’area di salvaguardia di 200 metri in presenza di pozzi d’acqua e che non ammette nessun tipo di deroga.

Sul posto è intervenuto il Consigliere Comunale Stefano Tersigni che ha chiesto di parlare con la geologa responsabile dei carotaggi la quale ha riferito telefonicamente che sono in atto dei lavori di carotaggio per rilevare l’eventuale presenza di acqua.

“Qualora questi carotaggi siano preliminari alla realizzazione di una isola ecologica – ha dichiarato Tersigni – facciamo presente che il solo rilevare se vi è o meno la presenza di acqua a livelli superficiali non basta!” La geologa avrebbe detto che al momento fino alla profondità di circa 20 metri non è stata trovata acqua. “La falda acquifera – prosegue il Consigliere comunale – può essere anche ad una profondità di centinaia di metri e potrebbe comunque essere compromessa dal percolato dei rifiuti in caso venga realizzata una isola ecologica su quel terreno. È, in qualsiasi caso, – ha detto ancora il Consigliere comunale – da escludere la possibilità di realizzare una isola ecologica su questo terreno vista la prossimità con le abitazioni, la presenza dell’adiacente impianto sportivo e la vicinanza del più importante pozzo di Nemi. Il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti – ha concluso Tersigni – escluderebbe un terreno come quello di via della Radiosa dai possibili per il conferimento dei rifiuti”.

Intanto, proprio a causa di questa anomala gestione dei rifiuti che interessa anche il terreno comunale di via Nemorense all’ex campetto dei frati, il Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato dottoressa Paola Perisi ha convocato il Sindaco di Nemi a partecipare ad un secondo appuntamento fissato per il prossimo 28 dicembre in occasione del tavolo tecnico, al quale parteciperà anche questo giornale insieme ai Consiglieri di minoranza e alle Istituzioni sovracomunali, finalizzato ad una giusta individuazione di possibili alternative per lo stoccaggio dei rifiuti che garantiscano la salute dei cittadini e siano in regola con le norme di Legge.




Nemi, isola ecologica: è braccio di ferro tra Comune e Acea

NEMI (RM) – Braccio di ferro tra il Comune di Nemi e il gestore idrico Acea riguardo l’annosa questione relativa il sito dove poter realizzare l’isola ecologica e far decollare la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale.

La giunta comunale ha infatti deliberato un atto di indirizzo politico-amministrativo finalizzato a incaricare un professionista esterno (geologo) di predisporre una documentazione che verifichi la fattibilità tecnica e normativa al fine del completamento del procedimento di realizzazione dell’isola ecologica in variante allo strumento urbanistico Comunale.

Il gestore del servizio idrico Acea, infatti, ha dato parere sfavorevole alla realizzazione dell’isola ecologica in via della Radiosa in conferenza dei servizi, nonostante il Comune di Nemi avesse specificato che “l’isola ecologica sarà semplicemente un centro rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto per legge, e non ci sarà nessuna gestione del rifiuto”.

Secondo il Comune l’isola ecologica non è gestione dei rifiuti

E anche dopo una nota inviata dagli amministratori comunali di Nemi all’Acea in cui si sosteneva che l’impianto non rientra nella gestione dei rifiuti, l’Acea ha ribadito il proprio diniego lo scorso 12 luglio. E proprio su questo punto invece Acea è stata inequivocabile e perentoria perché, leggi alla mano, ha evidenziato che l’art. 183 comma 1 lettera N del D lgs 152/2006 con il termine “gestione” deve intendersi “prelievo dei rifiuti compresa la cernita preliminare alla raccolta, ivi compresa la gestione dei centri di raccolta, ai fini di un loro trasporto nei centri di trattamento”.

