Trapani, caccia al boss Matteo Messina Denaro: 19 persone indagate su ordine della DDA di Palermo

TRAPANI – La Polizia di Stato di Trapani ha eseguito una serie di perquisizioni a Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, e Campobello di Mazara, finalizzate a colpire la rete di fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro e a raccogliere ulteriori elementi utili alla sua cattura.

Sono 19 gli indagati dell’operazione condotta dalla Polizia di Stato e
coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

Si tratta di soggetti che, nel corso degli anni, sono stati arrestati per
associazione mafiosa o che hanno avuto collegamenti e frequentazioni con
appartenenti a “Cosa Nostra”. Fra loro vi sono anche alcune persone
che, storicamente, sono state in stretti rapporti con il latitante Matteo Messina
Denaro. Ora, la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, su segnalazione
della Polizia di Stato, li ha sottoposti a una nuova indagine perché sospettati
di agevolare la latitanza del capomafia della provincia di Trapani.

130 uomini del Servizio Centrale Operativo di Roma, delle Squadre Mobili di
Palermo e di Trapani e del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, con il
supporto di un elicottero del Reparto Volo di Palermo, hanno perquisito edifici
e abitazioni di persone legate al boss latitante. Sono state impegnate anche
diverse unità cinofile antiesplosivo e antidroga.

Gli investigatori della Polizia hanno utilizzato anche attrezzature
speciali per verificare l’esistenza di cavità o nascondigli all’interno degli
edifici.

Nel mese di gennaio e di giugno dell’anno scorso, complessivamente altri
trentacinque mafiosi erano stati iscritti nel registro degli indagati dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo quali fiancheggiatori della
latitanza del boss Matteo Messina Denaro ed erano stati sottoposti a
perquisizione dagli investigatori della Polizia di Stato.