In pratica in via della Radiosa, nelle vicinanze del sito dove gli amministratori comunali intenderebbero realizzare l’isola ecologica, esiste un pozzo d’acqua che serve la popolazione e l’Acea ha riportato ad litteram l’articolo 94 comma 4 del D.lgs 3 aprile 2006 n°152 che stabilisce che la zona di rispetto è costituita dalla porzione di territorio circostante la zona di tutela assoluta da sottoporre a vincoli e destinazioni d’uso tali da tutelare qualitativamente e quantitativamente la risorsa idrica captata. In particolare nella zona di rispetto è vietata la gestione dei rifiuti.

Il geologo che verrà incaricato dal Comune di Nemi, dunque, dovrà cercare di dirimere una situazione che lo stesso Comune definisce complessa.




Nemi, rifiuti: quelle gestioni su siti non idonei…

NEMI (RM) – Non esiste un sito idoneo dove realizzare un’isola ecologica e c’è una gestione rifiuti su siti non idonei. Questa è la drammatica condizione in cui versa la cittadina di Nemi immersa nel cuore del Parco dei Castelli Romani. Ancora oggi non è decollata la raccolta differenziata, che viene effettuata solo in alcuni tratti del territorio con un’incidenza del 4% sul totale raccolto.

Nemi è rimasto dunque l’ultimo Comune dell’area dei Castelli Romani in cui deve ancora partire la raccolta virtuosa dei rifiuti

La gestione dei rifiuti è stata effettuata da diversi anni in via della Radiosa a soli 50 metri da un pozzo dell’acqua che fornisce tutta la cittadinanza. Dopo 24 mesi di articoli di denuncia, una vera e propria campagna informativa portata avanti (in solitaria) da questo quotidiano – L’Osservatore d’Italia – anche grazie all’intervento del Garante Idrico del Lazio l’avvocato Paola Perisi, l’area è stata bocciata da Acea, in sede di conferenza di servizi, quale sito non idoneo ad accogliere l’isola ecologica.

Il risultato quindi è che ad oggi non c’è a Nemi un sito idoneo ad accogliere l’isola ecologica

E la gestione è andata di male in peggio. L’area di via della Radiosa, dove i mezzi della società Lazio Ambiente caricavano e scaricavano l’immondizia, è stata sgomberata da tutti i cassonetti tranne uno. Il risultato è quell’unico cassonetto è stracolmo di immondizia e l’ingresso dell’area continua ad essere un ricettacolo di rifiuti anche pericolosi come oli esausti Dulcis in fundo, il problema non è stato eliminato ma si è spostato in un sito a protezione speciale e con numerosi vincoli ambientali tra cui l’idrogeologico: la gestione dei rifiuti adesso avviene su via nemorense in località Fornaccio, primo sito che fu bocciato per l’isola ecologica e che si trova proprio sul costone del lago di Nemi. Qui, sulle pendici, ci sono tutti i cassonetti della spazzatura che sono stati tolti da via della Radiosa. Ora ci sono due siti che non dovrebbero essere destinatari di alcuna gestione di rifiuti o isola ecologica. Perché il Comune di Nemi non si consorzia come avevano promesso gli amministratori in campagna elettorale?

IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO NEL CORSO DELLA PUNTATA DI OFFICINA STAMPA DEL 29/03/2018




Nemi, caos rifiuti: via della Radiosa presa d’assalto dagli incivili

NEMI (RM) – É caos nella gestione dei rifiuti a Nemi, l’ultimo dei paesi dei Castelli Romani dove la raccolta differenziata è rimasta a circa il 3% con la sola zona pilota delle Ville di Nemi e Vigna Grande, frutto dell’opera della Giunta precedente.

In via della Radiosa gli incivili gettano ormai indiscriminatamente i sacchetti di immondizia e l’unico cassonetto rimasto, a circa 70 metri dal pozzo d’acqua, è divelto con tutti i rifiuti a terra che arrivano fino in mezzo alla strada.

E mentre nella vicina Velletri le telecamere stanno permettendo di arginare il fenomeno dei rifiuti selvaggi con Polizia Locale e Comune in trincea pronti a pubblicare le fotografie dei trasgressori e a sanzionare senza sosta, a Nemi non si ha ancora l’esito del monitoraggio del servizio di video sorveglianza sul territorio.

Sono state acquisite le immagini? Sono stati multati i trasgressori? In via della Radiosa ci sono telecamere? Al momento non ci sono risposte a questi interrogativi e l’unica cosa che appare è un cassonetto divelto a terra con i rifiuti straboccanti e sacchi d’immondizia tutt’intorno. Uno scenario che non fa certamente onore a un paese che si candidava ad essere il “salotto d’Europa”.




Nemi, via della Radiosa è libera: i cassonetti dei rifiuti ora si affacciano sul lago

NEMI (RM) – I cassonetti dei rifiuti a Nemi si trasferiscono da un sito dove non potevano stare ad un altro sito, anche questo, dove non possono stare. Così si può riassumere quanto accade nel piccolo paese governato dal sindaco Alberto Bertucci dove l’area di via della Radiosa che fino a qualche giorno fa assisteva ad una sorta di gestione dei rifiuti – carico e scarico da parte della società Lazio Ambiente SpA – appare sgombra dall’immondizia, cassonetti e campane che sono riapparsi però in via Nemorense di fronte al civico 59 su un terreno che affaccia direttamente sul lago di Nemi. Un altro sito, quest’ultimo, che è protetto da tutti i vincoli possibili per la tutela ambientale e idrogeologica.

Monnezza e belvedere (Nemi salotto d’Europa)

E se da una parte, finalmente, si può dire salvo il pozzo dell’acqua potabile, che rifornisce la cittadinanza, situato nelle immediate vicinanze di quell’area in via della Radiosa dove fino all’altro giorno si stipavano i rifiuti in attesa di conferirli in discarica, dall’altra c’e’ un nuovo scempio che si affaccia proprio sul belvedere di uno dei siti più belli d’Italia. Una situazione, quella della raccolta e gestione dei rifiuti, che a Nemi appare ancora come precaria e l’impressione è quella di un’amministrazione in affanno che non riesce a trovare la quadra per far decollare la raccolta differenziata sull’intero territorio comunale.




Nemi, rifiuti e acqua potabile: l’ARPA Lazio scrive al sindaco e alla polizia locale

NEMI (RM) – Il Dipartimento Pressioni sull’Ambiente dell’ARPA Lazio ha scritto al sindaco e alla Polizia locale di Nemi e all’Acea Ato2 e per conoscenza al Garante Regionale del Sistema Idrico Integrato e alla Direzione del nostro quotidiano chiedendo di voler provvedere, per quanto di propria competenza, riguardo la segnalazione di “Attività di gestione rifiuti non autorizzata presso l’area adiacente il pozzo di acqua potabile che serve la popolazione di Nemi”. L’ARPA Lazio ha infine fatto sapere di restare disponibile per ulteriori accertamenti di competenza.

LETTERA ARPA LAZIO (CLICCARE PER INGRANDIRE)




Nemi: è emergenza rifiuti sul tutto il territorio

NEMI (RM) – Nemi invasa dai rifiuti con i cassonetti grandi stracolmi di immondizia e ingombranti. Da sabato scorso la raccolta dei rifiuti, tolti i piccoli raccoglitori, sembra essersi paralizzata.

In via Parco dei Lecci tutti e tre i cassonetti su strada sono pieni di immondizia. In piazza alle Colombe su via Acquedotto Fontana e per la strada che porta a piazza della Rinascita la situazione è davvero allarmante con buste di plastica e scatole che addirittura vengono poggiate fuori dai cassonetti. Anche la stessa piazza non è stata risparmiata dallo scempio dei rifiuti. In via De Sanctis e piazza Roma la situazione non cambia tra scatole, immondizia e buste che ormai si trovano anche sulla strada. Sulla via Nemorense centinaia di bottiglie sono a terra vicino alla campana per il vetro. Decine e decine di scatoloni si godono il belvedere di fronte al lago.

 

Una situazione indecente che non è affatto sconosciuta al Comune

L’amministrazione ha contestato per episodi passati (non certo questi accaduti durante le feste) a Lazio Ambiente S.pA., tra gli altri disservizi, anche il mancato svuotamento dei cassonetti da 2400 litri per la rottura del camion di carico laterale e il mancato passaggio della spazzatrice per la pulizia ordinaria delle strade, il tutto per un pubblico disservizio che ammonta a 13 mila e 500 euro.

A dicembre il credito vantato dalla Lazio Ambiente S.p.A. nei confronti del Comune di Nemi ammontava a oltre 135 mila euro per le ultime fatturazioni e per una fattura di marzo del 2015 che sembrerebbe non essere mai arrivata. Tra dare e avere e disservizi vari che l’amministrazione ha imputato alla Lazio Ambiente si è provveduto a stilare un atto di transazione tra le parti. Fatto sta però, che il 2018 è iniziato all’insegna di disservizi molto evidenti.

 

La spazzatura per le strade è tanta

Non c’è ombra di annunci che lascino presagire che dall’oggi al domani possa davvero partire la tanto agognata raccolta porta a porta su tutto il territorio che è stata strombettata in lungo e in largo in campagna elettorale grazie anche ai proclami del Consigliere Giovanni Libanori il quale annunciava addirittura di aver siglato una convezione con Ariccia che avrebbe permesso al Comune di Nemi di partire subito con il servizio.

 

Il sito della vergogna

Ma aldilà di quell’annuncio fatto in campagna elettorale non si sa nulla e mentre Ariccia vola oltre il 70 % di raccolta Nemi continua ad avere un sito in via della Radiosa che sulla carta non esiste, bocciato in conferenza dei servizi da Acea, ed è anche contro legge perché si trova a soli 200 metri dal pozzo che serve l’acqua potabile alla cittadinanza in un area verde dove i cassonetti sono sempre strapieni e dai quali percola l’immondizia direttamente sul terreno, dove c’è un cancello sempre aperto che permette anche ai non residenti di gettare qualsiasi rifiuto, ingombrante, olii esausti, elettrodomestici e chi più ne ha più ne metta.

 

Differenziata al solo 4%

E invece siamo al 9 gennaio, le elezioni sono ampiamente passate e Nemi rimane l’unico comune dei Castelli Romani ad avere una differenziata pari al 4%, la scuola che ogni anno perde sempre più studenti e l’ordinaria amministrazione che arranca e fa fatica ad essere effettuata come la cura del verde e la manutenzione delle ricchezze sul territorio come il fontanile, i sentieri, la valle del lago. Niente a che vedere con paesini che somigliano a Nemi come Spello ad esempio dove i balconi sono tutti in fiore, non c’è una carta per terra, il turismo è il perno che muove l’intera economia e porta ricchezza e lustro. Del resto Nemi è stata ribattezzata da qualcuno “Salotto d’Europa” ma ad oggi non c’è immagine più lontana.




Nemi, più rifiuti e meno residenti: chi paga?

NEMI (RM) – Un aumento di quasi l’8% in soli tre anni della quantità di rifiuti urbani non differenziati raccolti nel comune di Nemi e trasportati in discarica. La piccola cittadina, situata nel cuore del parco regionale dei Castelli Romani ha visto aumentare i propri rifiuti indifferenziati dalle 1.532,960 tonnellate del 2013 alle 1.649,340 tonnellate del 2016, registrando quindi un aumento assoluto pari a 116,38 tonnellate di rifiuti. E la popolazione di Nemi, nel periodo 2013/2016, se rapportata alla produzione di rifiuti non è affatto aumentata, anzi è diminuita. Infatti al 31 dicembre del 2013 il paese delle Fragole contava 1967 unità e 844 famiglie per scendere successivamente alle 1910 unità di popolazione residente e 818 famiglie al 31 dicembre del 2016.

Come spiegare allora il sostanzioso aumento della produzione di rifiuti indifferenziati?

Occorre considerare diversi fattori, primo fra tutti quello della mancanza di raccolta differenziata sull’intero territorio comunale che ancora oggi non è decollata a causa di scelte sbagliate riguardo l’individuazione di un sito idoneo per la collocazione di un’isola ecologica indispensabile per far partire una raccolta virtuosa dei rifiuti, come accade nella restante area castellana, raccolta virtuosa che a Nemi viene effettuata su una piccola parte del territorio comunale nella misura di circa il 4%. E così, la cittadina delle fragole per molti incivili si trasforma in “un’isola felice” dove andare a gettare rifiuti di ogni genere per sfuggire, probabilmente, al censimento del proprio comune di appartenenza, quindi evadere la tassa sui rifiuti.

E Nemi offre tanti angoli dove poter gettare indiscriminatamente la mondezza abusiva

Uno di questi si trova in via della Radiosa, alle spalle dello stadio comunale, dove esiste un’area recintata, provvista di cassonetti, utilizzata per lo scarico e il carico dei rifiuti cittadini. Un’area che non dovrebbe esistere in quel posto in quanto nelle immediate vicinanze è presente un pozzo di acqua che serve la popolazione. E la legge, quella che dovrebbe essere uguale per tutti, vieta espressamente qualsiasi attività legata ai rifiuti in presenza di pozzi di acqua. Ma ad oggi, nonostante tutte le Autorità competenti siano al corrente di questa situazione di degrado, quest’area prosegue ad ospitare un’attività di gestione dei rifiuti e con i suoi cancelli spalancati in alcune ore della giornata sembra invitare gli incivili ad abbandonarci la mondezza. E la società incaricata dal Comune di Nemi del servizio per la raccolta, lo spazzamento e smaltimento dei rifiuti la Lazio Ambiente S.p.A. intanto sembra arrancare nello svolgimento delle proprie manzioni

Nel recente passato sono emerse, infatti, per detta degli stessi amministratori comunali delle pesanti criticità

La mancanza di operatori durante determinati periodi di tempo, il mancato ritiro dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata che non viene regolarmente eseguita, il mancato svuotamento dei cassonetti da 2400 litri per la rottura del camion di carico laterale, non prontamente rimpiazzato e/o sostituito e il mancato passaggio della spazzatrice per la pulizia ordinaria delle strade. Criticità queste che hanno comportato un pubblico disservizio stimato in 13.500,00 euro.

Ma anche il Comune sembra arrancare con i pagamenti

Lo scorso dicembre la società Lazio Ambiente S.p.A. risultava creditrice nei confronti dell’Ente locale della somma di 135.289,71 Euro per le ultime fatturazioni e per una fattura del marzo del 2015 che pare, per detta degli amministratori, non essere mai pervenuta. Una questione, tra disservizi e mancati pagamenti che si è conclusa con un atto di transazione.

Un fenomeno quello dell’abbandono dei rifiuti che grava interamente sulle spalle dei nemesi

Pur diminuendo, tra il 2013 e il 2016, come popolazione, i cittadini di Nemi hanno visto aumentare il carico dei rifiuti conferiti in discarica. Un problema annoso dunque per l’unico paese dei Castelli Romani che non attua la differenziata sull’intero territorio comunale e che nonostante qualche proclama elettorale non è riuscito ancora ad associarsi con altro Comune per far partire la raccolta virtuosa.

Rifiuti, foto trappole e casse comunali

E intanto, senza troppa pubblicità che potrebbe essere un buon deterrente, si contrasta il fenomeno dell’abbandono rifiuti con qualche foto trappola, che porta il vantaggio di rimpinguare le casse comunali grazie alle sanzioni amministrative. Monnezza come risorsa per fare le multe?

L’ordinario, lo straordinario e l’assuefazione

Storie ormai di normale dis-amministrazione per le quali l’assuefazione la fa da padrona e ciò che dovrebbe essere l’ordinario lo si confonde con lo straordinario e viceversa.
Probabilmente fra altri 4 anni ci troveremo ancora a scrivere di proclami e progetti per il futuro, di navi che affiorano dal lago portando Nemi alle cronache mondiali, di altri gemellaggi, chissà se con New York, di parcheggi multipiano, di completamento edifici scolastici e chi più ne ha più ne metta.

“Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”. Così è scritto sul Palazzo della Civiltà Italiana dell’EUR a Roma. Visti i fatti manca: “d’ingenui”.




Nemi: rifiuti, discariche abusive e foto trappole. Chi ci guadagna?

NEMI (RM) – Ancora rifiuti di ogni genere, inclusi ingombranti, in via della Radiosa a Nemi presso un’area recintata adiacente lo stadio comunale che ha tutta l’aria di una discarica abusiva. Una situazione di degrado aggravata dal fatto che il sito in questione non deve esistere per legge in questo luogo, perché nelle immediate vicinanze – 60 metri circa – è presente un pozzo d’acqua che serve la popolazione. E la legge – quella scritta – vieta espressamente qualsiasi attività legata ai rifiuti nei pressi di pozzi d’acqua.

Una questione per la quale era intervenuto il Garante regionale del Lazio, l’avvocato Paola Perisi

Parisi avrebbe dovuto effettuare, lo scorso 27 aprile 2017, un sopralluogo a Nemi insieme al sindaco. Ma l’appuntamento venne poi disdetto a causa di “sopraggiunti impegni” del primo cittadino e da allora tutto tace. Probabilmente, in questi ultimi 8 mesi – dal 27 aprile ad oggi – sia il Garante che il primo cittadino di Nemi non sono riusciti a concordare un nuovo appuntamento per poter finalmente verificare questa situazione di evidente degrado ambientale, che rischia a tutt’oggi di mettere a repentaglio la salute della cittadinanza.

 

Foto trappole, sanzioni e poca pubblicità

E’ pur vero che riguardo il fenomeno dell’abbandono rifiuti l’amministrazione comunale di Nemi ha cercato di porre un qualche rimedio facendo attivare in via sperimentale un sistema di “foto trappole” grazie alle quali sono stati sanzionati diversi trasgressori. Ma è pur vero che questa attività sanzionatoria e di video controllo, a differenza di altre amministrazioni comunali, è stata poco pubblicizzata, con il risultato che gli incivili ignari delle foto trappole proseguono nella loro attività di abbandono rifiuti e il Comune di Nemi vede ingrassare le proprie casse grazie alle sanzioni.

L’isola (ecologica) che non c’è

In via della Radiosa, proprio dove esiste l’area recintata adibita all’attività gestionale dei rifiuti – carico e scarico – sarebbe dovuta sorgere l’isola ecologica di Nemi, dopo il fallimento relativo la scelta di un primo sito, ma in sede di conferenza di servizi il gestore idrico Acea ha espresso chiaramente il proprio diniego. Una situazione, dunque, quella di Nemi, che riguardo il capitolo raccolta differenziata arranca, anche se durante l’ultima campagna elettorale era stato sbandierato una sorta di accordo con la città di Ariccia. Accordo che avrebbe permesso, finalmente, di far decollare la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale. Ma come dice il detto “passato il santo finita la festa” e anche di questo accordo non si è saputo più nulla.

 

Una situazione gestionale dei rifiuti a rischio?

E mentre sulle cronache locali ogni tanto si legge di operazioni effettuate dai Guardia Parco regionali o dai carabinieri forestali relative a sequestri di discariche abusive e di persone denunciate, per questa situazione denunciata più volte a tutti gli organi istituzionali competenti ancora non si muove paglia.

Forse il sequestro di quest’area metterebbe definitivamente in ginocchio il sistema di raccolta dei rifiuti della piccola cittadina delle fragole? Ma anche quest’ultima riflessione non può in alcun modo trovare giustificazioni di fronte ad un possibile pericolo inquinamento falda acquifera del pozzo d’acqua situato nei paraggi della discarica impunita.

Il clima di antipolitica e di sfiducia nelle istituzioni che si respira ormai da tempo a livello nazionale ha bisogno di far tornare i cittadini a credere in uno stato di diritto dove le leggi vengono applicate per tutti. Iniziamo a dare qualche esempio.

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